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Autore: Calya_16    09/02/2016    1 recensioni
Buffy ha avuto una vita difficile, e va dallo psicologo per farsi aiutare a superare il suo passato.
Ma improvvisamente arriva nella sua vita Spike, e la sconvolgerà più di quanto pensa.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, Rupert Giles, Un po' tutti, William Spike, Willow Rosenberg
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I seguenti due giorni di lavoro di Buffy trascorsero tranquilli, finchè Randy le comunicò che doveva allontanarsi per quattro giorni e lei avrebbe dovuto vedere ogni sera Spike, che sarebbe passato per aiutarla con le ultime ore di lavoro. Ma Buffy non fece vedere la sua antipatia per il nipote e accettò di gestire per quei giorni il negozio. “Questo vuol dire che si fida di me” pensò Elisabeth, aprendo il negozio il primo giorno.
“Salve”
Un cliente le si avvicinò e chiese dove poter trovare delle candele particolari per uno strano incantesimo. Buffy lo accompagnò ed infine l’uomo comprò quello di cui aveva bisogno, e la giornata andò avanti così per quasi ogni persona che entrava nel negozio.
Buffy sollevò il capo dalla cassa e salutò l’ultimo cliente, quando vide dietro di questo Spike alzò gli occhi al cielo ed uscì da dietro il bancone, andando a chiudere il negozio.
Quando si voltò Spike la fissava, immobile.
“Hai intenzione di aiutarmi a pulire o no?”
Gli chiese Buffy, avanzando verso di lui.
“E chi ti ha detto che dovrei aiutarti?”
“Randy”
“A me ha solo detto di tenerti d’occhio”
“Ma questo non vuol dire che non devi fare niente”
Spike alzò le spalle e andò a sedersi al tavolo di fronte al bancone.
“Io non sono un dipendente. Non toccano a me questi lavori”
Buffy respirò rumorosamente, scrollando le spalle e dirigendosi verso il retro del locale, dove prese la scopa e iniziò a pulire.
“Come va con mio papà?”
Le arrivò alle orecchie la voce di Spike.
“Non sono affari tuoi”
Riprese a pulire, mettendo a posto le candele e gli altri oggetti che la gente spostava di continuo e non rimetteva mai a posto.
Silenzio. Breve.
“Questa è la terza volta che ci vediamo e continuiamo a litigare. Mi piacerebbe conoscere anche la Buffy sorridente. Sempre se esiste”
A quelle parole Elisabeth si voltò, posando l’ultimo barattolo di pietre al suo posto e guardando Spike.
“Anche a me piacerebbe conoscere il tuo lato divertente. Se solo la smettessi di fare domande inopportune o di dire che io sono una pazza”
“Non lo sei, ok? Mi dispiace. Te l’ho detto anche la volta scorsa, ma adesso credimi”
Spike si alzò.
“Mi dispiace”
“Va bene. Ti credo”
Gli disse Buffy sorridendogli per la prima volta. Anche Spike sorrise.
“Così sei anche più bella, love”
Elisabeth arrossì e tornò a voltarsi di schiena, mettendo a posto le ultime tre candele e poi riportando la scopa sul retro.
Quando si avviò verso la porta vide dalla vetrata che Spike era già fuori e stava fumando.
“Ti uccideranno quelle”
Disse lei, indicando la sigaretta che lui teneva tra le labbra.
“Sto cercando di smettere. E’ Dru che mi ha fatto cominciare”
“Dru è la tua ragazza, giusto?”
Spike fece uno smorfia, lanciando lontano la sigaretta non ancora completamente finita.
“Già”
Buffy notò il suo tono aspro e non seppe se era il caso di continuare la conversazione, ma si stupì quando lui parlò ancora di lei.
“Ultimamente non andiamo molto d’accordo: lei dice di vedere una luce attorno a me, che mi porterà lontano da lei e dall’oscurità”
Buffy non poté fare a meno di ridere.
“Scusa, ma è il modo in cui lo hai detto che mi ha fatta ridere”
“Dru parla quasi sempre così. E’ strana. E’ questo che inizialmente mi ha attratto in lei. Quella sua pazzia, i suoi movimenti e il modo sfacciato con cui mi si avvicinava”
Non dissero altro fino a che non percorsero tutta la strada fino alla fermata dell’autobus.
“Ecco, io mi fermo qui”
Disse Buffy. Spike annuì.
“Va bene. Ci vediamo domani allora”
“Certo”
Lo guardò andare via, per poi sorridere e salire sul veicolo che trasportava poca gente, diretta a casa propria.
 
          °°°°°°°°°°
 
“Riley! Ma che cosa ci fai qui?”
Buffy andò verso il suo ragazzo che era appena entrato al Magic Shop e la salutò con un bacio.
“Sono solo passato a vedere come se la passava la mia ragazza”
“Bene. Qui è sempre tranquillo e i clienti non posso dire che siano pochi, ma buoni”
Entrambi risero. Poi Buffy mostrò il negozio a Riley e questo era contento di vedere la sua ragazza sorridere, finalmente.
“Sono felice che tu sia contenta. Ci vediamo domani sera a casa di Xander, ok?”
“Certo Riley. Adesso è meglio che io vada che è arrivata una cliente. E anche tu devi tornare a lavorare”
“Si amore, adesso vado. Stammi bene”
Si sorrisero e poi Riley uscì dal negozio. Buffy sorridendo ancora servì contenta la donna appena entrata.
A fine giornata, come la sera prima, arrivò Spike. Ma questa volta si offrì di dare lui la scopa.
“Che fine ha fatto il burbero di ieri sera?”
Gli chiese infatti Buffy, incredula.
“Ho energie da spendere”
I due biondi passarono la seguente mezz’ora a pulire e scherzare. Stavano bene in compagnia l’uno dell’altra e si pentivano di aver subito cominciato la loro amicizia litigando. Anche se inizialmente nessuno dei due pensava di poter essere amico dell’altro.
“Spike, ci sei? Voglio tornare a casa!”
Urlò Buffy non vedendo tornare Spike dal retro dopo cinque minuti. Era appoggiata con la schiena alla porta quando lo vide sbucare.
“Scusa love”
“Andiamo. Sono stanca e ho fame”
Buffy gli lanciò le chiavi e lui chiuse la porta quando entrambi furono usciti all’aria fredda della sera invernale.
“Dove abiti, pet?”
“Non molto lontano da qui”
“Ti porto io”
“Non vorrei disturbarti Spike”
“Mi fa davvero piacere portarti”
Buffy annuì e dopo essersi lasciata convincere lo seguì fino alla sua moto. Deglutì: a lei non erano mai piaciute le moto. Ne aveva paura. Infatti Spike, quando si voltò, vide il suo timore negli occhi.
“Non devi aver paura, love. Andrò piano e poi ho un casco. Tieni”
Lei se lo mise e seguì Spike sopra la moto.
“Ti devi stringere a me, così non cadrai”
“V- va bene”
Buffy allacciò le braccia intorno alla vita di Spike e posò il capo sulla sua schiena. Chiuse gli occhi e sentì che lui accendeva il motore, per poi partire.
Tenne gli occhi ben chiusi, finché non si sentì tranquilla. Lui andava piano perché aveva capito che lei aveva paura e stava attento a non fare movimenti troppo bruschi per non spaventarla. Lei cercò di imprimere nella sua mente la consistenza della schiena di lui, il suo profumo e quando arrivarono e si staccarono si sentì un po' triste. “Hai un ragazzo, Buffy!” Si rimproverò mentalmente.
“Eccoci arrivati”
“Grazie del passaggio, Spike”
Questo le sorrise, per poi salutarsi e ripartire.
 
          °°°°°°°°°°
 
Quando l’ultimo cliente fu uscito dal negozio Spike entrò. Buffy gli sorrise, per poi mettere i soldi in cassa e chiuderla. Senza dire una parola Spike andò a prendere la scopa sul retro e si mise subito al lavoro, mentre Buffy sistemava le due ordinazioni del giorno e i vai articoli sparsi per il negozio.
Dopo un po’ sentirono bussare alla porta del negozio e con sguardo corrucciato Buffy andò ad aprire. Girata la chiave e aperta la porta si ritrovò Riley davanti.
“Ciao Buffy. Ho deciso di venirti a prendere, così andiamo da Xander insieme”
“Riley! E’ una bella idea. Grazie”
“Tutto per vederti sorridere”
Le rispose Riley, seguendola dentro il negozio e chiudendosi la porta alle spalle.
“Riley, ti devo presentare una persona”
Buffy non aveva parlato a Riley del primo incontro con Spike e delle loro litigate. Bè, non gli aveva parlato affatto di lui.
“Riley, questo è Spike: è il nipote di Randy e mi sta dando una mano in questi giorni che Randy è via. E Spike, questo è Riley, il mio ragazzo”
Buffy presentò i due uomini, che si strinsero la mano guardandosi male: Riley sapeva che a Buffy faceva bene conoscere nuova gente, ma quel tipo non gli piaceva per niente, e Spike provava uno strano senso di gelosia. “Non è gelosia, idiota. Tu e Buffy siete solo amici. Non c’è niente tra di voi” si riprese mentalmente William.
“Spike è uno strano nome”
Gli disse Riley tanto per parlare un po’, mentre Buffy finiva di mettere a posto e tornava sul retro a finire di sistemare.
“E’ un soprannome”
“E il tuo vero nome è?”
“Fa ridere”
Gli disse Spike senza neanche guardarlo e trattandolo con sufficienza. Riley alzò le mani.
“Buffy lo conosce?”
“Sì”
Riley stava per dirgli qualcos’altro quando Buffy spuntò dalla porta sotto le scale.
“Sono pronta, possiamo andare. Spike, le chiavi del negozio sono sul bancone. Ci vediamo domani”
E dopo avergli sorriso, andò da Riley e prendendolo a braccetto uscirono insieme dal negozio.
Spike li guardò e provò ancor di più quello strano senso di gelosia che non sapeva spiegarsi. Strinse inconsapevolmente i pugni e quando i due furono usciti prese le chiavi e arrabbiato chiuse il negozio, per poi sfrecciare via sulla sua moto.
   
 
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