Fumetti/Cartoni americani > Steven Universe
Segui la storia  |       
Autore: MegaLucario2006    09/02/2016    1 recensioni
Come se non bastassero i problemi con Homeworld, Yellow Diamond e il Cluster, un nuovo personaggio invaderà le vite delle Crystal Gem. Sarà un alleato o un nemico? Beh.... non lo ricorda nemmeno lui!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amethyst/Ametista, Garnet, Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Steven Universe
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Scusate il ritardo per questo capitolo ma sto avendo difficoltà di trama (E anche perché sorprendentemente è davverlo lungo, quindi l'ho diviso in 2 parti)

Steven aveva chiamato la sua amica Connie, riguardo al problema di memoria dello straniero. La ragazza ebbe questa idea di prendere, dalla biblioteca della città in cui vive, dei libri sui nomi per bambini e altri libri di vario genere.

Un gruppo di libri vengono lasciati cadete sul pavimento "E questi sono gli ultimi" disse una ragazza della stessa età di Steven "Grazie dell'aiuto Connie" disse Steven mentre prese uno dei libri "Siete sicuri che questi libri possano servire?" chiese Perla "Certo. La memoria dell'essere umano è come quella di un computer. Bisogna trovare la parola chiave affinché i 'file' che ci servono possano trovati facilmente" disse Connie "Sei incredibile Connie" disse Steven con i suoi occhi stellati, facendo arrossire la ragazza "Va bene, eccone uno. Che ne dici di Bob?" chiese Steven, tenendo in mano un libro sui nomi semplici.

Il ragazzo caduto dal cielo era seduto a gambe incrociate sul letto di Steven "Non mi dice niente" disse al ragazzo con la maglia rosa "Steven, non credo che 'Bob' sia un nome adatto a lui" disse Perla "Per lui credo gli si addica Theodor" disse la gemma, che aveva un libro sui nomi di poeti "Ah-Ah" rispose in modo negativo il ragazzo "Che ne dite di chiamarlo Strambo? Stramboide?" disse Ametista in cucina "Hey, che ne dite di Percival?" chiese Connie, al ché il ragazzo fece una faccia disgustata "No, eh?" chiese Connie ironicamente "È come se per loro fossi un cane" pensò il ragazzo "OH! OH! Che ne dite di Max?!" chiese Steven. Il ragazzo semplicemente scese dal letto e si diresse in cucina a prendere un bicchiere d'acqua "Perché non chiamarlo Steven? O Greg?" disse Ametista "Ametista, qui non si tratta di dare un nome qualsiasi. Stiamo cercando un nome che gli sia familiare" disse Perla. Ametista imitò goffamente la parlantina della gemma, mentre diede un morso al suo sandwich.

"Che ne dite di Benjamin?" chiese Connie.
*CRASH*

Tutti nella stanza guardarono nella direzione del rumore. Videro il ragazzo coprire la mano dove c'era il bicchiere "O CIELO, STAI BENE?!" chiese Perla preoccupata, scendendo dalla stanza di Steven "S- Sì, sto bene" disse il ragazzo con voce tremante tenendosi la mano "Vai a pulirti la mano, io prendo il kit di pronto soccorso" disse Perla. Il ragazzo non discusse e si diresse al bagno.

Era la prima volta, da quando si era svegliato nella casa di Steven, che era solo. Senza il rumore di persone che chiedevano di lui e che gli facevano domande. Non che lo odiasse, anche lui avrebbe fatto a se stesso quelle domande. Si diresse verso il lavandino e tolse la mano dall'altra, per eliminare le schegge. O almeno così pensava, dato che sulla mano c'era sì il vetro ma non era conficcato sulla carne, lasciandolo praticamente illeso. Lanciò uno sguardo allo specchio davanti a se. Era la prima volta che poteva vedere come era fatto. Aveva capelli scuri crespi e secchi, come se fossero stati bruciati. A parte gli occhi neri e una leggera cicatrice lungo l'occhio sinistro sembrava un ragazzo normale.

Con la punta del suo dito indice, sfiorò tutta la cicatrice "Mi chiedo se la cicatrice parta dalla fronte e arriva allo zigomo o parte dallo zigomo e arriva alla cicatrice" si chiese il ragazzo in un momento zen. Notò un filo di lana spuntargli dalla manica del maglione. Aveva indosso un maglione di lana blu e la parte inferiore di un pigiama nero del padre di Steven. Non aveva le scarpe. *Toc* *Toc* Sentì bussare alla porta "Tutto bene li dentro?" chiese Steven "Sto uscendo" disse sciacquandosi il viso e ricontrollando la mano. All'uscita del bagno, trova Steven "Allora? Tutto bene?" chiese Steven "Non era nulla, mi sono spaventato per niente" disse il ragazzo "Perla?" chiese "Abbiamo scoperto che Ametista si era mangiato l'intera scatola del Kit di pronto soccorso e sono andate a comprarlo" disse Steven.

Proprio in quel momento, lo stomaco del ragazzo cominciò a brontolare pesantemente, mentre tutti e due si misero a ridere "Non ho messo niente nello stomaco da ieri" si giustificò il ragazzo imbarazzato "Aspetta qui! " disse Steven eccitato correndo fuori dalla porta di casa. Il ragazzo si sedette accanto a Connie sul letto di Steven "Che guardi?" chiese il ragazzo "Oh, solo lo show più interessante che esiste" disse la Connie guardando 'Sotto ai Ferri', prima di apparire lo sfondo nero con i titoli di coda "E ora non più" disse la ragazza sconsolata "E Steven?" chiese al ragazzo "Non lo so, gli ho detto che avevo fame ed è uscito di casa" disse. Connie rise "Probabilmente sta andando a prendere qualche ciambella" disse la ragazza.

Il ragazzo sbuffò, accasciandosi sul letto a fissare il soffitto "Mi annoio" disse mogio. Non avendo niente da fare si guardò in giro per la 'stanza' di Steven. C'erano molti action figure, poster e videogiochi. Poi notò l'amica di Steven, Connie. Aveva un libro tra le mani e doveva essere qualcosa di molto bello e interessante, perché lo stava leggendo con un incredibile sorriso e senza un attimo di distrazione "Cosa leggi?" chiese incuriosito il ragazzo. Presto si sarebbe pentito della domanda, perché Connie si rivolse a lui con gli stessi occhi stellati di Steven e un sorriso a trentadue denti.

Venti minuti.

Era questo il lasso di tempo che il ragazzo aveva contato esattamente grazie alla sveglia di Steven. Ovviamente qualcosa aveva memorizzato come il nome della protagonista Lisa e del suo amico falco Archimede, ma era come se le parole della ragazza ostruissero le sue orecchie "... blablablabla un solo occhio... blabla... papà di Lisa... blablabla" e Connie parlava, finché non notava che il ragazzo sembrava stesse guardandola con uno sguardo perso nel vuoto e si fermò "Ti sto annoiando?" chiese Connie. Era evidente che era dispiaciuta "Nono, figurati. Ancora devo capire se sei la persona più chiacchierona che io conosca o no" dichiarò il ragazzo poi accortesi che forse l'aveva offesa "Aspetta! Non volevo dire" "No, non scusarti. E che non parlo molto spesso con qualcuno, a parte Steven e le Crystal Gem" disse Connie.

"Crystal Gem?" chiese il ragazzo confuso "Vedi-" proprio quando Connie stava spiegando, Steven tornò "Eccomi qua!" gridò Steven con in mano una grossa scatola di cartone con sopra inciso 'Big Donut' "Che stavate facendo?" chiese Steven notando il ragazzo seduto con Connie sul letto di Steven "Parlavamo di libri" disse il ragazzo scendendo le scale "Sono buone?" chiese aprendo la scatola "Giudica tu" disse Steven con aria fiera. Connie soffocò una risata. Le piaceva vedere 'l'amore' di Steven su tutto e tutti e in particolare sul cibo.

La ragazza tornò alla realtà quando il suo telefono squillò "Sì? Oh, ciao mamma. Sì, ma non si potrebbe spostarla? Ho capito. Ti voglio bene" la ragazza riagganciò "Steven mia madre ha detto che devo tornare a casa. Domani ho gli allenamenti di tennis per il torneo giovanile e mi ha iscritto a degli allenamenti supplementari" disse Connie sconsolata "Awww..." la giovane gemma gemette "Va bene, andiamo da mio padre e-" Steven si bloccò quando vide la scatola di ciambelle completamente vuota e il suo amico con la bocca sporco di glassa "Cosa?".
 


Greg Universe era occupato a lavare i vetri dell'autolavaggio, accompagnato dalla musica che ascoltava con il suo walkman "Papà" Steven lo chiamò invano dato che suo padre continuò a canticchiare e a ballare "PAPÀ!" gridò il più forte possibile, riuscendo a spaventare suo padre e a guadagnare la sua attenzione "Eh? Oh, ciao Steven! Ciao Connie. Ciaoooo....." suo padre rimase senza parole guardando l'adolescente che accompagnava Steven e Connie "Ehm... serve una mano?" chiese Greg "Lui è il ragazzo di cui ti ho parlato qualche giorno fa" disse Steven "Oh! Certo, il ragazzo meteora" disse Greg 'Ragazzo Meteora?' il ragazzo semplicemente rimase stoico dal soprannome datogli.

"Ci serve un passaggio a casa di Connie" disse Steven "Certamente" disse Greg. Poi si avvicinò alle orecchie di Steven e Connie "Deve venire anche lui?" chiese Greg ai ragazzi "Certo!" rispose semplicemente Steven "Non credo sia una buona idea" disse Greg "Non che non mi fidi di lui Steven, è solo che non so come reagirebbero i miei genitori se gli dicessi che un ragazzo caduto dal cielo abita a casa tua e mi accompagna a casa" spiegò Connie "Per favore! Rimarrà nel furgone" chiese Steven. Greg non poté che abbassare le sue difese alla vista dello sguardo da cucciolo di suo figlio "Ah, è va bene. Non riesco proprio a dirti di no con quello sguardo" disse Greg sconfitto accarezzando la testa di suo figlio.

"Lo sapete che posso anche restarmene a casa, vero?" disse il 'ragazzo meteora' "Scherzi? Le gemme sono in missione e potrebbero anche tornare domani mattina. Sarà divertente!" disse Steven "... Ho la sensazione che non lo sarà per niente".
 


* Ding Dong * Il campanello suonò. Pochi minuti dopo una donna aprì la porta "Ciao mamma" disse Connie "Ciao Connie" salutò sua madre "Grazie per avermela portata con così poco preavviso" disse la signora Maheswaran a Greg "Nessun problema, davvero" disse Greg "Beh, saluta Connie, Steven. Dobbiamo andare a casa" disse suo padre "Ciao..." Steven salutò mogio. La madre di Connie vide quanto sua figlia era dispiaciuta "Perché invece non rimanete da noi per dieci minuti?" disse prima che Steven e suo padre potessero arrivare alla porta "Hm, certo" accettò Greg con gioia di Steven, che entrò veloce dentro casa assieme a Connie.

"Non si corre per casa" disse un uomo dentro la casa. Aveva la stessa tonalità di colore di Connie "Papà! Sei già a casa?" chiese Connie a suo padre. Era seduto sul divano "Ciao tesoro" disse suo padre salutando sua figlia "Salve" disse il signor Maheswaran alla vista di Steven e Greg "Vieni, Steven. Andiamo in camera mia" disse Connie correndo con Steven su per le scale "La porta aperta!" urlò il signor Maheswaran "PAPÀ!" gridò Connie dalla sua stanza. Sia lei che Greg erano in imbarazzo (soprattutto perché Greg era leggermente arrossito).

Il signor Maheswaran fece accomodare Greg sullo stesso divano su cui era seduto, mentre la signora Maheswaran si allontanava affermando che sarebbe andata a fare del caffè "Allora, come va con il lavoro? Arrestato qualcuno di recente?" chiese Greg, cercando di instaurare una conversazione "Sono un agente di sicurezza, non faccio arresti" disse il signor Maheswaran "Ah" rispose Greg nervoso. Decise di prendere un bicchiere d'acqua dalla brocca che era sul tavolo assieme a dei bicchieri "E a te come vanno le cose all'autolavaggio? Arrestato qualcuno?" chiese il signor Maheswaran. Lo stesso si mise a ridere alla sua battuta mentre Greg sforzò una risata.
*BEEEP*

"Huh? Cosa è stato?" chiese il signor Maheswaran andando verso la finestra "C- Cosa? Io non ho sentito niente" disse Greg nervoso mentre sorseggiò con ansia il suo bicchiere d'acqua "C'è qualcuno nella tua macchina" affermò il padre di Connie, guardando il 'ragazzo meteora' dentro il furgone di Greg, nel posto del guidatore "È un ladro. Me ne occupo io" disse il padre di Connie mentre prese la sua pistola da un cassetto "Oibò. E adesso che faccio?" si chiese Greg. Era in evidente difficoltà. Ciò se ne deduce guardando Greg che si guardava intorno con nervosità. Non sapeva cosa fare. Non poteva certo dire 'Hey, lo sai che quel ragazzo è caduto dal cielo come una meteora? Forte, eh?'. E quando vide il padre di Connie che stava uscendo dalla casa gli venne il panico "Fermo!" quasi gridò Greg al padre di Connie "Non è un ladro..." disse Greg. Lui cominciava a sudare "Lo conosci?" chiese il signor Maheswaran. Le pulsazioni cominciavano ad aumentare "Beh, ecco... lui è...-"

 "-Mio cugino!" gridò Steven spuntando dalle scale, cercando di dare una mano a suo padre "Tuo... cugino?" ripeté il signor Maheswaran guardando tra Greg è il 'cugino' di Steven, che alla vista del signor Maheswaran lo salutò "È il figlio della figlia di mia cugina. Da parte di mia madre" disse Greg, non sapendo neanche dove gli sia venuto in mente "Non sapevo che avevi un nipote" disse la signora Maheswaran uscendo dalla cucina con una teiera e tre tazzine su un vassoio "Beh, questo perché non me lo avete mai chiesto" disse Greg ridendo e massaggiandosi il collo.

Questa scusa sembrava abbastanza credibile visto che il padre di Connie mise via l'arma "Beh, allora perché non lo facciamo entrare?" disse il padre di Connie andando a raggiungere il cugino di Steven "Sì, magnifica idea!" disse Greg bevendo l'ennesimo bicchiere d'acqua "E adesso che facciamo?" chiese suo figlio "Non ne ho idea!" rispose Greg ancora nel panico.

La signora Maheswaran fece accomodare il giovane ragazzo su di una sedia, mentre gli porse la tazza di caffè "Allora, dimmi. Ho saputo che sei il cugino di Steven" chiese la madre di Connie "Eh? Oh, sì. Certo" il 'cugino' sorrise nervosamente alla situazione in cui si era cacciato 'Non potevo semplicemente starmene fermo?' si chiese "Non sembri essere di queste parti. Da dove vieni?" chiese il signor Maheswaran  "Difficile a dirlo" rispose francamente. Greg e Steven cominciarono a sudare nervosamente "Viaggio molto. Non resto per molto tempo nello stesso luogo" la risposta sembrava tranquillizzare gli Universe.

"Piuttosto" cominciò il ragazzo "Non è molto cortese farmi tante domande senza prima presentarsi" disse il ragazzo, cercando di guadagnare tempo. Per un attimo il signor Maheswaran sembrò sorpreso, prima che il signor Maheswaran emise una piccola risata "Oh, perdonami. Avvolte dimentico che non sono al lavoro. Mi chiamo Douglas Maheswaran, ma puoi chiamarmi Doug " rispose il padre di Connie "E io sono Priyanka Maheswaran" si presentò la madre di Connie "E il tuo nome sarebbe?" chiese lei "Oh cavolo! M'hanno fregato!" imprecò il ragazzo meteora.

"Aaron!" rispose Greg al suo posto "Aaron Smith" la risposta di Greg fece rimanere stoico Aaron "È l'unico nome normale che abbia sentito fino ad oggi"

"Beh, s'è fatto tardi. Non voglio che Steven rimanga alzato fino a tardi" disse Greg mentre spinse il proprio figlio e suo 'cugino' fuori alla porta "Arrivederci" disse Steven prima che Greg chiuse la porta.

Il signore e la signora Maheswaran rimasero a fissare la porta per qualche secondo "Aaron Smith... che nome familiare" disse Doug
 


"HAHAHAHAHA!" Dall'interno del furgone di Greg si potevano sentire delle risate proveniente dallo stesso Greg "HA... Ragazzi, non ho mai sentito così tanto nervosismo in tutta la mia vita" disse Greg asciugandosi una lacrima "Sei stato fantastico" disse Steven a suo padre "A proposito, dove hai trovato quel nome fichissimo?" chiese la giovane gemma "Avevano un disco degli Aerosmith. Non sapevo che gli piacessero quel tipo di musica" disse suo padre.
 
Scusate se avevo detto di volerlo dividere in due parti, ma ho pensato che un capitolo era sufficiente. Scusate per il disagio :P
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Steven Universe / Vai alla pagina dell'autore: MegaLucario2006