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Autore: lolli89    26/02/2016    3 recensioni
James Phelps e la sua ragazza Italiana si trovano di fronte a scelte importanti, che potrebbero cambiare la loro vita... oppure no, potrebbero addirittura dividerli. Cosa sceglieranno di fare? Cosa sarà mai, questo ostacolo tra loro? E se lo supereranno, quali sorprese riserverà la loro storia? Saranno belle, o dovranno superare le avversità? Sarà tutto rosa e fiori, o troveranno anche spine, nel mezzo? Come sempre, quando trovate Xx metteteci il vostro nome, così la storia, spero, sarà più realistica!
Per ora vi lascio nel dubbio, se siete curiosi, leggete!
lolli89
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Phelps, Oliver Phelps
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 << Io dico… di tenere questo bambino! Il cuore ha vinto sulla ragione… sarò pazzo, ma non voglio rischiare di perderti ora che ti ho trovata! E… credo di non aver mai voluto perdere neanche il nostro bambino. Forse avevo solo paura di una responsabilità così grande… e ho reagito così. Certo qualche sacrificio si dovrà fare, ma per non perdervi sono disposto a farli tutti. Scusa se ti ho lasciata da sola ad affrontare tutto… potrai perdonarmi? >>, disse James, finalmente sereno, appoggiando le mani sulla pancia ancora piatta della ragazza.

<< Dici sul serio?! Oh, amore mio! >> fece lei saltandogli al collo dalla felicità con le lacrime agli occhi. In un attimo tutta la tensione che si era creata nei giorni precedenti era sparita, come se non fosse mai esistita.

<< Certo che ti perdono… dispiace a me essermi comportata così male in questi giorni… e di averti ferito >>, gli disse, scusandosi, baciandolo.

<< Ma… sei sicuro? >>, gli domandò prendendogli il viso tra le mani, portandolo vicino al suo.

<< Si. Voglio tenere nostro figlio. Dicono che le cose più belle sono quelle inaspettate, no? Eccola! La luce nei tuoi occhi è tornata… >>, disse osservandola bene, stringendosela ancora di più al petto, i piedi di lei che penzolavano a svariati centimetri da terra, finalmente sorridente e felice.

La ragazza sorrise e lo baciò a lungo, affondando le dita nel suoi capelli e scompigliandoli tutti: un bacio dolce e delicato, le lingue che si toccavano, si sfioravano e giocavano l'una con l'altra, recuperando il tempo perso in quei giorni.

<< Eccolo qui… il profumo che preferisco al mondo… il tuo bacio, le tue labbra… e anche la tua barba! Le tue grandi mani su di me… ti ho mai detto quanto le adoro? Mi sei mancato da morire >>. gli disse Xx abbracciandolo forte e riempiendosi le narici del suo profumo.

<< Anche tu sei qui, finalmente… ora posso stringerti di nuovo. Siamo stati più lontani in questi giorni che quando parto per qualche viaggio… >>, rispose James, il viso affondato nei suoi capelli.

<< Hai ragione… sono stati i dieci giorni più brutti della mia vita… stare nell'incertezza… ma ora è passato >>, gli disse più tardi, a letto, a coccolarsi ed abbracciarsi sotto le coperte.

<< Sono stati terribili anche per me, era… come se si fosse creato un muro tra noi… la sola idea di perderti era insopportabile >>, le disse stringendola ancora più vicino a se.

<< Era inconcepibile anche per me quest'idea, non credo ce l'avrei fatta a lasciarti andare… sapendo quanto ci amiamo… non potevo neanche pensarci… il solo pensiero era folle >>, rispose lei, scossa da un brivido al solo pensiero.

<< Per fortuna abbiamo trovato una soluzione senza arrivare a separazioni… nemmeno io ce l'avrei fatta a lasciarti andare >>, disse dandole un bacio sulle labbra, carezzandole il viso.

<< James… amore… io direi di aspettare i tre mesi prima di dirlo a tutti.. parenti e amici… sai, sono i mesi più critici… o tu vuoi già dare la notizia? >>, gli domandò guardandolo per studiarne la reazione.

<< Io lo potrei urlare dalla gioia… ma aspettiamo, va bene. Solo… io… ne ho parlato a Oliver, quando sono stato a Londra. Avevo bisogno di sfogarmi e parlare… e lui mi ha suggerito per primo l'idea che avevo solo paura di una responsabilità del genere… Gli ho chiesto di non dirlo a nessuno, e non lo farà… mi dispiace… >>, ammise James arrossendo.

<< No… non ti dispiacere. Non importa, va bene lo stesso… è il tuo gemello, era normale che ne volessi parlare con lui. Che ti ha detto? >>, lo rassicurò.

<< In pratica che ero un cretino che aveva paura e ti aveva abbandonata dopo una notizia bomba che probabilmente aveva scosso anche te. Mi ha detto anche che mi avrebbe preso a calci nel sedere, se me ne fossi andato lasciandoti da sola con mio figlio >>, riassunse.

<< È perspicace. E non credo che scherzasse, nella parte in cui ti diceva di prenderti a calci >>, ridacchiò Xx, che aveva notato come Oliver avesse centrato in pieno il problema.

<< Credo anche io… e non vede l'ora di diventare zio >>, la mise in guardia James ridendo, e Xx ridacchiò insieme a lui.

<< A proposito di aspettare… sai per cosa non dobbiamo aspettare, invece? >>, fece Xx.

<< Non saprei, per cosa? >>, domandò James disorientato.

<< Per questo >>, gli disse, un secondo prima di posargli le mani dietro la testa e spingerlo verso il basso, dove ad aspettarlo c'era la sua bocca.

Le loro labbra si scontrarono voraci, le loro lingue si cercavano, si intrecciavano, i loro denti mordevano le loro labbra. Le mani di Xx correvano dal collo di James fino ai suoi capelli, passandoci le dita in mezzo, cosa che lui adorava, e poi scendevano sulle guance, ad accarezzarlo. Il ragazzo era famelico: voleva toccare e baciare ogni centimetro della fidanzata, staccò le sue labbra da quelle di lei, e scese a baciarle il profilo della mascella, e poi andò al collo, alternando baci ardenti a piccoli morsi audaci: Xx aveva gli occhi chiusi, le labbra semiaperte ad assaporare queste sensazioni.

Quando James arrivò alla pancia della ragazza, però, la sua bramosia si placò un po', sostituita da una dolcezza infinita. Alzò la maglietta che aveva Xx e le tolse il reggiseno, le guardò la pancia con uno sguardo carico di venerazione, e prese ad accarezzare tutta quanta la superficie ancora piatta dell'addome di lei, non tralasciandone neanche un centimetro, dopodichè fece con le labbra lo stesso percorso fatto dalle mani, lasciando una scia di baci gentili e delicati. Xx guardava la scena intenerita, con il sorriso sulle labbra, mentre le mani gli carezzavano le spalle, e poi il ragazzo fece una cosa che la lasciò senza parole.

<< Hi little baby… I'm dad… and… ehm… welcome among us… >>, disse James incerto, le labbra a un millimetro dall'ombelico, e poi guardò in su verso Xx, che gli fece un sorriso radioso di incoraggiamento.

<< I can speak in English to our son, sometimes? >>, domandò.

<< You may not… you have to. All'italiano penso io >>, gli disse lei, e il ragazzo annuì.

James sfilò la sua maglietta in un unico rapido gesto, mettendo in mostra il suo corpo, le sue grandi spalle, e i muscoli delle braccia, e quella visione accaldò Xx, accendendo il desiderio ancora più in profondità dentro di lei. Il ragazzo tolse anche la sua maglietta, impaziente di ammirarla, e Xx sollevò le braccia per aiutarlo. James percorse il corpo di lei con gli occhi, famelico: non ne aveva mai abbastanza, ne voleva sempre: ancora e ancora, sempre di più, incapace di resistere.

Le mani di James risalirono dal ventre sui fianchi, e su, tra le costole, poi si spostarono sui seni di lei, che già avevano la pelle d'oca e bramavano quel contatto. Nel frattempo Xx aveva preso di nuovo possesso della sua bocca, baciandolo esperta, come sapeva che lo faceva impazzire e con la lingua segnò il contorno delle sue labbra, piano, facendolo eccitare.

James scese con le labbra fino ai seni di lei, i capezzoli già turgidi e ben diritti, eccitati per lui… da lui. Con la lingua faceva dei cerchi, su uno di loro, mentre le mani si occupavano dell'altro seno, per poi darsi il cambio, e Xx si inarcò contro di lui, il respiro accelerato, mentre con le mani carezzava sempre più forte le sue spalle e i muscoli delle sue braccia, poi la lingua di James tornò all'improvviso a introdursi sfacciata nella sua bocca. Anche le mani di Xx si fecero più sfrontate, e scesero giù, passando sul suo petto, stringendo un po' la leggera peluria che aveva, per poi scendere ancora, dove la peluria diventava più scura, arricciandosi sul dito qualche pelo un po' più lungo, vicino al bordo dei boxer neri, ma infilando subito le mani dentro, senza esitazione, togliendoglieli un secondo dopo.

James gemette al contatto con le sue mani fredde, e lei sorrise nel bacio, compiaciuta dalla sua reazione. Gli passò una mano sulla lunghezza dell'asta, carezzandolo con le dita, facendo dei piccoli cerchi con un dito, mentre l'altro mano era scesa a carezzare i testicoli, e quando il ragazzo sentì la mano di lei lì, trattenne bruscamente il fiato, staccandosi un millimetro dalle sue labbra e iniziando a respirare pesantemente: Xx lo stava facendo impazzire con quelle carezze.

James sentì che stava per arrivare, così prese la ragazza per i polsi, spostandole le mani.

<< Non voglio avere l'orgasmo così oggi… >>, le sussurrò roco, e Xx fremette davanti a lui e a quelle parole. Il ragazzo si chinò tra le gambe di lei, allargandole le cosce, e con la lingua partì dal ginocchio, diretto al centro della femminilità di lei, già umida e pronta ad accoglierlo.

Con i denti le afferrò le mutandine, e aiutandosi con le mani le tolse di mezzo. La lingua del ragazzo affondò in lei decisa, sicura, e a Xx sfuggì un gemito piuttosto sonoro, mentre James continuava quella dolce agonia, frugando ed esplorando dentro di lei, il suo posto preferito nel mondo: era come tornare a casa, ma ogni volta non sapeva che aspettarsi, era nuovo ed eccitante.

Xx continuò a gemere senza posa, alzando il bacino contro la sua lingua, e James gemette soddisfatto: << Yes Xx… così… lasciati andare… >>, le sua voce era gonfia di desiderio.

La ragazza aprì ancora di più le gambe, mentre lui si alzava, schioccando le labbra soddisfatto, e premeva la punta del suo membro contro la femminilità di lei, ma prima che potesse entrare completamente, la ragazza si girò, erano entrambi inginocchiati sul letto, i respiri affannosi, gli occhi bramosi e i corpi che chiedevano di placare il loro desiderio.

James la guardava interrogativo, lei gli avvicinò la bocca all'orecchio, e gli sussurrò nel modo più sensuale e provocante chi gli riuscì: << Wait… voglio farlo così… >>, e si girò, le spalle attaccate al suo petto, gli prese una mano e se la mise su un seno, mentre portò l'altra tra le sue gambe. Poi prese l'eccitazione di lui con la mano libera, e la avvicinò al suo ingresso.

<< Si… esattamente così… ora puoi farmi quello che vuoi… >>, sussurrò ancora roca lei, provocante, baciandogli la mandibola e portando una mano ai testicoli di lui, che punzecchiò ancora.

James era ammirato ed eccitato dal momento e da quello che gli aveva detto la fidanzata, che gli aveva anche mostrato esattamente cosa voleva, e lui fu ben felice di accontentarla. James la penetrò con una sola spinta violenta, per poi fermarsi dentro di lei, baciarle l'angolo della bocca, mentre una mano stringeva i seni, e l'altra era salita alla sua bocca, infilandole un dito sulle labbra, e lei lo succhiò piano, languidamente, mentre lui le baciava il collo e le spalle.

James cominciò a muoversi piano dentro di lei, con una lentezza devastante: sembrava che la facesse apposta, più lei non resisteva e gli implorava di continuare, e più prolungava quel contatto.

Poi una spinta più energica, più profonda, che riempì Xx.

<< Oh… James… yes… >>, riusciva a rantolare lei, presa da un turbinio di emozioni e da un fuoco che ardeva dentro di lei, il petto che si alzava e abbassava convulsamente

<< Yes? Così? >>, fece lui affannato, aumentando ancora di più il ritmo del bacino e delle sue spinte, le labbra gonfie di baci, i capelli che perdevano qualche gocciolina di sudore, che scendeva tra le sue spalle, e lungo il suo collo, rendendolo più sexy e desiderabile che mai.

<< Così… >>, sussurrò Xx, più a se stessa che a James, che però la sentì lo stesso, e sfregò con più energia la mano sul suo clitoride e strinse di più un seno. Alla ragazza mancò il fiato. Il sangue scorreva impazzito nelle sue vene, affluendo tutto in un punto, tra le sue gambe, e arrivò: un piacere inarrestabile, che prendeva vita nel suo ventre ed esplodeva, diffondendosi ovunque nel suo corpo, facendola tremare da capo a piedi Un grido uscì incontrollato dalla bocca di Xx, un grido che invocava James, e a quel punto l'orgasmo raggiunse anche il ragazzo, con un gemito animale a fianco all'orecchio della fidanzata.

<< Sei ancora più bello ora >>, si trovò a dire Xx, con un sorriso stampato in viso, senza riuscire a fermarsi in tempo.

<< Questo fa molto bene al mio ego >>, rispose lui ridacchiando, baciandole il collo, e anche la ragazza sorrise.

Dopo qualche secondo uscì da lei, si sdraiarono, e lei gli appoggiò la testa nell'incavo della spalla.

<< Anche tu sei molto bella dopo l'amore >>, le disse lui baciandole i capelli.

Erano ancora nudi, avvinghiati l'uno all'altro, e la mano di James finì sulla pancia di lei, subito raggiunta da quella di Xx, che intrecciò le dita della propria mano con quelle del ragazzo.

<< Questo fa bene alla mia autostima >>, lo imitò lei, e scoppiarono a ridere insieme, felici.

 

<< James io… ti devo dire una cosa. In questi dieci giorni sono andata dal medico, ho fatto gli esami del sangue, che hanno confermato che sono incinta. Mi ha consigliato di prendere acido folico, ferro, calcio e proteine, anche se più che un consiglio era un ordine. Poi mi ha mandato a parlare con la mia ginecologa… che voleva fissare la prima ecografia… non subito! Ha detto che la prima si fa tra la undicesima e la tredicesima settimana, di solito, e io sono di quattro settimane appena… quasi cinque in verità. Comunque il punto è: io vorrei… ehm… che ci fossi anche tu >>, disse Xx d'un fiato. Stavano facendo colazione, il giorno dopo che avevano deciso di tenere il loro bambino, ma la ragazza aveva un po' d'ansia nella voce, e James la guardò, trovandola più attraente che mai.

<< Hai paura che ti dica di no, che non posso esserci? >>, le domandò lui, osservandola bene.

<< Si, sai, se hai degli altri impegni fissati non è un problema, ci vado da sola… >>, disse lei velocemente.

<< Vuoi scherzare? Non me la perderei per niente al mondo! >>, le disse lui, capendo dove volesse andare a parare la ragazza.

<< Oh, bene!! >>, fece lei tirando un sospiro di sollievo.

<< Non ho grossi impegni al momento. Tu prenota quando vai meglio, e io mi adatto, se dovesse venire fuori qualche impegno, lo posso sempre spostare. Tu e il nostro bambino venite prima di tutto >>, disse lui, facendo sedere Xx sulle sue gambe, dando un bacio a lei e alla pancia.

La ragazza si commosse.

<< Ehi! Amore mio, non piangere, è la verità! >>, esclamò, asciugandole le lacrime con le dita.

<< S- scusa. Sono gli ormoni. Ho cominciato a leggere un sito dove ti danno consigli e dove si spiega cosa accade al bambino settimana in settimana, sia al bambino che alla mamma, e dicono che potrei avere sbalzi d'umore, essere ipersensibile e cose così. Magari te lo farò leggere, parla anche dei papà >>, disse lei sorridendo.

<< Va bene, allora, sono curioso di leggerlo >>, disse lui sorridente baciando la sua ragazza.

<< James, prima che me ne dimentichi. Il dottore mi ha dato una lista di cibi da non poter mangiare, in gravidanza, e ha detto che tu potresti farmi compagnia, sai per non farmi cadere in tentazione, ed essere più partecipe >>, riferì allegra lei.

<< Cosa?? >>, James faceva finta di essere sconvolto, la bocca mezza aperta.

<< Sei proprio un bravo attore >>, disse lei ridacchiando vedendo la scena, tirando fuori la lista e mostrandogliela. James la guardò sorridente, anche per quell'allusione alla recitazione, e lesse il foglio.

<< Mmm… dopotutto non sarà così difficile >>, disse leggendo attentamente.

<< Certo, quando sei alle partite con gli amici, mangia pure quello che vuoi >>, gli disse lei alzandosi, baciandolo leggera sulle labbra.

<< D'accordo allora >>, le sorrise, alzandosi anche lui.

 

<< Sei nervosa? >>, le chiese James guardandola con la coda dell'occhio: stavano andando a fare la prima ecografia.

<< Si… insomma, so che non c'è motivo per esserlo, ma sono tesissima >>, confidò, torcendosi le mani.

<< Andrà bene, non ti preoccupare. Sono sicuro che troveranno che tutto è regolare >>, le disse cercando di infonderle coraggio.

<< Si, finalmente conosceremo il nostro piccolino… o piccolini. Sai, avendo tu un fratello gemello, ho letto, e poi mi ha confermato il medico, che le possibilità di avere a tua volta dei gemelli è più alta, rispetto le altre coppie >>, gli disse cauta Xx, per non spaventarlo.

James rimase immobile per qualche secondo. Non ci aveva minimamente pensato all'ipotesi gravidanza gemellare, il pensiero non l'aveva neanche sfiorato… e a pensarci era assurdo! Lui aveva un fratello gemello, doveva per forza venirgli in mente!

<< Ora non cadere in uno stato di shock, per favore >>, fece Xx, vedendolo: era come quando gli aveva detto di essere incinta, stessa espressione.

James fece un respiro profondo e si riprese: << Ok, se sono gemelli ce la faremo. I miei ce l'hanno fatta, ce la fanno tutti. Sono stato solo colto alla sprovvista, nella mia testa, ogni volta che ci penso, mi figuro un solo bambino, ma sono stato sciocco a non pensarci neanche! >>, disse lui, e Xx aveva tirato un sospiro di sollievo: non aveva reagito poi male a quella possibilità.

<< In ogni caso, non vedo l'ora di conoscerlo, o conoscerli >>, disse, sfoderando quel sorriso timido a cui lei non sapeva resistere, e Xx arrossì.

<< Speriamo sia tutto ok, insomma… non c'è stato quasi giorno in cui non avessi le nausee, che poi mi chiedo: perché mai le chiamano nausee mattutine, se durano tutto il giorno?? >>, sbottò lei, e James ridacchiò, vedendola.

<< Non è divertente! >>, esclamò, ma non riusciva a stare seria vedendo James che rideva, e alla fine cedette anche lei, ridacchiando con lui.

<< E ti ricordi quando ti è toccato dare via il gelato alla liquirizia, perché non ne sopportavo l'odore, anche se a me piace quel gusto? >>, fece lei passandogli una mano tra i capelli.

<< Si, o quando mi hai detto che se volevo starti vicino non dovevo più usare quel profumo per il resto della gravidanza, perché ti infastidiva! >>, ricordò James, continuando a ridacchiare.

<< Amore mio, non riuscivo a stare a meno di un metro da te, per quell'odore! Vedi un po' te… e poi lo sai, no? Il profumo che preferisco è il tuo, quello naturale che emana la tua pelle >>, gli disse baciandogli il collo.

<< Mph, adulatrice >>, fece lui sorridendo.

<< Se funziona >>, fece spallucce, e il ragazzo le scompigliò i capelli.

<< A parte gli scherzi, sono un po' preoccupata soprattutto per il fatto che ho vomitato spesso, a causa anche della nausea, non so quanto possa andare bene, dicono che è normale, almeno all'inizio, che per ogni donna è diverso, però voglio sentirmelo dire dal medico. E tu sei un perfetto gentiluomo in questi casi, perché mi tiri indietro i capelli, mi fai stendere e bere un bel bicchiere d'acqua, e poi a te tocca sistemare >>, continuò in tono amorevole, guardandolo.

<< You don't worry about these things, you understand? Io lo faccio senza problemi, si tratta di nostro figlio >>, le disse lui.

<< Sai, James? Quando parli del bambino ti si illuminano gli occhi… hai notato? >>, domandò.

<< Really? Non l'avevo notato… sarà perché sono emozionato… >>, fece lui timido, abbassando un poco lo sguardo, arrossendo.

<< Lo credo anche io, più di quanto tu non lo dia a vedere >>, fece lei, felice.

<< Non ti si può nascondere niente, eh? Mi conosci troppo bene… >>, disse lui sfoderando il suo sorriso timido.

<< È più di un anno che stiamo insieme, conosco bene il mio pollo. Come farei a vivere con due o più Phelps e mezzo in casa? >>, gli chiese sorridente.

<< Ho detto qualcosa di strano? >>, chiese subito dopo, guardando l'espressione di lui.

<< No, anzi… solo che sentire “ due o più Phelps e mezzo in casa “ mi ha fatto pensare, mi ha fatto un certo effetto… bello sicuramente! Non ci avevo pensato che avrà il mio cognome… aspetta, chi sarebbe il mezzo? >>, domandò, ricordandoselo solo ora.

<< Oliver. Quando l'hai chiamato per dirgli che avremmo tenuto il bambino, e poi me l'hai passato, mi ha detto che era molto contento, e che non vuole perdersi la crescita di suo nipote per niente al mondo, e che verrà spesso a farci visita, anche prima della nascita. Ogni tanti mi manda dei messaggi, per chiedermi come sta suo nipote, come sto io e se procede bene. Vorrebbe che gli mandassimo una foto del “ Phelps Minion “, come lo chiama lui. >>, gli disse allegra lei.

<< Hai capito mio fratello! Ce lo ritroveremo spesso in giro >>, fece lui ridacchiando, stringendole la mano un po' più forte.

<< Forse dovremmo tenere sempre pronta la camera degli ospiti per lui. Non oso immaginare quando sarà Katie quella incinta, cosa farà! >>, fece lei pensierosa., e James si disse d'accordo.

<< Comunque, amore, hai ancora qualche mese per abituarti all'idea del cognome. Intanto scopriamo se sono uno o più. Stavo penando anche… Natale potrebbe essere il giorno giusto per rivelare la gravidanza… sarà una specie di regalo per tutti… o preferisci in un altro momento? >>, domandò.

<< Natale? Si va bene, mi ero dimenticato che non lo sa nessuno tranne noi… e Oliver >>, fece James distratto: nelle ultime settimane era come se avesse vissuto solo con Xx dentro una specie di bolla dorata privata, e si era completamente dimenticato del resto del mondo.

<< D'accordo allora… siamo arrivati, comunque >>.

<< Buongiorno signori Phelps >>, disse la dottoressa cordiale, stringendo la mano a entrambi.

<< Buongiorno >>, le risposero i due, un po' tesi.

<< Prego, accomodatevi, siete nervosi? >>, domandò gentile, cercando di metterli a proprio agio.

<< Un po' si… >>, rispose James per entrambi.

<< Si vede, ma non dovete aver paura, ora vi spiego alcune cose prima di cominciare, se poi avrete altre domande non esitate a chiedere. Questa è la vostra prima ecografia, e serve per datare la gravidanza. Possiamo arrivare a stabilire la data del concepimento, con un margine di errore di tre o quattro giorni, e possiamo stabilire la data presunta del parto, sempre con un margine di errore di qualche giorno. Serve per prendere tutte le dovute misure, controllare che sia correttamente impiantato nell'utero, prendere la sua lunghezza e peso, e riuscirete anche ad ascoltare il suo cuoricino che batte, e si possono vedere eventuali malformazioni gravi >>, spiegò la dottoressa.

All'ultima parte della frase James e Xx sbiancarono.

<< Ma non dovete preoccuparvi, siete giovani e sani, il rischio è limitato. Mi avete detto che lei, signor Phelps, ha un gemello, e le sue probabilità di avere dei gemelli sono più alte degli altri, quindi ovviamente vedremo se è uno solo o sono due. Avete domande, prima di cominciare? >>.

<< Io si, ma non c'entra con quello che ha appena detto. Da quando ho scoperto di essere incinta, ho spesso nausea, anche se nelle ultime due settimane è diminuita… e ho vomitato più di qualche volta, senza contare qualche macchiolina di sangue di tanto in tanto, e mi sono un po' preoccupata >>, fece Xx, stringendo la mano di Xx.

<< Non si deve preoccupare Xx, è normale nel primo trimestre. Alcune sono soggette più di altre, ma se i disturbi continuano anche nel secondo trimestre, faremo esami più approfonditi, per ora è nella norma. Ora, venga, la faccio stendere sul lettino, così farete la prima conoscenza con vostro figlio >>, disse la dottoressa, indicando il lettino e facendola alzare.

<< Si avvicini anche lei, signor Phelps, non vorrà perderselo? Li a fianco c'è una sedia. Ora, Xx, le metto questo gel sul ventre, così assicuriamo una buona trasmissione degli ultrasuoni, poi userò una sonda, collegata al monitor, dove compariranno le immagini del piccolo >>, spiegò.

“ Sbrigati, voglio vedere mio figlio “, si era trovato a pensare James.

Xx ebbe per un secondo un brivido, e il fidanzato le accarezzò la fronte.

<< Ed… eccolo qui >>, indicò nel monitor la dottoressa, e sia Xx che James spalancarono gli occhi, meravigliati.

Dopo qualche secondo in cui la dottoressa li lasciò ammirare al monitor, proseguì: << Dunque, da quello che mi ha riferito circa l'ultima mestruazione, e da quello che vedo a monitor, posso dirvi che la data presunta del concepimento è intorno il venti agosto, mentre la data del parto è da collocare intorno la terza settimana di maggio, tra il diciotto e il ventidue circa. Il vostro bambino è decisamente uno, quindi niente gravidanza gemellare, è bene impiantato nell'utero, e non si vedono malformazioni, è tutto perfettamente normale. È grande quasi sette centimetri, la media all'undicesima settimana è tra i quattro e i sei e mezzo, quindi ci siamo, ho notato che il signor Phelps è piuttosto alto, per cui va benissimo la lunghezza. Pesa circa dieci grammi e mezzo, e questo va bene, nella media. Vedete quella? Ha appena mosso una manina… oh, anche la seconda. Il battito è regolare, ora ve lo posso far sentire il cuoricino… eccolo qui >>, e i due ragazzi poterono ascoltare per la prima volta, commossi, il battito del loro bambino.

La dottoressa stava parlando di altro, ma i due sembravano non aver ascoltato una sola parola, talmente erano presi nella contemplazione del loro piccolo bambino, e allungarono contemporaneamente le mani, per avvicinarle allo schermo, per avere l'impressione di poter toccare il loro bambino.

<< Si… ehm, ci scusi, abbiamo capito >>, disse James alcuni minuti dopo, tornando in se.

<< Non vi preoccupate, la prima ecografia fa a molti questo effetto. Ora vi stampo un paio di foto >>, fece la dottoressa comprensiva.

<< Ora, la seconda ecografia, la morfologica, per sapere il sesso del bambino, sempre se sarà posizionato bene, va fatta tra la ventesima e la ventiduesima settimana, verso la metà circa di febbraio, o poco dopo. Si ricordi di tenere nota anche del peso, per non rischiare di prenderne troppo e poi fare fatica a perderlo. L'ideale sarebbe circa un chilogrammo per ogni mese di gravidanza. Se dovesse avere dubbi o avere sintomi strani, non esiti a chiamare me o il medico di base, che nel frattempo le prescriverà le altre analisi del sangue eccetera. Buona continuazione >>, fece cordiale, congedandoli.

<< Grazie infinite, arrivederci >>, dissero uscendo dalla stanza.

<< James, guardalo...è perfetto! Sono i quasi sette centimetri più incredibili che abbia mai visto! Ora abbiamo la prova che il nostro bambino esiste veramente! Fin'ora avevamo solo un idea astratta di lui, e invece guardalo, ora lo vediamo concretamente! >>, fece Xx euforica entrando in casa.

<< Hai ragione, è assolutamente perfetto, e lo abbiamo creato proprio noi! It is unique in the world! In lui c'è un po' di te e un po' di me… non ti so spiegare cosa sto provando in questo momento, fortissime emozioni… so solo che sono felice >>, disse prendendo la foto e avvicinandosi per guardarla meglio, e Xx si commosse, mentre lui le asciugava le lacrime.

<< Comunque… signori Phelps suonava bene… no? >>, continuò lui poco dopo, facendo finta di niente.

<< Sai che hai ragione? Io sarei Mrs. Phelps… non suona male. Ma mi sento ancora un filino giovane per questo >>, disse appoggiandosi al bancone della penisola della cucina.

<< Però non ti senti troppo giovano per avere figli >>, obbiettò lui, avvicinandosi a lei, posando le mani ai due lati della ragazza, stendendo le braccia.

<< Non è la stessa cosa. Questo… è capitato senza volere. Invece diventare la signora Phelps non piove dal cielo, c'è un “ Yes, I do “ e tutta una serie di preparativi che vengono prima… >>.

<< Giusto… e se io ti facessi la domanda fatidica? >>, domandò lui, guardandola, il viso a pochi centimetri da quello di lei.

<< Ehm… intendi proprio ora? In questo caso probabilmente mi prenderebbe un colpo! Non che non voglia, però! Mi piacerebbe sposarmi un giorno, con un bell'abito bianco… solo che adesso ci sarebbero troppe novità insieme. La gravidanza e il bambino… sono sufficienti! E poi non voglio che tu me lo chieda solo perché abbiamo un figlio insieme… dev'essere perché sei sicuro che io sia la donna giusta per te… o ci accontenteremo l'uno dell'altra, e poi inizieremmo a cercare distrazioni altrove e poi è già come se fossimo sposati, e… >>, ma James la baciò prima che potesse aggiungere altro, mordicchiandole le labbra.

<< Non te lo volevo chiedere adesso, magari un giorno… però di una cosa sono sicuro: tu sei la donna giusta per me, l'ho sempre pensato, anche prima della gravidanza. Ti amo >>.

Xx era al settimo cielo, e gli mise le mani sul viso, con un filo di barba come piaceva a lei, e lo avvicinò, guardandolo intensamente nei suoi grandi occhi espressivi, vicinissimi ai suoi.

<< Ti amo James >>, e lo baciò.

<< In ogni caso, per una proposta come si deve, avresti dovuto inginocchiarti, e fare una proposta romantica e convincente. Un piccolo anello non avrebbe guastato, niente di appariscente, però, sai che non mi piacerebbe… una cosa discreta >>, disse lei ridendo, a due centimetri dalla sua bocca.

<< Lo terrò a mente >>, disse lui, riprendendo a baciarla.

<< Soprattutto l'inginocchiarti, ricordatelo >>, ridacchiò Xx tra un bacio e l'altro.

<< Ci siamo regalati per il nostro anniversario le fedine in argento con i nostri nomi incisi, non ti bastano? >>, fece James ridendo, facendole il solletico.

<< Ma… sai… che… le cose… luccicanti… alle ragazze… piacciono! >>, riuscì a dire tra le risate, cercando di fermare le sue mani che continuavano, ma anche lui rideva.

<< Comunque sono bellissimi già gli anelli che abbiamo, non me ne servono altri >>, gli disse ancora, guardando sia il suo che quello di James.

All'improvviso Xx alzò gli dalle loro mani, incrociando lo sguardo di lui, per poi scendere sulle sue labbra, fissandole per qualche secondo, e come se una forza invisibile la spingesse, si protese verso di lui, afferrandogli il viso e baciandolo come se ne dipendesse la sua vita: con passione, con ardore, passandogli un braccio dietro il collo. James rispose al bacio con voglia, appropriandosi delle sue labbra, stringendola a se con un braccio, mentre con l'altra mano, accarezzava la mascella, alzandole poi il mento, e a questo lieve contatto, Xx premette le labbra più forte sulle sue, la lingua che avida cercava e si intrecciava con la sua.

<< James, I want you. Now >>, disse con una voce roca che lei stessa quasi non riconosceva, e il ragazzo cedette subito, perché anche lui la desiderava: l'addome e i fianchi appena più rotondi del solito costituivano per lui un eccitante naturale, la trovava estremamente sexy e seducente. La prese con le mani per i fianchi, la alzò e la mise sul piano della penisola, continuando a baciarla con forza, rimarcando il fatto che lui la possedeva.

<< You are mine >>, fece, prima di spingerla verso il centro della penisola, sollevarsi con le braccia e raggiungendola. Lei era seduta, e lui, una gamba per lato, la sovrastava, baciandola ancora, costringendola a stendersi: l'eccitazione di entrambi era già alle stelle. James le sfilò con decisione la maglia, togliendole rapido anche il reggiseno, poi si fermò per guardarla, un ghigno stampato in viso, ma subito si rituffò su di lei, sfiorandole la mascella con le labbra, scendendo lentamente verso il collo, baciandone ogni millimetro, mentre con una mano torturava il seno, e l'altra dava attenzioni alla pancia di lei, carezzandola con amore.

Xx aveva già il cervello annebbiato, e salì con le mani a slacciare il primo bottone della camicia, senza riuscirci. Provò ancora, ma era incredibilmente impacciata in quel momento, così, presa dalla foga, tirò i due lembi della camicia, facendo saltare quattro o cinque bottoni.

James ridacchiava: << Siamo impazienti? >>, fece sarcastico.

<< Si vede? >>, domandò arrossendo. Invece di rispondere, però, scese con le labbra a baciarle un seno, e lei già andava a fuoco, a quel contatto, spingendo il bacino verso l'altro, facendo scontrare la sua femminilità con la sua eccitazione.

<< Io impazzisco per il tuo seno, è così… soft… e pieno >>, disse facendo scivolare la mano nell'incavo, accarezzandolo delicato, poi la baciò dietro l'orecchio, in un punto sensibile, talmente tanto che la sua lingua li le fece arrivare una scarica di desiderio lungo la spina dorsale: se fosse stata in piedi le ginocchia si sarebbero piegate. Probabilmente lo aveva fatto apposta, perché osservò attentamente la sua reazione, gli occhi lucidi di desiderio. Con la mano che le carezzava il seno scese lentamente, fino a entrare nei jeans e nelle mutandine, mentre l'altra mano aveva annodato i suoi lunghi capelli, e la avvicinava a se, tirandoli con gentilezza.

Tutto questo era per Xx incredibilmente erotico, non sapeva neanche lei spiegarsi il perché.

Con le dita ancora tremanti, sentendo il fuoco dentro di lei, soprattutto nel basso ventre, iniziò a slacciargli i jeans, abbassandoli fino a quasi le ginocchia, stando per un momento a guardare la sua eccitazione, ancora rinchiusa nei boxer, e allungando un braccio per accarezzarla.

James, che ancora la sovrastava, sembrava che la stesse divorando con gli occhi, e appena le punte delle sue dita sfiorarono il suo membro, chiuse gli occhi, avvicinando la testa al suo seno, che reagì sentendo il suo respiro molto vicino, e Xx sentì il capezzolo irrigidirsi.

La ragazza, senza neanche rendersene conto, aveva cominciato a gemere, aprendo istintivamente di più le gambe, per facilitargli l'accesso, e per sentirlo più profondamente, e lui le tolse i jeans, lasciandoli cadere a terra, sfilando contemporaneamente anche le mutandine.

Anche Xx gli aveva abbassato i boxer, e si era avvicinata a leccargli l'eccitazione, mentre lui con una mano ancora teneva i capelli, mentre con l'altra le aveva preso i polsi, e li teneva bloccati dietro la schiena, mentre con la mano che teneva i capelli riusciva a guidare un po' i suoi movimenti.

Il respiro di James era pesante, e sentiva che il suo battito accelerava bruscamente, e si sentì sfuggire dei gemiti, rochi, intensi: era molto eccitato, ed era quasi al culmine.

Dopo ancora un minuto, la allontanò dalla sua erezione, e riprese possesso delle sue labbra, mentre la mano che le teneva i polsi era scesa a stringergli il sedere, e quella che le teneva i capelli era ferma sui suoi fianchi, carezzandoli con bramosia.

<< James, I want to feel you inside me. Adesso >>, disse lei autoritaria, e senza aspettare risposta afferrò la sua erezione e la avvicinò alla sua apertura, inarcando le sopracciglia, e guardandolo, invitandolo a continuare. Il ragazzo allora spinse, affondando dentro di lei, calda e pronta ad accoglierlo, riempiendosi del suo profumo.

Xx alzò il busto, ma lui la spinse indietro, abbassandosi a sua volta, pelle contro pelle, ma senza pesarle addosso: sentivano l'uno il calore che emanava l'altra, e continuarono a baciarsi, a mordicchiarsi le labbra e a sorridersi, guardandosi. James alternava una spinta lenta ad una più veloce, e Xx inarcava la schiena, annullando la poca distanza che li separava, gettando indietro la testa.

<< Apri gli occhi, voglio che mi guardi Xx >>, fece sensuale lui, mettendole una mano dietro la testa e incatenando i loro sguardi, e lei lo fece, tornando a passargli le braccia dietro al collo. I loro gemiti se mescolavano insieme, aumentando sempre di più mano a mano che l'orgasmo si avvicinava, e lei gli avvinghiò le gambe attorno alla vita, spingendo verso l'alto, e dopo qualche altro minuto i due vennero devastati da un orgasmo, che arrivò come un fiume in piena, travolgendoli.

<< Xx >>, invocò lui, tremando da capo a piedi, ma non aveva chiuso gli occhi, aveva ancora lo sguardo posato su di lei, che si sentì scuotere due secondi dopo, e guardarlo avere l'orgasmo fu una delle cose più belle che avesse fatto in vita sua, e gli sorrise radiosa, carezzandogli il viso.

<< Avevi proprio voglia, eh? >>, domandò lui alcuni minuti dopo, rivestendosi.

<< Già, sono gli stupidi ormoni della gravidanza. Mi fanno venire voglia di fare tanto sesso >>, fece lei, avvicinandosi a lui carezzandogli il petto ( la parte superiore, dove i bottoni saltati della camicia, che non erano arrivati a togliere, facevano intravedere i suoi muscoli ) , solo con le mutandine addosso.

<< Mi piacciono questi stupidi ormoni della gravidanza >>, ridacchiò lui, avvolgendola tra le braccia.

<< E poi… non riesco a resisterti, ti desidero troppo… il mio sexy fidanzato >>, ridacchiò, baciandogli il petto e stringendogli il sedere tra le mani.

<< Tu piccolo non ascoltare questi discorsi, mi raccomando >>, disse James divertito alla pancia di lei.

<< Ma… ti sei resa conto, che… è come se avessimo fatto una cosa a tre! >>, fece notare lui, spalancando gli occhi, a enfatizzare le sue parole.

<< James! >>, rispose lei scandalizzata, mentre lui si rotolava dalle risate.

<< No… a parte gli scherzi, ora siamo in tre, anche adesso, non siamo più solo tu ed io… e non mi ero mai fermato a pensarci prima… >>, fece più serio.

<< Hai ragione… ora ci sono tre cuori che battono >>, gli disse lei, abbracciandolo più forte.

 

 

 

 

 

 

 

 

Bene, James e la fidanzata tengono il bambino (uno solo, ma d'altra parte c'è un perché, e magari più in la arriveranno per il piccolo Phelps – o la piccola Phelps- una coppia di fratellini, o sorelline), ma non può mica filare tutto liscio! Cosa accadrà ai nostri fidanzatini, o al mini Phelps? Bah, nella mia testa è già tutto chiaro, non mi rimane che scrivere, (e sto già scrivendo il prossimo)!

In ogni caso ho fatto e sto facendo delle ricerche sulla gravidanza, ecografie, cambiamenti vari, anche dal punto di vista dei papà, e la maggior parte delle info le ho trovate pescando dal sito universo mamma. Il capitolo l'ho scritto prendendo spunto e pensando alla nuova foto del profilo instangram di James, per chi vuole andare a vedere, mentre quando parla in Italiano, me lo immagino un po' come quando lo parla Mika, il cantante, se volete lo trovate su youtube. Poi mi guardo uno dei video recenti di James, magari interviste, anche con il fratello, per immaginare la sua voce, e per guardarlo muoversi: tutto questo mi aiuta a scrivere figurandomelo meglio,così mi faccio un'idea più reale di lui, me lo figuro meglio e me lo immagino meglio mentre scrivo, o come lo descrivo scrivendo. Provateci anche voi a fare queste cose, magari funziona! Ci vediamo al capitolo 4! Spero che vi piaccia quanto scritto fin'ora, baci baci! lolli89

p.s. vi metto la foto di cui parlavo prima!

 

 

  
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