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Autore: AnonimoX    08/02/2016    1 recensioni
Sono passati ben quattro anni dalla sconfitta di Gea ma il caos torna a regnare e nemici sempre più potenti e misteriosi si fanno avanti, alleati sconosciuti e poteri sepolti verranno a galla. Riuscirà la luce a regnare sulle tenebre definitivamente?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mostri, Nico di Angelo, Percy/Annabeth, Reyna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Annabeth


Un ennesimo fulmine rimbombò nel cielo, la semidea strinse l'elsa della spada mentre Urano la osservava incuriosito -- E questo cosa diamine significherebbe? -- Annabeth rimase impassibile per poi attaccare subito dopo, Urano fu agile e parò la lama per poi allontanare la semidea con una bufera, fu inutile perchè Annabeth riuscì ad atterrare in piedi e tornò ad attaccare, questa volta superò con agilità la guardia del nemico e gli squarciò la gola con la lama d'osso di drago per poi estrarre velocemente la spada e affondarla nel petto del dio che però rimarginò in fretta i due squarci e le scagliò contro due saette, la semidea schivò la prima ma la seconda la prese in pieno sbalzandola di una ventina di metri. Si rialzò leggermente ferita al braccio sinistro ma non ci fece caso, si avvicinò lentamente al dio e cominciò a studiarlo, il suo potere stava continuando ad aumentare e con il passare del tempo sarebbe finita nelle condizioni di Flavius che giaceva privo di sensi per terra, il tempo era a suo sfavore, tenere testa in uno scontro uno contro uno un avversario tanto potente per tutta la notte non era assolutamente semplice e l'unico che poteva eliminarlo era Percy, tutto dipendeva da lui e Roz. -- Beh allora? Non dirmi che hai cambiato idea e vuoi ritirarti! -- Annabeth sorrise, per il momento era in piene forze e poteva ancora tenergli testa, strinse il manico e corse verso il nemico che nel frattempo si stava avvicinando, la lama azzurra e la lama bianca tornarono a scontrarsi, la spada del nemico colpì la semidea al petto ma l'armatura resistette e la figlia d'Atena ne approfittò per farlo sbilanciare e affondargli la spada nel fianco. Il dio urlò di dolore e una tempesta di vento freddo travolse la semidea scaraventandola contro una parete, si riprese in tempo per parare l'affondo diretto all'addome e colpì il nemico con un calcio al volto per poi trapassarlo al cuore, un fiotto di sangue fuoriuscì dallo squarcio e Urano fu costretto a rimarginarlo. -- Non mi piace che il nostro pubblico non venga coinvolto e se ne stia impalato a non far nulla. -- Annabeth si allarmò -- Cosa hai intenzione di fare? -- Il dio sorrise e alzò una mano, uno stormo di grifoni comparve nel cielo, le belve attaccarono veloci come fulmini i semidei, la prima fila fu colta impreparata e venne travolta dalla furia dei nemici mentre i guerrieri della seconda e delle altre file cacciavano le armi e si preparavano a respingere gli assalitori che nel frattempo stavano circondando l'intero esercito di semidei. Urano rise talmente forte da far rimbombare la sua voce nell'intero campo -- Sto solo giocando figli degli dei! Se scatenassi la mia vera potenza voi sareste solo cenere! In guardia ragazzina! -- la bufera circondò Annabeth e il vento la strinse in una morsa di ferro, la stretta aumentò e la semidea fu quasi sul punto di perdere i sensi ma si impose di resistere, Urano nel frattempo rideva, si avvicinò a passi lenti e appena arrivato le sferrò un pugno nell'addome seguito subito dopo da un secondo ed un terzo. Annabeth provò a liberarsi ma la presa era troppo forte, si beccò un'altra serie di colpi, la figlia d'Atena si dimenava inutilmente nel disperato tentativo di liberarsi dalla morsa, un fulmine la colpì disintegrando parte dell'armatura, il dio ne stava per caricare un altro quando di colpo una lama nera gli spuntò dalla pancia, Urano si voltò e una freccia gli si conficcò nel cuore, la morsa sparì e Annabeth fu libera, Nico e Zahra l'avevano salvata. Il dio rimarginò le ferite e osservò furioso i due semidei, strinse il pugno e scagliò una saetta contro la semidea che si era appollaiata su un albero, Zahra si buttò giù giusto in tempo, un secondo dopo l'albero finì disintegrato. Urano sembrò non apprezzare la cosa, sguainò la lama e ️attaccò entrambi i semidei, Annabeth allarmata lo inseguì, i due semidei non avevano alcuna speranza contro Urano, Nico parò a fatica il primo colpo per poi venire trafitto al fianco, il semidio si accasciò a terra e fu Zahra a salvarlo dato che parò il colpo successivo e con gli occhi rosso fiamma di Ares attaccò riuscendo incredibilmente a superare la guardia del nemico e a trapassarlo al petto, nel frattempo arrivò anche Annabeth che lo colpì con un calcio alla schiena, Urano infuriato mise una mano per terra e una potente scossa colpì tutti coloro che erano nel raggio di venti metri, Zahra finì svenuta a terra mentre Annabeth si rialzò a fatica accorgendosi che la luce che la circondava era sparita. Urano sorrise -- Davvero coraggiosi i tuoi amici, un vero peccato che fossero soltanto fastidiosi moscerini. Direi che adesso possiamo riprendere lo scontro. -- La semidea arretrò, Urano passò all'attacco e mirò al fianco, Annabeth parò il colpo e provò a indirizzare la lama verso il collo del nemico che però parò facilmente il colpo e le assestò un calcio al ginocchio facendola sbilanciare per poi colpirla con una gomitata al volto e successivamente affondarle la lama nella spalla destra, il freddo metallo trapassò l'armatura e un fiotto di sangue uscì dallo squarcio, Annabeth urlò di dolore, un pugno al volto la mandò a terra e un calcio la raggiunse alla spalla ferita, lo squarciò bruciò ancora di più e un altro grido di dolore arrivò mentre Urano rideva. -- Andiamo, non dirmi che sei già al tappeto. -- La vista fu sul punto di annebbiarsi per un paio di volte, il dio stava per sferrare un altro calcio quando Annabeth con l'ultima riserva di energia rimasta lo colpì con la lama agli stinchi spezzandogli la gamba, purtroppo sapeva che il nemico poteva rimarginare qualunque ferita, il suo ultimo pensiero fu Percy, doveva sbrigarsi o sarebbe stata la fine per tutti e con un ultimo filo di voce lo chiamò -- Percy...Ti prego, sei la nostra ultima speranza... -- E il buio la circondò.
   
 
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