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Autore: Alison Cole    28/02/2016    4 recensioni
La ragazza aveva le lacrime agli occhi. Sapeva.
Ormai lo aveva capito. Aveva capito cosa sarebbe accaduto da lì a poco.
Provava paura. Tanta paura.
E non per la sua morte imminente. No. Era già morta una volta, di sua volontà per la salvezza di molti. Anzi, per la loro salvezza.
Ma questa volta era diverso.
Sarebbe morta per mano di un mostro.
Sarebbe morta per donare un potere immenso, spaventoso e indomabile ad un essere ripugnante e senza scrupoli.
A quello stesso essere che, più tardi, dopo aver ottenuto il potere, avrebbe ucciso senza pietà l'unica ragione di speranza e di vita di quella stessa ragazza.
Urlava con tutto il fiato in gola, per sfogare quella frustrazione e quella disperazione che straziavano il suo cuore.
Il suo amore, quel ragazzo che aveva imparato a conoscere e ad amare, lo stesso che in passato le aveva procurato tanta sofferenza e confusione, sarebbe perito per mano del potere che ora lei celava dentro sé.
Era consapevole e, in tutto quel caos, il suo unico desiderio era quello di non esserlo.
Genere: Dark, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayato Sakamaki, Tougo Sakamaki/Karl Heinz, Yui Komori
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 7

Sinfony and Mystery

 

È una bella prigione, il mondo
William Shakespeare

 

 

-E-e invece t-tu cosa ci fai qui?- balbettò la vampira di rimando.

Certo Yui, visto che ci sei balbetta un po' di piùpensò la ragazza scocciata.

Si guardò intorno, come avrebbe fatto un ladro colto con le mani nel sacco, incapace di sostenere le iridi cremisi del ragazzo dinnanzi a sé.

E ora cosa si sarebbe inventata per spiegare la sua presenza lì?

-Cosa ci faccio qui? Non credo sia così strano, dato che questo è il luogo dove mia madre ha passato i suoi ultimi anni di vita- disse lui con le braccia incrociate al petto, i muscoli tesi e la testa leggermente inclinata di lato.

-Tu piuttosto…-


In un battito di ciglia, l'albino si materializzò oltre le sbarre, a una spanna dalla bionda.
Lei indietreggiò sorpresa, fino a rimaner intrappolata tra il corpo di Subaru e la testiera di mogano del letto di Christa.

-Perché-sei-qui?- scandì bene lui, assottigliando gli occhi con fare indagatore.

La mente di Yui fu invasa da mille probabili scuse e bugie da propinare al vampiro per raggirarlo, ma sentendo la pressione dell'albino aumentare e vedendolo avvicinarsi sempre più, tutti i suoi propositi andarono in fumo e si apprestò subito a dirgli la verità.

-O-ok! Te lo dico, te lo dico!- scoppiò, rossa in viso, cercando di allontanare il più possibile il ragazzo facendo leva sulle braccia.

-Prima parli, poi ti libero- disse di rimando il vampiro con un ghigno disegnato sulle labbra.

Che crudele!

Dopo aver spiegato in un soffio più o meno la situazione e aver terminato quella dolce tortura, Yui si sedette per terra a gambe incrociate con il carillon in mano e un'espressione concentrata in viso.

-Non vedo meccanismi particolari, solo una semplicissima serratura- mormorò la bionda sovrappensiero.

Subaru la osservava dall'altro, poggiato al muro, con un'espressione di dubbio stampata in volto.

-Hai controllato la stanza?- chiese in un sussurro, chiudendo gli occhi.

Yui non sollevò nemmeno la testa.

-Sì. Da cima a fondo. Nessuna chiave. D'altra parte, se era rinchiusa qui dentro da anni, non può trovarsi tanto distante- rispose la vampira sistemando a terra il cofanetto e iniziando a massaggiarsi le tempie, in meditazione.

-Se fossi segregata in una torre inaccessibile a tutti, dove nasconderei qualcosa?-

Vi furono attimi di silenzio, susseguiti da un'esclamazione da parte di entrambi: -O a chi la darei!-

I due si scambiarono un'occhiata d'intesa e Subaru, con un colpo secco, stacco la chiave che portava al collo, rompendo gli anelli d'acciaio comei burro.
L'albino fissò gli occhi magenta della ragazza con un misto di paura e incertezza.
Era sicuro di voler scoprire cosa contenesse il carillon?

Yui posò delicatamente la sua mano destra su quella del vampiro, sorridendo appena.
Lui sospirò e inserì la chiave nella toppa, per poi girarla di tre quarti, azionando i meccanismi della scatola.
Una melodia tenera e nostalgica si propagò per tutta la torre, riempiendo di rammarico i cuori dei due giovani. 
Quella sinfonia sembrava scritta basandosi sulle emozioni provate dalla povera Christa, costretta a vivere in gabbia, così vicina alle persone che amava ma allo stesso tempo così distante:
la felicità, che poteva solo a malapena scorgere attraverso le sbarre della sua prigionia, non le era stata concessa.
Le note del carillon si spensero e il silenzio si riappropriò di quel luogo desolato e dimenticato ormai da tempo. 

Cavolo, Yui non piangere!, si ordinò la vampira tenendo il naso all'insù, onde evitare che le lacrime fuoriuscissero a fiotti.

Riportò la propria attenzione su Subaru solo quando sentì un rumore di sfregamento provenire dalla sua direzione.
Osservò il ragazzo estrarre un cassettino dal cofanetto e privarlo degli oggetti che custodiva.
Egli si sedette sul letto della donna, predisponendoli in fila sopra le lenzuola, e iniziò a osservarli con maniacale attenzione. Venne raggiunto poco dopo dalla biondina, la quale studiò a sua volta una busta ingiallita e sigillata, una catenella, con uno smeraldo incastonato in un ciondolo a forma di goccia, ed un anello.
Il rubino, che spiccava sull'argento dell'anello, le ricordarono gli occhi cremisi del ragazzo.
Una domanda sovrastava sopra la testa dei due.

-E ora?- chiese Yui, esponendo il dubbio di entrambi.

Lui spostò lo sguardo verso la busta, chiusa da un sigillo laccato.
Sembrava turbato.

-Leggila- le ordinò dopo un po'.

Lei lo osservò stralunata.
Per quale motivo avrebbe dovuto leggere lei la lettera di una madre lasciata al proprio figlio?

La vampira rimase con una faccia da pesce lesso impressa in viso, osservandolo come se fosse stupido.
Subaru grugnì infastidito, afferrando la suddetta busta e mollandola in mano alla ragazza.

-A te. Questa lettera è destinata a te- disse lui con stizza, rispondendo alla tacita domanda della bionda.

Ella strabuzzò gli occhi con evidente sorpresa.
Cosa stava accadendo? Non aveva alcun senso che la madre di Subaru le indirizzasse una lettera.
Non si conoscevano nemmeno!

Con un profondo sospiro, lesse la dicitura riportata sul davanti della busta, scritta con una calligrafia elegante e raffinata: “Yui”.
Non vi era alcun errore.
Con forse un po' troppa enfasi, la aprì di getto, rivelando un intero foglio pieno di righe trascritte con la stessa elegante calligrafia dell'intestazione.

 

Carissima Yui,
se stai leggendo questa lettera, significa che i malvagi scopi di Karl Heinz, purtroppo, sono andati a buon fine. Ciò non significa che non sia ancora in tempo.
Prendi quell'amuleto che ti ho lasciato.
Ti proteggerà e ti donerà una straordinaria capacità che spero ti torni utile per mettere in riga quegli screanzati quali sono i figli di quel mostro.
Purtroppo non ho abbastanza tempo per informarti di tutte le cose che avrei da rivelarti.

Sta per tornare e io devo scappare: è la mia ultima possibilità.


Aspetta. Scappare?! Ma non era morta?, si domandò la vampira sgranando gli occhi.


Prima che arrivi la prossima notte senza luna devi cercare un libro intitolato “Le casate”, che si trova nella biblioteca di famiglia: il ciondolo farà tutto il resto.
Vorrei che fossi accompagnata da Subaru mentre leggerai quel libro. È di importanza vitale.
Consegnagli l'anello: se per caso riscontraste problemi, basta che gli sussurriate il mio nome.
Sappi che anche se non ho potuto vederti crescere, ti ho amata fin dal primo istante.
Non sai nemmeno quanto vorrei poterti stringere in questo momento.

Prenditi cura del mio Subarucchi. Ne ha estremamente bisogno.
Vi voglio un mondo di bene.

Vostra, Christa


Yui tenne la bocca spalancata, cercando di rimettere ordine alla confusione che le regnava in testa.
Cosa succedeva nella notte di luna nuova? Cosa vi era scritto in quel libro?
Di che genere di problemi parlava Christa? 
Cosa intendeva con primo istante?! 
Stava seriamente per impazzire.

-Yui?-

La ragazza fu improvvisamente destata dai suoi più oscuri pensieri dalla calda voce dell'albino, il quale la guardava leggermente preoccupato.

-Cosa c'era scritto?- chiese pacatamente, osservandola con attenzione.

Probabilmente si stava facendo largo nella sua mente l'eventualità che la vampira fosse sul punto di svenire.

Ella inspirò, cercando di far giungere al cervello più ossigeno possibile.

-In pratica, mi ha detto di diventare un tutt'uno con la catenella, di cercare un libro prima della prossima luna nuova, di consegnarti l'anello e dirti che ti vuole tanto bene- farneticò, trascurando il fatto che l'abbia chiamato Subarucchi e tralasciando altre parti.

Il ragazzo la squadrò con un sopracciglio sollevato, sicuro che non gli avesse rivelato proprio tutto.
Sospirò, decidendo di rinunciare, e si apprestò a consegnare la catenella alla ragazza.

Dopo avergliela fissata al collo, con non pochi insulti rivolti al fantomatico gancetto, e aver indossato l'anello, affidò il carillon a Yui, dicendo che era meglio che lo tenesse lei.
Non voglia mai che uno dei suoi fratelli lo beccasse con una scatoletta da femminuccie appoggiato sulla scrivania.
La vampira ridacchiò all'espressione scocciata del vampiro, dicendogli che in realtà non sarebbe stato un dramma così epocale.

-Tsk, non ci tengo a dargli una scusante per sfottermi a vita. Quindi grazie, ma no grazie- borbottò fissandola imbronciato.

-Come vuoi- rispose lei con un ghigno facendo spallucce.

Lui ghignò a sua volta, incenerendola con lo sguardo.

-Io non riderei se fossi in te. Voglio proprio vedere come riuscirai a placare la furia di Reiji-

La ragazza si gelò sul posto, fissandolo con un'espressione a dir poco sconcertata.

-Cazzo, il pranzo! Che ore sono? Oddio, saranno le due! Sono maledettamente fottuta e…- le fu impedito di proferire ancora parola dalla mano dell'albino impiantata sulle sue labbra.

La faccia scioccata di Subaru era talmente epica che, se avesse avuto una macchina fotografica, Yui l'avrebbe sicuramente immortalata.

-Primo: sta calma ok? Sono le una, quindi non è poi così tardi. Secondo: avvisami prima di parlare come uno scaricatore di porto, che altrimenti mi viene un infarto- disse con calma, fissando il viso della vampira che diveniva via via più rosso.

-S-scusa. Non so cosa mi sia preso a dir la verità- mormorò lei imbarazzatissima dopo che le fu data la possibilità di parlare nuovamente.

-Tranquilla. Credo che sia dovuto al fatto che tu sia ancora instabile. Tra una settimana circa dovresti essere apposto- riflette ad alta voce il vampiro.

Lei annuì per poi bloccarsi all'istante, accorgendosi solo in quel momento di un particolare.

-Subaru, come fai a sapere che Reiji mi aspetta per il pranzo?- chiese con un sorrisetto di scherno.

Lui sgranò gli occhi e iniziò a guardarsi intorno, ragionando ad una possibile via di fuga da quella conversazione.

-Ehm… me lo ha riferito lui questa mattina-

Lei accentuò il sorriso, avvicinandosi lentamente al vampiro.

-Sicuro? Eppure a me sembrava di aver sentito una certe presenza in corridoio ieri sera. Chissà di chi, eh?- continuò ironica.

-Chissà- rispose lui evitando di incrociare le iridi magenta della ragazza.

-Comunque non è il caso che lasciamo Mr. Occhialuto ancora in attesa, non trovi? Non ho alcuna intenzione che ti minacci col suo dannato frustino- bofonchiò tra sé e sé con un leggero rossore sulle gote.

La ragazza lo osservò con un sorriso radioso mentre lui si avvicinava e le cingeva la vita.

-E togli quel sorrisetto compiaciuto dalle labbra- la sgridò lui, poco prima di teletrasportarsi ed abbandonare definitivamente la torre. 

**************
Angolo Autrice:

...uccidetemi! Sul serio. Non mi stupirei nemmeno se nessuna di voi volesse lasciare una recensione.
E non vi criticherei nemmeno se qualcuna decidesse di non leggerlo proprio il capitolo. 
Un anno. Rendiamoci conto. Un anno è passato dall'ultimo aggiornamento!
E diciamo che non ci sono scuse valide per un'assenza di questo calibro.
In realtà il capitolo dopo due settimane era pronto. 
Poi il pc è stato invaso dai virus... è l'ho dovuto resettare. E da cretina non ho pensato di mettere la storia su chiavetta. L'ho riscritto... ed è successa la stessa cosa per altre due volte, finché non mi sono rotta. 
Ho iniziato a scrivere altro... ed è andata a finire così.
Questa volta però ho intenzione di andare fino in fondo. 
Se una ragazza non mi avesse scritto probabilmente non sarei nemmeno qui a scusarmi a quest'ora poiché non avrei scritto alcun capitolo. Ti ringrazio finexshade. 
Il capitolo non vale nemmeno la metà di quanto avrei potuto scrivere in questo tempo. 
Col prossimo mi rifaccio e questa volta non passerà un altro anno :P
Perdonatemi ancora.
Jaa ne ♥

Alison Cole

   
 
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