Aria uscì zoppicando dal
bagno, vestita, truccata e pronta finalmente a tornare a casa dopo
tutto quello
che aveva affrontato e mentre nella sua testa ogni ricordo si faceva
più chiaro
sentiva di poter tornare a respirare finalmente. I giorni precedenti
erano
stati davvero divertenti in modo folle, le ragazze si divertivano a
farle
domande in ogni momento; le chiedevano di tutto, dalle date di
compleanno, ai
segreti imbarazzanti, alle follie che avevano fatto per testare la sua
memoria,
e quando Aria faceva finta di non sapere di cosa stessero parlando si
divertiva
a guardarle sbiancare per poi ricevere occhiatacce e cuscinate quando
si
rendevano conto che le stava prendendo in giro. Anche Ezra era tornano
dal suo
viaggio, aveva portato ad Aria mille regali ed era stato contentissimo
di
sapere che la memoria era tornata al suo posto. Aria gli aveva fatto un
resoconto dettagliato di tutto quello che era successo, compresa la felicità di risvegliarsi con i suoi ricordi di nuovo al suo posto, - Sembra che il momentaneo coma sia stato come una specie di riavvio per la tua mente - gli avevano detto i medici, ma Aria l'aveva interpretato più come il bisogno assoluto di recuperare i momenti passati con le sue amiche, e mentre raccontava ad Ezra la storia si era
resa
conto di quanto, nonostante tutto, quelle settimane per lei fossero
state
importanti.
- Sicura che sia questo rosa
il tuo cuscino? – chiese Spencer mentre le riordinava la
valigia, Aria sorrise
vedendola affaccendata come al solito – l’avrei
fatto io – disse con gratitudine
mentre Spencer chiudeva l’ultima cerniera – Odio
stare con le mani in mano lo
sai – rispose allegra, anche la stanchezza che Aria le aveva
visto sul volto
negli ultimi giorni era finalmente sparita, non sarebbe mai riuscita a
ringraziare le sue amiche per esserle state accanto in
quell’incubo, anche
quella volta era riuscita a superare una cosa immane e senza di loro
non ci
sarebbe mai riuscita. – Pronta a tornare a casa? –
le chiese Spencer infine, ma
un ultimo pensiero balenò nella mentre di Aria, un ultimo
dubbio da togliersi,
un’ultima domanda da porre e lasciare in quel luogo orribile
e lontano dalla
sua mente insieme a tutto quello che aveva vissuto.
- Aria stai bene? –
domandò
Spencer quando vide la sua espressione, che in quel momento doveva
essere
indecifrabile. Aria fece un respiro profondo ed incrociò lo
sguardo dell’amica
che la guardava preoccupata, - Cosa ti ha fermato? – chiese,
ma Spencer non
sembrò capire – Quando hai capito che…
- continuò Aria parlando lentamente –
Erano i ricordi di –A che mi bloccavano… non te
l’ho ancora chiesto… non può
essere stato solo il mio incubo a non farti parlare -. Spencer non
rispose
subito, lasciò cadere la valigia di Aria e si sedette sul
letto guardando fuori
dalla finestra, - Sei arrabbiata? – le chiese, ma Aria
abbozzò un sorriso e
prese posto al suo fianco, - No… certo che no – le
disse con dolcezza – Sono
solo un po’ confusa – le confessò
– Se lo avevi capito… perché non hai
detto
nulla?... non volevi che tornassi
forse?
-.
Spencer chiuse gli occhi e
sorrise – Dio Aria… come puoi pensarlo?
– disse, - E allora cosa? – chiese Aria
ancora in tono più deciso e a quel punto Spencer
incrociò il suo sguardo; Aria
si rese conto che stava cercando di non piangere – Quando ci
hanno detto cosa
ti era successo… - iniziò Spencer –
E’ stato come se un mattone mi venisse
scagliato nello stomaco a tutta velocità – Aria
non disse nulla, lasciando a
Spencer il tempo di mettere insieme i pensieri per spiegarle tutto, -
Sapere
che non ti ricordavi di noi… è stata forse la
peggiore notizia mai ricevuta in
vita mia. Sapere che per te ero diventata un estranea mi ha fatto
sentire così…
- Spencer respirò a fondo mentre le lacrime iniziavano a
rigarle il visto, Aria
le prese la mano, e come era successo tante volte prima di quel
momento,
Spencer ricambiò la stretta capendo cosa lei volesse dirle
senza che lo
dicesse.
- Ma se ti sentivi così
male… - chiese Aria cercando di non piangere a sua volta
– Perché quando mi
avete raccontato di voi hai taciuto l’unica cosa che poteva
aiutarmi a
ricordare? - - Perché… - iniziò
Spencer – L’unica cosa che poteva
aiutarti… Era
anche l’unica che ero felice che avessi scordato -. Aria la
guardò a bocca
aperta, improvvisamente consapevole di quello che la sua migliore amica
aveva
cercato di fare – Spenc io… - - Ho sempre saputo
quanto tutto quello che
abbiamo vissuto ti tormentasse – la interruppe Spencer, -
Anche se tu non lo
mostravi, anche se non ne parlavi, io lo sapevo. Sapevo quanto ti
pesassero
quei ricordi… quelle settimane in quel sotterraneo.
– le lacrime iniziarono a
scendere anche sul viso di Aria mentre ascoltava –
Così quando ho capito… non
ho detto nulla – continuò Spencer –
Perché non volevo che tu avessi di nuovo
quel peso… e anche se questo poteva significare
perderti… ho taciuto comunque
perché non volevo che LEI ti facesse ancora del
male… anche se forse agendo
così ho finito per fartene io -.
Aria non disse nulla e
mentre le lacrime si facevano più intense strinse Spencer
così forte da
toglierle il fiato. – Come farei senza di te che cerchi
sempre di proteggermi?
– sussurrò Aria e senza dire nulla Spencer
ricambiò il suo abbraccio, e mentre
entrambe perdevano tutte le lacrime che avevano in corpo la mente di
Aria fu
invasa da tutti i momenti in cui Spencer aveva rischiato tutto per
proteggerla
e per fare in modo che fosse felice. – Grazie per quello che
hai fatto - disse
mentre si separava da lei – Spencer senti…
è vero che il periodo –A è stato
assolutamente folle ma… un merito bisogna comunque
concederglielo… ci ha unite
in modo così unico e speciale… che non potrei
rinunciarci per nulla al mondo. E
credimi se ti dico che riaffronterei quell’inferno mille
volte con voi al mio
fianco - Spencer sorrise e Aria le asciugò le lacrime come
faceva ogni volta. –
Ti voglio bene Spencer Hastings – disse Aria regalando a
Spencer il suo miglior
sorriso - Ti voglio bene anch’io Aria – rispose lei
e non ci fu bisogno di
aggiungere altro.
– Allora andiamo o no?
–
disse impaziente Hanna entrando in camera seguita da Ali ed Emily
– Se perdiamo
la prenotazione al ristorante perché non potete rimandare la
chiacchierata a
dopo vi uccido – continuò facendo ridere le altre,
- Lo farà davvero – aggiunse
Emily – Quando ha un calo di zuccheri… - - Ha
istinti omicidi lo so – finì Aria
e un sorriso di gioia comparve sui visi delle sue amiche. –
Che c’è? –
chiese Aria un po’ confusa, - Nulla… -
disse Emily – E’ solo… - - Meraviglioso
che tu lo sappia – finì Alison.
Aria incrociò lo sguardo
felice delle sue amiche; gli sguardi di quelle ragazze che erano sempre
state
lì per lei, quelle con le quali aveva affrontato
l’impossibile, quelle per le
quali avrebbe fatto di tutto, e quasi senza accorgersene si
avvicinò a loro per
stringerle pensando che forse, dopo tutto, non era così
terribile soffrire, se
il premio era ritrovarsi persone come Alison, Emily, Hanna e Spencer
nella
propria vita. – Ok andiamo a pranzo… - disse e
insieme si avviarono fuori da
quella stanza, per tornare finalmente alla normalità, se
normale si poteva
definire la loro vita.