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Autore: Geo_L_C    03/03/2016    1 recensioni
Steven non riesce più a resistere alla sua vita: il padre alcolizzato causa la separazione dalla moglie, il lavoro non lo soddisfa, vive in una casa di pochi metri quadri e la vita amorosa è un disastro dietro l'altro.
Il suo più caro amico gli suggerisce di scaricare una chat d'incontri dove a Steven capiterà all'occhio il profilo del giovane e affascinante Zayn.
Ci riflette prima di scrivergli ma non appena lo farà la sua vita cambierà completamente scoprendo dei lati del ragazzo che nemmeno lui pensava fossero possibili in un essere vivente.
Genere: Erotico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP, Threesome
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CAPITOLO 9.





 
 
La camera da letto me la ricordo bene soprattutto le nuove lenzuola che gli ho messo. Ho le farfalle nello stomaco e il cuore mi batte all’impazzata, lo sento per fino in gola. È come se questa fosse per me una seconda prima volta.
Zayn chiude la porta alle sue spalle e mi guarda mentre si avvicina. È serio e questa sua espressione mi piace. Io mi mordo il labbro, lui prende il mio viso fra le mani calde e preme le sue labbra contro le mie. Un bacio casto ma pieno di passione tanto cercata.
Si sposta lentamente da me facendo modo che le nostre labbra si stacchino dolcemente. Apro gli occhi e lui fa lo stesso guardandomi, le mani ancora sul mio viso.
-Ora il mio mondo ti appartiene Steven. Voglio che tu sappia quanto io sia felice di questo ma allo stesso tempo sono preoccupato.
-Di... di che cosa?
-Tu farai ciò che ti chiedo così che potrai capire meglio come funziona- non ha risposto alla mia domanda ma continuo comunque ad ascoltare. Acconsento e lui prosegue. -Fidati di me e tutto andrà bene. Ti farò percorrere tutto quello che ho passato negli ultimi anni. Se esagero mi fermerai. 
-Va bene... mi farai vedere davvero tutto? Farò le stesse cose che facevi tu?
-Esattamente Steven. Io ti porterò alla scoperta di questo tormentato mondo. Io faccio sesso quando voglio e come voglio. Tu dovrai essere sempre disponibile anche solo per una sveltina. Tu ora mi appartieni, sei la mia nuova droga e se non mi rispetterai ci metterò poco a rimpiazzarti.
Il cuore mi va in gola, sono abbastanza sicuro di essere in una fase di preoccupazione. E quest’ultima frase è la prova che io non voglio che lui vada con altri.
-Non voglio che vai con altre persone- dico schietto.
-Allora vedi di non farmi entrare in astinenza.
Sorride dandomi un altro bacio per poi accarezzarmi i fianchi.
Mi fa sedere sul letto mentre ci continuiamo a baciare, per un istante si stacca e prende i lembi della maglietta togliendosela rimanendo a petto nudo. Quel suo corpo così perfetto che ora guardo con più accuratezza perché la luce del giorno mi permette di farlo.
-Alza le braccia cucciolo- dice dolcemente. E così faccio, lui prende il maglione e la maglietta insieme tirandomele su facendomi rimanere a petto nudo. Butta a terra il tutto e poi si avvinghia a me baciandomi ancora facendomi sdraiare sul materasso. Lui è a carponi su di me. Il fiato aumenta come il mio mentre mi bacia.
Le mie mani scorrono lungo la sua schiena accarezzandogliela per poi abbassarsi verso le natiche. I jeans sono così stretti da mettermi a contatto con il suo bellissimo fondoschiena sodo e muscoloso. Zayn continua a baciarmi con innata passione cosa che non ha mai fatto prima.
Poi si ferma e scivola per baciarmi il collo, con la lingua bagnata va verso il mio petto, accarezzandomi con le mani i capezzoli. Sento l’ondata di eccitamento gonfiarsi al di sotto della cintura. Lui si ferma e va verso i suoi pantaloni slacciandosi i tre bottoni principali. Si mette in piedi e li fa scivolare a terra. Viene verso di me e slaccia il bottone e fa scendere la zip dei miei jeans sfilandomeli lentamente.
Ci siamo, stiamo per fare sesso, o forse stiamo per fare.. l’amore.
Tra le due cose c’è molta differenza. Ho paura solo per quello che accadrà dopo. Dev’essere quello che mi freme e non riesco a rilassarmi completamente.
Una volta tolti i jeans va verso il comodino prendendo due preservativi. Uno lo lascia accanto alla piccola lampada in acciaio, prende l’altro e strappa via la protezione tirandolo fuori. Mi guarda.
-Sei davvero pronto?- mi chiede.
-Si...- non riesco a dire altro e deglutisco.
-Allora sdraiati meglio e fammi posto.
Sorride, faccio ciò che mi ha chiesto e lui si tira via i boxer, subito dopo li tolgo anche io. Ha già un’erezione completa io invece sono in un intermezzo perché mi devo ancora del tutto adeguare a questa nuova cosa che sta per accadere. Inserisce il preservativo sfilandolo completamente fino in fondo. Dal cassetto tira fuori anche un piccolo flacone azzurro con scritto in bianco: Lubrificante.
Ci siamo, è arrivato quel momento.
Ne sparge una goccia sulle prime tre dita. Lascia cadere il flaconcino a terra e si avvicina con le ginocchia a me. Mi alza le gambe spargendomi la vasellina su tutto l’interno delle natiche. È fredda e un brivido percorre la mia schiena. Infila anche mezzo dito all’interno così che la cavità sia completamente bagnata per entrare meglio senza crearmi dolore.
Lui si avvicina continuando a guardarmi con quel viso serio.
-Sappi che non lo faccio da un po’, se sono maldestro dimmelo e mi fermo- dice.
-Non.. non ti preoccupare- rispondo facendo un mezzo sorriso.
-Sicuro allora di volerlo fare?
-Sicuro.
Prende le mie gambe e le posa sui suoi fianchi, lego le mie caviglie una sopra all’altra facendo in modo di stare più comodo. Sta per avvenire ciò che aspettavo da settimane. Ho il fiato corto e il respiro affannoso. Con una mano si aiuta ad inserirlo e da un piccolo colpo per farlo entrare meglio. Il dolore è momentaneo perché poi scorre velocemente dentro. Da un’ulteriore botta per farlo entrare completamente ed io gemo. Mi stringo forte a lui, inizia il viaggio verso il completo piacere per entrambi. Va avanti e indietro lentamente, si lascia alle spalle cento lunghi giorni di astinenza. Ora sarò io la causa di tutto, sarò io a comandarlo per non farlo ricadere nelle sue vecchie abitudini.
Su e giù, poi lo estrae per infilarmelo di nuovo, su e giù. Il suo membro è grosso ma non mi reca molto dolore.
Zayn ansima ed io con lui, prosegue continuando a fare su e giù con il suo corpo aumentando gradualmente la velocità. Si presta a baciarmi le labbra, mi lecca il lobo sinistro e scende sul collo continuando a leccarmi ovunque. Un gemito fuori esce dalla sua gola, così graffiante e intenso.
-Ti piace... cucciolo?- chiede ansimando.
-S… si... fallo ancora.. Ti prego- rispondo con il fiatone.
Zayn aumenta ancora di più la velocità con cui mi sta scopando. Sento il suo membro duro che prosegue la sua lotta con l’interno del mio ano. Il piacere è intenso e palpabile nell’aria. Le mie mani scorrono lungo la sua schiena ritornando sulle natiche, gliele stringo godendo di piacere.
-Infilami un dito- dice lui, la voce ovattata perché si nasconde sulla mia spalla.
Il dito medio me lo infilo in bocca bagnandomelo e poi faccio come mi ha chiesto, massaggio delicatamente il suo interno delle natiche. Gode ancora di più, questa volta dalla sua gola esce quasi un rantolo di piacere smorzato dalle labbra serrate.
-Godi piccolo?- mi chiede.
-Si!- rispondo.
Lui si alza mettendo le mani sul materasso, le vene delle braccia gli fuoriescono e pulsano, continuando a muoversi dentro di me. Mi guarda e i suoi occhi di ghiaccio fremono di passione ardente. Estraggo il dito che dapprima massaggiava il suo interno e le mani le faccio scorrere sul suo corpo perfetto.
-Sto per venire- dice mentre continua, le sue mani si stringono sul materasso. -Fatti venire in bocca.
Acconsento, lui sfila il membro dal mio buco ed estrae con fare impacciato il preservativo, si masturba con velocità, il bicipite rigonfio e venoso mi fa eccitare. Guardo quel braccio ed inizio a massaggiarmi il membro. Apro delicatamente la bocca e mentre lui continua io lo osservo godere dall’alto. Stringe gli occhi e ansima ripetutamente. Io mi eccito nel vedere il petto rigonfiarsi e l’addome muscoloso fare respiri profondi. La sua mano è rapida mentre si massaggia, mi allungo verso di esso e aspetto il suo succo.
Un rantolo di piacere esce dalla sua voce come un grido di battaglia ed uno schizzo prepotente pervade la mia bocca riempiendomi la lingua e arrivando sino alle pareti di essa. Sento il suo sapore acre di quel succo bianco e mando giù a forza.
Non ha finito con me. Lui mi guarda, mi toglie la mano che prima stava masturbando il mio membro, con violenza prende le redini e massaggia velocemente il membro. Con l’altra mano fa una masturbazione al mio ano ed inizio a gemere di piacere.
In fine rilascio anche io il mio liquido cospargendosi fino a raggiungere i miei capezzoli. Il getto è caldo e piacevole. La respirazione quasi mi manca per un secondo per poi liberarsi. Sono sfinito.
Zayn si sdraia al mio fianco e respira affannoso anche lui.
-Dio... da quanto stavo aspettando tutto questo- dice ridendo. -Ti ho fatto male?
-No, anzi, è stata la cosa più bella che potessi fare.
Ed è così, con nessuno ho mai avuto questo tipo di rapporto e il sesso che ho fatto con lui è stato... indescrivibile.
Passa dei fazzoletti dentro una scatola di carta, ne estraggo qualcuno per asciugarmi sia il petto che il membro. Lui fa lo stesso ed in fine mi passa un braccio intorno alla spalla e mi avvicina. Ci stringiamo in un forte abbraccio. Mi lascio coccolare da lui. Le sue forti braccia mi appartengono. Mi piacerebbe percorrere il processo di ninfomania che ha passato.
-Vorrei...- di colpo mi fermo, non so perché ma stavo per dire una cosa che è totalmente fuori dal normale. E quello che volevo chiedergli è uno stravolgimento dei fatti. Lui ha lavorato tanto per disintossicarsi dal sesso eppure io l’ho portato a farlo comunque. Mi sento irrispettoso nei suoi confronti. Fargli ripercorrere tutto quanto sarebbe per lui un colpo basso e non so se ne sarebbe capace. Non so nemmeno se sia in grado di affrontarlo ancora una volta.
-Vorresti cosa Steven?- chiede con voce vellutata e tranquilla.
-Niente...- rispondo secco. Come mi è potuto passare, anche solo per un istante, nella testa che io voglia vedere il suo mondo. Lui si sposta leggermente, lo guardo e lui ricambia. È così serio.
-Dimmi…
-Non so se questo possa farti bene ma...- inizio a balbettare come un’idiota. Certo che non gli farà del bene. Il sesso lo distruggerà ancora. È un controsenso allucinante quello che ho pensato. Mi sposto da lui, non posso stargli accanto dopo quello che mi è passato per la testa. Non è giusto.
-Che cosa ti prende?- chiede rivolgendosi alle mie spalle. Sono seduto al lato sinistro del letto e guardo i miei piedi nudi che toccano il pavimento freddo.
-Ho paura che se riaffronterai tutto quello che hai subito in passato, tu non ne esca così facilmente. Ho già distrutto una cosa a cui hai lavorato molto e mi sento in colpa.
-A che ti riferisci? Fammi capire.
-Avevo pensato di provare... quello che hai provato tu- mi volto verso di lui. I suoi occhi di ghiaccio mi scrutano e in quella posizione da dio dell’olimpo, nudo e magnifico, mi rende ancora più vulnerabile. -Vorrei vedere il tuo mondo. Vorrei ripercorrere tutto quello che hai dovuto subire. Forse se lavoreremo insieme a questo tuo disturbo potrà placarsi perché saremo noi a decidere come e quando avverrà. Che... che ne pensi?
Zayn si avvicina e mi bacia con ardente passione. Si scosta da me e mi accarezza il volto rimanendo serio.
-Come una sorte di esperimento?- chiede rimanendo fisso sui miei occhi.
-Più o meno, voglio vedere cosa si prova e cosa fai durante le tue giornate.
Lui sorride e inizia ad accarezzarmi il petto.
-Va bene, lo faremo insieme.
Io gli accarezzo la mano che mi sta sfiorando la guancia ancora accaldata dal post coito che abbiamo avuto. Provo timore nei suoi confronti ma voglio affrontarlo con lui.
I raggi del sole entrano dallo spiraglio formato dalla tenda, puntano dritti verso il soffitto facendo illuminare parzialmente la stanza. Voltandomi verso Zayn le lenzuola di seta accarezzano la mia pelle nuda. Lui è già sveglio e mi passa una mano sul basso ventre. L’erezione la vedo attraverso le coperte rosse.
Vuole già fare l’amore con me appena sveglio?
Non ho nemmeno il tempo di fare questo pensiero che lui è già sopra di me tenendomi dai polsi. Inizia a baciarmi il collo con innata voglia, la sua erezione mi preme contro la pancia, è duro ed è piacevolmente bello sentirlo su di me.
-Era questo che facevi prima?- chiedo. Lui si scosta da me rimanendomi sopra. Oh no... credo di aver toccato un tasto dolente. Si sposta e si alza dal letto.
-Giusto cucciolo mio. Tu non sei abituato a tutto questo- prende le mie mani e mi solleva dal letto. Cavolo sono così ancora mezzo addormentato che non capisco niente. Cerco di sembrarlo il meno possibile. -Vedi, la mattina dovevo avere la mia prima dose di piacere. Dopo colazione la seconda. Prima di andare a lavoro la terza e via dicendo. Quindi, se per te non è un problema vorrei la mia dose.
-Vuoi già percorrere il tuo viaggio… adesso?- chiedo quasi titubante.
-L’hai detto tu ieri. Vuoi vedere com’era il mio mondo?- chiede. Annuisco e sorride passandomi le dita fra i capelli scompigliati. -Bravo cucciolo.
Si avvicina a me, o meglio, avvicina il suo membro alla mia bocca. Io lo prendo in mano e sento già la pulsazione delle vene che vorrebbero esplodere già di piacere.
Lo prendo in bocca e lo infilo più che posso fino ad arrivare quasi alla gola.
Sento già il suo respiro pieno di piacere. Gli do una rapida occhiata e vedo lui che tira indietro la testa. Il petto gonfio, la mano che mi accarezzava i capelli ora li tiene stretti facendomi seguire il movimento.
-Succhiamelo Signorino. Voglio sentire la tua lingua- dice tra un gemito e l’altro.
Inizio a toccarmi anch’io e mentre lo faccio vado avanti e indietro muovendo anche la mano. Succhio e lecco la punta come meglio posso. Godo insieme a lui. Infilo completamente il suo membro dentro alla mia bocca e proseguo questo gioco facendolo arrivare fino alla gola. Geme, gode di piacere, respira affannosamente.
Allungo le mani verso le sue natiche stringendole con piacere. Lui me le prende e le toglie con forza come se non volesse che lo tocco.
-Non ti piace?- chiedo riaprendo la bocca e ricominciando a succhiare.
-Preferisco ben altro... Steven- dice ansimando. -Ora continua a succhiare.
L’arroganza nella sua voce mi spiazza, faccio comunque ciò che mi dice. Lui posa una mano sulla mia testa e stringe i miei capelli facendomi arrivare il membro fino in fondo aiutandomi a fare ad andare in avanti ed indietro. Mi fa quasi male la mascella a furia di averlo in bocca. Un fastidio soggettivo rispetto a tante altre cose che probabilmente mi aspettano. Voglio davvero vedere tutto quello che gli è successo durante questi anni di ninfomania?
Dalla sua voce parte un paio di gemiti di piacere intenso e sento il suo liquido entrarmi in gola, prepotente, caldo e mucoso. Un getto dopo l’altro. Ne conto quattro prima di ingoiare.
Mi libera dalla presa che aveva su di me e asciuga sulle mie labbra la sua punta ancora bagnata. Io ci passo la lingua ed infine ingoio anche l’ultima goccia.
Guarda il mio viso, sorride. È compiaciuto per il lavoro che ho svolto. Va al cassetto sulla mia sinistra e prende un paio di mutande infilandosele. In fine va verso l’armadio che è di fronte a me ed estrae una camicia celeste ed un completo blu notte.
-Sarebbe meglio se ci prepariamo per andare a lavoro, che ne dici?- dice sorridente dandomi le spalle infilandosi la camicia. Cavolo non avevo pensato a che ore fossero. È tardi maledizione!
Raccolgo velocemente la mia roba e mi rivesto impacciatamente, come meglio posso.
Sento una risata che parte da Zayn.
-Hei, calmati ragazzo. Ti porto io a lavoro non ti preoccupare. Siamo a pochi isolati dal tuo negozio.
-Lo so ma sono già le nove e io devo essere la per le dieci e mezzo! Che cazzo Zayn perché non mi hai avvisato?!- rispondo infuriato infilandomi in ultimo le scarpe.
-Steven rilassati. Ora facciamo colazione, abbiamo ancora un’ora.
Arrivati in cucina tira fuori dal frigorifero quattro uova e una busta con dentro il bacon. Dallo scaffale più in basso prende una padella, accende il fuoco e inserisce le uova facendole cuocere. In un’altra pentola mette un goccio d’olio e il bacon a scaldare. Si volta, mi guarda e sorride andando verso il suo ufficio.
Sento che sta trafficando nei vari cassetti. Cosa starà facendo?
Torna dopo qualche secondo con un pacchetto di preservativi. Lo posa sul tavolo di fronte a me.
-L’esperimento avrà inizio oggi- dice.
-O-oggi? Ne sei sicuro?- chiedo.
-Perché no? Ho solo dei punti chiave da farti vedere.
-Quindi… cosa vuoi fare di preciso?
-Nessuno ha mai visto o provato quello che faccio e sento, quindi si. Voglio mostrarti un pò tutto il mio mondo- prende dallo scaffale più in alto un bicchiere e lo riempie d’aranciata. Ammicco un sorriso, è assurdo. Però potrebbe darmi ottimi benefici, voglio studiare a fondo questa sua malattia. Mi aiuterà a capirlo di più. Inizia a parlare ed a descrivere tutto quello che faremo:
-Durante la settimana voglio vederti tutti i giorni…- rimango un istante interdetto. Dovrei annotarmi quello che mi sta raccontando, come ricordo dei prossimi gironi. -Proverai tutto quello che ho fatto io durante gli anni peggiori della “malattia”. Fellazio (anche in ufficio) Sesso (se sarà necessario in luogo pubblico) Masturbazione sia virtuale che dal vivo. Sperimentazione di nuove posizioni. Sesso con cibo Sesso con oggetti. 
-Tutto questo… l’hai fatto davvero? Non ti accontentavi mai?- chiedo incuriosito. Sbatto le palpebre. Lui non risponde, anzi, sorride e prepara i piatti. Ne porge uno di fronte a me.
-Non abbiamo finito- risponde.
-Dimmi la verità, con chi facevi tutte queste cose?
-Prima era diverso. Ora so trattenermi e se vuoi una risposta alla tua domanda di prima… una dipendenza non ti lascia.
-Ma così facendo ti sei...- poi mi blocco di colpo. Lo guardo torvo e lui guarda me per poi distogliere lo sguardo iniziando a mangiare dal suo piatto. Con voce calma mi avvicino verso di lui. Faccio un gesto volontario ma allo stesso tempo involontario. Gli accarezzo un braccio, più o meno so quello che prova, anche nella mia famiglia c’era un uomo disperato e con dipendenza da alcol. Mi correggo, c’è un uomo disperato e dipendente dall’alcol. -Hai rovinato la tua vita sociale e quella della tua famiglia, non è vero? Per questo sei entrato a far parte del gruppo di sostegno con il dottor Harrison.
-Non ne voglio parlare- risponde schietto.
-Vorrei ti confidassi di più con me Zayn...
Stringe la mascella, mi rivolge uno sguardo crudo, irritato. Posa la forchetta e mette le braccia possenti conserte.
-Si, ho rovinato la mia vita per colpa di questo- dice.
-E allora è un contro senso andare avanti. Rischi di rovinarti ancora di più.
-Farai tu tutto questo. Voglio farti vedere quello che ho provato tutto questo tempo. Voglio che almeno una persona che sia vicino a me capisca davvero il mio stato d’animo. Ma se non vorrai... potrò capirti.
Abbasso lo sguardo sul mio piatto e con la forchetta ci gioco un po’. In fine mi mordo il labbro facendo calare un silenzio strano, come posso fare tutto quello che ha fatto lui in passato? Come può chiedermi una cosa simile?
Lui mi aiuterà, certo, ma sarò io a fare il resto. Non posso nascondere di essere impaurito di questa situazione. Ho una strana sensazione, ho il timore di diventare… come lui.
Sento Zayn aprire un armadietto e tintinnano due tazze. Lo guardo che versa del caffè in entrambe. Faccio un sospiro cercando di trovare le parole adatte.
-D’accordo- dico infine. -Proverò ma non ti assicuro niente. Che altro?- chiedo avvicinandomi la penna e il foglio.
Ammicca un sorriso malizioso, posa i gomiti sul bancone della cucina.
-Questo lo faremo durante i giorni feriali così che tu possa provare a pieno tutte l’esperienze che ho fatto in passato. Nel weekend che segue ti farò fare diverse attività organizzate, potremmo iniziare dal Venerdì con un' orgia su appuntamento. Sabato, sesso a tre con persona sconosciuta, e domenica finiremo con bondage soft per principianti con del feticismo. Credo che questo sia tutto- risponde, fa un respiro come se fosse di... sollievo mentre io finisco di scrivere l’ultimo paragrafo.
Ho ancora qualche dubbio.
-Scusa… ma queste cose che faremo al weekend in che momento avverranno?- dico.
-Le faremo verso orario aperitivo o cena. Se ci saranno dei problemi sposteremo il tutto nel pomeriggio.
-Vuoi fare davvero tutto questo da oggi?- chiedo sollevando lo sguardo su di lui.
-Esattamente Steven. Da oggi tu sarai me molto tempo fa. L’unica differenza è che ti seguirò io in questo e le faremo insieme. Ti sto dando la possibilità di vedere com’era il malato di sesso che ero un tempo. Ti farò vedere solo una piccola parte del mio mondo- risponde sorseggiando il caffè dalla tazza bianco porcellana.
-Mi piacerebbe sperimentare tutto questo ma... se poi non ci riuscissi? E il tuo percorso con il gruppo di sostegno? Non rischi di non saperti più controllare?
-Ho azzerato il mio conteggio. Questo pomeriggio andrò al centro e dirò al gruppo che ho finalmente trovato qualcuno con cui stare.
Si sta riferendo a me. Sorride e beve ancora un po’ dalla tazza. Non capisco tutto questo suo divertimento che prova nel sesso, è una cosa assurda eppure, dentro di me, qualcosa si muove perché ha voglia di giocare e vedere come proseguirà il tutto. Lui guarda il suo Rolex d’acciaio grigio e fa un piccolo sussulto.
-Oh... è tardi. Togliti i pantaloni e mettiti a novanta- posa i due piatti nel lavello con annesse tazze. Io mi alzo di scatto, non capisco.
-Che cosa vuoi fare?- chiedo ingenuamente.
-Voglio scoparti. Sei nelle mie mani per questa settimana e io, all’epoca, anche a quest’ora facevo sesso.
Lo guardo turbato, tira giù la zip dei pantaloni senza aprire il bottone superiore e senza nemmeno scomporre il suo abito. Estrae il membro già eretto.
Dalla tasca prende un involucro argenteo e lo apre infilandosi il preservativo.
Zayn mi gira, abbassandomi il busto verso il tavolo da cucina. Mi leva con violenza i pantaloni. Sento qualcosa di viscido muoversi con velocità all’interno del mio interno. È la sua lingua che mi fa sussultare bagnandomi completamente il buco. Vuole inumidirlo per farlo entrare. Oddio. Ho un fremito che mi percorre la schiena, stiamo per farlo ancora.
Lo sento inserirsi dentro ma con lentezza. Non mi fa male, mi reca un piacere immenso. Sbatte un paio di volte per entrare al meglio nella cavità. Con le mani mi prende i fianchi e inizia a muoversi, prima più lentamente e con gradualità aumenta la velocità. Un rantolo vi esce dalla gola e lui gode nel sentirmi così. Sono eccitato e allo stesso tempo in ansia. Se questo sarà quello che dovrò fare nei prossimi giorni.. non so se ne sarò capace.
Mi da un piccolo schiaffo sulla natica destra ed io sussulto ma è piacevole. Sento il membro continuare ad entrare ed uscire ripetutamente fin quando Zayn ha un gemito di piacere ed allenta la presa su di me.
-Perfetto cucciolo.. così ti voglio- dice mentre continua, con più calma, a far oscillare il suo amico dentro e fuori. Poi lo estrae e sento alle mie spalle che si estrae il preservativo rimettendo a posto il tutto.
Mi sollevo rivestendomi, sento che la mia testa stia girando ma non è così. È una sensazione del tutto nuova quella che provo. Ha fatto sesso con me con una tale energia che sono sopraffatto dal momento.
-Ora cucciolo possiamo anche andare a lavoro, che ne dici?- chiede, io sorrido, lui mi posa un casto bacio sulle labbra ed in fine ci prepariamo per uscire.
Cos’altro accadrà?
   
 
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