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Autore: Calya_16    23/02/2016    1 recensioni
Buffy ha avuto una vita difficile, e va dallo psicologo per farsi aiutare a superare il suo passato.
Ma improvvisamente arriva nella sua vita Spike, e la sconvolgerà più di quanto pensa.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, Rupert Giles, Un po' tutti, William Spike, Willow Rosenberg
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Buffy si avvicinò a Willow, staccandosi un attimo dal suo ragazzo, che le era rimasto incollato addosso da quando erano arrivati a casa di Xander.
“Willow, come va?”
“Alla grande, Buffy. E dimmi, ti piace il tuo nuovo lavoro?”
Le sorrise la rossa.
“Lo adoro. Randy è andato via tre giorni fa e torna dopodomani e mi ha lasciato il negozio per questi giorni!”
Le disse contenta Buffy, andando a sedersi sul divano, con Willow che la seguì.
“Sono contenta, davvero. Randy ha un intuito speciale: capisce subito le persone; e ha capito di potersi fidare di te”
Le disse Willow.
“Non mi hai raccontato come fai a conoscerlo così bene”
Osservò Buffy, portandosi l’indice al mento.
“Ecco, lo conosce da un anno, più o meno. All’università, nel corso di letteratura inglese, siedo vicina a suo nipote”
Willow arrossì un poco.
“Sai, io e William non ci sopportavamo tanto all’inizio, poi abbiamo studiato un paio di pagine insieme e abbiamo scoperto di essere entrambi dei secchioni”
“Su di te non avevo dubbi”
Le disse Buffy, e le due amiche si misero a ridere. Poi, Willow continuò:
“Il giorno prima del tuo compleanno, l’anno scorso, stavamo camminando verso casa di Riley e ho visto che lui andava in un negozio di magia. Così mi ha presentato il proprietario, suo zio Randy, e ho cominciato a frequentare il Magic Box”
Finì Willow battendosi le mani sulle cosce.
“Sai, io conosco William”
Se ne uscì Buffy, guardando il tavolino con sopra la scatola chiusa di Monopoli. Willow si girò verso di lei, un po’ stupita.
“Come fai a conoscerlo? Va raramente al negozio”
“Ecco, Spi-, cioè William, è entrato in negozio il primo giorno che ho iniziato a lavorare, mentre stavamo chiudendo, e Randy mi ha detto che è suo nipote, ma io lo avevo già visto in precedenza”
Qui Buffy si fermò. Non aveva raccontato a Willow del primo, insopportabile incontro che aveva avuto con Spike e la sua ragazza. L’amica la guardò attentamente e Buffy sospirò, proseguendo, improvvisamente seria e le raccontò di quel giorno che era uscita dallo psicologo e tutto il resto.
“Quindi, William è il figlio del tuo psicologo e il nipote del tuo capo. La sua ragazza crede che tu sia una pazza e fino all’altro giorno tu e William vi odiavate”
Sintetizzò Willow, contando il tutto sulle dita.
“Hai scordato che tu hai conosciuto William prima di me”
Le ricordò Buffy, e Willow si appuntò mentalmente e sulla mano anche quest’ultima cosa.
“Però, cavoli Buffy! Non mancano le sorprese nella tua vita”
Le sorrise la rossa.
 
          °°°°°°°°°°
 
Il giorno dopo Buffy aprì, ancora un po’ addormentata, il Magic Box. La giornata scorse tranquilla, ma si stupì che quando era ora di chiudere il negozio Spike non era ancora arrivato.
 
Spike si voltò e guardò Drusilla dormire accanto a lui. Sospirando, si girò e dopo aver visto l’ora decise che poteva andare al negozio. Non sapeva perché si era comportato così, ma il giorno prima vedere Buffy che andava via a braccetto con Capitan Cartone gli aveva dato uno strano, insopportabile fastidio. Si alzò e cominciò a vestirsi, mentre Drusilla si svegliava.
“Dove sta andando il mio principe?”
“Al negozio di mio zio. Lo sai che ci sono andato anche in questi giorni”
“Corri di nuovo da Raggio di Sole?”
Spike cominciò ad irritarsi. Una volta amava Dru. L’amava davvero. Ma aveva sentito qualcosa spezzarsi dentro di lui e adesso la trovava solamente insopportabile, con quel suo tono da bambina viziata e quel suo modo assurdo di parlare. Senza neanche risponderle si mise lo spolverino e si infilò in tasca le chiavi della moto, per poi uscire fuori da casa di Drusilla e andare al Magic Box.
 
Buffy finì di mettere a posto e si guardò attorno. Aveva già il cappotto e stava per prendere le chiavi e andarsene quando sentì Spike entrare. Si girò e vide che avanzava verso di lei.
“Perché hai il cappotto?”
Le chiese senza troppe gentilezze. Buffy si stupì di quel suo modo brusco e gli rispose allo stesso modo, arrabbiata.
“Perché ho finito di pulire e mettere a posto. Questa sera ho dovuto fare tutto da sola. Potevi avvisare”
Si avviò verso la porta quando sentì la mano di lui prenderle il braccio e farla voltare.
“Sei riuscita a farlo anche senza di me. Non farmi pesare questa cosa più di tanto”
Le disse lui arrabbiato. Era arrabbiato per quello che era successo ieri sera, per i sentimenti che non era riuscito a capire, perché voleva lasciare Dru ma non sapeva ancora come fare. E tutto questo perché Buffy era entrata nella sua vita.
“Ma ti eri preso un impegno!”
“Non sono un dipendente!”
Le lasciò il braccio e la guardò intensamente negli occhi.
“Potevo anche fare a meno di venire adesso”
“Giusto. Potevi semplicemente chiamare e dirmi che non riuscivi!”
“Perché ti pesa tanto che non sia venuto qui ad aiutarti?”
Buffy non rispose, semplicemente abbassò lo sguardo e guardò a terra. Non aveva una risposta. Sentì lui ridere.
“Non hai neanche una risposta e pretendi che io sia qui per te. Buonanotte Buffy”
Le disse andando alla porta. Lei sentì le lacrime farsi spazio sul suo viso e riuscì solo a dire:
“Perché pensavo che fossimo amici e che stessi bene in mia compagnia”
Lui si bloccò e si voltò: vide che sulle guance di lei vi erano fragili lacrime. Gli si strinse il cuore e tornò da lei.
“Scusa, è che vorrei fare una cosa e non ci riesco e questo mi stressa”
Buffy annuì, per poi togliersi le lacrime dal viso con il dorso della mano.
“La tua vita privata non mi interessa. Visto che non siamo amici non so cosa farci”
Spike la fissò scioccato uscire dal negozio e sentì la rabbia tornare dentro di lui. Perché deve fare così? Perché?! Si chiese seguendola fuori.
“Buffy! Ascoltami!”
Le urlò e lei si girò, andandogli di nuovo vicino.
“Cosa vuoi ancora da me, William?”
“Scusami. Non volevo aggredirti in quel modo”
Buffy rise amaramente.
“Vorrei che ritornassimo a scherzare come prima”
Disse lui.
“Già, non facciamo altro che litigare”
Finì lei, abbassando lo sguardo. Lui le si avvicinò un altro po’. La trovava così adorabile, così… Spike si fermò con la mano a mezz’aria. Cosa stava facendo? Perché si stava comportando in quella maniera? Buffy non si accorse che lui aveva sollevato la mano per accarezzarle il viso e quando lui la ritirò lei alzò il capo.
“Allora, tutto come prima?”
Gli chiese, speranzosa.
“Tutto come prima”
Si sorrisero e lui si offrì di accompagnarla a casa. E si avviarono verso la moto, sfiorandosi un paio di volte inconsapevolmente la mano, mentre una scarica elettrica le prendeva “dal nulla”.
   
 
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