Note: Il titolo è una strofa
dalla canzone “Final Destination” dei Within Temptation.
Epilogo
Feel the hands of fate,
they're suffocating
Gli
abitanti del villaggio dicevano, e ne erano certi, che nel loro castello c’erano i fantasmi.
Sì,
lo consideravano una loro proprietà: per secoli ne erano stati i fedeli
custodi, senza in realtà veramente sapere che cosa ci fosse al suo
interno. Non osavano addentrarsi per indagare: erano loro quelli che sapevano
meglio di chiunque altro che il castello
non rendeva mai i suoi visitatori. Troppo a lungo l’avevano
sorvegliato per non rendersi conto che nessuno tornava mai indietro. Ignoravano
se gli incauti esploratori trovassero al suo interno la morte o un’eterna
prigionia, ma a loro non interessava sapere altro.
A dire il
vero, tutto ciò che sapevano derivava da antiche leggende tramandate di
generazione in generazione, fin dall’inizio della storia del villaggio
–si vociferava che avessero la medesima origine-, leggende che in qualche
modo tentavano di spiegarne l’esistenza e che riferivano qualche
aneddoto.
Quello
che loro sapevano, però, era ben poco, perché il castello non
concedeva che si conoscesse la sua vera natura, e le loro storie erano in gran
parte opere di fantasia.
Si
ingannavano in ogni loro pensiero, in ogni loro convinzione: perché loro
credevano, come avevano ripetuto spesso, che all’interno del castello ci
fossero i fantasmi. Ma ciò non era vero: non esisteva alcun fantasma.
Era il
castello, semplicemente, ad essere vivo.
E loro non l’avevano mai sospettato. Sentivano le urla di notte, e questo
era una prova sufficiente a sostegno della loro tesi: cos’altro avrebbe
potuto scatenare quelle grida disumane, se non il lamento di anime senza
riposo?
La
verità era che si serviva di loro per procurarsi vittime.
Quanto
all’origine del castello e alla causa del suo strano potere, questa
è una domanda inviolata, la cui risposta si è persa nei secoli.
Forse, la
verità attende chi riuscirà a passare indenne attraverso il suo
salone ora insanguinato, attraverso il fitto dedalo dei suoi corridoi e delle
sue stanze sconvolte. Ma esistono un uomo o una donna senza emozioni? Esiste
qualcuno su cui il potere del castello non potrà avere effetto, un
individuo vuoto, senza anima?
Magari,
semplicemente, non è possibile attraversare il maniero. Chissà,
al di là dell’uscita secondaria, al di là di quella porta
che si trova alla fine delle trappole mortali, si potrebbe aprire un nuovo
mondo, sconosciuto ai più, un mondo fatto di risposte, o di desideri,
anche –perché no?- un mondo di anime che riposano in pace.
Il
castello è una prova. E gli
uomini non possono ancora superarla.
Nel
castello, adesso, c’è un fantasma che non cessa mai di far udire
il proprio grido. Si aggira per le stanze vuote del maniero senza tempo, ferendone
la quiete che mai nessuno ha conosciuto. Sembra che stia cercando qualcosa, ma
non la trova; brancola come cieco, tendendo le mani avvizzite all’aria
scura come un prigioniero che nella cella si spiega verso l’unico raggio
di sole che passa dalle sbarre arrugginite. Ha le sembianze di una giovane
donna, un tempo forse avvenente, ma di cui adesso il dolore e la pazzia hanno
trasfigurato i lineamenti. Voci, al villaggio, dicono che abbia perso il
proprio amato, che qualcuno gliel’abbia ucciso; ma nessuno sa, e
potrà mai sapere, quella che è davvero la verità.
E il
fantasma continua ad urlare, senza mai estinguere la propria voce.
Si nasconde fra le nebbie di una
landa che è detta deserto e che non trova spazio sulle carte.
***Fine***
Note:
E si concluse
la storia per la quale mi sono impegnata di più in assoluto xD è
stata una faticaccia, ma il risultato non mi dispiace.
Mentre la
scrivevo pensavo a tutte le note che avrei dovuto scrivere alla fine, ma adesso
non mi viene in mente niente: mi sembra ovvio.
Comunque,
nell’epilogo sta il nocciolo centrale di tutta la questione, forse un
po’ filosofico o forse no, dipende dai punti di vista. Non
aggiungerò altro, in fondo penso che il significato che si può
trovare in un testo sia assolutamente soggettivo =)
Ri-ringrazio il forum ShikaIno e i giudici, e anche Coco Lee per avere per avere
accettato la sfida, lanciatale ormai mesi fa u_u
Celiane4ever: Vale, grazie per aver seguito la
storia dall’inizio alla fine, è stato un piacere sapere le tue
opinioni! Spero che anche l’epilogo ti sia piaciuto <3
Kaho: carissima! Lieta di essere
“una scheggia che ferisce con le parole”, l’espressione mi
piace xD Grazie mille per la
recensione e per il passaggio! È sempre un piacere =)
Un bacio,
El*