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Autore: chia_14    17/02/2016    1 recensioni
Naya e Heather. 6x08 wedding. Qualcosa cambia dopo il loro bacio sul set.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Heather Morris, Naya Rivera
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I flash sono così forti da portarti via la poca aria che ti era rimasta, il cuore batte a mille, inizi a sentire caldo.
Naya ma che cazzo hai fatto…?
Speri sia tutto uno scherzo dell’immaginazione, una fantasia momentanea talmente reale da confonderti, può essere l’alcool dopotutto. Cerchi di calmarti e di non farti prendere dal panico.
 
“Lo so, fa un po’ male ma di solito non ci mettono tanto a guarire ferite del genere! Vuoi stenderti?”
 
Te lo chiede con una dolcezza allarmante e i tuoi sensi di colpa prendono il sopravvento. Ti alzi di scatto, ti allontani da quel corpo che adesso ti sembra troppo immacolato anche solo per essere guardato.
No l’hai fatto davvero, non è possibile avere ricordi così vivi e definiti ma soprattutto un’emozione così forte non si può inventare.
Maledizione!
Hai voglia di gridare, di rompere qualcosa. Come fai a essere così idiota, ti chiedi.
 
“Naya?”
 
Lei sa.. Lei sa? Era ubriaca? Cazzo ti ha portata a letto lei. Cazzo.
 
“Oddio…”
 
Ti scappa senza pensare ma è più forte di te, non riusciresti mai a fingerti serena in una situazione del genere. Ma che cosa potresti…Ti metti le mani sulla faccia, provando a coprire almeno quella.
 
“Ah…”
 
Ha il volto concentrato sui pezzi di cotone, traffica con quello che ha in mano non sapendo bene cosa fare, qualsiasi cosa per non guardarti probabilmente.
 
Silenzio.
Le carte del sushi sono ancora sul tavolo dalla sera prima e sembrano osservarvi cercando di capire quale cavolo sia il vostro problema, se siete persone normali.
Merda.
Ti accorgi di non avere scuse. Ti accorgi di avere le spalle al muro e i tuoi sensi di colpa sono troppo opprimenti per riuscire a toglierti da quella posizione. L’hai fatto, hai spinto Heather contro la sedia e l’hai baciata, il contesto e le parole non le ricordi ma questo ce l’hai ben chiaro in mente… E adesso lei sa anche che forse ricordi tutto quello che è accaduto.
Sospira, non sapendo bene cosa dire o fare. L’hai messa tu in questa situazione, è colpa tua. Merita la verità, merita di sapere quello che pensi.
 
“So che eri ubriaca…”
 
Ti stupisce il modo in cui ti precede con le parole, ti stupisce la sua franchezza, il suo coraggio.
 
“…ma per favore…fai in modo che non si ripeta.”
 
Respiri velocemente, cerchi qualcosa per coprirti perché ti senti già abbastanza scoperta anche con dei vestiti addosso e non averne non può che peggiorare la situazione. Le sue parole ti colpiscono duramente. Ti viene il magone, ti pizzicano gli occhi ma trattieni tutto come puoi.
 
“Non so cosa dire… Mi sento un’idiota Heather non so come scusarmi.”
 
“No… tranquilla. Quel che è fatto è fatto. Adesso voglio solo tornare da Emma e magari non rimanere sola con te e con l’alcool di nuovo, noi tre e basta.”
 
Sai che lo fa per smorzare la tensione, sai che l’umorismo è sempre stata la sua arma migliore ma non ci trovi niente di divertente in quel momento. Stai malissimo.
 
“Non ho scuse e non ho idea di come rimediare, sono stata orribile e quello che ho fatto…”
 
“No. Ok Naya ho capito! So che non volevi farlo ti ho solo chiesto di non ripetere la cosa… Nel senso tu e io… So che abbiamo provato a ritrovarci, forse sono stata un po’ troppo avventata io a proportelo, ma è chiaro che è ancora presto. Non siamo pronte.”
 
Vuoi dirle che è vero, ti prepari per accettare ogni sua condizione e rassicurarla che mai e poi mai sarebbe ricapitato. Vuoi dire la verità.
 
“…”
 
Ti paralizzi.
Qual è la verità?
 
“Io…Io non posso prometterti questo.”
 
Inorridisci. Ma che cavolo ti prende…
 
“Cioè? In che senso?”
 
Sta ridendo, quella risata ironica e finta che usa quando litigano e che ti ferisce più di qualsiasi altra cosa.
 
“Non fare così! Non usare quel tono Heather sto provando a.. Ti sto dicendo che non posso prometterti che riuscirò a…a stare lontana da te.”
 
La bionda adesso la guarda davvero, senti di nuovo quell’azzurro carico di calore accarezzarti lo sguardo e la confusione che le stai creando è abbastanza chiara sul volto della bionda. Quello era il risultato quando provava a essere sincera.
 
“Naya…tu hai idea del casino in cui mi metti? Prima scherzi con me, dici che va tutto bene, poi ti ubriachi, mi baci, dici che è un errore e adesso mi vieni a dire che non vuoi stare lontana da me?! Mi dispiace ma non ho più tempo per queste tue trovate sinceramente, mi sembra tutto molto egoista!”
 
Non lo dice con cattiveria, pensi che abbia ragione… Detto in quel modo sembra veramente una cosa assurda e sai che in quel periodo ragionare lucidamente sembra quasi impossibile… Ma una cosa ti è chiara dopo quella serata e sta uscendo fuori dalle tue stesse parole a quanto pare.
Heather è importante. Forse più che una semplice amica. Forse più che…
 
La porta trema a causa di una fragorosa e improvvisa bussata. Forse era da un po’ che qualcuno stava provando a essere notato da voi due. Vuoi continuare a chiarire con Heather ma l’interruzione si fa sempre più insistente. Apri la porta di scatto, un po’ arrabbiata con lo scocciatore di turno che sceglie i momenti migliori per arrivare. Non sente il richiamo della bionda. Succede tutto così in fretta che non mette assieme i pezzi.
 
“Finalmente” Sto aspettando Heather qui fuori da non so quanto tem…po…”
 
Emma.
 
 
Heather pov
 
Emma! Cazzo l’aveva chiamata poco prima dell’incidente della tazzina, non si fidava a tornare a casa da sola e le serviva un passaggio.
 
“Ehm… Ciao Naya…”
 
Era stravolta. Tu pian piano inizi a vedere la situazione dal suo punto di vista e cominci a sudare freddo e a cercare velocemente delle spiegazioni nel tuo cervello.
La cucina è un casino, i pantaloni di Naya sono ancora sulle scale perchè la convinzione di essere da sola in casa non l’aveva preoccupata, lei era in mutande con solo una maglietta addosso che aveva infilato all’ultimo momento, entrambe avevano l’aria stanca e come se non bastasse la gamba della mora era un macello.
Merda.
Gli occhi di Emma ti stanno trapassando lo stomaco.
 
“Emma.. Naya si è appena tagliata con i vetri della tazzina del caffè e io la stavo aiutand..”
 
“A rivestirsi per caso? O forse, ah no aspetta! C’è un caldo in effetti in questo periodo che anche io sto nuda in casa quando invito un’amica!”
 
Ti avvicini e la guardi negli occhi abbassando la voce.
 
“Ok… ascolta.. guardami! E’ così, Naya era ubriaca ieri sera, per questo sono rimasta, e stamattina non pensava che io fossi in casa così..”
 
“Ah ottimo era anche ubriaca?”
 
Vedi una rabbia profonda nei suoi occhi ma i suoi occhi cominciano anche a diventare un po’ lucidi. Ti senti in colpa, ti senti in colpa da morire. Sai che in fondo qualcosa c’è stato anche se non così grave come potrebbe pensare la ragazza in quel momento.
 
“E’ stata tutta colpa mia.”
 
La mora che è stata in silenzio per tutto il tempo si è avvicinata loro.
 
“Non avrei dovuto permettere che Heather venisse a casa mia e non avrei dovuto bere, se c’è qualcuno da incolpare quella sono io.”
 
A Emma scende una lacrima sulla guancia e all’improvviso ti spinge lontano da lei, infuriata e ferita.
 
“Mi fate schifo!”
 
Sbatte la porta e corre in macchina, la tua corsa dietro di lei è inutile, così come le tue urla, i tuoi richiami, le tue scuse. La macchina rossa è ormai sparita dietro gli alberi e ti chiedi se la vedrai mai più.
Cadi in ginocchio, non piangi, non senti più niente.
“H-Heather..?!”
 
Ti sta chiamando in casa, non capisci come ma ti rialzi e ti avvicini alla porta. Lei è sulla soglia e la sua faccia dispiaciuta è ancora assonnata, la sua gamba non è ancora del tutto disinfettata.
La ignori e le scivoli accanto entrando nell’appartamento. Ti siedi sul divano e cerchi qualcosa nella tua borsa.  
 
“Mi… oddio io non… mi dispiace! Non andare però! Parlami Heath…”
 
Si siede di fianco a te, non sa dove mettere le mani, non sa cosa dire, come scusarsi.
 
“Ti prego…”
 
Ti alzi e fai il giro del tavolo, passi anche in cucina. Lei ti osserva terrorizzata, forse ha paura di qualche gesto improvviso.
 
Trovi i fazzoletti finalmente. Ti risiedi.
Li imbevi di disinfettante, prendi la caviglia scura di Naya e le sollevi la gamba posizionandotela sulle cosce.
 
Lei è incredula.
 
Si copre il volto di nuovo.
 
“Smettila… La colpa non è tua, tu non hai fatto niente. Te l’ho già detto…”
 
La latina si era ubriacata, non sapeva che tu saresti rimasta… Non aveva senso prendersela con lei. Non questa volta. Continua a non muoverti e ti scruta con quegli occhi petrolio fino in fondo all’anima, ti conosce, conosce tutto di te, non c’è nessun’altro così.
 
Ti appoggia una mano sulla schiena e si avvicina un po’ più a te.
 
“Come stai…”
 
Le tue mani si fermano per un istante. Poi riprendono a tamponare le ferite.
 
“Non lo so.”
 
Non vuoi accettare quello che è successo ancora, non ce la faresti probabilmente. Quei pochi minuti che poco prima semravano terribili ora preferisci non pensarli come reali, è più facile. Non vuoi pensare. Il viso di Emma ti compare a intervalli frequenti ma non vuoi affrontare la situazione. Sono troppe cose tutte insieme.
Lei si fa più vicina, non dice niente ma appoggia la fronte sulla tua spalla.
 
“Resto.”
 
Le dici quelle parole con tenerezza, in fondo hai bisogno più che mai della tua migliore amica in quel momento, solo lei sa cosa ti fa stare meglio in ogni situazione.
 
“Sei unica Heather, io non credo di meritare una persona come te.”
 
“Sì… Hai ragione.”
 
La senti sorridere e poi di colpo ti arriva una cuscinata sull’altra spalla. Ride. Anche tu inizi a ridere un po’.
 Stai già meglio, come pensavi. 
   
 
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