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Autore: Mattalara    05/02/2016    1 recensioni
Raccolta di creepypasta inventate da me, la prima con l'aiuto di un mio zio.
Ci saranno anche alcune storie cross over con altre creepy.
Genere: Comico, Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' bello inseguirti, terrorizzarti, straziarti, portarti alla pazzia, per poi consolarti. Ti osservo dormire, mi avvicino al tuo letto, al tuo corpo inerme, osservo ciò che ci differenzia e ciò che ci rende uguali. Il tuo corpo perfetto, a differenza del mio, pallido, morto e con il ventre aperto a metà verticalmente. l tuo stomaco è chiuso, senza tagli, il tuo petto si alza e si abbassa con ogni respiro, appoggio la mia mano artigliata su di esso, il tuo battito cardiaco è così rilassante, le tue delicate mani dalle unghie perfettamente curate e non taglienti stringono un peluche, un orsacchiotto arancione e bianco che il tuo migliore amico ti ha donato. E' bello inseguirti, terrorizzarti, straziarti, portarti alla pazzia, per poi consolarti.

Ti osservo dormire, mi avvicino al tuo letto, al tuo corpo inerme, osservo ciò che ci differenzia e ciò che ci rende uguali.
Il tuo corpo perfetto, a differenza del mio, pallido, morto e con il ventre aperto a metà verticalmente. l tuo stomaco è chiuso, senza tagli, il tuo petto si alza e si abbassa con ogni respiro, appoggio la mia mano artigliata su di esso, il tuo battito cardiaco è così rilassante, le tue delicate mani dalle unghie perfettamente curate e non taglienti stringono un peluche, un orsacchiotto arancione e bianco che il tuo migliore amico ti ha donato.
Il mio sguardo viaggia alla tua bocca leggermente socchiusa, ai tuoi denti piatti e non affilati e pericolosi come i miei, i tuoi occhi sono chiusi. Peccato.
ho sempre amato come le tue iridi marrone nocciola, si rispecchiano nei miei occhi variopinti, viola fluorescente il destro, il tuo colore preferito e rosso sangue il sinistro, il mio color preferito. Entrambi privi di sclera e iride, solo questi due colori ornati da due pupille lunghe come quelle di un rettile.
Siamo così simili, eppure così diverse.

Io ti devo la vita, tu mi hai creato, dandomi un corpo dalle tue paure più profonde, cercando di liberartene le hai rese me, mi hai reso libera. Libera dal tormento della non esistenza, dalla consapevolezza di non esistere, tu "sorella" mia, mi hai reso viva.

Ti scuoto leggermente per svegliarti, poi mi ritiro nell'angolo più buio di quella che è ormai la nostra stanza, ovunque tu vada io ci sono sempre, ci sarò anche nella tua morte.
Ti metti a sedere, non capendo cosa ti ha svegliato, fissi la tua sorella umana dormire beata, ti guardi attorno e quando stai per rimetterti a dormire, mi senti. Senti il mio sguardo, il mio respiro, la mia presenza.
Mi cerchi, non mi trovi, ti sdrai e chiudi gli occhi, avanzo e torno al tuo fianco, sfiorando le ciocche castane dei tuoi capelli, ti copri leggermente il volto, quasi non volessi far notare la tua paura.
Torno nel mio angolo, non badando ai tuoi movimenti, ricordando le altre volte che non mi hai visto e pure ero qui, quando studiavi io ero qui, ci sono sempre.

Il tuo fiato smorzato mi fa voltare, mi hai visto.
I tuoi occhi ampliati con stupore e paura sono fissi su di me, la tua bocca spalancata non trova il modo di chiudersi, il tuo corpo è così teso che sembra stia per spezzarsi.
Sorrido, saltellando verso di te, ti alzi, mi giri intorno e corri, il tuo orsacchiotto è rimasto sul letto, fissando il vuoto con i suoi occhi di vetro.
Da poco sedicenne e la più coraggiosa fra i tuoi parenti ed i tuoi amici, ora stai fuggendo, i tuoi rincasano tardi e tu cerchi rifugio nella loro camera.

E' bello inseguirti, terrorizzarti, straziarti, portarti alla pazzia, per poi consolarti.

Ti seguo, ti cerco, ti trovo.
Cerchi rifugio nell'armadio, eccoti li, anche tu ora sei in un angolo buio, tentando di sparire, temendo di essere vista.
Ci siamo come scambiate di ruolo, ora quella quasi introvabile sei tu ed io quella che ti dovrebbe cercare.
Il mio sorriso si amplia,cantando una simpatica ninnananna, la tua preferita avanzo a carponi fino ad arrivare davanti a te. Il tuo respiro sul mio volto è così dolce, il battito accelerato del tuo cuore è come musica per le mie orecchie. Il tuo sguardo è impagabile, il sudore sul tuo corpo è come un vestito di perle che brilla, che solo io posso vedere.
Il sangue che cola dalla mia ferita goccia sul tuo pigiama, ti raggomitoli come un neonato nel grembo materno e chiudi gli occhi, coprendoti le orecchie non  volendo ascoltarmi, ma il suono della mia voce si è insinuato nel tuo cervello, radicato nella tua memoria, è ormai inestirpabile.
Piangi, tremando violentemente, consapevole che per quanto tu abbia scherzato sulla mia esistenza, a volte credendoci a volte no, ora non puoi scappare.

E' bello inseguirti, terrorizzarti, straziarti, portarti alla pazzia, per poi consolarti.

Tutte le volte che ti sentivi osservata, ero io.
Colei che ti seguiva di notte, ero io.
Che ti tormentava negli incubi, ero io.
Che ti spiava nell'ombra, ero io.
Che ti seguiva ovunque facendoti venire attacchi di paura, ero io.
Colei che ora non ti lascerà mai, che continuerà a starti accanto, che sarà parte di te, sono io.

E' bello inseguirti, terrorizzarti, straziarti, portarti alla pazzia, per poi consolarti.

Ti avvolgo fra le mie braccia, stringendoti a me, e sentendoti tremare al mio tocco.
Ti calmi improvvisamente, come se non ti fossi più estranea, come se ti fossi abituata alla mia presenza.
Ti riporto in camera e ti deposito a letto, sdraiandomi al tuo fianco, noto come i tuoi occhi mi fissino, o almeno tentino di fissarmi al buio, con curiosità. Senza più timore o paura, con curiosità e apprensione.
Ti addormenti, o sei svenuta?

E' bello inseguirti, terrorizzarti, straziarti, portarti alla pazzia, per poi consolarti.

Ripulisco tutto il sangue, ci vuole molto, poi torno nel mio angolino, preparandomi a camminare al tuo fianco un'altra giornata.
Perché questo è come un gioco senza fine.
Io sono come l'ombra della paura, che ti fa annaspare nel buio alla ricerca di un appiglio, quell'appiglio sono io, ma sono anche colei che ti ha rinchiuso in quella disperazione eterna.
Il gusto di fare questi scherzi può sembrare malvagità, voglio solo essere notata, quando mi avrai accettato, allora saremmo una cosa sola, per sempre.

E' bello inseguirti, terrorizzarti, straziarti, portarti alla pazzia, per poi consolarti.
  
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