titolo: Hana
Kotoba
(capitolo3)
Appena le sue dita si posano sulle mie labbra mi ritraggo
a quel contatto, sussultando istintivamente.
Mi alzo dal divano cercando di nascondere
l’imbarazzo, e senza guardarlo cerco le sigarette.
Mi tremano un po’ le mani mentre l’accendo.
Perché devo essere sempre così agitato quando ci sei tu
intorno?
Mi appoggio al tavolo, cercando di calmarmi: stare con te,
in più averti in casa mia, aver sentito quanto può essere delicato il tuo
tocco, tutti questo mi rende solo più nervoso del solito.
E riesco a sentire che anche tu sei….ansioso?
non riesco a immaginare che cosa vuoi
dirmi, ma se ti ha spinto a casa mia alle 6, è importante di certo.
L’unica cosa che posso pensare, è che la tua
espressione è triste e tesa.
Hai l’atteggiamento tipico di chi sta male, quasi quasi mi azzarderei a dire che è l’atteggiamento di
chi soffre per amore.
Se è così posso capirti benissimo, visto che sto male
quanto te.
“bhè, spero che non sia
nulla di cui mi devo preoccupare” riesco a dire con voce abbastanza ferma
“forse dovresti invece…” dice in un
sussurro appena udibile, non sono neanche convinto di aver sentito bene.
“Ruki, riusciresti a
rispondermi sinceramente a qualsiasi domanda ti farò?”
“mi fai preoccupare sul serio così Reita…che ti è successo?” mi sembra così strana
questa richiesta
“si comunque, posso farlo” gli rispondo
appoggiando la sigaretta nel posacenere e avviandomi in cucina per fare del thè.
Mi segue dopo un attimo, sedendosi al tavolo
“Taka…sei mai stato innamorato?” mi
chiede in un soffio, e la domanda mi lascia talmente sorpreso che quasi mi
scivola il bollitore dalle mani.
Che cosa mai dovrei risponderti? “Sai, sono
innamorato proprio adesso, e guarda caso, proprio di te!”
Di tutte le domande che potevi farmi,
proprio questa? Non posso dirti la verità...
“Certo che lo sono stato” gli rispondo piano.
Voglio solo cambiare argomento, non voglio parlare di questo con te.
Probabilmente rischierei di tradirmi, di parlare troppo,
di dirti quello che non devi sapere.
“Innamorato davvero intendo…la sensazione di
non poter stare senza quella persona, di sentire la sua mancanza fino ad
impazzire, perché quando non c’è è come se ti
mancasse una parte del cuore, come se ti mancasse l’aria, ti manca al
punto di non poter vivere senza di lei…questo intendo.”
Sento la sua voce abbassarsi un po’, quasi
incrinarsi mentre pronuncia quelle frasi. Realizzo di aver indovinato, soffre
per amore. E’ rarissimo che ti senta parlare così, e quello che hai
appena detto, penso sia la descrizione più perfetta che potevi dare per
l’amore che provo io. Ed è quasi ossessivo. Ti ritrovi a cercare la
persona che ami, come un drogato cerca la sua dose, non puoi farne a meno. Cosa
diresti se sapessi che questo amore così grande, questo amore quasi ossessivo
io lo provo per te?
“E sei innamorato adesso?” mi chiedi
abbassando ancora di più la voce.
“Si…” ti rispondo piano. E’ come
se mi togliessi un peso dal cuore quando riesco a dirtelo. Vorrei avere il
coraggio di dirti che è di te che sono innamorato.
“Ah…Bene, meglio per te” la tua voce è
così incedibilmente triste...deve
farti soffrire veramente tanto questo amore che provi.
Chiunque sia la fortunata è davvero stupida a farti star
male così. Però è così fortunata ad averti.
Io non lo farei mai…non sopporterei mai l’idea
di essere io a farti soffrire.
“comunque cosa volevi dirmi? Non credo che sei venuto qui alle 6 per chiedermi se ero innamorato”
“no, in realtà no…ma non importa”
“Reita, ti conosco
abbastanza bene da azzardare che non stai per niente bene, e che forse è
l’amore che ti fa male…” mi volto, cercando di guardarti
negli occhi
“capita, no? L’amore fa soffrire
spesso. Piuttosto…com’è che non mi hai detto
nulla della fortunata ragazza?” mi dice cambiando argomento e cercando di
mettere su un finto sorriso.
Falso.
E’ un sorriso finto, tirato.
E fino a due secondi fa, vedevo benissimo la tristezza nei
tuoi occhi.
“Bhè, in realtà…”
“no no,
nessuna realtà! Dobbiamo assolutamente conoscere presto chi è la fortunata che
ti sopporterà!” dici dissimulando ancora il dolore con una finta risata
Dio, è quasi ironico sai.
Non c’è bisogno che te la presenti Reita. Primo perché, piccolo dettaglio non è una ragazza, e
secondo, altro piccolo dettaglio, la persona che amo ce l’ho davanti,
solo che, dettaglio non trascurabile, non gli ho mai detto di essere innamorato
di lui.
Piccoli dettagli,
ne fanno uno grande.
“Perché invece che cambiare discorso, non mi dici
che cosa eri venuto a dirmi?” gli chiedo, notando che ormai il thè è più che fatto.
“non è importante”
Gli porgo la tazza del te guardandolo di traverso
“stai cercando di farmi credere che sei venuto qui all’alba solo e soltanto per chiedermi se ero
innamorato? No, scusa Reita, ma sinceramente non ci
credo. Quindi ora te le farò io due domandine.”
“Guarda che veramente ti ho trovato a passeggiare in
strada con un mano sanguinate, non mi sembra che tu
stia esattamente bene”
“l’hai detto prima anche tu, l’amore
certe volte fa soffrire tanto”
“Piuttosto dimmi…ho indovinato prima quando ho
detto che soffrivi per amore?”
“si…”
Lo sapevo, lo sapevo che eri innamorato, ci avrei
giurato.
E lei ti fa soffrire.
La odio per questo.
E la invidio. La sto invidiando veramente tanto,
perché ha una fortuna sfacciata ad avere la possibilità di stare con una
persona come te. E la sta buttando.
La gente non si accorge mai in tempo delle
occasioni che perde.
Bhè neanche io me ne sono accorto, a
dire il vero. Avrei potuto dirti che mi ero innamorato di te, avrei potuto non
essere così stupido, e forse a quest’ora non saremmo stati qui a dirci
che l’amore fa soffrire
E’ divertente, invidio e odio una ragazza che
non conosco.
Vorrei essere io al suo posto. Vorrei essere io la
persona che ami.
Sono davvero un idiota.
Se te lo avessi detto prima, a quest’ora le
cose sarebbero diverse.
“posso chiederti come mai?”
“è complicato da spiegare…”
“bhè sai, sono le 6,
abbiamo le prove alle 9 e non credo che né io né te ci
addormenteremmo più a quest’ora….quindi, credi di riuscire a
dirmelo in tre ore?” gli chiedo sedendomi. Si siede di fronte a me,
poggiando la tazza di thè di fornte
a se.
“ecco, vedi…è complicato, davvero. E’
vero, sono innamorato di qualcuno, solo che…questa persona non lo sa. E’ questo che mi fa male”
“non lo sa? E perché non
glielo dici allora?” certo, parlo proprio io, come no. Dovrei
essere l’ultima persona a dire una cosa simile.
“perché è difficile dirglielo, e ho paura che
non lo accetti. Lo sai, la paura ti frega
terribilmente”
E mai, avresti potuto dire una frase più vera.
Mi pare di vedere me stesso in questo tuo atteggiamento.
“e perché non dovrebbe?” mi sento davvero
stupido a parlarti così, quando in realtà, io non faccio nulla di quello che
sto dicendo così facilmente davanti a te.
“per un milione di motivi…”
“Ryo, la ami veramente?”
“si…”
Bene, ora tirerò fuori uno dei miei soliti discorsi inutili
e falsi...già neanche io ci credo a quello che ti dirò
E’ un discorso falso se non ho il coraggio di
metterlo in pratica.
E’ ridicolo che ti dica questo. Non tanto per la cosa in se, è proprio ridicolo che sia io a dirtelo.
“Se la ami davvero, non dovresti neanche farti
venire il dubbio, se ti dirà che non ti ama, è solo peggio per lei, ma deve
saperlo. Deve sapere che potrebbe perdersi molto. Non vale la
pena perdere la possibilità di stare con la persona che ami solo per
paura.” mi rendo conto di aver cominciato un discorso in cui non credo
neanche io, dal momento che sto dicendo l’esatto contrario di quello che
faccio in realtà.
Non ci sono milioni di motivi per cui non dovresti dirglielo, e non ci sono
neanche motivi per cui non dovrebbe accettare quello che provi, visto che è
sicuramente qualcosa di sincero. E’ questo che conta, no? che i tuoi sentimenti siano sinceri, poi se sarà difficile
stare insieme, per via del gruppo, allora sarà un altro problema. Ma se vi
amate davvero non sarà importante. E' supido perdere
l'occasione migliore della nostra vista per paura. Non sai quando ti
ricapiterà.
Personalmente preferirei avere il rimpianto che sia una storia finita male,
piuttosto che provare continuamente il rimorso per non aver neppure provato a
iniziarla, la storia. E poi..”
“Taci un attimo Taka!”
“hey!calma, ne...”
“...ti amo”
Ed eccola qui che torna a fracassarvi le scatole! Ebbene shi, un altro capitolo *riot*
Chiunque abbia pensato che i pensieri di questi due sono contorti..........ha
indovinato in pieno!
Pensieri contorti e sentimenti contorti.
La premessa d'obbligo è che chiedo scusa già in anticipo perchè trovo questo
capitolo estremamente banale, per qualche ragione che non so spiegarmi
nemmeno io, ma credo che forse molti lo troveranno così.
Ed è anche arrivato in ritardoXD Ma non era
decisamente il caso di fare un altro mezzo capitolo.
Va bè passiamo ai ringraziamenti che è meglioXDDD
Ringrazio tutti quelli che hanno letto, come sempre, spero che il capitolo sia piaciuto^^
Grazie a shadows_in_the_moon, che ha messo la ficcy tra i preferiti: spero che continui a piacerti^^
Un grazie va alla mia lowa, che
so che la leggerà prima o poi^^
Grazie a GothicGirl: "riesci
a far entrare nei pensieri dei personaggi" che tu l'abbia detto mi fa
immensamente piacere^^ Sono felice che ti piaccia come scrivo, e che sono
riuscita a farti entrare un minimo nei pensieri contorti del caro ReitaXD (quasi quasi era inutile
anche la 44 magnum di AoisamaXD). Però alla fine ce
l'ha fatta (era ora, neXD). Come ho detto prima il
capitolo è decisamente banale, ma spero che ti sia piaciuto comunque cara! Come
sempre, grazie per le recensioni<3<3
Grazie a Rukisan: finalmente sono
riuscita a finire di leggere quasi tutte le tue storie *riot*.
Prima o poi riuscirò anche a commentarle, promesso. (si
spera). La mente di Reita è un casino immane, me la
immaginavo così per qualche ragioneXD
Questi due sono veramente scemiU.U Potevano
evitarsi di incasinarsi in strani trip mentali, e invece noooo,
perdiamoci per strada che va beneXD Alla fine per vie
traverse ce l'hanno fatta...o quasiXD
Ho detto all'inizio che probabilmente il capitolo ti sembrerà molto banale, ma
spero almeno si capisca çOç
Grazie anche a te che mi lasci sempre le recensioni troppo puccie*O*
<3<3
Grazie alla mia Kyo, che ormai neanche glielo
dico più, tanto indovina sempre. Che anche se arriva in ritardo, l'importante è
che arrivi, prima o poiXDD L'importante è che siano
graditi i suoi trip mentali. "Ma questo amore diventa
troppo grande, lo stordisce. Forse non ha la forza di sorreggerlo da
solo. Magari necessita di lui." è esattamente
così.
Necessita asolutamente di lui, perchè non può reggere
un amore così grande da solo, e non può neanche tenerselo dentro.
E finalmente parla.
A te più che a tutti devo chiedere scusa, perchè è veramente banale il
capitolo, lo so. In effetti l'ho rivisto un sacco di
volte, penso che questa è il meglio che ne posso irare
fuori.
Ti adoro mia Kyo, e non ti dirò mai grazie troppe
volte <3<3