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Autore: KiraShane93    28/01/2016    0 recensioni
Ad Ichigo-sha molte vicende si sono concluse nel migliore dei modi, per alcune delle protagoniste, in maniera un pò meno piacevole, per altre. Ma i possibili intrecci amorosi o di amicizia che possono svilupparsi in una scuola tanto singolare sono ancora tanti. Per questo mi sono divertita a portare in scena certe "storie" non ancora concluse, mettendo in luce particolarmente due personaggi abituati ad aiutare sempre da dietro le quinte, ma che stavolta avranno maggiore importanza!
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Protagoniste o comparse?
 
Tamao-chan se ne stava seduta in riva al lago da sola. Aveva deciso che quel pomeriggio avrebbe saltato il club di letteratura. Non era proprio in vena. Riusciva solo a pensare agli sguardi d’intesa fra la sua Nagisa e Shizuma-sama quando erano andate via. Era lei però la sciocca. Ancora si ostinava a credere che Nagisa potesse essere sua. Non sarebbe mai accaduto. Era troppo innamorata della bellezza argentea di Ichigo-sha. E poi anche lei lo sapeva. Formavano una coppia perfetta, Nagisa era felice e questo a lei doveva bastare. Se solo però qualcuno fosse riuscito a colmare quel profondo buco che si sentiva nel cuore…
Assorta nei suoi pensieri non si accorse della ragazza che si era avvicinata alla riva del lago. La riconobbe subito appena lei si voltò.
 
“Tomori-sama! Che strano vedervi qui!”
 
“Oh, ma chi…? Ah, sei tu Tamao-san. Scusa, non volevo disturbarti”
 
“No, no. Nessun disturbo. Qui può venirci chiunque. Io ero solo qui a riflettere”
 
“Bè a giudicare dal tuo sguardo non stavi semplicemente riflettendo. Stai pensando a quelle due vero? Shizuma-sama e Nagisa-san”
 
“Tomori-sama!”
 
“Perdona la mia indiscrezione. Forse è meglio che mi faccia gli affari miei. Comunque sappi che capisco perfettamente ciò che provi. E sappi che se vuoi puoi chiamarmi Shion. Non è il caso di usare tanta formalità. Non siamo a un evento scolastico”
 
“S-shion-sama…in che senso capisci cosa provo?”
 
Non era certo sua intenzione cominciare un discorso del genere, ma si ritrovò invece per la prima volta a voler davvero parlare con qualcuno che forse avrebbe potuto capirla.
 
“Eh mia cara…non sei l’unica che per la felicità della persona amata ha preferito farsi da parte. Non sei l’unica che ogni giorno deve avere sotto gli occhi la persona che ama che rivolge il suo amore a un’altra. Tutto questo poi per il bene superiore di Spica”
 
Tamao rifletté sulle parole di Shion e le venne in mente solo una coppia di Spica che risaltasse per il suo amore incondizionato.
 
“Shion-sama, voi…Amane-sempai…le Étoile?”
 
“Sei davvero una ragazza intelligente sai? Mi raccomando. Questa cosa non la devi dire ad anima viva. Anzi non avrei neanche dovuto parlarne, ma mi sembrava che avessi bisogno di un appoggio”
 
“Ti ringrazio Shion-sama. Anche se non sembra mi hai comunque aiutata. Ora devo solo trovare il modo di stringere i denti al ballo…”
 
“Già, il ballo. Loro saranno sicuramente le coppie di spicco. Non ti ha ancora invitata nessuno vero?”
 
“No, in effetti pensavo di andare sola…”
 
“Che ne diresti di venire con me?”
 
Shion non seppe capacitarsi di come le fosse venuta l’idea. Glielo aveva chiesto di getto e nel frattempo, sedute sul prato, le loro mani si erano sfiorate ed entrambe arrossirono e le staccarono subito imbarazzate.
 
“S-shion-sama…sarebbe un onore per me, ma non sarebbe sconveniente per la presidentessa di Spica andare al ballo con una semplice studentessa di Miatre?”
“Il ballo è stato organizzato proprio per incoraggiare lo stabilirsi di rapporti fra le ragazze delle tre scuole. Quindi non credo ci sia proprio niente di male, no?”
 
“G-già…allora credo che accetterò la tua offerta Shion-sama…”
 
Entrambe, tornando verso la sala comune per la cena, sentirono affiorare un sorriso alle labbra. Poi si separarono poiché Shion aveva detto di dover parlare con una persona urgentemente. Tamao intanto decise di tornare in camera a farsi una bella doccia fredda per schiarirsi le idee.
 
 
Le apparenze ingannano
 
Chikaru aveva deciso di salire sul tetto della scuola subito dopo l’annuncio del ballo. C’era una piacevole brezza che presto le scompigliò i capelli. Tanto valeva lasciarli sciolti e godersi la prima aria che sapeva già di primavera. Dal tetto era possibile avere una visuale quasi completa di Astrea e questo le era sempre piaciuto. Da lì poteva vedere anche il cortile e il parco. Notò subito che vicino al boschetto c’erano Kizuna e Remon che saltellavano allegre. Intuì subito che probabilmente avevano deciso di andare al ballo assieme. Nell’angolo del cortile, sotto un albero c’era anche la piccola Kagome con il suo inseparabile Boshibaru. Per lei sarebbe stato più difficile trovare un’accompagnatrice per la festa. Probabilmente se fosse rimasta sola la cosa più ovvia da fare sarebbe stato portarla con sé al ballo. Era suo dovere prendersi cura delle sue studentesse di LeRim, oltre al fatto che ‘Lei’ non le avrebbe certamente chiesto di andare al ballo. ‘Lei’ non le aveva mai rivolto quel tipo di attenzioni. Era sempre e solo concentrata ad accontentare i bisogni di Sh…
Proprio in quel momento notò una ragazza minuta che si avvicinava a Kagome. Le parve di riconoscerla come Chiyo, l’amica di Nagisa-chan e Tamao-chan. Il loro scambio di battute non durò molto, ma era chiaro da come si misero a girare in tondo ridendo che l’argomento era un invito al ballo, esteso anche all’orsacchiotto ovviamente. Anche la piccola Kagome quindi era a posto. Anche lei aveva trovato qualcuno a fianco a sé.
Per la prima volta da tanto tempo Chikaru si lasciò invadere dalla malinconia e mentre i suoi capelli erano scompigliati dal vento, cominciò a piangere. Non riusciva a non pensare a quel volto e al fatto che non potesse avere speranze con lei. Eppure, non riusciva a levarsi dalla testa il suo portamento regale ovunque andasse, la sua bellezza semplice, ma raffinata e quel suo modo di riavviarsi i capelli e sospirare ogni volta che Shizuma ne combinava un’altra delle sue. Il volto di Miyuki…
 
 
 
Ti sbagliavi sul mio conto
 
Miyuki era solita ormai salire sul tetto quasi tutti i pomeriggi per godersi un po’ d’aria fresca e liberare la mente.  Per fortuna da quando Shizuma non era più l’Étoile, il suo carico di stress era diminuito, ma ora c’erano il ballo, il diploma e…quello che la aspettava a casa dopo.
Sì, le serviva sicuramente un po’ d’aria. Tuttavia appena varcata la porta vide che c’era già qualcuno lì. Rimase letteralmente a bocca aperta. Quella ragazza era di una bellezza mozzafiato. I capelli sciolti mossi dal vento, le pieghe della divisa che ondeggiavano leggere. La divisa…una divisa di LeRim! Chi mai poteva…? Non ebbe bisogno di pensare ulteriormente a chi tra le loro studentesse potesse vantare una bellezza simile. Era sicuramente Chikaru. L’unica, secondo Miyuki, a poter competere in bellezza con le stesse Amane e Shizuma. Se lei si fosse presentata all’elezione dell’Étoile sicuramente la competizione sarebbe stata più serrata.
Però c’era qualcosa che non andava. Si avvicinò senza far rumore e si accorse che Chikaru stava piangendo. Non si sarebbe mai aspettata di vederla in lacrime. Solitamente era sempre allegra e sorridente.
 
“Chikaru-san va tutto bene?”
 
Sentendosi chiamare la ragazza si asciugò in fretta le lacrime e quando si girò aveva stampato in faccia un sorriso un po’ tirato che si spense subito appena vide chi aveva davanti.
 
“Miyuki-san! Cosa ci fai qui?!”
 
“Avevo solo bisogno di un po’ d’aria fresca. Solo che quando sono arrivata ho visto che c’eri tu e che stavi piangendo. È una cosa abbastanza insolita…”
 
“Ti sbagli. Non stavo piangendo. Mi lacrimavano gli occhi per…per colpa del vento!”
 
La scusa non sembrava convincere molto neanche lei, ma Miyuki decise che era meglio non forzarla. Dopotutto lei non aveva nessun diritto di impicciarsi, purtroppo…
Miyuki, vedendo che era calato un silenzio quanto mai imbarazzante, si avvicinò a Chikaru e si sporse a guardare il cortile.
 
“Tutte ferventi per il grande evento. Si sono già formate tante coppie. Alcune sono semplici amiche che passeranno una serata piacevole altre invece sono ragazze innamorate che non vedono l’ora di mettere in mostra la loro relazione. Sicuramente Shizuma darà il meglio di sé”
Come al solito si finiva sempre per parlare di lei! Chikaru non aveva la minima intenzione di stare a sentire Miyuki che parlava della sua adorata compagna di stanza, tuttavia non vedeva molte vie d’uscita. Miyuki parve accorgersi della sua aria corrucciata e non capiva cosa ci fosse che non andava.
 
“Chikaru stai bene davvero? Perdona la mia insistenza, ma ti sei rabbuiata così all’improvviso che…”
 
“Forse mi basterebbe per una volta poter conversare con te senza che l’argomento principale sia Shizuma-san!”
 
Miyuki non si sarebbe certo aspettata quell’uscita da Chikaru. Lei di solito era molto posata e allegra.
 
“Capisco che ne sei cotta dal primo anno, ma non credi che forse sarebbe ora che tu ti renda conto di come stanno le cose? Lei sta con Nagisa-chan. Si amano e questo non cambierà per parecchio tempo. Non ho nulla contro Shizuma in particolare, ma forse è il caso che qualcuno ti dica che ti tratta come una pezza da piedi!”
 
Aveva detto tutto d’un fiato e quando ebbe finito le mancava l’aria. Aveva sfogato in una volta tutta la sua frustrazione e ora si sentiva un poco più leggera.
Miyuki non riusciva a credere a quello che le aveva detto. Davvero credeva possibile che lei e Shizuma…? Impossibile. Non era neanche immaginabile per lei.
 
“Ma c-cosa d-dici Chikaru?! Io, cotta di Shizuma?!?! Che storia sarebbe? Guarda che ti sbagli. Per me Shizuma è come una sorella. Forse al primo anno pensavo ci potesse essere di più, ma non è andata così. Io darei la mia vita per lei, così come lei farebbe per me. È come se fosse sangue del mio sangue. E comunque chi ti dà il diritto di giudicare come mi faccio trattare da lei? Ti sei mai preoccupata di rivolgermi uno sguardo più lungo di qualche secondo? Ti sei mai accorta di me prima d’ora?”
 
Miyuki era arrossita violentemente e fece per andarsene tutta impettita. Chikaru pensò che non ci sarebbe stata un’altra occasione per rivelare a Miyuki i suoi veri sentimenti. Doveva cogliere la palla al balzo, soprattutto perché le sue parole le avevano smosso qualcosa dentro.
 
“Aspetta Miyuki!”
 
La fermò appena in tempo prima che se ne andasse. Le si avvicinò dietro, le mise il braccio destro attorno alla vita mentre le prendeva l’altra mano con la sinistra. Miyuki non si mosse. Aveva paura di rompere quel momento se solo si fosse spostata di un millimetro.
 
“Miyuki, tu non te ne sei mai accorta, ma io passo molto tempo a osservarti invece. Mi piace vedere come ti muovi, come risolvi sempre tutti i pasticci di Shizuma, come cerchi di mantenere sempre il controllo di tutto anche quando devi scontrarti con Shion. Io ti osservo molto più di cosa credi. L’ho sempre fatto, solo che non ho mai avuto il coraggio di fartelo notare. Io davvero ero convinta che tu fossi innamorata di Shizuma e sapevo di non poter competere con l’Étoile. Tu però mi sei sempre piaciuta Miyuki. Sempre”
 
Le si avvicinò e le diede un piccolo bacio sul collo. Miyuki si girò verso di lei con la testa e colmò la distanza che separava le loro labbra. Rimasero così per parecchi minuti a scambiarsi quel bacio desiderato da tempo. Appena si separarono si guardarono dritte negli occhi e poi Chikaru scoppiò a ridere.
 
“Sei adorabile con quello sguardo da cucciolo! Fai sempre tanto la sostenuta, ma in realtà come tutti anche tu hai le tue debolezze e avresti bisogno del sostegno di qualcuno”
 
“Mi sta bene, se sarai tu quel sostegno Chikaru”
 
“Potrei farci un pensierino”
 
Risero entrambe e poi si scambiarono un altro bacio.
 
“Miyuki, abbiamo ancora tutto il pomeriggio libero. Ti andrebbe di venire con me in un posto?”
 
“Certo, volentieri”
 
Gli eventi della giornata stavano prendendo una piega che nessuna delle due si sarebbe mai aspettata.
 
 
Tutto ciò che non ti ho detto
 
Attraversarono tutto il dormitorio di LeRim. Miyuki non aveva mai visitato tutto l’interno e non sapeva dove stessero andando. I corridoi erano deserti poiché tutte avevano le attività di club. Arrivate davanti all’ultima camera Chikaru l’aprì e fece segno a Miyuki di entrare.
 
“Questa è la mia camera!”


“Cosa? L-la tua c-camera? Ma la tua compagna di stanza non si chiederà cosa ci faccio io qui?”
“No, perché io non ho una compagna di stanza. Sono da sola quindi nessuno ci disturberà. Finalmente, appurato che siamo segretamente innamorate l’una dell’altra da parecchio, potremmo magari recuperare un po’ del tempo perduto. Che ne dici?”
 
“Bè io…ecco…non sono molto brava in questo genere di cose. Insomma, non so proprio da dove cominciare”
 
“Allora lascia che sia io a muovermi per prima”.
 
Chikaru le si avvicinò e la baciò con trasporto. Miyuki si lasciò andare completamente fra le sue braccia. Entrambe finirono sul letto. Di lì a essere completamente nude sotto le coperte, il passo fu molto breve. Si accarezzavano a vicenda esplorando i corpi l’una dell’altra. Miyuki ripensava a tutte le volte in cui Shizuma le aveva raccontato le sue imprese erotiche e cercò di riprodurle lei stessa. Mentre si massaggiavano contemporaneamente fra le gambe, i loro sguardi non si staccarono neanche per un attimo. Quando entrambe raggiunsero l’apice del piacere, lo fecero guardandosi negli occhi e leggendo ognuna l’amore dell’altra per quel loro primo rapporto. Tanti anni senza sfiorarsi e ora avevano fame l’una dell’altra. Chikaru era al settimo cielo. Anche Miyuki era felice, per la prima volta da tanto tempo. Tra le due la più attiva era certamente Chikaru che sembrava non essere mai sazia. Prese Miyuki più volte di seguito e in più posizioni. Miyuki sembrava ancora un po’ titubante, così per farla sciogliere un po’ Chikaru le fece una proposta.
 
“Miyuki, forse sarebbe meglio farsi una bella doccia che ne dici? O preferisci un bel bagno? Ho un accappatoio in più quindi non ti preoccupare”
 
Il bagno che si fecero assieme non fu che un altro teatro del loro amore. L’acqua scivolava sui loro corpi mentre entrambe davano sfogo agli istinti finora soffocati. Tornarono in camera in accappatoio e ancora con i capelli bagnati.
Si scambiarono un lungo sguardo complice. Poi Chikaru si avvicinò alla sua bella. Le scoprì appena le spalle e cominciò a baciarle il collo. Poi la fece sedere sul letto e le si mise davanti in ginocchio. Le aprì le gambe e cominciò con avidità un nuovo gioco amoroso.
 
“Chikaru, dov’è il tuo interruttore?”
 
Proprio in quel momento si sentì bussare alla porta. Chikaru riconobbe subito la voce dietro la porta e lo riferì a bassa voce.
 
“E’ Shion-san! Presto Miyuki nasconditi nel bagno. Cercherò di risolvere in fretta. Vai!”
 
Miyuki si chiuse in bagno mentre Chikaru andava ad aprire.
 
“Chikaru! Oh, scusa non volevo disturbarti! Perdonami ma non ti avrei disturbata se non fosse una cosa seria. Hai un po’ di tempo?”
 
L’idea di Chikaru era di cercare di liberarsene in fretta, ma l’urgenza nella voce dell’amica la portò invece a cambiare idea. Sentiva che era una cosa seria.
 
“Certo, entra pure. Raccontami tutto!”
 
  
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