Architettura di un sogno


Il sogno mi esplode dietro agli occhi, nel cranio.
Barcollo mentre diventa più nitido e svela i suoi contorni: sono le linee sfumate di Londra. Grattacieli, rumori, spigoli.
Lo vedo avvicinarsi: ha il passo cadenzato e un sorriso
selvaggio.
“Ginny!” esulta “hai visto il mio sogno? La mia Londra?”.
Tom è carezzevole come l’inchiostro che da mesi risponde alle mie paure.
Lo sfioro: non è solo una voce di carta. 
All’improvviso li vedo: maghi su manici di scopa, autobus uguali al Nottetempo, cittadini con cappelli appuntiti.
“La mia Londra”, sussurra “una Londra per i maghi”.
Non vidi le bestie nei suoi occhi, nel sogno che (credevo) avesse costruito per noi.




Note finali
Diciamo questo sogno può essere visto sia come “prodotto” della mente infatuata di Ginny sia della presenza di Tom Riddle, insidiatasi nella testa della ragazza (è da considerare che Ginny è stata posseduta e che, per citare Tom nella Camera dei Segreti, lui aveva riversato un po’ della sua anima in quella della giovane Grifondoro).
Ginny ha undici anni, si fida del suo “confidente”, e secondo me non percepisce la malignità di Tom, non vede le bestie negli occhi, quando parla di una Londra per i maghi (e quindi non più per i Babbani).
La drabble partecipa al contest di Mary Black “All Together Contest”…non è un granché e non credo neanche che rispetti a pieno le condizioni del pacchetto(spero che chi l’ha ideato possa perdonarmi!). Ma dovevo assolutamente sconfiggere a maledizione che mi impediva di consegnare una storia a Mary!XD
Grazie per l’attenzione!