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Autore: Altair4    24/01/2016    1 recensioni
Astrid è la prescelta numero 3, è giunta sulla Terra per una missione di vitale importanza, ha calcolato tutto meno che avrebbe incontrato dei terrestri molto particolari e dotati di guscio...
…mettetevi nei panni di un essere che non conosce a pieno le emozioni dei terrestri, non sa cosa sia una famiglia, l’amicizia e l’amore…
Anche le tartarughe si troveranno ad affrontare situazioni e sentimenti mai conosciuti prima...
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera sarebbero andati a cena da Karai e Mikey decise di fare uno dei suoi dolci preferiti, pere e cioccolato, voleva
 
impressionare la padrona di casa ed il piccolo Leo.
 
Quando arrivarono tutto era pronto e la governante se ne era andata come al solito. La donna non riusciva mai a vedere gli
 
invitati e pensava che Karai fosse una sorta di strega o che comunque combinasse qualcosa di losco, ma non aveva mai
 
avuto il coraggio di spiarla. Leonardo andò a salutare il piccolo Leo, era già pronto nel suo lettino e gli strappò la promessa
 
che sarebbe tornato presto per stare un po’con lui. Mikey portò subito il suo dolce in cucina e voleva assolutamente dare una mano.
            -Allora Karai come va con la palestra e come vanno le cose con i Dragoni Purpurei?- chiese Astrid.
            -Molto bene, mi sono impegnata il più possibile per togliere quella banda di cialtroni dalla strada, purtroppo non tutti vogliono sottostare alle mie regole, spero mi darete una mano a scoraggiare l’ultimo gruppetto di disperati che ancora fa rapine-
            -Per quello potrai sempre contare su di noi- disse Raph.
            -E’ tutto molto strano, il tasso di criminalità organizzata si sta molto abbassando, credo che molti si siano buttati più su truffe od operazioni più complicate di una rapina ad un negozio o ad una banca- commentava Donnie.
            -Non mi dite che non c’è più lavoro per supereroi come noi!- disse Mikey allarmato.
            -Però aggressioni e violenza ci saranno sempre, non ci capitano più ossi duri come Hun o Shredder, ma non credo che New York possa diventare troppo pacifica- disse Leo.
            -Perché no?  Anche voi un giorno sarete evoluti come noi Niani- Lisad volle dire la sua come al solito.
            -Credo che ci vorrà ancora molto tempo, sul nostro pianeta ci sono ancora le guerre, invece di pensare a utilizzare soldi e risorse per la scienza! Potessi condividere il mio sapere sarebbe un gran passo avanti…ma temo che al momento sarebbe solo molto pericoloso- disse Donnie.
            -Tu Karai cosa sai esattamente di quei cristalli?- Chiese Astrid che aveva solo un pensiero al momento.
            -Ben poco, che sono stati trovati vicino alla coste del sud America e che sono pericolosi nelle mani sbagliate-
            -Avete trovato anche qualche contenitore particolare, qualche resto di navette come le nostre?-
            -Non saprei, non mi sono occupata personalmente di quella faccenda ai tempi, per questo volevo che guardaste voi stessi tra i reperti del museo. Posso indicarvi la zona dove si trovano tutti gli oggetti rinvenuti insieme ai cristalli-
            -Sono molto curiosa…-
            -Però prima il dolce- disse Mikey.
 
Finito di cenare si avviarono nei meandri di quello che un tempo era proprietà del loro peggiore nemico. Erano passati gli
 
anni ma ancora dovevano avere a che fare con lui, anche se adesso non poteva più nuocergli.
 
            -Molti oggetti di valore sono stati già venduti, ma qui potrete trovare molte armi antiche e moderne, qualsiasi oggetto possa interessarvi potrete prenderlo- spiegava Karai.
            -Che belli questi nunchaku devono essere molto vecchi…- diceva Mikey che aveva adocchiato le armi a lui familiari.
            -Prendili pure, so che saprai fargli onore-
            -Ma sei sicura? Sono bellissimi-
            -Sarò felice se sarai tu ad usarli-
 
Donnie invece trovò un’asta retrattile ultramoderna, sarebbe stata comoda da portare dietro.
 
Astrid e Leo si misero ad osservare tutta una parete di katane, sembrava di essere al supermercato delle arti marziali. Raph
 
trovò dei sai intarsiati con l’uncino centrale e li prese senza tanti complimenti. Lisa invece osservava una lancia fatta di un
 
materiale che non conosceva e Karai le fece segno di prenderla.
 
            -Gli amici dei miei amici sono miei amici, so che sei una guerriera onorevole e potente, sarò felice se la porterai con te-
 
Lisad prese la lancia e fece un inchino, le era piaciuta subito Karai, perché aveva carattere e se Leo diceva che era una
 
In gamba, era sicuramente vero.
 
Finalmente giunsero dove erano stati depositati i cristalli, le due Niane cominciarono a guardarsi in giro, ma riuscivano a
 
vedere solo resti di armature e armi antiche ma sicuramente terrestri. Astrid decise di usare la cintura come scanner in cerca
 
di metalli originari del suo pianeta. Ad un certo punto ci fu il segnale inequivocabile che qualcosa di Niano era stipato tra
 
tutti quei reperti arrugginiti. Trovò quella che sembrava un’arma, con un laser calibrato della cintura la ripulì in un lampo:
 
era una spada Niana, l’elsa era fatta di un cristallo violetto mentre la lama era un cristallo di Enerzon molto particolare, la
mostrò a Lisad.
 
            -Secondo te è un cristallo di Enerzon eterno?-
            -Non sono sicura di saperli riconoscere-
            -Che cosa intendi per eterni?- Chiese Leo.
            -Sono cristalli che si rigenerano, dentro c’è come un’anima di un metallo che ha delle proprietà particolari, questo cristallo non dovrebbe mai deteriorarsi e quando si ricarica, si rigenera perfettamente-
 
Donnie stava ascoltando con molta attenzione, avrebbe potuto creare dei cristalli eterni e loro non avrebbero più dovuto costruirne di nuovi tutte le volte.
 
            -Astrid dobbiamo capire assolutamente che metallo è quello all’interno!- Disse Donnie.
            -Credo che questo non ci sia su Terra, si parla di un meteorite che portò molti secoli fa questo nuovo metallo su Ni, esistono pochissimi esemplari e nessuno sa che fine abbiano fatto-  precisò Astrid.
            -Forse potrei ottenerlo trasformandone uno terrestre con bombardamenti di neutroni o deuterio o… -
            -Come se fosse facile- gli rispose Astrid.
            -Ma di che diavolo parlate, di bombe atomiche?- chiese Raph.
            -Non esattamente. Comunque questo è un ritrovamento incredibile cosa ci fa su Terra?- Affermò Astrid e poi aggiunse- Dobbiamo caricare quest’arma, potrebbe contenere dei dati o vere e proprie registrazioni, l’elsa è fatta degli stessi cristalli che si trovano nei computer di bordo delle capsule-
 
Lisad continuava intanto a sondare e trovò qualcosa anche lei.
 
            -Astrid qui c’è qualcos’altro, sembrano i resti di un mezzo Niano, certo quel vostro amico ha tenuto di tutto!-
            -Martin, mio marito, aveva capito che erano fatti di materiali alieni, ma non li ha mai potuti studiare come voleva,
 
Shredder era interessato ad altro a quei tempi-
 
            -Pensi che potremo sfruttare questi resti?- chiese Lisad a Donnie.
            -Forse... potete ripulire il tutto con le cinture? Ci potrebbero essere altri cristalli per il computer, almeno potrei creare un’altra capsula, non abbiamo un metallo così resistente sulla Terra, infatti la Tartacapsula è meno sicura, non regge esattamente agli urti come quella dei Niani-
            -Vuoi dire che ho rischiato più di tutti?- disse Mikey.
            -Te lo avevo detto, ricordi? E poi comunque è un ottimo mezzo, la forma ad uovo lo rende molto difficile da distruggere- rispose Donnie.
 
Una volta ripulito il relitto, venne fuori il colore argenteo chiaro del metallo Niano e trovarono altri cristalli conficcati nella struttura.
            -Potete prendere tutto, ma non so come farvelo avere…-
            -Nessun problema Karai, useremo un’altra capsula che lo trainerà via di qui, verrò io stesso domani, l’ho promesso a Leo- Rispose premuroso Leonardo.
 
Mentre tornavano alla palestra Mikey cercò di avvicinare la fiera guerriera giapponese.
 
            -Karai…senti posso parlarti in privato?-
            -Certamente, cosa posso fare per te?-
            -Per me niente altro, questi nunchaku sono favolosi. Volevo parlarti di mio fratello Leo-
            -A che proposito?- Karai era veramente molto sorpresa, rimasero indietro perché gli altri non potessero sentire-
            -Tu gli vuoi molto bene vero?-
 
Era una domanda così infantile e diretta che non se l’aspettava, rimase un secondo in silenzio e poi disse:
 
            -Sì Mikey…molto-
            -E vorresti che fosse felice….-
            -Auguro a tutti voi di essere sempre felici-
            -Queste donne, cercano sempre di confonderti- pensava Mikey e disse: - lo sai che tu potresti renderlo molto felice?-
            -Io? Perché mai?- la voce di lei era agitata e un po’ stridula.
            -Lui stravede per te, ti ha pensato tutti i giorni per questi lunghi sei anni, in cui non vi siete più visti…veniva quasi tutte le sere qua a guardare cosa resta del tuo palazzo…-
            -Non me lo ha mai detto…-
            -Non può dirtelo….non può dirti cosa pensa…ci ha provato ma lo hai rifiutato ancora prima di sapere cosa aveva da dire-
            -La vita di coppia non fa per me…mio marito preferiva lavorare che stare con me…è morto a causa del suo lavoro e della mia incapacità di amarlo- la voce di Karai tremava e non sapeva nemmeno perché stava parlando dei sui fatti personali a Mikey. Da quando aveva fatto la fusione con Astrid lui era cambiato, infondeva come un senso di sicurezza e gli altri si aprivano più facilmente.
 
            -So che non si può amare a comando, ma tutti siamo in grado di farlo, perfino Shredder a modo suo ti amava, ricordo che tu eri speciale per lui…la sua preferita, gli altri suoi uomini potevano morire, per te invece ha rischiato spesso la sua vita…- Mikey non sapeva da dove gli uscivano quelle parole ma sentiva che erano giuste.
 
            - Io amavo mio marito, non ero in grado di renderlo felice-
            -Ma lui non ti accettava completamente…me lo ha detto Leo…mio fratello invece ti ama così come sei…e ci sarà sempre per te…il problema è il suo aspetto di tartaruga troppo cresciuta?-
            -Non lo so…-
            -Ti ho osservata e non mi sembri indifferente a lui…sembra quasi che ti freni…che non fai quello che vorresti…lo vedo dai tuoi occhi-
 
Leo era rimasto ad ascoltare di nascosto, non sapeva se correre lì e prendere a pugni il fratello o se abbracciarlo, raggiunse
gli altri per non farsi scoprire.
 
            -Leonardo è molto importante per mio figlio…-
            -E’ solo questo? Non hai pensato che potreste essere una famiglia?-
            -L’ho pensato…ma ho anche pensato che potrei rovinare tutto di nuovo…-
            -E quindi è preferibile che soffriate entrambi, senza potervi parlare veramente giorno dopo giorno?-
            -Non costringerò Leo a venire tutti i giorni…man mano che mio figlio crescerà non avrà più bisogno di lui…sarà libero tra qualche anno-
            -E tu? Non avrai più bisogno di lui? E poi credi che non voglia bene al piccolo Leo? Non credo che faccia tutto questo solo perché si sente in colpa del rapimento-
            -Non ne abbiamo mai parlato-
            -Allora fatelo, io e la mia Isabel ci diciamo tutto, anche quello che fa male- in quel momento pensò a John e gli venne voglia di scappare subito da lei.
            -Mikey prometto che parlerò con Leo, ma non sperare in un miracolo…non so esattamente cosa provo per lui…-
            -Quello che ci sarà tra voi riguarda solo voi, ma non potevo vederlo così triste tutti i giorni, dovevo fare qualcosa, è come impotente, bloccato, senza poter in qualche modo reagire…dovete palarvi in modo chiaro…liberalo da questa schiavitù...se dovete essere solo amici siatelo per davvero…non dovete rimpiangere di non aver provato un giorno quando sarà troppo tardi-
 
Gli altri intanto erano arrivati alla palestra ed avevano capito cosa stava succedendo perché Leo li aveva aggiornati sommariamente.
            -Mikey deve essere impazzito…cosa spera di ottenere- commentò Leo.
            -Tuo fratello fa miracoli- disse Astrid- avete visto con Beal? Se non ci fosse stato quel mattacchione bendato di arancio non sarei riuscita così presto a liberarlo dal condizionamento-
 
In quel momento arrivarono Karai e Mikey e si guardarono bene dal dare spiegazioni.
            -Adesso però ragazzi la mia Isabel mi aspetta! Karai grazie ancora di tutto-
 
Mikei bbracciò Karai e lei gli sorrise benevola.
            -Grazie a te caro amico mio-
            -Bè… allora togliamo le tende- disse Lisad- grazie ancora dell’ottima cena e dei magnifici regali-
            -Piacere mio…Leonardo potresti trattenerti un attimo, volevo chiederti un favore per il mio Leo-
            -Certamente…ragazzi vi raggiungo più tardi…a dopo-
 
Appena gli altri se ne furono andati, Karai lo fece accomodare ed andò a preparare un the.
 
Leo era seduto sul divano con la sudorazione paragonabile a quella di un umano e la palpitazione di un teenager al primo
 
appuntamento -non può avere cambiato idea solo perché ha parlato con Mikey- pensava dentro di sé. Lei arrivò con il suo
 
servito da the giapponese ed un’aria un po’ tesa, ma sorrideva.
 
            -Leo vorrei parlarti sinceramente e spero lo farai anche tu-
 
Si sedette vicino a lui, gli versò il the e gli porse la tazza come se lo facesse da sempre.
 
            -Karai…se è quello che vuoi veramente-
            -Mikey mi ha detto che in questi sei anni hai sempre pensato a me, è vero?-
            -…ho cercato di dimenticarti…ma non ci sono riuscito…sapevo che eri sposata e che non potrò mai competere con un essere umano…ho perfino pensato di chiedere ad Astrid di togliere il tuo ricordo dalla mente-
            -E sarebbe capace di farlo?-
            -Sì…lo farò se vorrai-
            -Ho sempre ammirato il tuo coraggio e ci sono dei momenti in cui mi dimentico che siamo fisicamente molto diversi, penso che tu non sia un mostro, credo solo di essere diventata insensibile…mio marito è morto a causa mia…anche tu soffriresti e non vorrei mai…tengo troppo a te-
 
            -Tu pensi che se stessimo insieme io soffrirei?-
            -E’ quello che è successo a Martin-
            -Vorresti dire che in questi ultimi tempi hai avuto solo paura di farmi del male e non è perché sono un mostro?-
            -Tu non sei un mostro, non l’ho mai detto-
 
Leo non credeva alle sue orecchie, Mikey forse aveva ragione, ma ancora non aveva capito dove Karai volesse arrivare.
 
            -Vuoi dire che se adesso ti baciassi non proveresti disgusto?-
            -Ci siamo baciati…non ho provato disgusto-
            -E vorresti riprovare?-
            -Non sono una donna come le altre io….-
            -Tu sei un guerriero fiero e non puoi essere altro che questo…lo so molto bene. Non ti ho chiesto di cambiare-
            -Ma lo farai…-
            -Perché? Anche io tengo alla mia libertà, non rinuncerei completamente alla vita che faccio adesso. Quello che voglio è solo…amarti-
            -Perdonami non mi sento pronta-
            -Ma lo sarai un giorno?-
            -Forse….-
            -Capisco…- Leo si alzò in piedi.
            -Te ne vai?-
            -Tuo figlio dorme…non hai bisogno di me…tornerò domani…per Leo….l’ho promesso-
            -Non occorre…se ne farà una ragione…sei libero…non hai più obblighi verso di me-
            -Molto bene allora me ne andrò, farò cancellare i miei sentimenti per te, non mi vedrai mai più-
 
Anche Karai si alzò e si rivolse a Leo con voce esagitata.
 
            -Benissimo posso stare senza di te, ho vissuto anni lontano da te e sono sopravvissuta, è stata dura ma sono sopravvissuta e continuerò a farlo!-
 
Leo la guardò sorpreso:
            -E’ stata dura? Cosa vuoi dire? –
            -Te l’ho detto….mi sei mancato…-
            -Ma credevo che almeno all’inizio fossi felice…-
            -Sì anche io lo credevo, ma subito dopo sposata tutto è cambiato, ero diventata una sua proprietà…non ho fatto che pensare a te…mio figlio si chiama come te!-
            -Allora perché vuoi mandarmi via!-
            -Non voglio mandarti via…ma non posso chiederti nemmeno di aspettarmi-
 
Leo si avvicinò a lei, con la sua mano di mutante le sollevò dolcemente il mento di porcellana e la baciò con tutta la
 
dolcezza di cui era capace. Karai chiuse gli occhi e si lasciò abbracciare dal calore che emanava quel contatto.
 
            -Non dobbiamo correre e non voglio sconvolgere la tua vita….ma è stato così pericoloso questo bacio?-
            -No…è stato molto dolce-
            -Era il mio secondo bacio…-
            -Dobbiamo rimediare- Lei lo baciò nuovamente.
 
Nel mentre Mikey era quasi arrivato all’appartamento di Isabel, ma si fermò un attimo a riflettere sul tetto di un palazzo.
 
New York di notte gli piaceva molto, i colori delle luci a basso consumo dei lampioni erano color arancio e per un attimo
 
gli venne a mente il quadro di Isabel del suo periodo nero quando erano stati separati: era riuscita con due colori a
 
descrivere anche l’anima della città. Era proprio speciale, per lei avrebbe fatto qualsiasi cosa, doveva proteggerla da John,
 
ma se lui fosse stato la persona giusta per lei avrebbe dovuto lasciarla andare. Decise di entrare e affrontare la serata, ma
 
appena messo piede nell’appartamento trovò Isabel seduta sul letto molto agitata, quasi balbettava.
 
            -Che succede amore?-
            -John….-
            -Dov’è? Ti ha fatto del male?-
            -No…sta venendo qui-
            -Non è ciò che volevi?-
            -Sì… ma è molto arrabbiato, ci ha minacciato al telefono-
            -Come “ci” ha minacciato?-
            -Ha detto che sono solo sua…mio padre gli ha detto di te…vuole trovarti e ucciderti-
            -Che cosa? L’acciuga anoressica vorrebbe uccidermi? Ma ti prego, ma non faceva il modello? Non credo che vada in giro a picchiare a morte la gente-
            -Era strano al telefono, credo che faccia uso di droghe…quando stavamo insieme ne avevamo parlato-
            -Che cosa? Voleva che ti drogassi?-
            -La droga toglie la fame, tanti modelli e modelle la usano…ma io avevo paura…forse lui invece ne faceva uso…sarà qui a momenti…-
            -Non preoccuparti ho affrontato situazioni ben peggiori, me ne occupo in un lampo-
 
Pedro abbaiò, si sentì suonare alla porta in modo insistente e poi dei colpi violenti.
 
            -Apri questa fottutissima porta, lo so che sei in casa!-
            -E tu stavi con un tipo del genere?-
            -Non era così…era un po’ prepotente ed aveva degli scatti d’ira, ma mi ha schiaffeggiato solo una volta-
            -Lui ti ha colpito?- Mikey non ci vedeva più, andò alla porta e l’aprì. John era lì, era circa un metro e ottanta ma molto magro, il bel viso sconvolto ed i capelli arruffati.
            -Ma cosa diavolo sei? Dov’è Isabel cosa ne hai fatto?- Tirò fuori una pistola.
            -Calma acciughina potresti farti del male-
            -Stai attento mostro…la so usare-
            -Lo vedo, si capisce da come la impugni e dal fatto che ha la sicura-  lo disarmò, gli prese un braccio, glielo girò dietro la schiena e lo mise in ginocchio tutto nell’arco di un respiro.
            -Ti prego non uccidermi…ti prego- cominciò a frignare.
            -Non ti facevo così patetico, ma del resto un uomo che picchia le donne indifese può essere soltanto questo, un patetico codardo-
 
Lo portò in casa gli legò mani e piedi.
            -Bene aspettiamo quando finisce l’effetto di quella porcheria, così ci puoi parlare e gli dici di lasciarti in pace-
            -Mikey non lo so, forse ci vorrà tutta la notte…vuoi tenerlo qui?-
            -Allora lo sbatto nella prigione dove avevamo messo Beal…forse però dovrei rinforzare la sbarre, potrebbe passarci di traverso da quanto è secco-
            -Domani forse sarà tornato in sé…-
            -Allora è deciso lo portiamo giù e tu dormi con me al rifugio stanotte. Non è sicuro tenerlo qui finché è sotto l’effetto della droga-
            -Mikey mi dispiace così tanto, non potevo immaginare…-
            -Nemmeno io….se penso che eri così disperata per lui…il tuo ragazzo perfetto…è proprio vero non sono io il mostro!-
 
John fu rinchiuso nella ex cella di Beal, non importava incatenarlo, non si reggeva in piedi e non sarebbe stato capace di
 
scappare anche se avessero lasciato aperto. Da bravo Pedro si accoccolò nel suo cantuccio sul divano, Mikey e Isabel
 
andarono in cucina, lei aveva bisogno di bere un po’ d’acqua.
 
            -E’ per questo che lo volevi affrontare? Quando eravate insieme ti aveva in pugno…non è vero? Tu facevi tutto quello che voleva lui-
            -Sì amore, a volte mi sconvolge come riesci a capire gli altri al volo-
            -Mi sembra impossibile che quel verme possa essere stato il tuo ragazzo-
            -Mikey…prima di incontrare te ero una ragazzina sciocca e viziata, tutti si aspettavano che avessi un ragazzo come lui, mia madre non faceva altro che dire quanto fosse perfetto e che eravamo una coppia stupenda. Avrei fatto qualsiasi cosa perché rimanesse con me e lui mi trattava come qualcosa di bello da mostrare. Poi dopo l’incidente sparì, venne una volta all’ospedale ma non lo vidi nemmeno, se ne andò prima che potessi parlarci….-
            -Devo riconoscergli della coerenza…in quanto è codardo!-
 
Entrò Donnie con una faccia interrogativa.
 
            -Mikey hai piazzato tu la telecamera di fronte alla cella? Ma chi è quel relitto umano?-
            -E’ il famoso John…è drogato e si è presentato armato alla porta di Isabel, vorrei tenerlo qui finché non si riprende…possiamo farlo condizionare da Astrid?-
            -Non credo che lo farà volentieri…ma possiamo sentire…adesso però è molto tardi ci penseremo domani-
 
Quella notte Isabel si addormentò a fatica, invece Mikey era tranquillo, si era preoccupato inutilmente, se lei avesse
 
preferito un tipo come John a lui, non l’avrebbe mai voluta al suo fianco, non sarebbe stata la persona che lui credeva, con
 
questo pensiero si addormentò.
 
 
 
P.S. Ciao a tutti!
Che ve ne pare, sono stata abbastanza romantica? :-P A Leo e Karai ho dato più privacy che agli altri…ve lo aspettavate che si mettessero insieme?
Ora Isabel dovrà affrontare i suoi fantasmi del passato…riuscirà a vincerli? E Mikey come si comporterà? E quel fattone di John? :-P
Oltre al lato romantco vorrei sottolineare che Astrid ha trovato una spada Niana e dei resti molto interessanti…vedrete…
Da un po’ di tempo mi sembra di parlare da sola...pazienza, non mi fermerò certo adesso! ;-)
 
Grazie a tutti voi che mi seguite
 
Altair
 
   
 
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