2. Jane
< Ah, Logan > rispose l'altro riprendendosi appena
< Tu? >
< Jane > disse in modo completamente calmo la ragazza
sui probabili vent'anni.
< Piacere > il tono di Logan era come appena
impacciato, forse più per la confusione data dall'apparizione di quella persona
dal nulla che per qualunque altra cosa.
L'altra ridacchiò appena alla sua risposta < Piacere mio.
A cosa pensavi prima? >
< Prima? >
< Sì, prima che arrivassi > precisò la rossa seduta
davanti a lui continuando ad ignorare quei vari momenti di silenzio tra il suo
primo saluto, completamente ignorato, e l'inizio della discussione.
< Nulla di che... Solo non sono mai stato in discoteca e
mi inizia a far male la testa > ammise Logan mentre rideva appena.
Sorrise poi di più quando sentì la ragazza venirgli appresso
ridendo.
< Vedrai domani mattina che mal di testa che ti
ritroverai allora >
< Speriamo di no. Domani ho lezione, già fatico a seguire
mi manca solo il mal di testa > riprese Logan
< Um capisco, allora spero per te che tu non ti senta
male > disse accompagnando le sue parole con un sorriso più dolce e solare
di quelli di prima.
< Fai l'università? > chiese poi mentre l'altro
continuava a fumare.
< Legge > rispose Logan annuendo.
< Wow, non credevo fossi uno "studioso". Non
hai la faccia da uno che studia legge > ridacchiò appena mentre scambiava la
gamba accavallando la sinistra sulla destra.
< Lo so > disse Logan sospirando ma tenendo comunque
un lieve sorriso < Tu? Studi o lavori? >
< Lavoro, lavoro. Quanti anni hai? > chiese poi senza
permettergli di commentare nè di fare altre domande.
< Ventitré > rispose sorridendo.
< Sembri più piccolo sai? > Commentò l'altra ridendo
un po' < Io ne ho 20 >
< Invece te sembri molto più grande >
< Cos'è mi vuoi dire che sembro più vecchia? >
< È? No, no, ho detto più grande non più vecchia > si
difese mentre l'altra rideva fra sé e sé.
< E tu cosa intendi con più grande? > la sua voce uscì
diversa da quella tranquilla di prima era più seria ma allo stesso tempo
giocosa... Ma Logan non avvertì il suo cambio di tono.
< Intendo più... più...matura... > rispose mentre
l'altra ridacchiava tranquillamente.
< Ok, capisco > disse poi sorridendo tornando parzialmente
al tono di prima.
Lagan fece per chiederle altro ma fu fermato dalla voce del
fratello che lo chiamava. Xander appena arrivato si zittì quando notò la
presenza della donna che gli sorrise.
< Em... Lei è Jane > gli spiegò il fratello minore
indicandola.
< Piacere > fece lei al nuovo arrivato.
< Piacere. Sono il fratello maggiore di Logan, Xander
> disse con un tono amichevole appena appena forzato prima di far cenno al
fratello di andare.
< Mi dispiace portartelo via così, ma dovremo tornare a
casa > continuò poi con un tono ed un sorriso più genuini.
< Non importa > rispose lei con un sorriso alzandosi
mentre si alzava anche Logan.
< Ci vediamo allora > disse a quest'ultimo
avvicinandosi e dandogli quello che poteva sembrare un innocuo bacio sulla guancia
per poi allontanarsi.
Logan rimase un po' di sasso a quel gesto.
Xander gli diede una pacca ridendo per farlo sbloccare. <
Su, su dobbiamo muoverci e tornare a casa > ed iniziò a camminare verso
l'uscita. < Il dittatore sta tornando > aggiunse poi facendosi appena più
serio < E se non ci trova a casa dove gli ho detto che siamo finiremo nei
guai > aggiunse con una risatina mentre uscivano frettolosamente e
rientravano in macchina allo stesso modo.
< Comunque, io l'avevo detto che avresti rimorchiato, me
lo sentivo! > disse ridendo mentre accendeva velocemente la macchina.
< Abbiamo solo parlato un po' niente di che >
< Può anche essere ma il solo fatto che abbia iniziato a
parlare con te vuol dire che le interessi > rispose con un ghigno l'altro,
non ricevendo una risposta dal fratello minore.
< Complimenti comunque > continuò poi.
< Per cosa? >
< Niente male quella tipa > disse ridacchiando.
< Smettila di fare l'idiota inizi ad essere fastidioso.
>
lo prese in giro Xander.
< No. Comunque non la rincontrerò più quindi... >
< No, non dirmi che non le hai chiesto il numero?! >
< Err no... Non ci ho pensato... > ammise l'altro
passandosi una mano dietro al collo.
< Sei proprio un fesso >Xander rise scuotendo la
testa.
< Vaffanculo > borbottò Logan sentendosi sfottere in
quel modo mentre l'altro rideva.
< In realtà all'inizio mi ha messo una strana sensazione
addosso... Non so perché... > disse dopo un po' Xander più serio.
< Che intendi? > gli chiese l'altro girandosi verso di
lui.
< Nulla, nulla. Lascia stare > scosse la testa e
parcheggiò la macchina uscendo.
Logan lo seguì e si guardò intorno sollevato quanto il
fratello di non vedere la macchina del padre nei paraggi.
Quando loro padre tornò Logan era in camera sua già da
un'oretta a "dormire". Guardava il soffitto sdraiato sotto le coperte
calde e soffici del letto. Non aveva sonno per qualche motivo e si limitava a
fissare la sua stanza nel completo buio. Aveva anche provato a leggere qualcosa
ma non era in vena.
Ogni volta che chiudeva gli occhi ripensava a quella
ragazza.
Gli sarebbe davvero piaciuto rincontrarla...
Intanto poteva sentire suo fratello e suo padre parlare in
tono serio nel salone. Non capì molto della loro conversazione ma la parola “serial
killer” che riuscì a sentire gli fece perdere ogni interesse. Gliene avrebbe
parlato suo fratello poi e non valeva la pena sforzarsi di ascoltare quei discorsi.
E alla fine, verso le due di sera, il sonno lo prese fra le
sue braccia dolcemente e poté riposare.
Dormì benissimo quella sera ma forse un po' troppo visto che
il giorno dopo si svegliò in ritardo.
Ed essendosi svegliato tardi, era arrivato tardi
all'università. Non era proprio il tipo che corre e aveva proceduto
tranquillamente come fosse in un tempismo perfetto.
Il professore fortunatamente non gli disse nulla, infondo
veniva sempre ed era difficile che fosse in ritardo.
Finite le lezioni per quel giorno prese le sue cose e come
al solito se ne andò rivolgendo solo un saluto educato al professore.
< Logan, hey! > gli fece attirando la sua attenzione e
toccandogli appena la spalla.
Logan non riconobbe subito la voce ma giratosi si ricordò
subito chi fosse, come avrebbe potuto non riconoscere quel viso? Quel corpo in
quel momento nascosto dai dei jeans a vita alta ed un maglioncino grigio chiaro,
come avrebbe potuto scordarselo?
< Jane? > chiese sorpreso.
< Allora ti ricordi di me! Sei passato avanti senza
nemmeno notarmi > gli fece notare lei ridendo.
< Ah scusa... non mi ero accorto fossi lì... > si
scusò Logan mentre l'altra se la rideva tranquillamente.
< Fa nulla, tranquillo > disse
< Ma come hai fatto a sapere dove studiavo? > le
chiese poi lui confuso.
< Segreto > rispose l'altra ridacchiando e
prendendogli una mano < Ti va di farci un giro? Prendiamo un caffè o un tè,
quello che più ti piace insomma >
< Va bene > accettò Logan sorridendo mettendo
completamente in secondo piano la libreria, ci sarebbe andato dopo.