Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
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Autore: Altair4    09/02/2016    2 recensioni
Astrid è la prescelta numero 3, è giunta sulla Terra per una missione di vitale importanza, ha calcolato tutto meno che avrebbe incontrato dei terrestri molto particolari e dotati di guscio...
…mettetevi nei panni di un essere che non conosce a pieno le emozioni dei terrestri, non sa cosa sia una famiglia, l’amicizia e l’amore…
Anche le tartarughe si troveranno ad affrontare situazioni e sentimenti mai conosciuti prima...
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mikey si svegliò con un sussulto, cercò Isabel accanto a lui, ma la sua metà del letto era vuota e fredda. Corse in cucina, ma
 
non era lì, gli prese un terribile dubbio.  Entrò nel laboratorio di Donnie e guardò il visore connesso alla telecamera. Lei era
 
di fronte alla cella che parlava con John.
            -Quello che hai visto è Michelangelo, il mio ragazzo-
            -Ma che cos’è?-
            -E’ una tartaruga-
            -Tu non mi vuoi …per stare con un rettile?-
            -E’ più uomo di te-
            -Devi essere impazzita…-
            -Lui non mi abbandonerebbe mai…mi ha salvato la vita-
            -Come fai a baciare quel coso, non ti viene da vomitare?-
 
Mikey ascoltava e si sentiva morire.
            -Bacia benissimo e non ci limitiamo solo a baciarci…-
            -Ti prego non voglio sapere- John si mise le mani alle orecchie.
            -Devi sapere e devi ascoltarmi, non voglio stare con te! Amo Michelangelo-
            -Si può sapere cos’ha lui più di me?-
            -E’ una persona migliore di te…-
            -Ci voleva poco…- commentava fra sé Mikey.
            -…è buono, è generoso e rende questa terra un posto più bello dovere vivere. E’ anche molto forte e premuroso…-
            -Sta dimenticando di dire bello!- Commentò Mikey ad alta voce, non potevano comunque sentirlo.
            -…se avesse voluto, ieri ti avrebbe ucciso in un secondo, ma ama troppo la vita per farlo e anche adesso sono sicura che saprà perdonarti- concluse Isabel.
 
Mikey ascoltava rincuorato da quelle parole, la sua ragazza era andata da sola ad affrontare le sue paure, non sembrava
 
rimpiangesse il suo ex. Si sentì toccare ad una spalla, era Astrid.
 
            -Mi ha detto Donnie che quell’umano è John, l’ex fidanzato di Isabel. Hai paura che ti lasci per lui?-
            -E’ possibile…non potresti togliergli Isabel dalla testa?-
            -Non sarebbe giusto, ma posso vedere cosa non va, posso aiutarlo a guarire-
            -Ti prego…si droga, è pericoloso, voleva spararci…non sarei più tranquillo a lasciare Isabel da sola-
            -Va bene Mikey, vedrò cosa posso fare-
            -Possiamo farlo subito?-
            -Prima falli chiarire, poi interverremo-
 
John era in piedi con le mani alle sbarre, Isabel ad un’adeguata distanza.
           
            -Tu non puoi volere lui, non posso crederci, stai mentendo-
            -Devi credermi. A me piace, non mi importa se per il resto del mondo è un mostro, la bellezza è qualcosa di relativo. Non è come ci fanno credere fin da quando siamo piccoli, ci bombardano con tutte quelle false informazioni, le pubblicità e ci vogliono convincere tutti a volere le stesse cose-
 
            -Forse non ci vedi più tanto bene? E’ colpa dell’incidente?-
            -No, ci vedo benissimo e non ho mai avuto le idee più chiare di così! Ma proprio non ti capisco, se tieni così tanto a me perché mi hai abbandonato?-
            -Non ce la facevo a vederti in quelle condizioni, era troppo doloroso-
            -Per te era doloroso? E per me? Mi hai lasciato sola quando avevo più bisogno di te…Mikey mi è stato sempre accanto, quando anche i miei genitori non sono stati in grado di farlo. Tu dove eri?-
            -Sono passato vicino casa tua varie volte, ma non avevo il coraggio di venirti a trovare-
            -Ha ragione Mikey sei solo un codardo! Ti importa solo di te stesso!-
            -Non è vero, soffrivo per te-
            -Poverino, ti aspetti della gratitudine? La nostra non era una vera storia d’amore era solo interesse. Ammettilo! Eravamo la coppia perfetta dal di fuori, ma era tutto falso e calcolato…non potrei più tornare quella di prima, non sopporterei i tuoi soprusi-
            -Di quali soprusi parli?-
            -Mi hai schiaffeggiato una volta solo perché eri nervoso per una sfilata ed io non ero stata carina con lo stilista. Volevi sempre fare tutto a modo tuo. Non ero felice con te e tu non lo eri con me, perché mi cerchi ancora? Il mio corpo è pieno di cicatrici, non posso più fare la modella, non ti servo più-
            -Credevo fossi perfettamente guarita-
Lei tirò su una manica della camicetta e gli mostrò alcune linee rossastre.
            -Quasi tutto il mio corpo e così-
            -Non lo sapevo, così non va… sono esteticamente brutte, hai ragione non ti prenderebbe nessuno-
            -Mikey dice che sono opere d’arte sul mio corpo, è riuscito a farmi amare come sono-
            -Certo per lui è facile, è così orrendo…non puoi fare nulla con la chirurgia plastica?-
            -No, è già un miracolo che siano rimasti solo questi segni rossi. Scommetto che adesso non mi vuoi più come prima, non è vero?-
            -Non ho detto questo…ma non sei più la bellissima Isabel che tutti mi invidiavano-
            -Certo che se per riconquistarmi usi questi termini, credo che non ci riuscirai- le scappò pure una risata.
 
John era allibito, un tempo se le faceva notare anche la più piccola imperfezione lei cadeva nella più nera disperazione. Non
 
era più la Isabel che conosceva, aveva più carattere e sarebbe stato difficile farle fare quello che lui voleva, la partita era
 
persa, non restava che cercare di vendicarsi.
 
            -E adesso che non hai più la tua bellezza, che cosa ne sarà della tua vita e poi che famiglia potrai mai avere? Che razza di mostri verranno fuori dalla vostra unione. Li dovrai tenere nascosti anche ai loro nonni, non ne potrebbero mai sopportare la vista!-
            -Di quali mostri parli? Se gli somiglieranno, saranno bellissimi. I miei genitori non se li meritano dei nipoti. Scommetto che mio padre ti ha sguinzagliato, ti avrà pure pagato per riportarmi a casa. Non ti ha parlato di Mikey?-
            -Non esattamente, mi ha detto solo che avevi un altro…un tipo strano che porta sempre un costume…-
Isabel cominciò a ridere come una pazza.
            -Non credevo che fosse ridotto così male, deve essere la vicinanza di Sharon! Non fanno un cervello in due!-
 
            -Secondo Astrid, vi siete chiariti abbastanza ora passiamo ai fatti- Mikey si era avvicinato a loro in silenzio con le sue movenze da ninja e la Niana arrivò subito dopo.
            -Il mostro! No Isabel digli che stia lontano da me…ti prego, farò tutto quello che vuoi-
            -Guarda che mica li mangio gli umani, a me piace la pizza. E poi sei troppo secco, sei tutto pelle ed ossa-
            -E quella chi è?- chiese John quando vide Astrid, così pallida e con i capelli azzurrini.
            -Ti presento la fata Turchina, se farai il bravo ti trasformerà in un bambino vero e buono- disse Mikey.
            -John tu sei chiaramente disturbato, so che prendi stupefacenti, non hanno certo giovato alle tue capacità intellettive. Inoltre non è stata una buona idea puntare una pistola contro una tartaruga ninja, avrai sentito parlare della leggenda di New York - disse Astrid e gli fece l’occhiolino, John la guardava terrorizzato.
 
            -Mikey scusami se sono andata via senza dire nulla…dovevo assolutamente chiarire…da dietro le sbarre non mi poteva fare male fisico ed adesso lo so…nemmeno psicologico-
 
            -Ho ascoltato dal laboratorio, ti ho lasciato fare perché tu me lo hai chiesto, non volevo spiarti ma dovevo sentire-
            -Va bene così, ti avrei comunque raccontato tutto-
            -Ma adesso cosa mi farete?- Chiese l’umano quasi piagnucolando.
            -Ti cureremo, dopo non avrai più bisogno di sostanze chimiche per stare bene- disse Astrid.
            -Potete farlo?- chiese Isabel.
            -Penso di sì, ma devo entrare nella sua testa per vedere cosa posso fare -
            -Cosa vuole farmi?- John stava diventando isterico.
            -Calma amico, non ti succederà nulla, starai bene dopo, credimi-
 
Astrid e Mikey entrarono nella cella, John si era rintanato in un angolo, piangeva e strepitava. La tartaruga in arancio lo
 
afferrò e senza nessuno sforzo lo tenne fermo. Quando Astrid fu nella sua testa, rimase sorpresa di quanto dolore trovò,
 
credeva che fosse solo uno stupido ragazzo superficiale, ma non era così. Da piccolo la madre, che in passato era stata una
 
modella, lo aveva maltrattato, non con le percosse ma con le parole; lui non era mai all’altezza della situazione e fino a
 
circa undici anni era pure grassottello e goffo. Poi per rendere felice la sua mamma aveva smesso di mangiare ed era
 
dimagrito, essendo abbastanza alto e di bell’aspetto era stato selezionato come fotomodello quando aveva solo diciassette
 
anni. Dopo alcuni anni aveva conosciuto la bella Isabel, lei era così fragile, aveva capito subito che con lei avrebbe trovato
 
la sua rivincita. Riversò su di lei tutta la sua infelicità, tutta la cattiveria subita. Si sentiva potente con lei al suo fianco ma
 
era pure dipendente da lei, senza Isabel sarebbe stato il John grassottello e debole che la mamma non amava. Astrid non
 
sapeva cosa fare, quel dolore era così ben radicato che se avesse tentato di aiutarlo avrebbe cambiato completamente la sua
 
personalità e non voleva farlo. Cercò di focalizzare solo sui sentimenti per Isabel, John non le voleva bene abbastanza per
 
meritarla. Capì cosa doveva fare, doveva renderlo consapevole che quel sentimento non era amore, ma ossessione. Scavò
 
nella sua memoria e trovò una persona a cui lui era legato, una ragazza, un’ amica di infanzia che era sempre stata
 
sovrappeso e per questo era stata allontanata dalla madre di lui. Decise inoltre che John non era affidabile e quindi doveva
 
dimenticare tutto meno le parole di Isabel. Lo condizionò un minimo perché ricordasse di aver parlato con lei, ma eliminò
 
tutto quello che aveva attinenza con il rifugio, Mikey e la fata Turchina.
 
Quando John si svegliò era sul marciapiede di fronte alla casa della sua amica di infanzia Molly, era una vita che non si
 
vedevano e lui non passava di là da tanto tempo, non si ricordava neppure come era finito lì. Senza riflettere andò a suonare
 
al campanello. Gli aprì una ragazza con i capelli rossi e le lentiggini, non era bella e non aveva certo il fisico da modella,
 
ma quando lo riconobbe gli regalò un bellissimo sorriso, si misero a parlare e lo fece entrare in casa.
 
Mikey e Isabel guardavano da lontano.
 
            -Pensi che adesso non verrà più a cercarti?-
            -No, adesso può schiavizzare qualcun’altro…povera ragazza-
            -Io non credo, se sono amici non lo farà. Poi credo che Astrid un’aggiustatina gliel’abbia data, anche se non ha cambiato nulla della personalità di John-
            -La fata Turchina lo ha trasformato! Vedi ho ragione a chiamarla così!-
 
Adesso Mikey poteva tirare un sospiro di sollievo, ma continuava a pensare che avrebbe dovuto subire altre prove, una
 
relazione a quanto pareva non era solo tutta rose e fiori, che lui fosse o no un mutante.
 
Al rifugio Leo era già nel pieno del suo allenamento mattutino, era così felice che non riusciva a trattenersi e quando
 
arriveranno gli altri lo trovarono intento in tutta una serie di esercizi acrobatici invece della solita prevedibile meditazione.
 
            -Che ti è successo stamani? Hai preso le vitamine?- chiese Raph.
            -Hai vinto la lotteria?- chiese Mikey.
            -No ragazzi qui c’è sotto una donna…una donna a caso,vero Leo?- disse Lisad tutta maliziosa.
            -Avete parlato? E’ tutto risolto?- disse Mikey entusiasta.
            -Sì abbiamo parlato! E’ ancora molto confusa, ma non siamo più semplici amici-
            -Non mi dire che anche tu…- anche Raph andava subito al punto.
            -No ragazzi e poi non sono affari vostri-
            -Non fare come quel timidone di Raph che ci ha messo un secolo- commentò Lisad.
            -Ehi! Ma se non mi potevo nemmeno avvicinare…con tutte quelle punte pericolose-
Arrivò Splinter, li zittì tutti e chiese.
            -Donnie ci raggiungerà?-
            -Sì sensei, abbiamo trovato un oggetto Niano e sta cercando di capire come funziona, ma ha detto che ci avrebbe raggiunto subito - rispose Astrid.
Donnie irruppe nel dojo:
            - Astrid! Astrid! Scusa Splinter ma devo parlare con lei, è molto importante-
            -Che succede? Hai fatto funzionare i cristalli?-
            -Sì! Ci sono delle registrazioni dentro, devi assolutamente sentirle, sono in Niano-
 
Astrid raggiunse il laboratorio, Donnie aveva ricreato una sorta di computer in tecnologia Niana dove aveva inserito
 
l’elsa della spada e poteva leggerne il contenuto. Donnie dette dei comandi e si formò un ologramma molto realistico nella
 
stanza, era un Niano in forma rettiliana, le sue scaglie erano di un argento un po’ più scuro di quello di Astrid, ma non
 
brune come quelle di Lisad.
            - Qui Sol 2 a Leiad. Se vedrai questa registrazione vorrà dire che sono morto.…Redol ha sabotato la missione, non vuole che andiamo su Marte, ha condizionato tutti gli altri, gli sono sfuggito, per fortuna non è molto forte fisicamente, ma mentalmente sì e può condizionarmi. Solo tu potresti contrastarlo. Ma è molto pericoloso può contare su alcuni amici altolocati. Ti prego nasconditi! Conosco qualcuno che può aiutarti in questo sulla stazione spaziale, non rimanere su Terra, lui vuole conquistarla, cercherà tutti i modi per convincere lo Stato Supremo, farà fallire tutte le missioni se sarà necessario. Tutti gli altri prescelti sono convinti ormai che il nostro piano non funzionerà è stato sabotato anche il progetto per colonizzare Marte. Se non faremo ripartire in qualche modo anche il sottosuolo, il pianeta sarà sempre un pianeta morto e non avrà una magnetosfera adeguata che lo protegga dai venti spaziali. Non basta provare a ripopolare l’ambiente marziano, non evolverà mai. Ti prego, non rischiare la tua vita è troppo preziosa, torna alla stazione spaziale, all’angolo est d’approdo nove dove non è sorvegliato. Contatta Yal è un chirurgo plastico, farà in modo che nessuno ti riconosca, scompari per qualche anno in ibernazione. Ricomparirai a loro come nostra figlia, dirai che sei nata su Terra, che tua madre ti ha istruito e che è morta di un male incurabile. Và combatti Redol dall’interno. Ti amo… sarò sempre con te-
Astrid realizzò che quello sarebbe potuto essere suo nonno, anzi suo padre, perchè Leiad, la numero 1, non era sua nonna
 
era sua madre. “Senza nome” era Leiad che si era fatta modificare di aspetto per tornare nel Consiglio Scientifico a
 
contrastare Redol.
 
            -Donnie avevi ragione tu a volere riattivare il sottosuolo di Marte, se non fosse stato per te sarebbe fallita anche questa missione. L’unico geologo che poteva capire il grosso errore era Tol e Redol lo ha fatto fuori anche per questo. Ma perché mia mamma si è finta mia nonna e non mi ha detto che era Leiad?-
            -Forse temeva che sarebbe caduta la sua copertura, metti che qualcuno lo avesse scoperto non sapeva quando avresti sviluppato le tue capacità-
            -Il luogo di approdo che questo Niano ha consigliato è lo stesso che ho detto a Frel. Mia madre o Yal sarà lì ad aspettarlo. Ma come ha fatto questa registrazione a finire qui? Mia madre deve averla vista per forza-
            -Non saprei, ma ce ne sono altre, credo che questa sia l’arma di tua madre, ascolta-
Donnie digitò ancora sul computer e venne fuori un altro ologramma, ma stavolta era Leiad in forma rettiliana, era chiara
 
quasi come Astrid.
 
            -Diario di bordo 40/70/30. Siamo arrivati finalmente su Terra, ma non riesco a contattare tutti i prescelti, rilevo solo il segnale del numero 2 Sol. Dovrò scendere a terra e capire cosa è successo, sospetto che qualcuno abbia sabotato la missione, ma non mi do per vinta. Questa missione è vitale, il nostro popolo non può più aspettare-
 
            -E’ tua madre prima della chirurgia…però lei non ha gli aculei, non è strano? Non dovrebbe avere una certa età?-
            -Forse è vecchia come Redol, comunque già nel passato alcuni non sviluppavano le spine. Adesso che si è fatta modificare fisicamente, le ha anche lei. Avrà finto per anni di avere una capacità psichica più bassa per non destare troppi sospetti. Sicuramente Redol avrà cercato di leggerle la mente, se non l’ha mai scoperta non oso immaginare quanto lei sia potente-
            -Ci sono altre registrazioni, le vuoi vedere?-
            -Sì certo-
 
-Diario di bordo 50/70/30. I prescelti sono usciti di senno, si stanno uccidendo tra di loro. Sol è morto- Leiad tratteneva a stento le lacrime- Non so se è stato l’impatto emotivo con i terrestri, non sono riuscita a sondare le loro menti, hanno tentato di uccidere anche me. Questa missione è fallita, ma non dobbiamo perdere le speranze i prossimi prescelti dovranno essere più forti di noi. I terrestri sono troppo aggressivi, noi non siamo pronti, ci vogliono anche dei soldati scelti. Non deve mancare uno psichiatra che controlli lo stato mentale dei prescelti durante le fasi della missione, lo farò presente al Consiglio Scientifico… se tornerò viva da questa missione-
           
            -Ora capisco perché ci hanno trattato come reclusi ed hanno cercato di cancellare ogni traccia di emotività, ma hanno fallito miseramente. Come mai questa spada è qui su Terra se mia madre è riuscita a tornare?- disse Astrid.
            -Credo che dovresti sentire la prossima registrazione- disse Donnie.
 
-Diario di bordo 70/70/30. Ho recuperato la capsula di Sol, mi ha lasciato una registrazione. Redol è un traditore, ha condizionato tutti i prescelti a parte me e Sol. Devo tornare e fermarlo, ma è troppo potente politicamente al momento, non mi lasceranno nemmeno avvicinare. Il controllore della missione  è stato condizionato da Redol, è partito lasciandomi qui da sola, non sa che ho una capsula ancora intatta con cui tornare. Dovrò arrivare prima possibile alla stazione spaziale, so che Redol premerà per conquistare Terra, ma so che forse c’è una possibilità per impedirlo. Dovrò far parte del Consiglio Scientifico in nuova veste. Per il momento è considerato inconcepibile l’invasione di un pianeta abitato, ma lo Stato Supremo potrebbe cambiare idea. Lascio queste registrazioni qui su Terra per i prossimi prescelti che verranno e quindi mi rivolgo a loro: Marte dovrà essere il futuro dei Niani, non è giusto privare della libertà i terrestri. Noi siamo un popolo pacifico, il nostro passato non ci deve condizionare. Redol non dovrà vincere. Siate uniti prescelti del futuro, non ci sarà niente che vi potrà fermare-
 
            -Non posso crederci Shredder fa danni anche senza volerlo, aveva recuperato questo oggetto, se non era per Karai non lo avremmo mai rinvenuto, doveva essere sul fondo del mare che vi aspettava-
            -Sì amore…la capsula che abbiamo trovato doveva essere di Sol…sono sconvolta, quante missioni ha fatto fallire Redol? Quanti Niani ha ucciso?-
            - Ci sono altre registrazioni, ma sono personali, tua madre parla anche di te-
            -Sul serio? Sono molto curiosa, ma le vedrò con calma in camera, adesso dobbiamo riunire i Niani, devono sapere-
            -Credo però che tu debba tenere nascosta l’identità di tua mamma-
            -Hai ragione, faremo vedere solo alcune parti, te la senti di modificare un po’ la registrazione?-
            -Sì non c’è problema-
I Niani furono aggiornati del complotto, orami era tutto chiaro, ma rimasero stupiti che il  progetto per popolare il pianeta
 
rosso fosse stato un falso e che non avrebbe mai funzionato. Donnie ancora una volta era stato determinante per l’intera
 
missione, Redol non poteva nemmeno lontanamente immaginare che i terrestri avrebbero potuto interferire così nei suoi
 
piani. Per lui gli essere viventi della Terra erano solo degli animali selvaggi, era quasi un dovere sottometterli e sfruttarli.
 
            -Non posso credere che il piano per colonizzare Marte fosse intenzionalmente sbagliato...in tutti questi anni anche se i prescelti fossero giunti a destinazione sarebbe stato comunque inutile- commentava Lisad esterrefatta.
            -Quel Redol è un pazzo criminale, dovrà essere lobotomizzato sicuramente- disse Nied, che avrebbe fatto lei stessa volentieri l’intervento, voleva estrargli quel pezzo di cervello malato che lo faceva agire così.
            -Sembra che non sia affatto facile arrivare a lui, mi chiedo cosa farà Frel- diceva Beal preoccupato.
            -Da quello che abbiamo capito Redol fisicamente è una schiappa… per fortuna- commentò Lisad.
            -Infatti con l’allenamento e l’imprinting Frel se la caverà benissimo, ma dobbiamo sperare che mia madre faccia al meglio la sua parte. Se non riusciranno a convincere il Consiglio, il pensiero di Redol potrebbe prevalere, hanno visto morire troppi Niani per la missione, anche lo Stato Supremo potrebbe decidere di invadere Terra- disse Astrid.
            -Ma ad ogni modo quando vedranno Marte si dovranno ricredere tutti- intervenne Donnie-
            -C’è qualche novità? Hai visto qualche cambiamento?- chiese Rel.
            -Grazie al mio occhio elettronico si vede chiaramente la formazione di un’atmosfera più spessa, ed il campo magnetico è diventato molto più forte, quasi come quello della Terra, credo che tra qualche mese tu e Mead potrete andare a fare delle ricognizioni. Non riesco a dedurre altro perché ci sono ancora tempeste su tutta la superficie e non riesco a vedere mai il suolo marziano, ma il ciclo dell’acqua dovrebbe essere cominciato ed in caso non ci saranno problemi poi a perfezionarlo-
            -Non sapevo ti intendessi di meteorologia?- chiese Mead.
            -Non me ne intendevo ma mi sono informato, sembra che il vostro imprinting funzioni anche su di me- rispose Donnie.
            -Tutto questo è molto interessante e non è una sorpresa, voi terrestri non sapete nemmeno di cosa siete capaci- disse Nied.
            -A tale proposito vorrei parlarti in privato, quando hai un momento- disse Astrid rivolta alla Niana chirurgo.
            -Quando vuoi, se non c’è altro per oggi, anche adesso-
 
Le due Niane andarono nella camera di Astrid, gli altri tornarono alle loro usuali occupazioni.
            -Credo che il mio legame con Donnie sia più forte di quello tra Niani, vorrei che ci facessi dei test-
            -Sarebbe veramente interessante, ho già delle analisi complete di lui, se vuoi ti scannerizzo adesso, guarderò di sicuro i livelli ormonali e quelli dei neurotrasmettitori-
 
Astrid si sdraiò e Nied analizzò tutto il corpo di lei con la cintura come aveva fatto con Donnie.
            -Scannerizzerò anche Rel e Mead per fare un confronto, sarebbe interessante anche vedere i dati di Lisad e Raph. Anche Leo e Mikey potrebbero servire come controllo. Pensi che la tartarughe collaboreranno?-
            -Spero di sì, vado a parlargli-
Astrid chiamò Lisad ed i quattro fratelli per chiedere il loro permesso e la loro opinione.
            -Non ti capisco proprio, ma cosa te ne importa di come funziona?  Funziona e basta! Ma è proprio vero! Uno non si accontenta mai di quello che ha- diceva scocciata Lisad.
            -Non mi piace tanto l’idea, non farete strani esperimenti su di me vero?- disse Raph.
            -Farà male?- chiese Mikey un po’ agitato.
            -Ha qualche controindicazione?- Chiese calmo Leo.
            -No ragazzi, semplicemente Nied passerà il raggio scanner della cintura su di voi e poi elaborerà i risultati, voi dovete solo sdraiarvi, l’ho già fatto- disse Donnie, però aggiunse- posso capire la curiosità scientifica, ma non mi fa tanto piacere. Potresti trovare il modo di annullare questo legame…-
            -Perché dovrei fare una cosa simile, voglio solo capire i punti in comune che abbiamo, ricordi la teoria dell’ormone ossitocina? Sarebbe una scoperta interessante. E soprattutto sarà importante anche per avere figli nostri - disse Astrid che da brava biologa molecolare aveva già fatto i suoi calcoli.
            -Se la metti così allora per me va bene- disse Donnie.
            -Chissà come verranno…delle tartarughine argentee, delle lucertoline verdi? Delle tartalucertole argentee con pois verdi? Oppure…-
            - Piantala Mikey- disse Raph e lo colpì in testa.
            -Bè… saranno comunque bellissimi- disse la tartaruga in arancio mentre si massaggiava la testa.
            -Grazie Mikey- rispose Astrid sorridendo.
 
Tutti alla fine acconsentirono a farsi analizzare e Nied se ne andò tutta contenta nella sua capsula a visionare i risultati.
Finalmente Astrid trovò il tempo di ascoltare le registrazioni di sua madre e ce ne fu una che la toccò nel profondo.
            -Amore mio non so nemmeno se sei un maschio o una femmina, so che ti cresceranno in laboratorio e non so nemmeno chi sarà tuo padre, vorrei tanto che fosse Sol, è un brillante scienziato, è il Niano più sensibile e buono che abbia mai conosciuto. Ma nello Stato Supremo non vogliono che sappiamo chi saranno i prescelti, non vogliono che abbiamo legami. Ho dovuto dare il mio contributo, la mia forza psichica non è comune, ma ci sarà bisogno anche di te per la prossima missione se la nostra dovesse fallire. Tu sarai sicuramente un prescelto e potrai vedere questa registrazione. Nessuno ti dirà che sono tua madre, ma in qualche modo vorrei che il mio messaggio ti arrivasse. Non dimenticare mai che sei speciale, che sei un Niano e odi la violenza, ma non giudicare troppo male i terrestri, sono immaturi, sono giovani ed inesperti, anche noi eravamo così un tempo, c’è speranza per loro.
Spero un giorno che incontrerai come me l’amore della tua vita e spero che potrai viverlo a pieno. Chiunque tu sia e chiunque tu diventerai sei parte di me ed in qualche modo sarò sempre con te-
 
Astrid aveva le lacrime agli occhi sarebbe andata da sua madre seduta stante se non avesse avuto delle responsabilità.
 
Bussarono alla porta, era Donnie.
 
            -Amore devi cancellarmi la memoria, è pericoloso, qualcuno potrebbe leggere i miei pensieri-
            -Hai ragione, non sai quanto mi dispiace…-
            -Non preoccuparti va bene così, non possiamo rischiare, non sappiamo cosa succederà-
            -Vorrei che Leiad, mia mamma, ti conoscesse, sono sicuro che le piaceresti-
            -Potrebbe succedere tra qualche anno-
 
Donnie si mise a sedere sul letto, Astrid si avvicinò, prima lo baciò e poi poggiò le sue mani sulla testa e modificò i suoi
 
pensieri. Continuarono a baciarsi come se nulla fosse successo, ma nel cuore di lei tutto questo le era pesato molto, il suo
 
potere era anche una grandissima responsabilità.
 
Nied uscì dalla sua capsula, era stanchissima, incrociò Beal.
            -Non dovresti passare tutto questo tempo a studiare, devi anche riposare ogni tanto-
            -Hai ragione, ma stasera avevo un compito eccezionale…-
            -Che compito?-
            -Ho fatto una scoperta incredibile, ma non posso rivelartela devo parlare con Astrid, la riguarda personalmente-
            -E’ così confidenziale?-
            -Sì molto…sono sconvolta…posso dirti solo che siamo così simili ai terrestri che non può essere un caso-
            -Questo non mi sorprende molto. Andrai a comunicare i risultati ad Astrid?-
            -E’ molto tardi, ma credo che la troverò in laboratorio con Donnie, mi accompagni?-
            -Volentieri non riesco a dormire-
 
I due Niani si erano molto avvicinati dopo la missione su Marte, ma Beal voleva finire le psicoterapie e poi forse avrebbero
 
provato ad affrontare una vera e propria relazione con Nied. Nel mentre passavano molto tempo insieme ed erano diventati
 
buoni amici, arrivarono al rifugio delle tartarughe chiacchierando del più e del meno. Astrid usciva proprio in quel
 
momento dal laboratorio.
 
            -Nied? Beal? Come mai qui?-
            -Ho già studiato tutti i dati-
            -Sei stata velocissima-
            -Sapevo già cosa dovevo guardare…avevi ragione Donnie produce molta più ormone ossitocina dei suoi fratelli. Ho guardato la composizione molecolare, è molto simile a T’zwrtoid l’equivalente Niano. La vostra fusione ha innescato un meccanismo identico a quello di qualsiasi coppia Niana, nessuno su Ni avrebbe mai potuto pensare una cosa del genere. E non è finita qui, ho confrontato la vostra produzione di ormone con quella di Rel e Mead…la vostra è tre volte superiore-
            -Questo spiega il forte attaccamento, ma anche senza fusione la nostra sarebbe stata un bella storia- commentò Astri.
            - Al di là della vostra situazione personale ho fatto un’ulteriore considerazione… -
            -Che non può essere un caso?!- disse Astrid.
            -Esatto, questa è l’ennesima prova che abbiamo avuto una derivazione comune con i terrestri. Penso che anche gli umani potrebbero avere una reazione simile, se avessero una fusione totale con qualcuno di noi.  Ma non so come sia possibile, Ni è lontano da Terra anni luce-
            -Forse non lo scopriremo mai-
            -Ragazze non vi offendete, ma siete riuscite a farmi venire sonno, penso che andrò a letto, Nied non fare troppo tardi, ok?-
Beal non attese nemmeno la risposta se ne tornò tranquillamente verso il rifugio dei Niani, le due scienziate continuarono a
 
scervellarsi per sciogliere un enigma che però era più grande di loro.
 
 
P.S. Ciao a tutti!
John è sistemato, Mikey potrà dormire sonni tranquili…o no?
Credo di avervi fatto un po’ di confusione, ma Leiad (Leia +d) non è in realtà la nonna, ma la madre di Astrid,  è già stata sulla terra e poi è tornata sulla stazione spaziale di Ni, qui ha subito un intervento di chirurgia genetica (che al momento è impossibile fare sulla Terra) per far credere che è figlia di Sol e Leiad stessa, per nascondersi a Redol…in tutto questo casino Astrid potrebbe essere figlia di Sol e Leiad…ma verrà spiegato meglio nel sequel…
Ora è appurato, il legame tra Astrid e Donnie è fortissimo e…noi siamo un po’ parenti dei Niani…:-P una si diverte male come può.
 
Un enorme abbraccio a tutti voi ed un grazie enorme a Eyes_in_the_ fire per la sua recensione al capitolo precendete!
 
Altair
   
 
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