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Autore: Emmas_dreams    09/02/2016    0 recensioni
Allison, ragazza di 19 anni che ha causa del destino necessita soldi per poter continuare gli studi.
Dopo diversi colloqui viene assunta in prova da una casa discografica come segretaria di un famoso gruppo che lei non ha mai potuto ascoltare.
Cosa succede se un'innocua, sola e impaurita segretaria riesce a salvare l'animo ormai corrotto e consumato di un divo della musica?
"Pensavo che tutto questo sarebbe stato il massimo a cui potevo ambire ma solo ora capisco che c'è di più e lo devo a te."
Disse lui guardando davanti a se e non me
"C'è sempre stato di più e l'hai sempre saputo, solo non te ne accorgevi" dissi io guardandolo e poi continuammo, in silenzio, a guardare la strada davanti a noi.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Bene la conferenza è tra 2 ore i ragazzi arrivano tra un'ora vada a fare ciò che le ho detto poi torni qui con i resoconti del suo lavoro" disse Nadia e io non me lo feci ripetere due volte, mi alzai di scatto e andai a passo spedito verso la porta ringraziandola.
Mi appoggiai contro di essa e respirai. Dovevo fare attenzione in due ore la mia vita avrebbe potuto avere una svolta decisiva.
Guardai piano il foglio e la lista così decisi di andare nella sala conferenze.
Ci volle un po prima che la trovassi e avevo poco tempo, sembrava che nessuno volesse aiutarmi ma per fortuna avevo sempre imparato a fare le cose per conto mio. Quando entrai nella stanza vidi qualche tecnico sistemare le luci e dei fili e mi venne il capogiro, tornai in me e andai verso il tavolo nel piano rialzato in fondo alla sala dove erano posizionati i microfoni che sarebbero stati dei 5 cantanti, lo sapevo perché avevo contato i microfoni.
Mi si avvicinò un uomo
"Posso esserle utile?" Disse e mi squadrò da capo a piedi cosa che mi fece rivoltare il sangue.
"Si, dovrei controllare che tutti i microfoni funzionino" dissi seria.
"Ma certo che funzionano" disse sorridendo, avrei potuto fermarmi a questo ma no, dovevo essere certa ogni minimo errore poteva costarmi il lavoro.
"Bene, mi faccia provare allora non dovrebbero esserci problemi no?" Dissi con aria di sfida.
"Certamente" disse l'uomo basso e tozzo.
Mi avvicinai vicino ad uno di essi e provai 
"Prova prova" dissi per ognuno dei microfoni ma quando arrivai a quello in fondo non andava.
"Visto? E se fossero entrati è un microfono non andava?" Dissi spazientita, per fortuna avevo controllato.
"Prima funzionavano signorina" disse l'uomo apparentemente irritato, se non sapeva fare il suo lavoro purtroppo era un mio problema perché ricadeva su di me.
Seguii i fili del microfono non funzionante e trovai il problema, si era staccato da una prolunga così lo risistemai.
"Bene adesso dovrebbe funzionare e stia più attento la prossima volta ora mi faccia vedere le luci sul palo" dissi seria, mi sentivo troppo autoritaria in quel ruolo stavo dando ordini ad un signore che avrà avuto il doppio dei miei anni, ma dato che era un incompetente la cosa non mi dispiaceva più di tanto..
Mi fece vedere le luci e a parte qualcuna che era troppo luminosa le altre andavano bene quindi quei due punti erano sistemati.
I tacchi iniziavano a farmi davvero male e il vestito era un po opprimente, decisi così di farmi una coda per mantenere a posto i capelli e mi risistemai i grandi occhiali con la montatura nera e sottile sul naso.
Passai così al secondo punto: le domande che avrebbero fatto.
Erano già premeditate e annotate su una bacheca che mi venne data poco dopo, non sapevo proprio come avrei dovuto valutarle però pensai di togliere quelle troppo personali come: Harry hai una relazione con Louis? Risi a quella domanda è anche tanto, chi mai chiederebbe una cosa del genere? 
Decisi di tenere quelle essenziali sul loro nuovo album e sui prossimi eventi e stampai poi la lista da mettere in ginocchio sedia presente.
Il terzo punto era quello di annotare tutti i giornalisti che sarebbero stati presenti.
Guardai la lista erano 47 in tutti e avevamo solo 45 sedie.
"Scusi scusi mi può portare due sedie?" Chiesi ad uno che stava sistemando le tende.
" io ho finito ora bambolona prenditele da sola" disse ridendo. 
Perché erano tutti così maleducati? 
"Bene ma sappia che farò rapporto per il suo comportamento" dissi spazientita.
Così corsi a prendere due sedie che però pesavano un bel po', così mentre tornavo nel,a sala con le due sedie per sbaglio andai a sbattere contro una figura molto alta e imponente e rischiai di cadere ma per fortuna riuscii a tenermi in equilibrio, alzai lo sguardo e vidi due grandi occhi verdi fissarmi con grande disappunto e questo mi fece irritare molto.
"Mi scusi non l'avevo vista" dissi piano.
"Si lo vedo" disse guardandomi ancora torvo prima di andarsene tirandomi una spallata molto maleducatamente.
Appena si girò alzai il dito medio nella sua direzione poi pensando che potesse girarsi e controllando l'orologio decisi di smetterla con le buffonate e tornare al lavoro.
Portai le sedie mancanti e stampai tutti i nomi presenti sulla lista creando dei biglietti da attaccare sulle sedie in ordine dell'importanza delle diverse riviste, mi sentivo fiera di me stessa per il risultato ottenuto e attaccai tutti i biglietti.
Il quarto punto era controllare la sicurezza.
Andai alla reception e mi feci dare la lista degli uomini che sarebbero dovuti essere la scorta e mi feci indicare il luogo dov'erano situati prima di iniziare il turno così mi incamminai sotto lo sguardo attento di Amy che mi guardava come per dire: questa da dove è uscita fuori? Sembra una sclerata.
Ma poco mi importava dovevo finire il mio lavoro e non mi sarei certo lasciata condizionare da quella donna.
Entrai nella sala e vidi diversi uomini tutti alti, muscolosi che incutevano paura prendersi un caffè o leggere il giornale.
Smisero di fare ciò che stavano facendo e si rivolsero a me con un sorriso poi uno parló.
"Serve aiuto?" Disse un ragazzo che avrà avuto qualche anno più di me e rimasi sorpresa nel vederlo così..grosso e già dentro un servizio di sicurezza.
"Si devo controllare che ci siate tutti e devo disporvi per la sala dato che dopo c'è la conferenza" dissi seria cercando di essere autoritaria davanti a tanta imponenza ma la mia voce mi tradì e uscí piccola e spaventata, anche se non volevo accettarlo lo ero eccome, non dovevo fallire.
Annuirono in silenzio, grazie a dio, così iniziai a dire i nomi e i collocamenti.
"Calum scott devi stare all'entrata così come Jason mentre Erik e George sul palco dietro i ragazzi infine Josh e Patrick ai lati della sala, tutto chiaro?" Dissi in fine.
"Si" annuirono in coro e fui felice che mi avessero ascoltato così velocemente.
"Ah la conferenza inizia tra 20 minuti tra 15 inizieranno ad entrare i giornalisti e così anche voi" dissi piano e poi uscii dopo aver sentito i segni d'approvazione  delle guardie.
Mancava solo una cosa, andare a controllare che questi famosi ragazzi fossero pronti, ero un po emozionata dato che se fossi piaciuta a loro mi avrebbero dato il posto anche se a loro poco importava, l'importante era che avessero qualcuno che gli facesse da badante e quel qualcuno dovevo essere io.
Mi feci dare il badge da Amy che sta volta rise appena mi vide considerando il mio stato da pazza.
Mi incamminai verso la sala, mi sciolsi i capelli, mi risistemai gli occhiali e il vestito e poi entrai.
Non so cosa provai in quel momento fatto sta che dire che ero sotto pressione era più che un eufemismo.
"Ehm ciao" dissi piano e i cinque ragazzi si voltarono.
"Gli autografi non li facciamo oggi mi dispiace" disse un ragazzo biondo mentre si sistemava la maglia.
"O-oh no no non sono qui per gli autografi sono  la vostra segretaria, in prova, mi chiamo Allison, Allison Parker e sono venuta a vedere se eravate pronti dato che la conferenza inizia tra 10 minuti" dissi piano cercando però di essere convincente, gentile ma autoritaria, troppe cose insieme che si mescolavano non bene. 
"Ah okay beh io sono Louis" mi porse la mano un ragazzo alto con i capelli castani e occhi chiari, per un momento mi venne da ridere per la domanda sulla lista che avevo letto prima ma mi trattenni con molta forza di volontà e sorrisi.
"Piacere Allison ma puoi chiamarmi Allie" dissi sorridendo.
"Io sono Zayn" disse un ragazzo con la pelle olivastra e la barba scura, erano indubbiamente tutti molto belli ne rimasi ammaliata gli sorrisi e mi rivolsi verso il biondo che prima con non molto riguardo cercava di cacciarmi.
"Io Niall e scusa per prima ma pensavo che..insomma sei molto giovane" disse chiaramente imbarazzato e io gli sorrisi.
"Si tranquillo non c'è problema" dissi piano.
"Io Liam" disse un ragazzo alto con capelli castano chiaro e occhi castani che si alzò a stringermi la mano.
Mi voltai verso l'ultimo e quasi non mi venne un colpo nel vedere il ragazzo di prima.  
Aveva i capelli ricci folti e spettinati, la mascella prominente, le labbra a cuore di un colore roseo talmente vivo da far invidia e gli occhi verdi che mi squadravano.
"Ehm ciao" dissi io vedendo che non aveva intenzione di presentarsi.
"Lui è Harry lascialo stare è di cattivo umore perché hanno licenziato la sua amichetta" disse Niall ridendo e tutti lo seguirono a ruota mentre io ero molto confusa ma cercai di sorridere lo stesso per cortesia.
"Stare zitti coglioni" disse lui alzandosi e andandosene ma io lo seguii.
"Scusa Harry ma adesso hai il meeting anzi dovreste cominciare ad andare inizia tra pochi minuti" dissi io in preda al panico, se,brava un bambino capriccioso.
" uno chi ti ha detto di darmi del tu? Lavori per me in teoria due vado vado stai calma ragazzina" disse lui scocciato e uscì dalla stanza mentre gli altri lo seguivano così lo feci pure io.
Mi misi accanto a Zayn che era l'ultimo in fila mentre gli altri parlavano.
"Scusalo è fatto così" disse.
"Oh no non importa l'importante è che mi lasci fare il mio lavoro senza storie" dissi non riflettendo su ciò che avevo appena detto.
"C-ceh per carità so-" ma non mi lasciò finire.
"So cosa intendi tranquilla" disse Zayn ridendo.
Appena arrivammo alla porta sul retro che dava sul palco vidi Nadia parlare con della gente.
"Ah ragazzi bene siete giusto in tempo andate andate" disse lei è loro obbedirono.
"S-salve" le dissi io piano appena se ne furono andati, io e lei avremmo assistito da dietro al palco in caso ci fossero stati problemi da quanto avevo capito.
"Salve Allison" disse lei seria quasi come fosse arrabbiata e io mi scoraggiai, avevo fatto il possibile ma evidentemente qualcosa non era andato bene.
"C'è qualcosa che non è andato bene nel mio lavoro?" Dissi sconfitta.
"No ti ho osservata molto bene, quando ho voluto controllare i microfoni anche se ti avevano dato la conferma del funzionamento è così con le luci, poi l'idea di mettere i nomi sulle sedie per non creare scompiglio e il resto...molto bene sono soddisfatta se il meeting va bene e i ragazzi sono d'accordo per me sei assunta" disse seria senza guardarmi e io mi sentii morire dentro per la gioia.
Grazie a dio erano state le due ore più stressanti e faticose della mia vita spero non succeda mai più un evento simile.
Poi pensai..ovvio che succederà il mio lavoro è solo fatto di questo.
Ma al momento mi importava poco perché probabilmente avrei avuto il lavoro così mi misi anche io ad osservare le risposte dei ragazzi.
"Cosa avete in mente per il prossimo album Louis?" Chiese un giornalista e tirò su carta e penna.
" ma stiamo lavorando molto su alcuni pezzi, non possiamo rivelarvi molto però si tratta principalmente di uno stile che non abbiamo ancora usato" disse piano il ragazzo.
In quel momento Nadia mi guardò.
"Hai tolto tutte le domande personali giusto? Mi sono dimenticata di dirtelo, mai e dico mai accettare proposte di domande personali sulla vita dei ragazzi a meno che non le consentano loro" disse severa ma per fortuna non mi lasciai spaventare.
"So signora ho lasciato solo quelle sul nuovo album e i prossimi eventi a cui parteciperanno" dissi calma e lei annuendo si girò nuovamente verso ciò che si stava svolgendo nella sala di fianco.
Il meeting grazie a dio andò tutto bene a parte un giornalista che rovesciò l'acqua per terra per fortuna lontano dai fili, in quel momento stavo per avere un infarto, in realtà ho avuto più spaventi in due ore che in tutta la mia vita ma dovevo abituarmici.
I ragazzi uscirono dal palco e ci vennero incontro.
"Bel meeting Nadia grazie a dio non c'erano domande idiote" disse Liam
"Ha fatto tutto lei" disse Nadia rivolgendosi verso di me.
"Ah brava Allison giusto? Beh per me puoi stare" disse sempre Liam e io stavo per saltargli in braccio per la gioia.
"Anche per me" disse Niall sorridendo. Mi sentivo come se fossi ad Xfactor e i giudici devono decidere sul mio destino è una sensazione opprimente ma bella quando ricevi i sì che tanto aspettavi.
"Anche per me" disse Louis 
"Per me pure" disse Zayn e io gli sorrisi di rimando dato che era quello che mi aveva rivolto più attenzioni da quando li avevo conosciuti cioè poco prima.
"Per me fate come vi pare non mi interessa minimamente" ci rimasi un po male per la risposta di Harry ma avevo capito subito il suo carattere quindi non mi lasciai scoraggiare per nulla.
"Bene vieni con me in ufficio Allie che ti faccio firmare tutto e ti dico il resto" 
"Certo" dissi a Nadia.
"Ciao a presto" dissi sorridendo verso i ragazzi e che mi sorrisero di rimando e in quel momento vidi che Harry mi stava fissando, fissando come se stesse pensando a qualcosa che lo aveva colpito ma pensai che forse era troppo idiota per rispondere.
Seguii felice Nadia nel suo ufficio e mi porse dei documenti.
"Allora ammetto che sono molto sorpresa dal tuo lavoro ma sei esattamente ciò che stiamo cercando, questo è il contratto, come ti avevo detto prima dovrai seguirli in quasi tutti gli spostamenti poi saremo noi a dirti bene tutto quando e come partire, ad esempio tra 4 giorni loro partiranno per una settimana per New York per delle interviste e due red carpet e tu dovrai andare con loro per coordinare gli eventi"
Disse ed io mi paralizzai, New York, per una settimana. Un sogno ecco cos'era questo un sogno.
Lessi bene il documento prima di siglare e firmare dove mi indicava Nadia e alla fine mi diede una busta.
"Questo è l'anticipo del mese, siccome hai firmato il contratto c'è sempre l'anticipo poi ovviamente alla fine del mese verrai nuovamente retribuita, il tuo stipendio sarà di 2.500£ al mese poi dopo sei mesi te lo Alzeremo a 3.500/4000£" disse come se nulla fosse, come se tutti quei soldi che mi stavano proponendo fossero aria.
Il massimo che ricevevo io lavorando erano si e no 300£ o 500£ quando era proprio tanto fortunata, non avrei mai immaginato una cifra così spropositata.
"Grazie mille signora quando dovrò essere qui domani?" Dissi cercando di contenere l'emozione.
"Domani loro hanno giorno di riposto però tu ovviamente dovrai venire qui in ufficio per coordinare gli impegni, quando loro hanno i giorni di riposo lavorerai qui mentre quando avranno qualche evento li seguirai naturalmente, questo è il suo cellulare aziendale e il suo portatile che poi dovrà mettere in ufficio, avrà naturalmente anche un telefono a rete fissa li però non si può mai sapere lei deve essere sempre reperibile" disse e io li caddi nell'oblio 
Un telefono è un computer mio???? Un ufficio? Non era possibile.
"Va bene la ringrazio molto" dissi non sapendo che altro dire.
"Allora domani venga qui per le 9 come oggi lavorerà fino alla pausa pranzo poi sarà libera non ci vuole mai molto per organizzare tutto se invece ha bisogno di più tempo lavorerà da casa come probabilmente sarà, l'ufficio chiude alle 2 per il personale dei cantanti" disse calma e io annuii, avrei pure potuto frequentare corsi serali quindi. Non poteva andarmi meglio.
Misi la busta il telefono e il computer in borsa, salutai Nadia e andai a casa. Sta volta tornando con il taxi.
  
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