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Autore: Skrill rider    17/02/2016    2 recensioni
(Sequel di "Eroi di Berk", leggete il primo libro, altrimenti non capirete niente di questa storia)
In questo secondo libro delle Cronache di Berk, si vedranno Arkius ed Eyvind ormai ventenni, alla ricerca della loro terra nativa, la terra del sud, la Southern bakken.
Durante il viaggio verranno a conoscenza di verità che segneranno per sempre le loro vite, stringeranno amicizie, combatteranno per la libertà, si faranno carico di una missione, cercheranno la loro vendetta...e dopo tutto questo? Resteranno nella loro patria o seguiranno il loro cuore, tornando a Berk?
Vi ho incuriosito abbastanza? Allora venite a leggere questa nuova avventura!
Buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Drago Bludvist, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di Berk'
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~~Arkius venne risvegliato da una sensazione di caldo soffocante. Eyvind si era addormentata sopra di lui e, molto probabilmente, stava avendo un incubo, infatti la sua pelle era diventata bollente per l’agitazione.
Con la massima delicatezza che gli riuscì, la sollevò e se la scostò di dosso, per adagiarla in una posizione che fosse comoda.
Si sedette con la schiena appoggiata al muro e si tastò il braccio, dove il giorno prima era stato colpito dalla freccia. La cicatrice era coperta dal suo bracciale, ma era quasi sicuro di riuscire a sentirla al tatto.
Gli dolevano un po’i tendini quando muoveva la mano, quindi simulò di avere in mano il suo basso e mosse le dita a suonare un’immaginaria scala pentatonica. In fondo era solo un indolenzimento, questo lo confortò un poco.
Franziska gli aveva raccomandato di tenere il braccio a riposo, quindi cercò di sforzarsi per non muoverlo.
Si guardò intorno. La cella in cui erano chiusi era larga poco più di un pozzo, infatti si stava piuttosto stretti. Il pavimento era lordo di sudiciume, paglia e il sangue che Arkius aveva versato la sera prima. Il tutto provocava un odore orrendo.
Un topo sgattaiolò squittendo in una fessura del muro.
Da una piccola finestra posta in alto filtrava la tenue luce del mattino, illuminando debolmente la piccola stanza.
Da qualche parte una porta si aprì cigolando con uno scatto.
Si udirono dei passi pesanti e dopo poco comparve una guardia sulla soglia, che fece passare un vassoio con del pane ammuffito e dell’acqua sporca da un’apertura apposita.
-Sbrigatevi a mangiare.- ordinò spiccio –il mio padrone vi attende.-
Arkius squadrò quell’uomo. Aveva dei lineamenti stranamente familiari. Se non fosse stato per l’elmo avrebbe potuto vederlo in faccia.
-Sveglia i tuoi compagni.- disse brusco, di nuovo.
Arkius provvide a ubbidire.
Quando tutti furono in piedi (Franziska richiese un po’di tempo), palesarono la loro intenzione a non toccare quel cibo disgustoso, allora la guardia aprì la cella, li legò e li condusse fuori.
Percorsero un corridoio che dava su tante celle uguali alla loro, a parte una, sigillata da una porta massiccia.
La guardia aprì una porticina e vennero affiancati da altri soldati, che li scortarono in quella che avrebbe dovuto essere una sala del trono, ma sembrava più lo studio di un cartografo.
Attesero lì un eternità, finchè un soldato comparve sulla porta e disse in tono solenne:- Piegatevi davanti al dominatore della Southern bakken, Drago Blüdvist I, cavaliere dei draghi e conquistatore indiscusso della loro paura.-
Comparve un uomo grosso, dalla pelle scura e i capelli divisi in dreadlocks, pieno di cicatrici e avvolto in un mantello di pelle di drago (Arkius pensò con rabbia che potesse essere pelle di skrill, ma poi si accorse che le squame erano troppo larghe). Gli mancava il braccio sinistro e camminava come se fosse stato azzoppato.
-Bene…- disse, con una voce totalmente sprezzante –che cos’abbiamo qui? Ribelli? Assassini? Usurpatori? Senza dubbio uccisori del mio servo più fidato…-
Si mise a ispezionare le molte mappe appese a ogni parete. Mappe che mostravano terre oltre i confini della conoscenza. “Hiccup le avrebbe invidiate”, pensò Arkius.
-Terre oltre ogni immaginazione…- disse Drago, assorto – chissà quanti misteri, quante ricchezze nascondono. E mio padre vorrebbe che io buttassi via la mia vita per inseguire una stupida leggenda che accompagna la mia famiglia da generazioni…- emise una risatina malevola, poi si rivolse di nuovo ai ragazzi –perché dovrei? Ho un’altra missione io. Vendicare il mio villaggio, il mio braccio, mia moglie…tutto ciò che i draghi mi portarono via.-
-E tu li vorresti uccidere?- proruppe Arkius.
Drago lo ispezionò con lo sguardo e rispose:- Ovviamente sì. Berk è quasi riuscita ad impedirmelo, ma ora ho un nuovo esercito di draghi. Più forte che mai.-
-Aspetta, aspetta…tu vuoi sterminare i draghi, ma ti sei fatto un esercito di draghi? Mi spieghi il senso?- ribattè il ragazzo, che già odiava quell’uomo.
Blüdvist lo guardò con sguardo indagatore:- Anche un’altra persona mi ha detto così…Hiccup lo smilzo, il grande piccolo capo di Berk.- scrutò i ragazzi a uno a uno –dunque voi siete suoi amici.-
Ghignò:- Che bella notizia! Conduceteli nella cella di sicurezza e…- si interruppe.
Si avvicinò ad Arkius con uno sguardo strano. Gli arrivò a un palmo di distanza. Era poco più alto del ragazzo. Fece saettare la mano ad afferrare il mento del vichingo, per girargli la testa.
Arkius lo lasciò fare, voleva capire cosa volesse.
Drago ispezionò il collo del ragazzo, fino a trovare una piccola cicatrice a forma di X.
Quando ebbe individuato quel simbolo indietreggiò, stranito.
Arkius guardò i suoi amici, interdetto.
-Non è possibile. Tu…dovresti essere morto…ucciso dai draghi.- disse Drago al ragazzo.
Arkius non capiva niente.
L’uomo raddrizzò le spalle e sibilò:- Lo sapevo, lurida traditrice…-
Arkius ci capiva ancora meno.
Blüdvist fissò il suo sguardo in quello del ragazzo, ghignò e disse:- Ben tornato a casa, figlio mio!-
Arkius improvvisamente capì.
Gli apparve come in una visione sfocata un villaggio in fiamme, una donna che lo teneva in braccio, che si imbarcava con lui e prendeva il largo. Una tempesta che li scaraventa in acqua, lui piange, non riesce a trovare il calore rassicurante di sua madre. Ha la fortuna di essere finito su un pezzo del ponte della nave, che viene sospinto dalle onde. Senza saper articolare parole, chiama sua madre in un pianto disperato, ma non ottiene risposta. Tempo dopo è su una spiaggia, una vecchia sente i suoi lamenti e lo raccoglie. È Gothi.
-Hai preso tutto da tua madre, Drago Blüdvist II.- ghignò di nuovo Drago, distogliendo Arkius dalla visione.
Il ragazzo guardò i suoi amici, disorientato e spaventato. Loro lo fissavano a bocca aperta, storditi quanto lui.
-Sono davvero lieto di sapere che ho di nuovo un erede…- disse Drago –portate i prigionieri nella cella a massima sicurezza, mio figlio rimarrà con me.-
-Io non sono tuo figlio!- gridò il ragazzo.
-Va bene, chiuderò in cella anche tu, poi ci ripenserai.-
-Io non sono tuo figlio!- gridò il ragazzo di nuovo, in preda all’ira.
-Lo sei, in quanto il tuo nome è Drago Blüdvist II.-
Il ragazzo lo guardò con uno sguardo che mandava lampi e scandì la frase:- Il mio nome è Arkius Granit!-
Senza nome Granit. Decise che preferiva chiamarsi così, piuttosto che come quel losco individuo, che disprezzava più che mai.
Drago si infuriò e li congedò senza aggiungere altro.
Vennero gettati nella cella sigillata dalla porta spessa che avevano notato prima.
Lì Arkius sfogò tutta la sua rabbia gridando e picchiando il muro, finchè il dolore lo costrinse a smettere.
I cinque ragazzi si sedettero nella penombra della prigione, senza fiatare.
All’improvviso sentirono una voce provenire da un angolino buio.
-Chi siete voi, giovanotti?- un vecchietto vestito di stracci si fece avanti.
-Siamo vichinghi contro Drago.- rispose Ranera.
-E io ho appena scoperto di essere il figlio di quel…mostro.- ringhiò Arkius sputando in terra.
-Sei suo figlio?- chiese l’anziano.
-Sì, purtroppo.- mormorò il vichingo.
-Ciao ragazzo, io sono tuo nonno.- rispose il vecchio.

ANGOLO AUTORE

Ciao a tutti! Finalmente ho scritto questo capitolo! Sono mesi che ho quest’idea fissa in testa! Che dite? Vi piace come procede la storia? Spero di sì!
Recensite, mi raccomando!
Skrill rider

   
 
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