Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: darken_raichu    29/01/2016    1 recensioni
Pokémos è una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fireduke City, Piazza del Torneo, 10/07/4783, circa le 13
Luxray schivò l’attacco del Charizard e si lanciò su di lui, mordendo con un Fulmindenti. Il Charizard cercò di gettarlo a terra, ma il pokémon rispose con ferocia, alternando Fulmindenti, Sgranocchio e Scarica, e l’avversario crollò. Luxray si staccò dall’avversario sconfitto e si guardò intorno. Riconobbe Eelektross combattere contro un Kecleon, e il Darmanitan impegnato contro un Heatmor, ma non vedeva né il Thyplosion né l’Emboar.
Un Lanciafiamme gli sfiorò la criniera, mancandolo per un pelo, e Luxray si rimproverò per la disattenzione, girandosi e osservando tutto intorno cercando di capire dove fosse venuto. Non ci volle molto, perché un Charmander si piazzò proprio davanti a lui.
«E tu che vorresti, piccoletto?» Chiese Luxray fissandolo. Il Pokémon non rispose, ma altri Pokémon comparvero intorno a lui: un Torchic e un Tepig lo circondarono sui due lati.
Infine alle sue spalle sentì una voce. «Bene, bene, ottimo, l’abbiamo trovato.» Luxray si girò, trovandosi davanti un Chimchar.
«E tu cosa vorresti, ragazzino?» Chiese Luxray, fissandolo.
«Niente di che in realtà. Solo, hanno promesso una ricompensa per chiunque vi butterà fuori dal torneo. La metà, se vi uccidiamo. Il doppio, se vi catturiamo vivi. Niente di personale, sai, ma il lavoro è lavoro.» Commentò il Chimchar, e schioccò le dita. Tre Lanciafiamme partirono dalle bocche dei suoi compagni, diretti verso Luxray, ma il pokémon Elettro non perse tempo. Scagliò una Scarica, bloccando i Lanciafiamme, poi si rivolse nuovamente al Chimchar. «E credi che voi quattro riuscirete a sconfiggermi?»
Ci volle un attimo perché Luxray si rendesse conto dello scatto dell’avversario. Un attimo prima il pokémon Fuoco era davanti a lui, un attimo dopo gli era addosso, con gli Ombrartigli sfoderati. L’attacco costrinse Eelektross ad arretrare, e il pokémon si rese conto che quella era una pessima mossa. Il Torchic si lanciò su di lui con una Vampata, scagliando fiamme a ripetizione, mentre il Pignite caricò con una Fuococarica. Dietro di lui, Luxray se ne rese conto, anche il Charmander si era lanciato.
“Brutta notizia.” Pensò, poi si scagliò nell’unica direzione possibile: avanti. Caricò di peso il Chimchar, costringendolo ad avanzare. Funzionò, ma non del tutto. Schivò la Fuococarica e Vampata lo colpì di striscio ma Charmander gli fu addosso, colpendolo alla schiena con un Dragartigli. Luxray imprecò, poi si girò e colpì con Sgranocchio il Charmander, andando a segno. L’avversario cercò di liberarsi, ma Eelektross non lo lasciò andare e invece lanciò una Scarica. Colpito, Charmander non riuscì a liberarsi, e si accasciò.
“Un altro colpo…” Pensò Luxray, ma sentì alle sue spalle che il tempo era scaduto. Lasciò la presa e scartò di lato appena in tempo, evitando per un soffio gli Ombrartigli di Chimchar. Riprese fiato, poi fu costretto ad abbassarsi per evitare una nuova Vampata di Torchic. E in quel momento si rese conto che era rimasto scoperto. Si girò e vide Tepig caricargli il fianco con una Fuococarica. Non fece in tempo a schivarlo, e venne scagliato via.
Si rialzò imprecando e si trovò addosso gli avversari. Li allontanò con una Scarica, ma il colpo, pur facendogli qualche danno, non li fermò. I quattro lo circondarono nuovamente.
«Spiacente ragazzo, non credo tu sia in grado di competere.» Commentò Chimchar «Sei bravo, ma se sto lontano dai tuoi denti e sto attento alle Scariche, non puoi farmi nulla. Non serve neanche che mi sporchi le mani.» Poi il pokémon schioccò le dita «Finitelo.»
Torchic, Tepig e Charmander si lanciarono insieme. Luxray scagliò una Scarica per allontanarli, ma l’attacco colpì il Torchic e mancò Charmander. Quanto a Tepig, si limitò a rallentarlo. La Fuococarica e il Dragartigli lo colpirono, e Luxray fu scagliato via.
“Capisco. Si tengono lontani dai miei denti, mirando invece ai fianchi e alla schiena. Sono parecchio furbi.” Pensò rialzandosi, ansimando. “Va bene, pensavo che sarebbe servita contro l’Organizzazione, ma a quanto pare dovrò usarla contro di loro.”
Tepig si lanciò su di lui, ma Luxray sorrise. Sollevò la zampa, e estrasse gli artigli, poi colpì con forza il petto dell’avversario. La zampa si ricoprì di elettricità, condotta sugli artigli, e Tepig venne scagliato via. Luxray ne approfittò e lanciò una Scarica, centrandolo in pieno. Poi si lanciò sul Torchic, colpendo nuovamente con gli artigli, coperti di elettricità, a ripetizione, finché l’avversario non crollò.
Poi il Charmander fu alle sue spalle, ma Luxray se lo aspettava. Ruotò su se stesso e se lo trovò davanti. Allargò la bocca e morse con un Fulmindenti. L’avversario gridò, poi si accasciò.
Il Pokémon Elettro sorrise, girandosi a guardare Chimchar, evitando per un pelo un Ombrartigli che gli passò a pochi centimentri dal volto.
«Beh, ma come? Non avevi detto che non serviva che ti sporcassi le mani?» Domandò schivando un secondo Ombrartigli.
«Che cos’era quell’attacco? Quello con gli artigli elettrici intendo. Non ho mai sentito parlare di una cosa del genere.»
«Ah no? Non mi sorprende. Vedi, normalmente per usare Fulmindenti un Pokémon accumula elettricità nella bocca per poi scaricarla attraverso i denti. Ma i Luxray hanno la capacità di accumulare energia negli artigli, per poi emetterla. Normalmente lo usiamo come mezzo per comunicare tra noi, trasmettendoci messaggi senza parlare, solo toccandoci, ma mi sono chiesto se non potessi farne un uso più pratico. Come vedi, posso usare Fulmindenti con i miei artigli.» Rispose Luxray, e per sottolineare la cosa colpì con gli artigli elettrici, scagliando indietro l’avversario.
Chimchar si rialzò, trovandosi addosso Luxray. «Direi che questa è la fine, non credi?» Chiese Luxray, sollevando la zampa.
«Non potrei essere più d’accordo.» Rispose una voce. Poi un’Eruzione colpì Luxray alla schiena. Questi gridò di dolore, tirandosi indietro mentre Chimchar si rialzava. Il pokémon Elettro si guardò intorno, cercando di capire da dove venisse l’attacco… e un attimo dopo una seconda Eruzione lo colpì alla schiena. Luxray si girò e fissò chi l’aveva attaccato «Tu!» Disse strabuzzando gli occhi, poi una terza Eruzione lo colpì, abbattendolo.
«Certo che ce ne hai messo di tempo.» Commentò Chimchar, ripulendosi e fissando il Luxray a terra.
«Scusa, dovevo essere sicuro che Eelektross fosse impegnato.» Rispose Ployt, scuotendo la testa.
«Di lui che ne facciamo?»
«Portatelo via, se vuoi. Altrimenti lascialo lì.»
«Non riuscirò a portarlo da solo. Dovrai darmi una mano.»
«E ora chi ha detto che lavoro per te? Ti ho salvato, dovresti essermi grato già per questo. E ricorda che è per merito mio se il Capitano ha deciso di dare il lavoro anche a te.»
«Allora come dovrei fare con i soldi? Dovrei fidarmi di te, riguardo al pagamento?» Chiese Chimchar.
«Siamo di parola, non preoccuparti. Ora scusa, ma ho un impegno più importante che restare qui a parlare con un inutile criminale da quattro soldi. Devo occuparmi di…» Ma non riuscì a terminare la frase, costretto a evitare il Ruotafuoco di Chimchar.
«Sai, non mi piace il tuo tono. E ancora meno le tue offese. Credo che, se tu sparissi, verrei pagato comunque, no?»
«Che paura. Vorresti quindi farmi fuori? Effettivamente ti pagherebbero comunque. Ma non hai considerato una cosa.»
«Ah sì? E cosa?» Chiese Chimchar.
«Semplicemente che rispetto a te sono parecchio più forte.» Rispose il Typhlosion. E un secondo dopo fu addosso a Chimchar con un Rotolamento, colpendolo a tutta forza ed abbattendolo.
Ployt attese, per controllare che Chimchar fosse davvero a terra, poi si fermò, rimettendosi in piedi «E adesso, il piatto principale.» Commentò, allontanandosi.
 
Darmanitan evitò la Lacerazione per un soffio. Approfittando del momento, colpì con un Martelpugno, e Heatmor arretrò, ferito. Il pokémon si leccò le labbra, sorridendo, poi si lanciò nuovamente con uno Spaccaroccia, colpendo Darmanitan al petto.
Darmanitan si ritrasse, evitando un secondo Spaccaroccia «Diamine, sei inquietante lo sai?»
Heatmor sorrise, colpendo con una nuova Lacerazione, e Darmanitan la schivò arretrando nuovamente. “O è muto, oppure non vuole parlare. Non importa. In ogni caso, in questo stato non posso farlo fuori, è troppo resistente, sembra che tutti i colpi che gli ho dato non abbiano fatto effetto. Quindi…”
Quando una Spaccaroccia mirò al fianco, Darmanitan si fece colpire di proposito. Il colpo fu doloroso, ma ebbe l’effetto sperato. Darmanitan sentì la sensazione che provava tutte le volte prima di cambiare forma, poi le sue fiamme si spensero, il suo pelo si ingrigì e divenne resistente come pietra. Un momento dopo, Darmanitan aveva assunto la Forma Zen.
Heatmor lo guardò, sorpreso, e Darmanitan capiva bene perché. Erano pochi i Darmanitan in grado di assumere quella forma, ma lui era contento di essere nato con quella capacità. Gli aveva già salvato la vita diverse volte e non sarebbe stato diverso neanche questa.
Heatmor si lanciò su di lui, ma fu sollevato da terra e scagliato via da uno Psichico. Si rialzò e caricò di nuovo, colpendo con un Aeroassalto, gli artigli che si muovevano ad altissima velocità, ma davanti a Darmanitan comparve una Barriera, che bloccò il colpo. Poi un secondo Psichico sollevò Heatmor, e Darmanitan lo sollevò in aria, per poi scagliarlo al suolo. Ma ancora una volta, il Tagliagole si alzò e si lanciò all’attacco.
“Ok, questo non è maledettamente possibile.” Pensò mentre, con suo stupore, Heatmor distruggeva la Barriera con una Breccia e mirava all’avversario, solo per essere nuovamente sollevato e scagliato via. E ancora una volta, Heatmor il Tagliagole si rialzò e caricò, per essere nuovamente scagliato indietro.
Darmanitan si trovò ad ammirare quel tizio, mentre per la quarta volta lo scagliava via. Era incredibile come, nonostante tutti i colpi subiti, non solo non si perdesse d’animo, ma continuasse a caricare come se fosse ancora perfettamente sano.
“Ma questi sono pensieri stupidi, specie considerato che è il mio avversario. Mi conviene chiedere un aiuto.” Pensò, e cercò i suoi compagni con la mente. Non trovò né Ployt né Luxray, il che era preoccupante. Il Capo aveva la mente chiusa, concentrato nel combattimento contro Kecleon. Dunque cercò Eborm, e una volta trovato gli chiese di sbrigarsi e raggiungerlo. Eborm sembrò aver capito, ma considerato che ragionava con i pugni Darmanitan non ne era del tutto certo. Schivò una Breccia poi, ancora una volta, scagliò via il Tagliagole, che ancora una volta si rialzò.
“Ma andiamo, di cosa è fatto?!” Pensò, mentre scagliava un nuovo Psichico e Heatmor, dopo essere stato lanciato via, continuava imperterrito a rialzarsi. A quel punto, Darmanitan passò sulla difensiva. Schivò i colpi di Heatmor e attese, mentre l’altro si accaniva nel colpirlo. “Sbrigati, sbrigati…” Pensò mentre Heatmor continuava a mancarlo per un pelo. Poi, grato, vide un’ondata d’acqua bollente colpire Heatmor alla schiena e lanciarlo via. Poi comparve Eborm, sorridendo «Eborm ti ha fatto aspettare, Arman?»
«Figurati, potevo continuare.» Commentò Darmanitan. Eborm non aveva mai imparato a parlare di sé in prima persone, o a ricordare un nome che andasse oltre le cinque lettere, quindi dava nomignoli a tutti. Poi i due si girarono e, con loro stupore, videro Heatmor rialzarsi e caricare, a pochi passi da loro. Eborm scagliò una nuova Idrovampata, e Darmanitan colpì con Psichico. Heatmor fu colpito dall’acqua e poi scagliato via. Ma si rialzò ancora. Darmanitan si sentì tremare, ma colpì ancora con Psichico, e ancora Eborm colpì con Idrovampata.
Heatmor si rialzò ancora una volta, restando immobile. Guardandolo, Darmanitan si chiese a cosa pensasse. I suoi occhi sembravano bruciare in preda alla furia, e sembrava desiderare solo la distruzione di tutti coloro che gli si paravano davanti. Poi la luce sparì dai suoi occhi e Heatmor crollò a terra, esausto. Per un attimo, sia Darmanitan che Eborm lo fissarono, quasi temendo che il pokémon si rialzasse, ma quello rimase a terra. Alla fine, Darmanitan sospirò. “Non avevo mai visto nulla di simile.” Pensò. Poi si rivolse a Eborm, con la telepatia “Andiamo. Il capo potrebbe avere bisogno d’aiuto. E non mi piace il fatto che non riesco a trovare né Ployt né Luxray.”
 
Eelektross si fece colpire di striscio dalla Finta, e calò un Assorbipugno, colpendo in pieno volto Kecleon e lanciandolo via. Il mercenario si rialzò, stordito, e Eelektross fu subito su di lui, colpendo con un Fuocopugno, mirando al volto. Kecleon si abbassò, poi diventò invisibile, ma Eelektross sorrise e colpì con Assorbipugno la lunga striscia rossa intorno al fianco, che era rimasta chiaramente visibile.
“Maledizione.” Pensò Kecleon mentre tornava visibile, a terra. Eelektross sollevò il braccio e lo abbattè con un nuovo Assorbipugno. Il Cambiacolore imprecò, e si rese conto che era finita. Prima di svenire, riuscì solo a pensare che aveva incontrato pochi avversari al livello dell’Eelektross. Poi crollò.
«Finalmente.» Si disse Eelektross, sospirando. Si concesse un momento per riposare. Poi si guardò intorno. Rimanevano molti meno Pokémon rispetto a quando aveva cominciato a lottare contro Kecleon. Una trentina in tutto il campo, ad occhio e croce.
«Questo vuol dire che qui intorno ci saranno gli altri.» Pensò, continuando a guardarsi intorno. Poi scorse Eborm e Darmanitan, dirigendosi verso di loro. I due sconfissero un Talonflame proprio mentre lui si congiungeva con loro.
«Com’è andata con Heatmor?» Chiese quando li raggiunse.
“Un avversario molto difficile signore. Penso che si capisca dalla forma che ho dovuto assumere.” Rispose telepaticamente Darmanitan.
«Molto forte. Ma non come Eborm.» Rispose Eborm, sorridendo.
«Bene. Adesso…»
«Adesso è finita. Quegli idioti non sono riusciti a concludere nulla, ma se non altro vi hanno indebolito un po’.» Disse una voce alle loro spalle. Poi, in men che non si dica, si trovarono davanti quattro Pokémon. Al centro si trovavano un Flareon e un Delphox, ai loro lati uno Chandelure ed un Blaziken.
«Come temevo. Kecleon aveva accenato ad una ricompensa, e gli unici che potevano avere interesse ad affrontarci erano quelli dell’Organizzazione. Che suppongo di avere davanti ora, o sbaglio?»
«Capitano Flare “La Fiamma”, insieme al mio Tenente Chandelure. Sarà un piacere farti a pezzi.»
«E io sono il Capitano Delphox, “La dama del fuoco”, insieme al Tenente Blaziken. Ritengo che presentarsi al nemico che si sta per sconfiggere sia una base del combattimento.»
«Beh, spero che non vi dispiacerà se vi faccio fuori tutti e quattro. In fondo siamo tre contro quattro. Anzi, quattro.» Rispose Eelktross, mentre Ployt compariva alla sua destra accanto ad Eborm.
In quel momento Ployt sorrise, e un secondo dopo, giratosi verso Eborm, lo colpì con un Rotolamento, ruotando su se stesso. Eborm gridò e cadde al suolo, ma riuscì a rialzarsi.
«Che Giratina stai facendo?!» Gridò Eelektross.
«Spiacente, Eelektross, ma temo che tu abbia fatto male i conti. Sai, trovo che il ruolo di Tenente sia molto più adatto a me rispetto a quello di tuo sottoposto. Noi siamo cinque contro tre. Anzi, sei.» Rispose Ployt, arretrando e piazzandosi alla sinistra di Delphox.
“Sei?” Pensò Eelektross. Poi alle proprie spalle sentì un rumore.
Senza pensare, Eelektross si scansò di lato, imitato da Darmanitan ed Eborm. Un secondo dopo nel punto in cui si trovavano prima i tre crollarono diverse rocce, lanciate da una Frana. Eelektross si guardò alle spalle e vide un Magcargo imprecare.
«Bene. Adesso, dove diavolo è Luxray?» Commentò Eelektross. In quattro avrebbero avuto maggiori possibilità. In tre, per di più già feriti…
«Oh, sono spiacente, ma temo che sia impegnato.» Rispose Ployt, sorridendo «Diciamo che mi sono occupato di lui.»
Eelektross soffocò un’imprecazione. “Capo, che facciamo?” Chiese Darmanitan per via telepatica.
“Tu ed Eborm prendete lo Chandelure, il Blaziken e il Magcargo. Io mi occuperò dei due Capitani… e punirò il traditore.” Rispose Eelektross. Poi il nemico si lanciò all’attacco, e i tre si prepararono alla lotta.
 
Darkfyre City, 10/07/4783, circa le 13
Draak, entrando in città, non potè fare a meno di ringraziare Arceus. Lui e gli altri non avevano fatto altro che correre per le ultime ore, e per lui era stato davvero difficile. Quando finalmente i tre erano arrivati in vista della città, si erano finalmente rilassati un po’. E adesso erano al sicuro tra le mura della città.
Guardandosi intorno, Draak notò che la città era stata costruita con una pianta molto semplice. Le strade la dividevano in quadrati, e la città cresceva in altezza man mano che saliva verso il castello, in cima a una collina.
«Questa città non sarebbe di certo facile da conquistare.» Commentò Emolga.
«Non vale neanche la pena pensarci. Se un esercito arrivasse qui, dovrebbe comunque superare le mura. E superate quelle, ci sarebbe tutta la salita verso il castello. E hai visto la forma delle case? Dal castello si possono vedere tutti i presenti nelle strade fino alle mura, e all’occorrenza si possono raggiungere queste ultime muovendosi anche sui tetti. Si possono organizzare le difese in modo che il nemico debba arretrare verso posizioni sfavorevoli, o… beh, insomma, conquistare questa città richiederebbe un impegno mostruoso. Forse solo la capitale delle Fiamme Rosse è meglio difesa.» Rispose Zangoose.
«Interessante. Ma adesso cosa facciamo?» Chiese Draak.
«Adesso siamo troppo esausti. Seguitemi, andremo in un posto che conosco.»
Draak ed Emolga seguirono Zangoose lungo alcune strade laterali, fino a un basso edificio a due piani. Sulla porta ondeggiava una splendente insegna su cui si leggeva “Al pugno dell’Infernape”. Zangoose aprì la porta in maniera decisa, ed entrato si guardò intorno, sorridendo «Ah, come se non fosse passato un giorno!» Commentò. Poi si diresse al bancone.
«Ehi, Infernape, è una vita che non ci si vede.» Disse, rivolgendosi al vecchio Infernape senza il braccio destro. Quello alzò lo sguardo e lo fissò per un momento. Poi strabuzzò gli occhi.
«Zangoose?!»
«Proprio io, vecchio. Come te la passi?»
«Come me la passo?! Diciannove anni, e mi saluti così?!»
«Andiamo, lo sai che non sei arrabbiato.» Disse Zangoose sorridendo.
«No, infatti.» Rispose Infernape, distendendo il volto in un sorriso «Sei parecchio cresciuto. Quanti anni hai adesso? Trentaquattro?»
«Trentasei. Senti, rimarrei volentieri a parlare, ma adesso io e i miei amici abbiamo davvero bisogno di una dormita degna di questo nome. Venire fin qui è stata un’impresa, ci è voluto un giorno intero da Fyreduke.»
«Capisco. Beh Zangoose, speravo di poter parlare di più con te, ma possiamo rimandare un po’. Tieni, è la chiave della terza porta sulla destra in cima alle scale.»
Zangoose si girò e si diresse verso le scale «Oh, e vecchio?» Disse girandosi prima di salire sulle scale.
«Sì, Zangoose?»
«Sono davvero felice che tu stia bene.» Rispose Zangoose. E salì le scale, sorridendo, seguito da Emolga e Draak.
«Chi era?» Chiese Emolga, mentre entravano nella stanza.
«Diciamo solo che è un pokémon importante per me.» Rispose l’Investigatore dell’Ignoto.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: darken_raichu