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Autore: xxlollipamxx    22/02/2016    2 recensioni
La dolce SoYoung sogna un amore come quello che vede tra i suoi genitori e tutti credono che la persona che possa darglielo sia YoungBae, il migliore amico di suo fratello Christian che conosce da sempre. Lei non ci crede, o forse non vuole farlo non sa definire la loro relazione, ma è convinta che non abbia a che fare con l'amore. Come se non bastasse, lui è preso dal suo debutto come rapper e non può permettersi di preoccuparsi di sentimenti, ma ha fatto una promessa a Christian: la terrà d'occhio ora che lui non può farlo come vorrebbe perché impegnato con l'università.
Questa storia è la seconda stagione di "Be my star", il mio primo lungo esperimento che ho portato a termine. Potete leggerla qui su efp se volete, ma potete anche non farlo perché questa storia si regge benissimo da sola.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Be my star 2 

12

La YB. Ricordo ancora la prima volta che ho messo piede qui dentro: è passato tanto tempo, forse nove o dieci anni... JiHoon era davvero piccolo, ancora non si staccava dalle gambe di mamma, continuava a tenersi a lei come se avesse paura che da un momento all'altro sarebbe venuto qualcuno a portarlo via. Io, Christian e YoungBae, invece, ci siamo subito sentiti a casa nostra, dal primo istante ci siamo ritenuti liberi di scorazzare tranquillamente tra le sale ancora senza artisti da disturbare. Ci perdemmo quel giorno, non riuscivamo a tornare alla stanza dove i nostri genitori aspettavano il catering per l'inaugurazione dell'agenzia. Avrei dovuto avere paura, ma non era così, avevo mio fratello a tenermi una mano e YoungBae a stringermi l'altra, camminavamo tutti e tre vicini, loro ai lati per difendere me, la piccolina e soprattutto la paurosa del gruppo. Oggi, è ancora un labirinto per me, ma zio JiYong dopo quel primo giorno, ha fatto installare una serie di cartelli per evitare che altri si perdano... non che tre bambini di circa sette-otto anni siano un metro di giudizio valido, ma meglio non rischiare il vagabondaggio infinito all'interno dell'agenzia.

 

È tutto buio all'interno, tanto che quasi mi fa paura, ma devo convincermi a entrare da sola perché quando mi volto a guardare verso mio fratello, lo trovo col sedile abbassato e gli occhi chiusi... non vuole saperne di uscire al freddo e al gelo, ovviamente manda me! È un maestro nello schiavizzare i fratelli minori quando vuole...

Mi addentro e per i corridoi sono accesi solo dei piccoli faretti dai quali esce una luce soffusa che rende il tutto ancora più inquietante perché non ti permette di distinguere bene i colori e le cose che ti circondano. Mi domando perché zio abbia scelto un arredamento tanto macabro per la sua agenzia, ma di certo non è questo il mio problema al momento.

Scendo verso una delle tre sale prove, ma la luce è spenta.. non deve esserci nessuno dentro, così come nelle altre. “Dove diavolo sarà YoungBae?” penso tornando verso l'uscita dopo l'ennesimo buco nel vuoto. Spinta da non so neanche io cosa, torno nella prima sala prove, di solito è qui che si allena e se almeno trovassi un suo asciugamano, potrei capire che è qui da qualche parte e che non si è già avviato verso casa mentre io e Christian venivamo. Accendo la luce, prima non mi era neanche passato per la mente, avevo visto la luce spenta e per me era ovvio che lui non fosse dentro, ma non è proprio così... YoungBae c'è, sdraiato a terra sotto alla sbarra con una braccio sul viso e l'altro disteso sul pavimento, esattamente come dorme a casa. Mi avvicino stringendo il sacchetto che ho tra le mani e, una volta vicino a lui, mi prendo un attimo per guardarlo un po' prima che, quando sarà sveglio, ricominceremo a litigare. È così tranquillo adesso, così bello e non riesco a resistere alla voglia di sfiorare il suo mento sul quale sta iniziando a spuntare un po' di barbetta. “Deve passare davvero tanto tempo qui dentro per non avere neanche il tempo di radersi” penso passando l'indice piano sulla sua guancia e sentendomi stringere la mano poco dopo, come se fosse sveglio già da un po'. Toglie il braccio da sopra gli occhi e ci guardiamo senza parlare, io non riesco a dire niente, in realtà non so cosa dire per giustificare il fatto che lo stavo praticamente accarezzando. Lui perché non parla non lo so e sembra non averne comunque la voglia. Provo ad alzarmi, ma non me lo permette. È lui a venire verso di me e a incollare per l'ennesima volta le nostre labbra. Vorrei cedere, smettere di fare la difficile, ma sono ancora arrabbiata, o almeno questo è quello che credo, e lo allontano spingendo le mani contro il suo petto, il suo petto sempre più allenato e sul quale non dovrei soffermarmi più di tanto se voglio mantenere un minimo di autocontrollo.

<< Sono venuta per portarti la cena. Zia B ci tiene a non vederti stramazzare a terra sfinito. >> dico allungando verso di lui il sacchetto che sua madre gli ha preparato con tanta cura. Lui non stacca lo sguardo dal sacchetto, forse sta pensando che sono davvero andata per quello o forse non sta pensando a niente, in fondo se si è appena svegliato so quanto è poco mentalmente reattivo a qualsiasi stimolo esterno.

<< SoYoung, stai un po' zitta! >> mi rimprovera e, prima che io possa accorgermene, le sue mani stanno afferrando il mio viso. Mi bacia ancora e, questa volta, non posso tirarmi indietro, è già stato fin troppo faticoso la prima volta. Sono arrabbiata, non pazza! Rispondo al suo bacio e mi lascio travolgere da quelle emozioni che solo lui riesce a farmi provare. Infila una mano tra i miei capelli e mi spinge ancora di più verso di lui, come se ce ne fosse bisogno, come se non mi fossi già ancorata al suo petto nello stesso istante in cui ho smesso di resistergli. Si allontana lasciandomi un vuoto che quasi mi da fastidio provare e solo quando sento in lontananza la voce di mio fratello capisco il motivo.

<< È passata più di un'ora da quando sei entrata. Mi stavo preoccupando e state qui a non fare niente? >> Christian non sa proprio quando è il momento di farsi da parte e restarsene per i fatti suoi. Dentro mi me sto urlando tutto il mio risentimento verso mio fratello che arriva sempre nel momento meno opportuno perché anche se io non gli ho confermato niente, lui lo sa che YoungBae mi piace, me l'ha detto proprio lui poco fa, quindi perché viene a rompere le scatole? Forse proprio per questo?

<< Calmati. Cosa vuoi che le succeda qui dentro? Non fare l'apprensivo come al solito che non se la ruba nessuno la tua amata sorellina. >> risponde YoungBae con il suo solito tono sfrontato che usa quando parla con chiunque non siano i suoi genitori.... e me.

<< Gli uomini non sono affidabili e tu non sembri per niente una ragazza. >> dice mio fratello e, dagli sguardi che si lanciano, mi danno l'impressione di essere in guerra. Christian ha intuito che mi piace YoungBae, quindi perché si comporta così adesso? Non dovrebbe essere felice per me se riuscissi a raggiungere la persona che mi piace? Tra l'altro YoungBae è suo amico, non dovrebbe essere felice di per noi?

<< Hai molta fiducia in me, vedo. Credi davvero che ci proverei con lei? Siamo cresciuti come fratelli! >> YoungBae alza la voce e a me cade di nuovo il mondo addosso. Come può dire questo? Come può rifiutarmi ancora una volta senza che io mi sia mai dichiarata a lui? Guardo Christian e lo vedo nervoso. Per quanto riguarda YoungBae, beh, non riesco neanche a guardarlo in faccia. Mi incammino verso la porta senza dire niente a nessuno dei due, lasciandoli lì a prendersi a parole, lasciandoli a spingersi come se fossero due idioti qualunque, imprecando mentalmente contro zio JiYong per aver fatto costruire sale da ballo così grandi. Sono sulla soglia quando sento la frase finale, quella che mette fine alla loro lite ed è proprio YoungBae a pronunciarla, spezzandomi definitivamente il cuore... << IO NON LA VEDO COME UNA DONNA, VUOI CAPIRLO?! >> urla. Per un attimo il mio corpo non risponde ai miei comando, si blocca quando io vorrei continuare a camminare, aspetta sperando che in qualche modo lui ritratti quello che ha appena detto, ma non succede..

Finalmente le mie gambe tornano a muoversi e in poco tempo mi ritrovo davanti all'uscita, verso dove aspetto che Christian si decida a venire via.

Resto poggiata al muro con le braccia conserte a riempirmi di parolacce per aver ancora una volta ceduto a quel cretino di YoungBae che non fa altro che portarmi prima talmente in alto quanto non avrei mai pensato di poter arrivare e poi mi fa sprofondare nell'abisso più profondo. Ci sono cascata di nuovo, sono forse più arrabbiata con me stessa che con lui per essermi fatta fregare ancora.

Christian finalmente riemerge dal buio dell'interno e, senza dire una parola, ci avviamo verso la macchina.

<< Perché sei andata via? >> mi domanda all'improvviso mentre già siamo in viaggio per tornare a casa di zia B. Mi chiedo se è davvero così intelligente come ho sempre creduto o se invece in realtà non è altro che un idiota come quasi tutto il resto della popolazione maschile.

<< Dovevo restare ad ascoltare voi che litigavate come cretini? >> rispondo con una domanda, è la mia specialità. Non lo degno di uno sguardo, tengo lo sguardo rivolto verso l'esterno mentre lui prova a spiegarmi cosa si sono detti, ma non riesco a capire cosa dice, la sua voce arriva ovattata alle mie orecchie.

 

Non vedo l'ora di tornare a casa, di buttarmi sotto le coperte e dimenticare questa serata. Ultimamente sono tante le cose che voglio dimenticare, tutte a causa di YoungBae, tutto è iniziato quando ho capito che il mio interesse nei suoi confronti era qualcosa di più del bene che si vuole a un fratello. Lui questo, però, sembra che non riesca a non strapparmi il cuore dal petto ogni volta che ci avviciniamo un po' di più.

Siamo ancora da zia B, affogo i miei dispiaceri nel dolce che ha comprato mamma, quando il portone sbatte e la fonte di tutti i miei problemi entra nel salone dove siamo tutti quanti. Saluta sua madre con un bacio sulla guancia e poi tutti noi. Christian non lo degna di uno sguardo e YoungBae se ne accorge e si volta poi a guardare me che non riesco a reggere il suo sguardo e mi fisso sul mio dolce. Lo sento andare via dicendo che ha bisogno di farsi la doccia e poco dopo il mio cellulare squilla. Qualcosa mi dice che è lui e i miei sospetti sono fondati. C'è un messaggio che non so se voglio leggere o no. In realtà so che voglio leggerlo anche se ho paura di cosa possa esserci scritto e Christian mi guarda come se sapesse anche lui da parte di chi è questo messaggio. Lo apro col cuore in gola e, nel leggerlo, non so più cosa pensare... -Non prendere alla lettera tutto quello che dico. C'era Christian, non potevo dire altrimenti. Ne riparliamo la settimana prossima, torno a scuola.-



Buonaseraaa!! Sono tornata, anche se in ritardo, ma meglio tardi che mai si dice e spero che non mi prendiate a bastonate. 
Ora posso dirlo... è quasi praticamente ufficiale: SOYOUNG SMETTERA' DI SOFFRIRE! Bisogna reagire e ora l'ho capito. Se l'ho capito io, lo farò capire anche a lei :) YoungBae o cambierà o avrà a che fare con la mia e la sua rabbia.. 
Proverò a non sparire più per tutto questo tempo, promesso, ci ho messo tanto per finire questo capitolo perché ho cambiato idea milioni di volte su cosa far  succedere nell'agenzia e questo è il risultato con il quale mi sono ripromessa meno lagne per il futuro. YoungBae avrà pane per i suoi denti. ahahaha
Alla prossima!! ^^ 

  
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