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Autore: ElisBettis    06/02/2016    2 recensioni
Un ragazzo che odia l'amore.
Un passato difficile da affrontare e superare.
Ogni ragazza è solo un mero oggetto sessuale.
Una ragazza per niente attraente.
Emarginata dal mondo da quattro anni.
Un'amicizia nascerà grazie alla loro difficoltà con i rapporti esterni.
E se tutto ciò diventasse..amore?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Premessa.
Ecco qua il primo capitolo, 
spero sia di vostro gradimento.
Ci vediamo nello spazio autrice.



 
Capitolo 1.

 

E' un 125, un 126 o un 115?
Melany proprio non riesce a capire.
Quella donna ha una scrittura orrenda, un dottore saprebbe fare davvero di meglio.
Non le resta che tentare la sorte, e al massimo, fare una figuraccia con qualche studente.
Due colpi alla porta, sono le 13:44:45, è perfettamente in orario, come sempre.
Nessuno risponde, e decide di ritentare.
Ma quando alza il pugno per ribussare, la porta si apre improvvisamente, e la visione la lascia a bocca aperta.

Benjamin si trova davanti una figura minuta, con uno sguardo innocente e i capelli biondo cenere contornati da un cappello nero.
«Cerchi qualcuno?» domanda poggiandosi allo stipite della porta.
«S-si» balbetta la ragazza, e il ragazzo non può fare a meno nel sorridere a vedere quanto sia imbarazzata. Ha notato che lo stava fissando incantata. «Cerco un certo Benjamin Griffith».
«Sì, sono io. Sei tu quella che mi farà fare il giro della scuola?».
«Eh già, prima però andremo alla mensa. Alle due in punto si pranza, e il ritardo non è ammesso» risponde posizionandosi davanti al ragazzo per fargli strada.
Benjamin ha così modo di osservarla bene da capo a piedi.
Deve essere sul metro e sessanta la ragazza, perché la supera di almeno una ventina di centimetri.
Le gambe sono magre, così come il resto del corpo, e non sono presenti curve femminili ben definite.
Non è per niente attraente sotto quel punto di vista.
Lo conduce giù per le due scalinate che conducono al piano terra, ed entrano nella stanza che si trova sulla sinistra dalle scale, ossia sulla destra dall'entrata principale.
La mensa è immensa. In questa scuola le persone saranno centocinquanta, duecento massimo, ma questo posto ne potrebbe ospitare almeno il doppio.
I tavoli non sono le classiche bancate infinite che si vedono nei film con castelli del genere, sono i classici tavolini che si trovano in una qualsiasi mensa, di una qualsiasi scuola, con la sola differenza che sono perfettamente integri, e di qualche legno pregiato.
Come l'enorme porta si chiude alle loro spalle, l'intera scolaresca si gira ad osservarli, ed immediatamente Benjamin si sente infastidito da tutti questi occhi puntati su di lui.
La ragazza invece, sembrerebbe imbarazzata - di nuovo - e accelera il passo per prendere due vassoi, dei quali uno lo porge a Benjamin.
Mentre decide cosa farsi servire dalla cuoca, nota che alcune ragazze lo osservano e commentano tra di loro ridacchiando e facendo sorrisetti ammiccatori, ai quali Ben risponde con un semplice cenno del capo.
«Io solo un po' di insalata, grazie» sente dire alla ragazza al suo fianco.
«Tu sempre poco appetito, eh Mel?» domanda la signora di fronte, sorridendole come fosse una madre protettiva.
La bionda si limita a sorridere e a prendere una mela e una bottiglietta d'acqua in più, e si ferma ad aspettare che anche Ben scelga cosa prendere.
«Hai fame, vero?» domanda osservando che il suo vassoio contiene una lasagna, una bistecca, verdure varie, e una fetta di crostata accompagnate da una coca-cola.
«Mangerò per entrambi» commenta sarcastico facendosi condurre al tavolo, con ancora tutti gli occhi puntati addosso.
Il tavolo in cui lo conduce è l'ultimo di tutta la mensa, in fondo a destra, lontano da tutti gli altri, ed è completamente vuoto.
Ben si accorge che deve esserci qualcosa che non va, perché lo sta portando la, quando ci sono altri tavoli con qualche posto libero insieme ad altri ragazzi?
Forse è una ragazza riservata.
«Scusa, non mi sono presentata. Melany» dice porgendogli la mano.
Il pranzo prosegue così, in silenzio, con Benjamin che osserva la ragazza di fronte per cercare di leggere il suo sguardo, e lei che si sente osservata e abbassa la testa imbarazzata.

Dopo mangiato, chi finisce presto ha tempo fino alle 14:45 per riposarsi nel giardino all'esterno della mensa, un posto incantevole, circondato da alberi, panchine, tavoli da picnic e da qualche scivolo e altalene sparse per il prato.
Ben tira fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette e l'accendino e ne prende una pronto per inalare un po' di nicotina nei polmoni.
«Qui è vietato fumare» constata la ragazza.
Nonostante ciò che ha pensato pochi secondi fa, decide di non replicare, in un altro caso se ne sarebbe infischiato delle regole, ma non gli va di avere problemi il suo primo giorno di scuola, se così si può definire.
«E va bene. Allora, mi fai vedere cos'altro c'è di imperdibile in questa scuola?» domanda sorridendole.
E' raro che doni un sorriso a qualcuno, soprattutto quando si tratta di ragazze, ma Melany si sta offrendo senza problemi di illustrargli l'istituto, quindi se lo merita.
Anche lei ricambia con un sorriso e gli mostra l'immenso piano terra, tra infiniti e spaziosi corridoi.
Nell'atrio est, subito dopo la mensa si trovano i laboratori di informatica, e una piccola aula conferenze con un enorme proiettore sul fondo.
L'atrio ovest presenta le varie classi con indirizzo matematico: scienze della terra, matematica, fisica, e chimica, tutte a livello avanzato.
L'atrio nord, il quale corridoio si trova dietro la scalinata, conduce alle classi letterarie e linguistiche: inglese, storia e geografia, letteratura, spagnolo, francese, greco, latino, lingue orientali, anch'esse tutte a livello avanzato.
Proseguendo dritto per questo corridoio ci si trova ad un'altra scalinata che porta verso un piano sotterraneo.
«Sono le segrete del castello?» domanda Ben divertito «E' qua che mi porteranno quando mi comporterò male?».
Melany scoppia in una risata fragorosa, e Ben non può fare a meno di trovare questo suono davvero piacevole.
«Scemo, qui si trovano i laboratori di arte, ovvero disegno, ceramica e via dicendo, e quella porta invece è la biblioteca. E' immensa, ed è bellissima» un luccichio si fa spazio tra i suoi occhi, e il biondino cerca di trattenere un sorrisetto per essere stato appena chiamato scemo.
«Ci farò un salto. C'è altro da vedere?".
«Sì, altre due cose. La prima è la palestra, e la seconda è il teatro. Ma queste sono strutture esterne, si trovano sempre qui nell'infinito territorio del castello, nel retro» spiega calma «All'uscita infatti oltre al viottolino che conduce al cancello, non so se hai notato che ce ne sono altri due, uno a destra e uno a sinistra. Il primo conduce alla palestra, e ai vari campi sportivi, il secondo al teatro. Da quel che so il primo padrone di questo castello sognava di avere un anfiteatro tutto per se, ma non potendo averlo optò per un teatro dove i suoi giullari potessero esibirsi».
Ben si gira e risale la scalinata.
«Andiamo a vederli?» domanda incamminandosi verso l'entrata.
«Mi piacerebbe davvero molto, ma sono le 15, e sono in ritardo per le lezioni».
«Anche di pomeriggio?» 
«Be', dipende. In segreteria ti spiegheranno tutto. E' l'ultima porta a fianco ai laboratori» e detto questo corre via verso l'aula di lingue orientali.

«Allora, le lezioni cominciano ogni mattina alle 8, e terminano alle 13:45. Riprendono alle 15 con i vari laboratori, fino alle 19. Offriamo corsi di attività a piacere quali il greco, le lingue orientali, i laboratori di informatica, di teatro, di arte, canto, musica e fotografia il lunedì, mercoledì e venerdì, e gli allenamenti di calcio, pallavolo, corsa, danza il martedì e giovedì, ad eccezione degli allenamenti che cambiano orario in base al livello di prestazione dello studente. Ci sono corsi anche di lettura, nel quale ci si riunisce in biblioteca per parlare del libro assegnato per la settimana. Il sabato e la domenica le lezioni non ci sono e gli alunni hanno il permesso di uscire dalla mattina fino alla sera. Il sabato dalle nove fino a mezzanotte e mezza, orario del coprifuoco, tranne casi estremi in cui si trovi una festa particolare, in quel caso il coprifuoco è alle due di notte. La domenica il coprifuoco è alle 19, poiché la cena viene servita alle 19:45. Nei giorni della settimana in cui gli alunni non hanno attività pomeridiane, possono circolare per la scuola e il giardino, ma non possono uscire fuori dal cancello, e devono rientrare dentro obbligatoriamente sempre alle 19:00».
La signora occhialuta della segreteria continua a farneticare e blaterare da almeno un quarto d'ora, e Ben non può più sopportare un'altra spiegazione. Parla veloce e senza mai interrompersi come se stesse recitando un copione o stesse leggendo un foglietto degli effetti collaterali.
«Questo è il foglio con i vari orari, le lezioni qua sono tutte obbligatorie, può sceglierne un massimo di tre da escludere se proprio non le piacciono, e qui ecco l'elenco delle attività pomeridiane da seguire, di cui almeno due deve farle obbligatoriamente per i crediti. Lo riporti qui entro le 18 di questa sera, in modo da inserirla nelle varie classi e laboratori».
Ben prende il foglio e raggiunge la sua stanza per riprendersi la testa da tutte quelle chiacchiere, tanto sa già che non ha intenzione di eliminare nessuna materia scolastica, sono appena dieci quelle obbligatorie.



Spazio autrice.
Dicevamo, eccoci qua con il primo capitolo.
Cosa ne pensate?
E' ancora presto per parlare bene dei protagonisti, lo so.
Ma dal prossimo capitolo le cose si svilupperanno più in fretta.
Consideratelo un capitolo di passaggio, insomma.
Infatti, piccolo spoiler nel prossimo episodio faremo la conoscenza
di un nuovo personaggio, Abby. Come sarà questa ragazza?
Lo scoprirete solo leggendo :3
Ah, se siete interessati potrete trovare la storia anche su wattpad: https://www.wattpad.com/myworks/61496112-herman-insitute-cuori-solitari
Ringrazio tutte quelle persone che hanno visitato la storia, e che magari hanno
usato qualche minuto del loro tempo per leggere il prologo.

Spero il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio in anticipo
tutte quelle persone che la inseriranno tra 
le storie preferite/seguite/ricordate.
Se la storia vi è piaciuta - e anche nel caso in cui vi avesse fatto schifo - mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate.

Alla prossima :)
   
 
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