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Autore: SellyLuna    13/02/2016    2 recensioni
# 1. Sole ● «Lo sai? Sei davvero carino quando sei geloso.» «Cosa? Io non sono geloso. Ti sbagli!» / «E tu? Perché hai deciso di metterti proprio qui a prendere il sole?» «E tu, perché flirtavi con quella ragazza bionda?»
# 2. Pallina da tennis ● «Che cura mi consiglia, dottore?» «Una cura infallibile.» /«Non per mettere in dubbio le sue capacità, dottore, ma io credo che ho ancora bisogno delle sue cure
# 3. Mimosa ● «Grazie» «Per cosa?» «Per i fiori. È stato un bel pensiero. Non sai che piacere mi ha fatto trovarli.»
# 4. Grano ● Silenziosamente, raggiunse la ragazza e le solleticò il collo con la piccola spiga di grano. / «Forse è arrivato il momento di una pausa» le soffiò, invitante, a un orecchio.
# 5. Spiaggia ● «Non possiamo baciarci ora» /«Logan, sei sempre il solito!» «Tu sei caduta e mi hai trascinato con te.»
[Quogan♥]
[Questa raccolta partecipa alla challenge "The Itten Challenge" Dipingi le tue storie indetta da Edelvais Verdefoglia sul forum di efp]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Logan Reese, Quinn Pensky
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Custodirò gelosamente il nostro amore segreto
Autore: SellyLuna
Fandom: Zoey 101
Personaggi: Quinn, Logan
Pairing: Quogan (Quinn/Logan)
Genere: fluff, romantico,  slice of life;
Rating: giallo
Tabella: gialla
Prompt: grano
Note: Il solito. É da collocarsi, ovviamente, dopo l’episodio 7, ma prima del Prom. Di più preciso non saprei, anche se, potrei dire, che questo potrebbe accadere quando i due stanno già da un po’ insieme segretamente, sono più a loro agio l’uno con l’altra. C:

Come sempre vi auguro buona lettura!

 

 

Custodirò gelosamente il nostro amore segreto

 

 

# Non posso avercela troppo con te.

 

 

 

Credeva che quella di studiare fosse una scusa e invece, con sua grande sorpresa, scoprì che Quinn aveva tutte le intenzioni di fargli da tutor.

Dopo diversi tentativi, in cui la ragazza cercò di spiegargli lo stesso concetto mantenendo la calma ma senza risultati – Logan non ne voleva proprio sapere di prestarle attenzione – , Quinn trovò un metodo funzionale.

Ad ogni risposta corretta gli avrebbe concesso un bacio.

Logan lo trovò congeniale, come compromesso; forse poteva addirittura iniziare e piacergli lo studio.

Il proposito della ragazza era quello di dargli un bacetto veloce sulle labbra, ma doveva aspettarsi che a Logan non sarebbe bastato.

Infatti dopo le prime cinque risposte giuste, il giovane aveva capito come funzionava la nuova modalità e aveva già pensato a come sfruttarla a suo favore.

Ben presto quei semplici e piccoli baci si trasformarono in baci in piena regola, baci pieni di passione che si prendono tutto il tempo per assaporare, baci carichi di sentimento.

E nonostante la buona volontà, Quinn si lasciò andare, dimenticandosi la sua intenzione.

I baci di Logan erano la sua debolezza, riuscivano sempre a lasciarla senza fiato, a farle sentire le gambe molli e le farfalle nello stomaco.

I baci che si scambiavano erano reali, pieni di trasporto, quel tipo di baci che si davano gli adulti follemente innamorati e era giunta alla conclusione che fino a quel momento non aveva saputo cosa fosse davvero un bacio.

E poi Logan non aveva nessun timore a baciarla alla francese.

Mark non aveva mai voluto provare, perché diceva che gli faceva un po’ senso lo scambio di saliva, così Quinn non aveva insistito più di tanto, sebbene a lei sarebbe piaciuto vedere com’era, anche per una propria curiosità puramente scientifica.

Aveva studiato la teoria del fenomeno; sapeva tutto, era a conoscenza dei benefici che portava ai muscoli della lingua e della bocca, oltre al procurare piacere e intimità tra fidanzati.

Solo ora poteva averne diretta esperienza e constatare quanto fosse vero quello che si diceva al riguardo.

Arrivò il momento di separarsi, perché entrambi avevano bisogno di ossigeno e Quinn guardò severamente Logan: aveva capito quello che stava tentando di fare.

«Logan!» lo rimproverò la ragazza «Su, ora torniamo a studiare.»

Così per un’ora e mezza erano stati chini sui libri, senza nessuna distrazione.

Quinn poteva dirsi soddisfatta e orgogliosa del suo ragazzo.

Quando era terminata la loro sessione di studio, la ragazza gli aveva detto che aveva in mente di continuare a lavorare alla sua invenzione e che lui era libero di andarsene. Ma Logan le rispose che sarebbe rimasto: era curioso di vedere la brillante Quinn Pensky all’opera.

Ma dopo mezz’ora, in cui la ragazza, seduta davanti al tavolino, fissava il suo esperimento e di quando in quando mormorava parole incomprensibili, mischiando delle sostanze oppure facendo dei calcoli, Logan iniziava a stufarsi; non era eccitante come aveva immaginato.

I suoi occhi caddero su una piccola spiga di grano posata all’estremità del piccolo tavolo da lavoro della giovane scienziata.

Perplesso, la prese in mano e la studiò attentamente, come se non ne avesse mai vista una in vita sua.

Con una parte della propria mente si chiese per cosa le servisse, poi si rasserenò: Quinn sapeva esattamente che cosa farne, il fatto era che lui non  poteva nemmeno immaginarlo e, se anche lei glielo avesse spiegato, non avrebbe capito in ogni caso.

E io che ci faccio?

Il suo sguardo venne calamitato sulla ragazza che scribacchiava qualcosa su un block notes e gli venne un’idea; avrebbe scacciato la noia, ne era sicuro.

Silenziosamente – ma anche se così non fosse stato, era certo che Quinn non avrebbe badato a lui, concentrata com’era – raggiunse la ragazza e le solleticò il collo con la piccola spiga di grano.

Quinn fu sorpresa da quel tocco particolare, si era persino dimenticata che Logan era ancora nella stanza.

Questa non può che essere opera sua!

Il ragazzo continuò ad accarezzarle il collo con quella spiga, attendendosi una qualche reazione da parte sua.

La ragazza pensò che la volesse far ridere. E suo malgrado lo accontentò, perché soffriva il solletico e la spiga le aveva toccato un punto nevralgico.

In poco tempo la camera venne invasa dalle risa senza fine di Quinn.

Logan sorrise, vittorioso. Poi le si sedette dietro, circondandole la vita con le braccia.

«Forse è arrivato il momento di una pausa» le soffiò, invitante, a un orecchio.

La ragazza – ancora in preda alle risate, sebbene fosse consapevole della vicinanza del ragazzo –  voltò il viso per incontrare lo sguardo di Logan, fino a perdersi nei suoi occhi.

Il giovane non ci pensò due volte ad accorciare le distanze fra le loro labbra, ancora una volta, ponendo così fine alla sua ridarella. 

Quinn accolse volentieri il bacio e chiuse gli occhi per lasciarsi trasportare dalle emozioni.

In seguito percepì che il giovane aveva spostato la propria attenzione dalle sue labbra alla mascella, per arrivare al collo, lungo il quale depositò numerosi baci.

Era, per lei, una nuova sensazione – perché non si erano mai spinti così in là– e Quinn lo lasciò fare.

Ancora ad occhi chiusi, la ragazza sentì che Logan si era fermato in un punto preciso, alla base del collo, alla quale dedicò baci diversi da quelli di prima, assomigliavano a piccoli morsi e le era pure sembrato che le succhiasse la pelle.

In un primo momento non si preoccupò molto, poi la consapevolezza delle sue azioni la colpì tutta in una volta e aprì di scatto gli occhi per accorgersi che Logan aveva finito e stava ammirando la sua opera.

Il suo sguardo scivolò, veloce, sul suo collo e sgranò gli occhi alla vista del succhiotto.

Che accidenti gli è preso?

Forse Logan non aveva pensato alle conseguenze del suo gesto, rifletté la ragazza. Quinn, invece, era conscia di cosa significasse e non sapeva come fare per tenerlo nascosto a tutti.

Stava entrando in panico.

Logan non aveva ancora fiutato il timore della compagna, ancora meravigliato dal risultato delle proprie azioni.

Se aveva pensato di provare una cosa del genere, non era mai stato un pensiero chiaro nella sua testa; probabilmente era stato un desiderio inconscio. Semplicemente aveva seguito il suo istinto, incantato dal dolce profumo della pelle di Quinn e non aveva più connesso il cervello.

Capì di aver osato un po’ troppo, quando lei lo richiamò con tono duro.

«Logan!»

«Cosa?» si difese subito lui.

«Guarda cosa hai fatto!» esclamò la ragazza indicando il suo regalo. 

Il ragazzo seguì il suo suggerimento e vide il succhiotto. Non riusciva a vederci nulla di male.

«Qual è il problema?» le domandò, allora, per capire.

«Come qual è il problema?» lei sembrava scandalizzata dalla sua incomprensione «Lo vedranno tutti, no?»

Sembrò una constatazione ridicola, dato che normalmente i succhiotti erano fatti per essere visti, per mostrare un legame, ma nella loro situazione non era per niente cosa saggia.

«Quante storie!» minimizzò Logan, roteando gli occhi al cielo, guadagnandosi uno sguardo di fuoco da parte di Quinn «Basterà che ti metterai un foulard al collo, dicendo che è a causa del mal di gola.»

Quinn era pronta a ribattere a tono, quando il significato delle parole di Logan la immobilizzò, a bocca aperta.

Era stupefatta.

Come ha fatto a pensare a una soluzione così velocemente? 

Poteva funzionare, ne era certa. Era semplice, ma verosimile.

Si sentiva più tranquilla: il loro segreto era al sicuro e nessuno dei due sarebbe andato incontro all’umiliazione pubblica.

Solo non riusciva a capacitarsi che quell’idea non fosse venuta a lei.

Logan non era così stupido come tutti credevano, peccato che non mostrasse molto spesso la sua intelligenza.

«Hai ragione. Di cosa mi preoccupo, poi?» constatò e sorrise, allacciando le proprie braccia intorno al collo del ragazzo.

Avevano ancora del tempo per gioire della compagnia l’uno dell’altra, prima che Lola e Zoey facessero ritorno e non persero più tempo a litigare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Benritrovati a tutti!^^

Non saprei che dire di questo capitolo. Insomma, in realtà non mi convince moltissimo. Non so, forse, avrei potuto fare meglio o aggiustare questa versione in qualche modo, con qualche modifica. Sono molto incerta e dubbiosa. O.o

E nell’incertezza, ve la presento così.

Aspetto un vostro riscontro, un vostro parere. ^^

Ah, ho alzato il rating a giallo. E anche su questo, non sono molto sicura.

Come sempre ringrazio chi  recensisce [Farkas], chi segue [EleEmerald, iris1996, Queen Elizabeth],  i lettori silenziosi e, perché no?, anche chi incappa per sbaglio su questa pagina e decide di dare una piccola chance a questa piccola raccolta. C:

Grazie.

Alla prossima! ;)

Selly

 

 

   
 
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