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Autore: sheslola92    01/03/2016    1 recensioni
Chloe capì in quel momento che non avrebbe dovuto scegliere, il suo cuore aveva già scelto per lei. Lo sentì alzarsi dal divano per venire ad aprire la porta. Quando la aprì rimase a bocca spalancata. Le parole le uscirono di bocca senza che nemmeno potesse controllarle. “Ho sbagliato, me ne rendo conto solo ora. Sono stata una stupida a mettervi l'uno contro l'altro. Ma ora è tutto finito. Voglio te, scelgo te”.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Allora dove mi porti?” chiese Chloe curiosa. Dopo essere stati quelche ora in studio registrazioni Seb aveva deciso di portarla fuori a mangiare e non le aveva ancora rivelato cosa avesse in mente. “ Chloe so quanto tu sia curiosa ma fidati di me, ti piacerà.” rispose il ragazzo dopo l'ennesima domanda di Chloe. Dopo qualche minuto Seb prese una stradina che si perdeva tra gli edifici e Chloe lo seguì. C'era qualcosa in quel posto che le era famigliare. La strada stretta tra gli enormi condomini, il parco pieno di profumi e colori in fondo alla strada, i negozi vintage ad ogni angolo, tutto le portava alla mente immagini che non riusciva a collegare. Poi Seb le indicò un locale non troppo grande, super colorato ( un po' come tutta quella zona), con due vetrine e l'insegna illuminata che diceva “Dorothy's Restaurant”. All'interno i tavoli erano piccoli, ognuno illuminato al centro da una piccola lampada retrò, le tovagliette a quadri rossi e bianchi, il lungo bancone di legno del bar pieno di taglieri con tutto il cibo immaginabile ed un piccolo pianoforte all'angolo che veniva dolcemente suonato da un uomo di mezza età. “Sorpresa” disse Seb rivolgendole un sorriso contento e compiaciuto. Una marea di ricordi la invasero. Sei anni prima durante la loro prima uscita, erano andati nello stesso ristorante che ora era davanti ai loro occhi, Seb le aveva offerto la cena, aveva chiesto al pianista di suonare qualcosa di romantico e le aveva tenuto la mano quando erano usciti a fare due passi in quella serata estiva di così tanto tempo fa. Qualche settimana dopo quel giorno, l'aveva portata nello stesso locale e si erano dati il loro primo bacio.

Seb la guardò negli occhi, il tocco sulla sua mano era così delicato, insicuro. La guardò negli occhi con timore e desiderio, si inumidì le labbra con la lingua, la mano ancora tremante salì sul braccio di Chloe per poi accarezzarle il collo. Con la mano ancora sul suo collo Seb cominciò ad avvicinarsi a Chloe, i loro cuori che battevano all'unisono. Le loro labbra vogliose e titubanti si avvicinarono. Chloe non riusciva ancora a capacitarsi di essere in quel locale così intimo con uno dei ragazzi più belli sul pianeta. Non era un'esagerazione, lo trovava stupendo, dolce, gentile. La faceva ridere sempre, la portava ovunque volesse e le faceva un sacco di sorprese. Quando era con lui tutto il mondo scompariva. La rendeva felice. Anche suo papà se n'era accorto. Da quando avevano iniziato ad uscire insieme, in casa lei era sempre col sorriso, non litigava più con la mamma, cercava di essere una brava ragazza con i suoi genitori. Tutto perchè sapeva che c'era lui a illuminare sempre le suo giornate. Ed ora in quel locale stava per succedere. Stavano per baciarsi per la prima volta. Il suo cuore minacciava di uscire dal petto. Seb la stava ancora fissando indeciso. Chloe sorrise e sfiorò la mano del ragazzo ancora sul suo collo. Si avvicinarono sempre di più e le loro labbra si sfiorarono. Iniziarono ad assaggiarsi, prima lentamente e con timidezza poi con crescente sicurezza e curiosità. Le loro bocche rimasero unite, la mano di lui spinse Chloe ancora più vicino a sé. Le loro ginocchia si sfiorarono e la mano libera del ragazzo cercò la mano di Chloe. Quando le loro mani si toccarono il bacio divenne sempre più profondo fino a farle mancare il respiro. Quando si staccarono erano entrambi rossi in viso ed entrambi sorrisero. Le loro mani rimasero incollate e i loro sguardi intrecciati. Si erano appena baciati per la prima volta ed era stato il bacio più bello dell'intero universo.

“Oddio Seb, ti sei ricordato. Quanti ricordi!” rispose Chloe dopo essersi destata dai suoi pensieri. “Non potevo portarti in nessun'altro posto. Questo è il nostro posto.” sorrise di rimando Seb. Quando entrarono la cameriara li portò verso un tavolo per due in un agolo appartato. Forse li aveva presi per una coppietta, pensò Chloe. “Non ci credo di essere qui,sembra passato un secolo.” continuò Chloe sorpresa. “Davvero, un'era fa.” concluse Seb. “Stavolta però offro io” annunciò Chloe. “Ma non se ne parla nemmeno, te lo scordi Chloe.” rispose convinto Seb. Chloe fece per controbattere ma la cameriera arrivò per prendere gli ordini.

“Hai intenzione di mangiare tutto quello che hai ordinato? Siamo solo in due, mica un esercito.” scherzò Chloe. “Oh lo so, ma sai meglio abbondare. Poi nel mio stomaco c'è abbastanza spazio. Potrei mangiare anche te sai?!” rise Seb facendole la linguaccia. “Ok buono a sapersi” rispose Chloe spostando la sedia lontano da quella da Seb con fare spaventato. “Io allora me ne starei anche lontano” lo prese in giro Chloe. “Vedo che non hai perso il senso dell'umorismo col tempo” ammiccò Seb. “Oh no, tutto ma quello no. Come potrei affrontare tutto senza quello?!” sorrise Chloe. Seb la guardò più serio “Sono contento che nonostante tutto tu non sia cambiata, per lo meno io riesco ancora a vedere la mia...riesco ancora a vedere la Chloe che conoscevo.” Chloe sorrise dolcemente. Cosa stava per dire? La mia, cosa? La mia Chloe? Non era più sua da molto tempo e stare in quel posto con tutti quei ricordi che affioravano e lui davanti ai suoi occhi, se da un lato la rendeva felice dall'altro era un colpo dritto al cuore. Tante cose di quel posto, gridavano quasi volendola richiamare a sé, facendola immergere in una scia di ricordi. Le parlavano di loro, di lei, di tutto ciò che aveva perso. Di tutto ciò che non poteva più riavere. Non era più come la ricordava. Forse a primo impatto sembrava ancora la stessa ma nel profondo del suo cuore qualcosa si era spezzato e non si sarebbe più aggiustato. Ma non poteva dirlo, non lo avrebbe mai detto ad alta voce. Non avrebbe iniziato un discorso così con lui, avrebbe fatto soffrire entrambi. Chloe continuò a sorridere e finalmente rispose “Sono sempre la solita vecchia Chloe.”

Più tardi una volta usciti dal ristorante, si diressero al parco lì vicino. La primavera era alle porte. L'aria fredda dell'inverno cominciava a lasciare posto alla leggera brezza primaverile con i suoi profumi di fiori ed erba fresca. Gli uccelli cinguettavano spensierati sui rami e qualche fiore cominciava a spuntare timidamente dal terreno, come se volesse chiedere il permesso. Chloe e Seb passeggiavano e per un momento sembrava tutto tranquillo. “Ti sei dato da fare lì dentro” scherzò Chloe. “Non ho perso il mio tocco” rispose Seb sorridendo. “E nemmeno il tuo stomaco se vogliamo dirla tutta” rise la ragazza. “Simpatica, molto.” continuò Seb. “Io ancora mi chiedo dove metti tutto quello che mangi” ribattè Chloe con invidia. “Tanto sport bella.” concluse Seb. “Si questa me la devo segnare, tu che fai sport. Ma quando scusa?” replicò Chloe divertita. “Guarda che suonare la chitarra fa consumare energie.” affermò Seb. “Ah si scusa dimenticavo. Il movimento delle dita sulla chitarra, qualcosa di così faticoso da giustificare i tuoi abbuffi” controbattè. “Ma no, è il lavoro della mia mente che fa consumere energia.” rise Seb. “Se così fosse dovrei essere un chiodo.” affermò Chloe. “Ma lo sei infatti.” sentenziò lui. “Grazie, sei molto gentile ma so quando menti.” sorrise. “Allora dovresti sapere che non sto mentendo” ammiccò Seb. All'improvviso una voce femminile richiamò la loro attenzione “Ma da quanto tempo Seb!”. Il ragazzo si guardò in giro alla ricerca. A chiamarlo era stato una ragazza alta, con dei lunghi capelli castani, grandi occhi verdi ed un sorriso stupendo. “Ciao Liz!come va?” rispose cordialmente Seb. “Tutto bene, ora mi sono trasferita in centro città e lavoro per un'agenzia di moda.” annunciò Liz con fierezza. “Fantastico Liz, ben per te.” ribattè Seb. “Ma tu che mi dici?” continuò la ragazza. “Stiamo registrando un nuovo cd, intanto abbiamo qualche nuovo concerto qui e lì sai.” ribattè Seb. “Fantastico, bhe salutami gli altri ok? E avvisami per i concerti.”rispose sorridendo Liz. “Certo, contaci. Ci si vede Liz!” si congedò Seb. “Ciao Seb, alla prossima.” e con questo Liz sparì. Chloe si voltò verso Seb con faccia interrogativa. “Tanto per sapere, chi era?” chiese curiosa. “Oh bhe, una mia ex.” rispose con nonchalance il ragazzo. “Ex?” continuò Chloe. “Bhe si qualche tempo dopo di te, insomma... ci siamo conosciuti e ci siamo messi insieme.” replicò Seb con voce tremante. “E?? perchè è finita?” indagò Chloe. “Sai avevo qualcun'altro nel mio.. nella mia testa.” rispose Seb abbassando lo sguardo. Chloe lo guardò dubbiosa “Chi?”. Seb alzò il viso e la guardò dritta negli occhi. “Sai benissimi di chi parlo.” Chloe non ci poteva davvero credere. “Non puoi farmi questo Seb. Non puoi dire che mi odiavi, che mi davi la colpa di tutto quanto e poi dirmi che pensavi solo a me. Non è giusto. Perchè? Perchè se davvero pensavi a me non hai fatto niente? Sai potevo capirti quando mi hai detto che incolpavi me, ci ho provato almeno. Ma questo... Questo non ce la faccio proprio, mi hai lasciato da sola nonostante tu stesso volevi ancora stare con me, mi hai lasciato da sola nonostante tu sapessi cosa stavo affrontando. Credevo tu fossi migliore di così.” Le parole le erano uscite senza filtro. Le aveva urlate. Tutta la sofferenza, la rabbia repressa, tutto quanto era uscito in quel momento. “Chloe non fare così. Ti prego. Non farmi passare per il cattivo qui. Te ne sei andata, che cosa dovevo fare? Mollare tutto e seguirti? Io avevo una vita qui, non potevo.” rispose Seb con gli occhi lucidi. “Seb non ti avrei mai chiesto di mollare tutto, non sono quel tipo di ragazza e mai lo sarò. Chiedevo soltanto una chiamata, una visita ogni tanto. Qualsiasi cosa meglio del nulla. Mi hai abbandonato quando più avevo bisogno di te e non credo di poterci mai passare sopra. Mi spiace Seb.” urlò Chloe con gli occhi gonfi di lacrime. Seb la guardò privo di parole e fece per prenderle la mano ma Chloe si scostò. “Mi spiace, scusa.” e con questo corse via lasciando il ragazzo in mezzo al parco.

Quando tornò alla sua macchina davanti allo studio di registrazione, la aprì di corsa e si fiondò dentro. Prese un lungo respiro e si osservò attraverso lo specchietto. Aveva gli occhi gonfi ed era rossa in viso. Non sapeva cosa le fosse preso al parco. Non provava più certe cose per Seb ma ripensare a tutto quanto sapendo cosa provasse Seb le aveva provocato tanta rabbia. Non poteva più continuare a mentire a se stessa, doveva ammetterlo almeno tra sé. Non lo aveva perdonato e non sapeva nemmeno cosa fare per poterci riuscire. Aveva bisogno di chiedere quella storia o l'avrebbe distrutta. Non poteva vivere nel passato, doveva andare avanti. In quel momento però non avrebbe potuto nemmeno pensare a come tornare a casa, figuriamoci risolvere l'intera questione. Avrebbe pensato a cosa fare in un altro momento, ora doveva andarsene.

   
 
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