Peccato che le virtù che tutte le altre vedevano erano poi esattamente i difetti che lei conosceva a menadito:
- era un tipo ironico / la sua ironia era caustica anche verso se stesso, era cinismo allo stato puro;
- era un tipo eccentrico / si vestiva da schifo e per non vergognarsi andandogli accanto bisognava prima fare la rivista a ciò che aveva indossato e, se del caso, camminargli tre passi avanti;
- era un compagnone e adorava fare baldoria / a volte si spingeva ai limiti dell’ubriachezza molesta;
- era dotato di un inestinguibile adolescenziale contagioso modo di vivere la vita / un ridicolo Peter Pan con qualche filino bianco tra i capelli;
- coinvolgente e imprevedibile sul palco e nei periodi dei tour in cui veniva spesso sbattuto in I pagina sembrava amante della serenità tra le quattro mura nelle fasi creative/ sostanzialmente un individuo con psiche bipolare;
- maniacale e preciso nella sua arte/distratto e casinista in casa: neanche un povero invalido privo di gamba sarebbe riuscito ad accatastare nel cassetto tanti calzini spaiati;
- un amatore eccezionale a giudicare dalla passione messa nei suoi testi /bè, quello forse si….
- uno capace di leggersi dentro e che aveva il coraggio di cantarlo al mondo come pochi/ bè, in effetti….
- uno che non si vergognava di chiamare stella, scintilla, luce sul proprio cammino la donna che ama a costo di sembrare - che ne so - come quei cantati melodici italiani da quattro note e due rime/bè, tutto sommato andava riconosciuto che….