Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Novelist Nemesi    26/03/2009    0 recensioni
Ho deciso di migliorare questa storia, nel senso di aggiungere finalmente il famoso "a capo" dato che era una cosa orrenda tenerlo com'era. Questa è la mia prima fan fiction su Death Note, e ha ue seguiti: Murder Case Before Halloween, seguto da Remember My Name. La protagonista esce dal mio immaginario e si trasferisce alla Wammy's House. Ho notato che è piaciuta a diverse persoe e ne sono davvero contenta! Scusate per l'oscenità di prima, senza andare a capo, ma non avevo ancora scaricato NVU!
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Mello, Near, Watari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era lì, seduto per terra, a completare un puzzle, la stessa espressione di quando l’aveva incontrato a pranzo. Non aveva spiccicato parola per tutto il tempo, e se ne stava tutto solo. Sembrava davvero una bambola. Peccato che questa cosa metteva a Hayley una certa ansia, gli sembrava inquietante che un ragazzino potesse essere così… Freddo. Invece, l’altro, Mello… Lui non passava mica inosservato. Sempre a scherzare con qualcuno e sempre a mangiare cioccolata. Ma non ingrassava?

Hayley passeggiava da sola per la sua nuova casa, la Wammy’s House, con aria persa. Quel posto sembrava davvero troppo grande per lei, troppo ordinato rispetto ai marciapiedi in cui era costretta a stare, troppo accogliente rispetto al disprezzo che aveva dovuto affrontare nella sua vita. Tutti gli altri ridevano, tranquilli, felici. Tranne quel Near. Non l’aveva ancora visto ridere da quando aveva messo piede lì dentro, più o meno un’ora, ma le sembrava strano quell’atteggiamento, visto che tutti gli altri sembravano felici. Anzi, non poteva ancora giudicare, visto che ancora non conosceva nessuno. Decise di tornare nella sua stanza, per scacciarsi quei pensieri, per sistemare le ultime cose. Salì le scale a capo chino, senza fare caso alla gente che saliva e scendeva, come se le voci dei ragazzini fossero solo un lontano eco. Riscese sulla Terra quando sentì di aver sbattuto contro qualcosa, cadendo poi violentemente a terra.

-Oh, accidenti, che botta…-

-Ops! Fatta male?- chiese Mello mangiando la barretta di cioccolato

Eh? Ma fino a un attimo prima stava al piano di sotto… Mello era stranamente energico, saltellava sul posto, un sorriso più allegro

-Non ti avevo vista-

-Ah… Io…-

-Fai più attenzione a dove cammini, la prossima volta-

… Ma senti da che pulpito…

Proprio in quel momento fece la sua comparsa anche Near, che aveva completato il suo puzzle da duemila pezzi, e lo teneva fermo grazie a una cornice. Era un puzzle tutto bianco, c’era solo una scritta piccola piccola blu, illeggibile a Hayley, che comunque non si ferml a farsi troppe domande su quello. Era arrivata da appena un’ora, eppure si sentiva già sconvolta da un “bambolotto” e un “drogato della cioccolata”. Pensava di essere finita dappertutto tranne che in un orfanotrofio. E la sorprendeva sempre notare come Mello guardava con una certa ostinazione Near.

-Near, che sei venuto a fare?-

-La stessa cosa che sei venuto a fare tu, Mello- rispose semplicemente il ragazzo.

A quel punto da una porta a cui hayley non aveva fato caso, uscì Wammy con il carrello di dolci del pranzo. Molti vassoi erano vuoti. Rimase sorpreso nel vedere i tre ragazzi

-Cosa fate qui?-

-Volevamo vederlo, Wammy. E’ arrivato ieri e non si fa ancora vedere- rispose Mello

-Credo che ci vorrà ancora un po’ prima che possa uscire dalla sua stanza. Pazientate ancora un po’, per cortesia-

Hayley ci capiva sempre meno. Vide la figura di Wammy sparire col carrello dietro al corridoio.

-Ma tu che fai ancora per terra?-

-Oh, io…-

-Dì un po’, hai capito perché sei qua?- chiese Mello divertito

-Bè, qui non ci portano gli orfani?-

Mello fece una sonora risata, trattenendosi la pancia dal gran ridere –Ma da dove vieni? Non sai proprio niente, tu!-

-Ehi!- Hayley si sentì offesa a quelle parole

-Wammy non ti ha fatto fare qualche test?- chiese a quel punto Near, alquanto incuriosito

-Mi ha dato un foglio…- rispose debolmente Hayley –C’erano delle domande assurde…-

-E quanto hai preso?-

Hayley ci penso un po’ su fissando per un secondo Mello -482 su 500-

Mello rimase con un pezzo di cioccolata in bocca, mentre Near stava per far cascare il suo puzzle

-Non ti credo- disse subito Near

-Perché? Che era quel foglio?-

Mello e Near si guardarono, per poi tornare su Hayley –Tu sei davvero strana, sai? Possibile che Wammy non ti ha detto nulla?-

-Ehm…-

-Lascia perdere, te lo spiego io- disse Mello ricomponendosi –In questo istituto vengono mandati orfani dotati di un’intelligenza superiore. Per entrarci Wammy, il fondatore dell’istituto, fa fare dei test per vedere il livello e tu sei tra i più alti, insieme a me e Mello. Io ho preso 490, e Near 495- disse guardando malevolo Near, che annuiva in silenzio

-E il massimo non l’ha mai preso nessuno?- chiese la ragazza, improvvisamente interessata all’argomento. Era un genio e neanche se ne era resa conto.

-C’è un ragazzo che ha preso 499 su 500. Sicuramente lo conosci di fama. Ora non vive più qui, anche se ogni tanto torna a farci visita. In tutto il mondo è conosciuto come… L-

Silenzio. Quella lettera rimase a volare nell’aria, mentre Hayley guardava Mello fiero di dire quelle parole e Near che, in un modo tutto suo, annuiva al discorso.

-… Chi?-

-Come chi?! L, il più grande detective del mondo!-

-Mai sentito-

-Ma da dove vieni?! Non sai davvero nulla!-

-Siete ancora qui, voi tre?- disse Wammy che portava un altro carrello pieno di dolci

Mello saltellò verso il carrello prendendolo al posto di Wammy –Posso portarglielo io, Wammy? Eh? Posso?-

-Non vuole essere disturbato, Mello…-

-Questo L…- pensò ad alta voce Hayley –Mangia tutte quelle schifezze?-

-Sì- rispose Near, incurante della reazione della ragazza

-Oh, cielo- rispose lei facendo la linguaccia –Chissà quante calorie… Sarà anche intelligente, ma farebbe meglio a evitare di ingrassare come un maiale… Immagino come sia grasso da zuccheri…-

E si accorse solo in quel momento di avere una persona dietro di sé, che aveva appena chiuso una porta sulla cui traghetta era scritta una semplice L in gotico giallo.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Novelist Nemesi