Dopo tre mesi di alloggio a Los Angeles mi hanno detto che posso tornare in Giappone e Ryan ha insistito di venire con me perchè è curioso di vedere Tokyo.
A Kaito non sarebbe piaciuta questa storia... Non ho nemmeno avuto modo di raccontargli di lui, ma sono sicura che l'avrà scoperto da sè...
La scuola è iniziata da poco ma per fortuna non ho perso molte lezioni.
Non ho detto a nessuno che sarei tornata perchè voglio fare una sorpresa ai miei amici... Chissà che facce faranno appena mi vedranno!
Per tutto il viaggio in aereo,Ryan ed io ci siamo scambiati si e no due parole, non ci siamo molto simpatici.

-"Vieni, entra pure..." mi rivolgo al biondino appena entrata a casa mia e accendendo la luce per poi fargli lasciare i bagagli.

-"Piccolina questa casa, ma accogliente... Vivi da sola?" mi chiede.

-"Si... Perchè?" gli rispondo.

-"Non ho un posto dove stare, ti dispiace ospitarmi?" mi chiede con una faccia innocente.

-"Certo che mi dispiace! Trovati un appartamento come ho fatto io! Poi Kaito ne sarebbe geloso..."

-"Kaito? Chi è? ... Ah già il tuo ragazzo... Bhe e io dove dovrei stare nel frattempo, scusa?!" mi chiede con tono di rimprovero.

-"Esistono gli alberghi, genio..." assottiglio lo sguardo.

-"Eh va bene, come sei antipatica però" dice stiracchiandosi e portandosi le mani dietro al collo.

-"Sai, scherzi con il fuoco! Ti potrei staccare un braccio, letteralmente, e senza alcuno sforzo! Ma per tua fortuna ho molta pazienza... Però tu stai per superare il limite della mia pazienza, biondino!"

Questa mia affermazione fa rabbrividire Ryan che sorride imbarazzato.

-"Adesso andiamo, dobbiamo indagare o lo hai dimenticato?!" aggiungo uscendo e facendogli segno di seguirmi.

Pochi giorni fa il commissario della polizia di Tokyo ha ricevuto una strana telefonata da un venditore di animali e mi ha chiesto di occuparmene personalmente per scoprire il motivo di questa strana telefonata.
Il negozio di animali non è molto distante da casa mia quindi anche a piedi ci possiamo arrivare.

-"No vi prego, non voglio altri animali! Non obbligatemi!" dice il venditore con voce tremante appena vede la porta aprirsi ma si tranquillizza appena vede entrare me e Ryan.

-"Altri animali? Obbligare a fare cosa?" chiedo all'uomo con sguardo serio.

-"No niente... Desideri qualcosa?" mi chiede cercando di farmi dimenticare ciò che ha detto prima.

-"Sono venuta a verificare che qui vada tutto bene, dopo la strana telefonata che lei ha fatto al commissario" gli dico mostrando il distintivo della polizia che fa rimanere pietrificato quell'uomo.

-"Ma sei solo una ragazzina, non è possibile che tu sia della polizia.. Non prendermi in giro..." risponde lui iniziando a sudare.

-"Non mi sottovaluti! Abbiamo ricevuto una sua telefonata, chiedeva aiuto e subito dopo ha riagganciato... Non è stato difficile identificare il luogo della telefonata... Le dispiace se do un occhiata qui?" gli chiedo sempre con tono serio.

Prendo molto sul serio il mio lavoro, a differenza di Ryan che lo prende come un gioco, infatti ora si è distratto a guardare gli animali.

-"Certo..." mi risponde lui un po preoccupato.

-"Davvero strano... Perchè ci sono animali selvatici? Un negozio di animali in regola, dovrebbe possedere solo animali da compagnia, addomesticabili e non selvatici..." mi giro verso di lui alzando un sopracciglio.

-"Ecco, io..." non sa che rispondere e si asciuga il sudore.

-"Cosa nasconde?" gli chiedo avvicinandomi a lui.

-"Niente..." inizia a tremare.

-"Parli! Noi siamo qui per aiutarla!" gli dico con tono deciso ma rassicurante.

-"Eh va bene..." inizia a piangere.

Mi appoggio al muro incrociando le braccia e aspettando che parlasse.

-"E' iniziato tutto due settimane fa... Due uomini incappucciati sono venuti a minacciarmi con una pistola, di comprare animali selvatici.. Ero terrorizzato e non sapevo che fare perciò sono ceduto alle loro minacce... E puntualmente sono venuti ogni giorno alla stessa ora..." mi racconta singhiozzando.

-"Capisco... E perchè non si è rivolto prima alla polizia?" gli chiedo.

-"Perchè mi avevano detto che se mi fossi rivolto alla polizia mi avrebbero ucciso... Ho provato a chiedere aiuto ma ripensando a quello che mi avevano detto ho avuto davvero timore che lo scoprissero e mi ammazzassero..." si asciuga le lacrime.

-"E per questo ci ha ripensato e ha riattaccato... Bhe non si preoccupi, ce ne occupiamo noi... O meglio, me ne occupo io..." mi giro verso Ryan che fa il babbeo con gli animali.

-"Ma il tuo collega che fa...?" mi chiede perplesso.

Mi metto una mano in fronte e sospiro, così fa fare brutta figura ad entrambi e perdiamo credibilità.

-"Ma che bel animaletto che sei, adesso ti accarezzo!" dice Ryan con voce ebete rivolgendosi ad una puzzola e aprendo la sua gabbia.

-"No Ryan ferm..." mi interrompo perchè ormai è troppo tardi e la puzzola lo aveva già spruzzato.

-"Che puzza...  Hai bisogno di un bagno..." aggiungo tappandomi il naso ed uscendo dal negozio con lui senza aggiungere altro.

-"Posso usare la tua vasca?" mi chiede sospirando.

-"Ehm... Ok..." gli rispondo allontanandomi da lui.

Per tutto il tragitto gli resto a distanza di sicurezza, puzza terribilmente!

-"Il pomodoro dovrebbe toglierti questa puzza di dosso..." gli dico ridendo.

-"Quindi dovrei farmi un bagno nel succo di pomodoro?!" mi chiede lui perplesso ed io annuisco.

Non avendo il succo di pomodoro, vado al supemercato a comprarmene una grossa quantità che mi sarebbe bastata per un anno.
Appena tornata a casa gli svuoto tutto il succo riempiendo la vasca.

-"Spero che la puzza vada via..." dico ridendo e tenendomi il naso tappato per poi uscire e chiudere la porta del bagno.

Posso finalmente respirare!
Passata mezz'ora Ryan esce dal bagno con  solo un asciugamano addosso.

-"Oh finalmente profumi... Visto? E' un metodo efficace!" dico divertita.

-"Pff, non prendermi in giro.. E' stata un esperienza che non vorrei mai più ripetere! Sono stato per circa venti minuti in quella vasca e poi mi sono fatto una doccia per togliermi l'odore di pomodoro di dosso!" dice imbarazzato.

Scoppio a ridere, è stata davvero una scena comica!
Appena suono il campanello mi alzo per andare ad aprire ma lui mi ferma.

-"Tranquilla, vado io" mi dice il biondino.

-"No aspetta, non mi sembra il caso che tu vada ad aprire mezzo nudo..." gli rispondo ma ormai è già arrivato alla porta.

Non aspetto visite, chissà chi può essere a quest'ora... E poi nessuno sa ancora che sono qui.

-"Ciao! E tu sei?" chiede Ryan vedendo un moretto con i capelli mossi che sembra scioccato alla vista del biondino.

-"No, tu chi sei! E che cosa ci fai in questo stato a casa della mia ragazza!" chiede irritato Kaito.

-"La tua ragazza? Oh ma certo, tu devi essere il famoso Kaito! Maya mi ha parlato molto di te... Piacere, sono Ryan" gli risponde.

-"Si, sono Kaito... Ah già, ora mi ricordo di te... Ti ho visto in foto...Sei il famoso partner di Maya... Ma che ci fai mezzo nudo in casa sua?!" gli chiede ancora con tono geloso.

//ANGOLO AUTRICE
ECCO LA FINE DEL SECONDO CAPITOLO!
KAITO GELOSO E' VERAMENTE... NON HO PAROLE PER DESCRIVERLO *-*
A PRESTO CON IL TERZO CAPITOLO.
MAYA//