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Autore: Heaven Black    28/01/2016    1 recensioni
"Angel? Strano nome per una ragazza tormentata come te"
"Che ne sai tu? Non ci conosciamo nemmeno"
"Ti conosco fin troppo bene invece", continua senza smettere di guardarmi
"Io non ti ho mai visto", mormoro quasi spaventata dal comportamento del ragazzo.
"Questo non vuol dire che io non abbia visto te", mi sorride sincero e mi porge una mano, "James Sullivan"
Senza pensare gli stringo la mano, possibile che mi senta come se stessi stringendo la mano al Diavolo?
---
Storia nata dopo un lungo momento di riflessione, spero possa piacervi!
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo sedici - Run away from me


"E io so che senti le loro voci, chiamarti dall'alto.
E io so che potrebbero sembrare reali, questi segnali d'amore.
Ma la nostra vita è fatta di scelte, alcune senza appello.
Davano per scontata la tua anima e adesso è la nostra da rubare,
come il tuo incubo prende vita."
-Avenged Sevenfold (Nightmare)


Sono passati un paio di giorni da quando sono in questa casa e devo ammettere che non mi ci sono ancora abituata, è strano vivere in una casa che sarà almeno quattro volte più grande del mio appartamento, inoltre qui in giro non c'è proprio nulla, siamo lontani  dalla città e le poche ville che ci sono nei dintorni distano almeno cento metri una dall'altra. E' una villa decisamente enorme per cinque ragazzi, ognuno di loro ha una camera propria, aggiungendo anche tre camere per gli ospiti, il salotto è decisamente enorme, comprende tre divani in pelle neri, un tappeto subito dopo essi con sopra un tavolino in cristallo, un televisore che farebbe invidia agli schermi del cinema, un mobile stracolmo di video-giochi per la play, una credenza d'alcolici di ogni genere, che ammetto più volte mi ha tentato, la cucina è forse la metà del salotto, e quindi potrebbe essere il mio appartamento completo, è ben tenuta ed è decisamente attrezzata per il meglio, ci sono due bagni al piano di sotto e due al piano di sopra, inoltre ci sono una soffitta mozzafiato e un garage che ancora non ho visto all'interno.
Non si può dire che siano dei poveracci insomma, in questi due giorni ho avuto l'onore di sentire più volte il suono di un violino provenire dalla camera di Brian, non mi sono mai azzardata ad entrarci e tanto meno di chiedergli un live in salotto, prima di andare a dormire passavo sempre davanti alla porta nera e chiusa della sua camera e ogni sera il suono di quello strumento melodico mi riempiva la mente di emozioni, non avrei mai potuto immaginare che un ragazzo rude come lui potesse trasmettere tutte quelle emozioni,
In questo momento sono in camera mia, sono riuscita a convincere James sul fatto di non condividere la stessa camera, non voglio recargli fastidio e poi non lo trovo giusto, il rapporto che ho con quel ragazzo dannato è impossibile da spiegare a parole, è un continuo conflitto tra odio e amore, anche se credo solo da parte mia, stando alle sue parole un demone non ama nessuno apparte se stesso...e anche a queste parole mi viene difficile crederci, un demone per quanto ne so e per quanto mi hanno detto si maledice ogni giorno per quello che commette o che ha commesso, a questo punto o James mi sta mentendo ogni giorno di più o nessuno di loro sa davvero in che situazione si trova, e il mio istinto mi dice di credere nella prima.
Oggi i ragazzi hanno accettato di accompagnarmi a prendere le mie cose a casa mia, non so per quale motivo preferiscano che rimanga qui con loro, forse per la lettera che ricevetti da mia madre mesi fa...in ogni caso sono ormai ore che aspetto il ritorno dei ragazzi, sono usciti stamattina presto dicendo che dovevano fare delle cose importanti, il problema è che mi hanno lasciato a casa completamente da sola, o meglio, mi hanno lasciata da sola in questa casa enorme e io mi sto annoiando a morte, sono le due del pomeriggio ormai e non so più che fare. Ho finito un libro intero, ho chiamato Alex rassicurandola e mentendogli sul fatto che non ho bisogno di aiuto e che in questo momento sono in vacanza da un mio vecchio amico, e che ci resterò per un bel po', non so davvero più che fare. Ammetto che la voglia di entrare nelle varie camere dei ragazzi per vederle è forte e quasi quasi lo farei, se solo sapessi a che ora saranno di ritorno, giusto per non farmi beccare a ficcare il naso in giro.
Mi siedo a gambe incrociate sul letto e subito dopo vedo spuntare dalla soglia della porta Sirius, il gatto di Jimmy, salta sul letto e si struscia con la testa sul mio braccio, gli lascio qualche grattino sotto il mento e lui subito fa le fusa.
"Che ne dici? Mi accompagni a fare un giro per casa?", domando al micio che mi guarda con quegli occhioni verdi-azzurri, subito dopo mi alzo dal letto con indosso un vecchio pantalone di Johnny e la felpa enorme di Matt dei Pantera, mi avvio all'inizio del corridoio subito dopo le scale, le camere dei ragazzi sono tutte su questo piano, quindi potete ben immaginare che razza di corridoio sia, la prima camera è quella di Zacky, ha una porta che tende al colore viola e sopra a caratteri cubitali c'è scritto 'Vengeance', apro la porta ed entro nella camera lasciando la porta aperta alle mie spalle, la camera è grande proprio come immaginavo, il letto matrimoniale è posto vicino al muro a destra dell'entrata, la finestra è dalla parte opposta ed è leggermente coperta da una tenda, il colore delle pareti è bianco panna e per la maggior parte è tappezzata di poster di varie band che hanno fatto la storia, in un angolo trovo diverse chitarre, acustica, classica, elettrica, ce ne sono due per tipo e ognuna di esse alla base ha una targhetta con il numero 6661, c'è un armadio a due ante e uno specchio abbastanza grande vicino, vicino al letto c'è una scrivania ordinata e con molti libri sopra, ai piedi del letto c'è un tappeto, immaginavo che la camera di Zacky fosse così. Esco dalla camera per passare alla successiva, che scopro essere quella di Matt, il colore della porta è bianco, somiglia tanto alla porta d'ingresso delle villette inglesi, con sopra il suo nome d'arte 'Shadows', all'interno la camera la trovo decisamente illuminata, pareti di un color sabbia con delle sfumature di marrone più scuro, il letto matrimoniale è ben ordinato e sulla parete sopra la testata trovo un quadro, un ritratto praticamete perfetto di tutti e cinque mentre stanno suonando, davanti al letto un armadio tanto grande quando alto e per la metà è stracolmo di fogli vecchi, la finestra non ha nessuna tenda e accanto ad essa nell'angolo trovo un microfono con tanto di asta, accanto ad esso un basso e una chitarra classica completamente rovinata dal tempo. La camera che segue è quella di Johnny, il colore della sua porta è un azzurro cielo e sopra la scritta 'Christ' con un'aureola gialla subito sopra, ridacchio ed entro nella camera, per ora è l'unica che trovo in disordine, ci  sono dei vestiti accatastati sul letto e divisi in due file, il letto è in ordine e anche esso è matrimoniale, l'armadio è vicino alla finestra e vicino al letto c'è un basso tenuto perfettamente, alle pareti ci sono le frasi più celebri delle canzoni dei Nirvana, dei Guns N' Roses e dei Metallica, senza contare le tante e tante altre, esco dalla camera e quando trovo la prossima mi viene un brivido.
Porta nera.
Un nome scritto di un rosso che sembra quasi sangue.
'Synyster Gates'
E' l'unico ad avere il nome completo sulla parete e a differenza degli altri che sono stati dipinti sulle pareti questo sembra esser stato grattato sulla porta stessa con le unghie, come se lo avesse fatto una bestia, entro nella camera dopo un momento di esitazione e la prima cosa che noto è il fatto che ha differenza delle altre questa camera è nella penombra, il letto è disfatto ma non c'è nessun vestito in giro, eccetto gli anfibi rosso scuro sotto il letto, le pareti scure sono ricoperte di poster e di alcune fotografie di lui e i ragazzi, mentre nella parete vicino al letto ci trovo dei graffi più o meno grandi e che la ricoprono, le tende sono anch'esse scure ma tendenti al blu notte, la scrivania posta vicino alla finestra, sul lato sinistro, è stracolma di fogli che riconosco essere spartiti, libri e plettri, vicino all'armadio trovo ordinate sei chitarre, tutte elettriche tranne una che è acustica e per ultimo quasi nascosto il violino che in questi giorni non fa altro che incantarmi, esco dalla camera con l'amaro in bocca e decido di non entrare nella camera di Jimmy, avendola già vista, mi soffermo solo sulla porta, di un colore blu oltremare e con sopra la scritta 'The Rev'.





























***

















"Allora, sicura che non vuoi che saliamo a darti una mano?", mi chiede sorridendo Matt
"No tranquillo, devo prendere poche cose", rassicuro il ragazzo per poi scendere dalla sua macchina e avviarmi verso il mio appartamento.
E' tutto come lo avevo lasciato così mi sbrigo e prendo un borsone mettendoci dentro i miei vestiti, lego le scarpe tra loro con i lacci e me le porto al braccio, prendo una scatola che tenevo sotto la letto da un po' e ci metto le cose indispensabili, ovvero il portafogli, qualche libro, cuffiette, mp3, trucchi, il mio pupazzo di Stitch e quello di Jack Skeletron e, messo il borsone in spalla mi avvio alla porta per aprirla, ma prima di farlo mi blocco vedendo un bigliettino appeso sopra essa.

Non so dove tu ti sia cacciata, tesoro. Ma non temere
ti troverò, e poi potrai vivere la tua inutile vita con la tua famiglia.


Poso il borsone e accartoccio il biglietto, uscendo dall'appartamento il più veloce possibile, quando torno per strada vedo subito Matt uscire dalla macchina e aprire il bagagliaio per lasciarci dentro la mie cose, senza dire nulla salgo al posto del passeggero accanto al posto di Matt e subito dopo quest'ultimo parte.
"Ehy, tutto bene?"
Come ha fatto ad entrare in casa mia? Quando sono tornati?
"Angel? Ci sei?"
Calma, respira, di sicuro è uno scherzo, magari la tua immaginazione questa volta te la giocata davvero bella.
"Angel"
Sobbalzo e mi volto verso il ragazzo con gli occhi sgranati, mentre lui mi lascia uno sguardo veloce e poi ripunta gli occhi sulla strada.
"Tutto bene?"
"Si, si...tutto benissimo"
"Sicura?"
"Si ehm...mi ha fatto...uno strano effetto entrare nel mio appartamento..."
"Mh"
"Davvero, Matt, va tutto bene"
"Se lo dici tu", senza dire altro il ragazzo alza il volume della radio, stanno passando "I'm Broken" dei Pantera, senza nemmeno pensarci due secondi inizio a cantare ad alta voce sotto lo sguardo divertito di Matt, che subito dopo inizia ad accompagnarmi.

Torniamo a casa nel tardo pomeriggio e posso notare l'assenza dei ragazzi per la casa, sto per chiedere a Matt spiegazioni ma questo senza dire nulla mi prende per mano e mi porta per il corridoio del piano terra, arriviamo alla porta del garage dove posso sentire il suono distinto di due chitarre e una batteria.
"Divertiamoci un po', ti va?"
"Si", affermo sorridendo, Matt spalanca la porta e allarga le braccia mentre un gran sorriso gli spunta spontaneo.
"Brutti stronzi ora mi nascondete anche questo?"
"Ehy Shadz! Muoviti ci stavamo scaldando!", sorride Zacky mentre Brian e Jimmy, rispettivamente chitarrista e batterista, continuano a suonare, rimango affascinata dal modo in cui suonano, Brian sembra stia facendo l'amore con la sua stessa chitarra per come muove il corpo a ritmo della canzone e tiene gli occhi chiusi conoscendo alla perfezione la sua chitarra, Jimmy non è da meno, ci mette anima e corpo in quello che sta facendo e posso notare un luccichio chhe mai avevo visto in quegli occhi cristallini.
Si fermano solo dopo che si sono accorti della nostra presenza e si aprono in un sorriso meraviglioso.
"Cazzo quanto mi mancava!", afferma Brian reggendo il manico della chitarra.
"Puoi dirlo forte fratello, sono secoli che non suoniamo!", gli da corda Jimmy.
In effetti mi aveva spiegato tutto James, loro due avevano smesso di suonare perchè quando lo facevano provavano emozioni troppo forti e rischiavano di far del male a qualcuno perdendo il controllo, così anche gli altri avevano deciso di smettere, a quanto pare però alla musica non sanno resistere.
"Credete che sia sicuro? Insomma.."
"Si Angel, tranquilla, è un quarto d'ora che suoniamo e non è ancora successo nulla, direi che possiamo continuare, che ne dici?", mi informa Johnny sorridendo con il suo basso in mano, è fantastico come siano tutti felici di poter di nuovo suonare insieme, dopo anni e anni che non lo facevano più, annuisco felice e mi siedo a gambe incrociate su un amplificatore e vedo Matt avvicinarsi al microfono e dare il via ai ragazzi, senza nemmeno consultarsi Brian, Zacky, Johnny e Jimmy iniziano a suonare una canzone che sembrano conoscere fin troppo bene.

*consiglio di continuare a leggere ascoltando Burn It Down degli Avenged Sevenfold*

Un brivido mi scorre lungo la schiena quando sento le prime parole della canzone.

Jealousy's an ugly word  (Gelosia è una brutta parola)
but you don't seem to care. (ma non sembra che ti interessi)
Converse behind my back, but now I' here (Parli di me alle mie spalle, ma ora sono qui)
Need no one to comply with me through everyone that I defeat (Non ho bisogno di nessuno che sia d'accordo con me, penso a tutti quelli che ho sconfitto)
Don't need you, fuck camaraderie, this rage will never go away (Non ho bisogno di te, fanculo al cameratismo, questa rabbia non se ne andrà mai via)


Non so come, ma sento di conoscerla questa canzone, è come un ricordo.
Un ricordo molto lontano che mi sembra quasi irragiungibile, una semplice canzone può farti tutto questo? Eppure, una volta qualcuno mi disse che le canzoni sono in grado di farci ricordare cose che mai avremmo immaginato.

Run from me before I tear you down, be afraid (Fuggi da me prima che ti butti giu, abbi paura)
You chose the wrong side, it feels so right (Scegli la strada sbagliata, sembra così giusta)
I won't help you, let you rot way, despise what you say (Non ti aiuterò, ti lascerò marcire, disprezzano quello che dici)
Run towards the light exposing your soul, we won't be there by your side (Corri verso la luce esporrendo la tua anima, noi non staremo dalla tua parte)
Salvation's dying, somebody's crying (La salvezza sta morendo, qualcuno sta piangendo)
We're all gone in the end, sweet child we'll miss you (Noi siamo tutti andati alla fine, dolce bambina sentiremo la tua mancanza)
No, so far away, far away (No, non così lontano, molto lontano)


Una scossa a queste parole.
E prima che potessi rendermi conto di quello che sta succedendo Brian e Jimmy si piegano di poco su loro stessi senza smettere di suonare e dopo pochissimo le loro ali riempiono parte delle loro postazioni, entrabi le hanno nere e perfette mentre quelle di Jimmy hanno delle sfumature blu e quelle di Brian rosse come il sangue, a seguirli sono Matt, esponendo delle ali bianche, enormi e lucenti con delle screature in oro, Zacky le apre come se si stesse stiracchiando e le sue ali sono bianche e con le stesse sfumature dei suoi occhi, Johnny apre le sue ali come se fossero secoli che non lo fa più e le sue presentano delle sfumature in argento.
Non è difficile vedere la differenza tra i due demoni e i tre angeli, quasi mi viene da piangere a questa visione meravigliosa, loro stessi sono troppo concentrati per notare una lacrima, una sola, che sfugge al mio controllo e senza rendermene conto la canzone finisce.
Mi guardano felici e decido di avvicinarmi a loro con un sorriso da orecchio a orecchio.
"Siete stati magnifici", ammetto
"Era solo una canzone", mormora Jimmy alzandosi dal suo posto.
"No, era qualcosa di più"
"La ragazzina ci ha visto giusto Rev"
"Devo darti ragione Vee"
Quando il batterista mi è abbastanza vicino riesco a sentire il leggero tremore delle sue ali, allungo una mano senza pensarci due volte e tocco quelle piume nere che mi attirano come non mai, può un demone essere così affascinante? A quanto pare si.
"Pensavo andasse peggio", mi volto sentendo la voce di Zacky alle mie spalle e noto che sta controllando la schiena di Brian che noto essere l'unica sulla quale ci sono due linee di sangue che partono dall'attaccatura delle sue ali.
"Perchè sanguina?", chiedo allarmata alla vista del sangue.
"Non lo sappiamo, ultimamente succede troppo spesso", spiega Jimmy incrociando le braccia al petto e guaardando preoccupato la schiena dell'amico
"Ehy, ragazzi, sto bene, non è nulla, sono forte come una roccia cosa credete?", prova a tranquillizzarci Brian voltandosi.
"A te questo mondo fa male, amico"
"E a chi non fa male Rev?",
c'è quasi malinconia nella sua voce, mi volto verso Matt per cercare qualche risposta in più ma non la trovo, per una volta lo sguardo del ragazzo mi sembra impenetrabile e la cosa mi fa quasi paura visto che lui è l'unico sempre aperto con tutti.
"Ehy gente! Ma sapete che giorno è oggi?", inizia a parlare Zacky felice come un bambino e seguito a ruota da Johnny.
"Ehm, no...è il tuo compleanno?", prova Gates grattandosi il mento.
"No scemo, è il venti dicembre! Siamo in ritardo con le decorazioni natalizie!", risponde Johnny iniziando a saltellare per tutto il garage.
"Non cresceranno mai", Jimmy e Matt si schiaffano una mano in fronte mentre Brian rimane a bocca aperta, ridacchio e nel trambusto generale sento Zacky e Johnny urlare all'unisolo.
"Forza, tutti a fare l'albero!!"


SPAZIO AUTRICE
Non ci credo, sono riuscita ad aggiornare, dannata scuola che non mi lascia il tempo per dedicarmi alla storia come vorrei!
Allora, iniziamo a vedere qualcosa di più carino (spero) mi spiace di non poter scrivere capitoli molto lunghi ma il tempo che ho a disposizione è davvero minimo! Vi prometto che a breve ci saranno tanti colpi di scena!
Per ora vi chiedo una recensione e se vi va di mettere la storia tra i vostri preferiti, spero che fin ora vi piaccia!
Un bacio dalla vostra....

Maraforevergates
   
 
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