Ma questa è sfortuna.
Vado a fare rapporto e cosa mi dicono? Non puoi ancora fermarti. Devi assicurarti che l’Ordine venga ristabilito come prima della guerra.
Bella fregatura…
Il campo di battaglia si era spostato dalle pendici dei Monti Muraglia alla pianura a est della Grande Vivente. Proprio sulla fascia di giovani alberelli che preannunciavano l’immensa foresta che ricopriva buona parte del versante ovest delle terre.
C'erano corpi ovunque, ma Ardof constatò che erano quasi tutti dei demoni del re. Quando incontravano un soldato ancora vivo lo guarivano come meglio potevano e lo caricavano sui draghi.
Dopo almeno un'ora e mezza riuscirono a trovare l'ingresso secondario della base della Resistenza.
Dovevate vedere quanti corpi erano stati accatastati sulle selle dei draghi. Una cosa impressionante. Ed erano tutti vivi, chi più chi meno.
Non pensavo che una sella potesse sopportare tutta quella gente…
Farionim gli aveva detto che tutto l'esercito si era riunito lì dopo la schiacciante vittoria.
E così era.
I corridoi sotterranei erano pieni di soldati, l’odore di sangue e sudore era ovunque e l’ambiente era riempito dagli schiamazzi e dal rumore delle armi.
La donna in blu rimase all’esterno, non voleva andare a fare la talpa, aveva detto.
Appena furono entrati, i Cavalieri vennero sommersi da miliardi di domande, congratulazioni e commenti da parte dei soldati.
Si avvicinarono tre soldati in armatura, due erano umani, il terzo era un elfo dalla pelle bianca che aveva aderito alla resistenza di Drake.
Probabilmente uno degli umani era un drago nella sua forma meno ingombrante.
Il soldato ne diede la prova snudando i canini appuntiti e sporgenti.
Ardof si stupì di quanto i draghi si riuscissero a mescolare bene con gli uomini. Sarebbero stati spie perfette se la loro razza avesse dichiarato guerra a quella umana.
I tre soldati presero da parte i feriti e scortarono i tre ventenni fino alla camera degli ospiti dove, seduti sulle amache, li aspettavano i capi di stato, intenti a discutere.
- Innanzi tutto: complimenti. Complimenti vivissimi da parte tutti noi. Siete stati veramente incredibili.- disse Fasto rivolto ai Cavalieri. Gli altri annuirono.
- Grazie.- rispose Trado.
- Ora ditemi, – disse Vroyer guardandosi intorno – Codero, dove è andato?-
- Vede, Codero ha, ha...- inizio Frida ma si ritrovò a corto di parole per spiegare quel che era accaduto.
- Le avete sentite le scosse di prima?- chiese Ardof.
I capi di stato annuirono.
- Il dio della Terra si era sacrificato per proteggerci dal re. Il mondo stava cadendo a pezzi senza il suo perenne controllo e Codero si è trasformato nel nuovo dio, ne ha preso il posto, per salvare il pianeta. Per salvare tutti noi. So che suona strano, incredibile e impensabile, ma è così.-
- Fatico veramente a credervi. – disse Fariuna – Ma ho visto con i miei occhi che intorno a voi succedono cose senza senso, quindi penso di potervi dare la mia fiducia.-
- In ogni caso, – disse Farionim – adesso abbiamo vinto. In due battaglie combattute in campo aperto abbiamo vinto una guerra. È il momento di festeggiare per davvero. Dobbiamo andare in un posto abbastanza largo da poterci far stare l’intero esercito.-
Sentito questo, tre stregoni della colonia di Niunter intonarono un incantesimo, evocando un portale per far spostare i capi e i Cavalieri attraverso lo spazio.
Si trovarono soli nel campo di addestramento del Palazzo della Mezzanotte, che era rimasto esattamente come lo avevano lasciato.
I maghi si adoperarono per dare l’ordine a tutti i generali di trasferire le truppe alla loro posizione.
Non fu facile, ma alla fina tutti i combattenti si misero in marcia diretti alla festa che celebrava il coraggio di ognuno di loro.