Capitolo
16
-
andiamo che ti porto al poligono-
-
marco ma sei scemo? –
-
No u.u su Chiara prendi la Lady Black e poi andiamo – sbuffai
in segno di resa,
era completamente inutile lottare contro Marco, che mi porgeva con aria
innocente la pistola. ( non so cosa ci sia di innocente in uno che ti
da una
pistola… bha). La presi e poi andammo.
AL
RITORTNO CIRCA 2 ORE
DOPO
-
wow non avrei mai pensato che una ragazza potesse divertirsi al
poligono-
-
eheh io sono un esperto di ragazze – disse Marco
sorridendomi. Prima lo guardai
in cagnesco e poi gli diedi una gomitata sul braccio.
-
Aia- disse massaggiandosi il braccio * e qui ci vuole la risata
malefica à
mhuahahahahah*
-
Così impari a fare lo scemo con le altre ragazze –
Gli geci una linguaccia che
lui contraccambiò volentieri. Un secondo dopo non
c’era più. Ma, visto che non
poteva vivere senza di me XD, nemmeno un paio di ore dopo me lo
ritrovai in
camera mia.
-
Fammi indovinare…” Chiara dobbiamo
andare” – dissi imitandolo.
-
Mi stupisco sempre di più delle tue doti di veggente
– rispose ridendo
-
abitudine più che altro-
Arrivati
lì lo spettacolo era orribile. Trovai due corpi uno vicino
all’altro e un
vampiro di fronte a me.
-
Sono ancora vivi li porto al consiglio – disse Marco
inginocchiato vicino
all’uomo e alla donna a terra. Io annuì ed
estrassi la pistola. E così mi
ritrovai da sola con un vampiro. Mi misi esattamente di fronte a lui
nella
posizione che mi aveva insegnato quel giorno Marco. Almeno era precisa.
Non
ebbi il tempo di pensare ad altro che qualcosa o qualcuno mi
afferrò da dietro,
facendomi cadere la pistola e spostandomi la testa in modo che avevo il
collo
scoperto. Il cuore mi batteva a 1000. Paura,adrenalina, sorpresa
e…perché no?
Speranza.
-
Adoro quando hanno paura – disse il vampiro di fronte a me
avvicinandosi,
provai a liberarmi con l’unico risultato di farmi stringere
ancora di più.
-
L’assaggio prima io – disse una voce femminile alle
mie spalle.
-
Io invece ho un idea. Perché non mi lasci stare?-
-
Perché tu ed il tuo amichetto avete interrotto la nostra
cena – disse uscendo
dal buio il maschio. Era un bell’uomo, o almeno lo era stato,
sulla trentina
con i capelli castani e gli occhi così scuri da sembrare
neri.
-
Ora sta ferma…- disse la donna. Sentì una mano
spostarmi i capelli dal collo.
-
Figurati e chi si muove?- dissi aspettando il morso. Mi
poggiò le labbra sul
collo e sorrise. Un attimo dopo sentì come se due aghi mi
penetrassero il
collo, dopo circa due minuti sentì un liquido caldo entrarmi
nel collo. Riuscì
a vedere quel liquido caldo espandersi nel mio corpo come luce.
L’ultima cosa
che sentì fu il mio nome in lontananza e il freddo della
terra.
Mi
risvegliai in una stanza su un lettino. Non volevo aprire gli occhi,non
perché
mi sentivo stanca,anzi, ma perché avevo paura di quello che
avrei visto una
volta averli aperti.
-
Che cazzo ho combinato? Perché non si risveglia? –
ripeteva Marco,
probabilmente al mio fianco, era stranissimo quello che sentivo,
riuscivo ad
udire il suo respiro e il battito frenetico del suo cuore.
Aprì gli occhi e mi
misi seduta più velocemente di quanto volessi.
-
Ti sei svegliata! Prendi questa prima di respirare – mi
accorsi solo in quel
momento che non stavo respirando e che questo non mi causava nessun
problema.
Presi la pillola che Marco mi porgeva e la ingogliai, feci un gran
respiro per
poi dire solo.
-
Ok parla! – lui prese un gran respiro e molto coraggio.
-
Ho portato quelle due persone all’ospedale del Consiglio
spiegando come le
avevamo trovate, mi hanno trattenuto lì un po’.
Appena mi hanno dato il via
libera per andare sono venuto da te, ma quando sono
arrivato…- si fece
coraggio, aveva lo sguardo fisso sul lettino, aspettai che continuasse
anche se
già sapevo il continuo della storia che mi vedeva come
protagonista.
-
Continua – lo incitai. Lui annuì continuando a non
guardarmi negli occhi.
-…
Ma quando sono arrivato ti ho visto tra le braccia di quella vampira,
con le
sue labbra sul tuo collo- involontariamente mi toccai il punto del
collo dove
ero stata morsa e lui guardò la mia mano ed i suoi occhi
crollarono in un mondo
di tristezza.
-
Appena mi ha visto la vampira ti ha buttato a terra e si è
pulita il sangue.
Pensavo fossi morta, o quasi, ti ho preso e ti ho portato qui.-
-
E i vampiri? – chiesi
-
Non li ho proprio calcolati. Avevo così paura di perderti
che ti ho presa
subito e…- mi venne voglia di abbracciarlo e prima di
rendermene conto feci.
Sentì il profumo del suo sangue pizzicarmi la gola e con un
salto mi ritrovai
dall’altra parte della stanza.
-
Merda – sussurrai.
-
Scusami e che… non sono abituata a questo corpo
e…-
-
E al fatto di voler bere il mio sangue? – finì la
frase con ironia e un po’ di
tristezza. Per la prima volta lo guardai bene con i miei nuovi occhi.
Marco era
più bello che mai. Rimasi immobilizzata, per quanto avevo
studiato tutto sui
vampiri… bè esserlo era diverso.
-
Ed ora come torno a casa? –
-
Bè non hai amici vampiri? Da Asher? – Asher era il
mio Guardian ma mi sembrava
inutile scocciarlo per così poco.
-
Ci penserò tornando a casa – aggiunsi velocemente.
E
così mi ritrovai nel bosco. Correre senza bisogno di
trasformarsi era
GRANDIOSO! Poi mi venne un’idea e scattai verso casa, con un
salto entrai in
camera, come wonder woman * risata malefica *. Presi carta e penna ed
incominciai a scrivere.
Kevin,
ho
bisogno di stare un po’ da sola,
devo
capire alcune cose.
Ho
il
cellulare con me
SOLO
PER EMERGENZE
Ti
Amo.
Chiara
Scrissi
un bigliettino simile anche al resto della famiglia omettendo alcune
cose =P.
posai i bigliettini uno sopra la scrivania di Kevin e uno sul tavolino
nel
salone e me ne andai. Andai nel luogo che ormai era diventata la mia
seconda
casa. Il bosco. Riuscivo a sentire tutto, il fiume, gli animali, il
vento che
danzava armoniosamente vicino gli alberi e come dei leggeri passi in
lontananza.
Corsi pensando seriamente di andare in Francia da Asher per un
po’. Senza
accorgermene mi ritrovai i ragazzi Cullen di faccia e mi fermai giusto
in
tempo.
-
Hey signorina dove vai così di fretta?-
-
Sinceramente non lo so- risposi ad Emmett
-
Sbaglio o c’è qualcosa di diverso in te?
– chiese Jasper
-
No, non sbagli – dissi abbassando lo sguardo. Spiegai
velocemente l’accaduto.
-
E visto che non puoi tornare a casa dove andrai?- ( Emmett)
-
In realtà stavo pensando di andare in Francia dal mio
Guardian -
-
Guardian? – chiese Ed
-
Il Guardian è un vampiro “anziano” che
viene affidato ad ogni una delle quattro
Master. È una specie di guida e non penso gli dispiaccia se
vado un po’ da lui
–
-
Fino in Francia? E per quanto tempo poi? – chiese Ed
-
Ed mi sa che ti stai preoccupando un po’ troppo,
resterò finché lo riterrò
necessario –
-
perché non vieni a stare un po’ da noi? –
-
Emm non penso sia il caso –
-
Oh eddai perché no? – chiese come un bimbo a cui
era stato appena detto di no
per avere un cucciolo.
-
Perché non mi sembra la soluzione migliore. In Francia sarei
più tranquilla –
-
Perché non vedresti i tuoi famigliari?- chiese Jazz, io
annuì.
-
Ok ho deciso che ti prendo con la forza- disse Emm. Scoppiai a ridere.
-
Emmett, non per distruggere il tuo orgoglio, ma sono una neonata ed
indubbiamente più forte di te – in quel momento mi
squillò il cellulare e sullo
schermo comparve un nome che, in quel momento,non mi sarei aspettata di
vedere.
Asher.
-Pronto?-
risposi
-
Ma petite
hai bisogno
di me ?-
-
Bè Asher in realtà
stavo pensando
proprio a te-
-
Dimmi
–
-
Posso venire a stare un po’ da te? –
-
Oui certo! Quando ci vediamo? –
-
Domani?-
-
Ok allora ci vediamo domani Ma patite Au revoir
–
-
Au revoir Asher merci – così si interruppe la
chiamata.
-
Visto tutto risolto-
-
Già ma fino a domani vieni da noi – stavo per
oppormi quando in lontananza
sentì dei passi veloci, come di una corsa ripidissima, quasi
sicuramente Kevin.
-
Ok mi hai convinta. Andiamo! – Ed eccoci a casa Cullen.
Carlisle ed Esme erano
a caccia. La mia prima notte da vampiro non fu molto diversa dalle
altre. In
vita mia non avevo mai dormito per più di due ore filate.
Leggevo
silenziosamente un libro quando dal piano di sopra scesero Jasper ed
Alice.
-
Domani a che ora parti? –
-
Non lo so appena possibile –
-
Mi dispiace che te ne vai – disse Alice triste.
-
Hey non sarà per molto. Ritornerò lo prometto
–
-
se lo dici tu-
-
Si lo dico io! Ed ora fammi un bel sorriso – Alice sorrise,
ma era uno di quei
sorrisi che non arrivano agli occhi.
-
Chiara cosa ti preoccupa? – chiese Jasper, io lo guardai
negli occhi per poi
rispondergli con poca voce.
-
Quei due vampiri, quelli che mi hanno attaccato, sono ancora a piede
libero, ed
ho paura che possano voler finire il lavoro-
-
Finire il lavoro? –
-
Si, per trasformare una strega in una vampira c’è
bisogno di una certa quantità
di veleno, se Marco fosse arrivato anche solo due minuti
dopo… sarebbe stato
troppo tardi.-
-
Quindi mi stai dicendo che ritornerai normale? –
-
Si, ma non so per quanto…cioè almeno spero di
tornare normale…-
-
Ma questa è una notizia bellissima – disse Alice
abbracciandomi.
-
L’unica mia paura e che quei due vampiri possano andare dalla
mia famiglia-
-
Li proteggeremo noi! – disse Emm spuntato da non si sa dove.
Dal cappello sul
tavolo? Sulla testa di tutti i presenti si forma un grande ?
-
No! Non posso chiedervi così tanto, escogiterò
qualcosa…-
DOPO
UN
MOMENTO DI RIFLESSIONE SEGUITA ATTENTAMENTE DA EDWARD…
-
No Chiara questa è una pessima pessima idea!-
-
Perché no? Li cerco, li uccido e siamo tutti felici e
contenti –
DOPO
20
MINUTI DI BISTICCI
-
Ok ho capito escogiterò qualche altra cosa –
DOPO
5
MINUTI DI ACCURATO RAGGIONAMENTO u.u
- Ho
trovato! Chiederò al
Consiglio di mettere delle guardie vicino a casa mia-
-
Vedi che se vuoi riesci a ragionare normalmente? – disse Ed
con una faccia
da u.u
Lo
guardai male e gli lanciai un cuscino, che prese al volo, con un mio
sonoro DOH
e le risate del resto della famiglia.
Presi
il cellulare e digitai il numero di mia nonna.
-
Nonnina ho un piacere da chiederti. Visto che io devo partire per la
Francia
puoi mettere qualcuno a controllare la mia famiglia? –
DOPO
15
MINUTI A DISCUTERE E A FARE PICCI-PICCI
-
Grazie nonna sei la più buona del mondo ciau! =D -
-
Ricordatelo – disse lei
-
Non mancherò –
Passò
la
notte ed arrivò il giorno
Din
Don ( è il campanello -.-“ )
-
Vado ad aprire io – disse Rosalie dall’altra
stanza. ( notare che Rosalie in
questo capitolo doveva ancora uscire u.u)
-
Salve c’è Chiara? – sentì
quella voce a me così famigliare e saltai dal divano.
-
Asher cosa ci fai qui? – dissi andando davanti alla porta.
-
Ti avevo detto che ci saremmo visti oggi ma patite! – disse
facendomi uno di
quei sorrisi da capogiro.
GRAZIE
A TUTTE!!
MI
DISPIACE UN SACCO DI AVERCI MEXO TUTTO QUESTO TEMPO PER POSTARE E CHE
SONO
ANCORA SENZA PC E QUINDI MI ARRANGIO CN QUELLO CHE TROVO ( ovvero
quello di mia
nonna * risata malefica *) IN PIU’ STO PASSANDO UN BRUTTO
PERIODO E QUINDI DEVO
TROVARE O I MOMENTI DI TRANQUILLITA’ MENTALE O QUELLI DI
PIU’ PROFONDA CRISI
PER SCRIVERE BENE.
UNA
COSA IMPORTANTISSIMA STO
SERIAMENTE PENSANDO DI CONTINUARE CON IL SEQUEL, CIOE’ DI
INTERROMPERE QUI LA
STORIA PER POI FARLA SPIEGARE NEL SEQUEL. CHE NE DITE? E’
TUTTO NELLE VOSTRE
MANI.
Ringraziamenti
Sabry_Cullen Mi
dispiace ma questo capitolo è un
capitolo mono, ovvero è un capitolo da un solo punto di
vista. Metterò quelli a
più punti di vista il prima possibile.
Razorbladekisses
Non
sai quanto mi fa piacere sapere che
la mia storia ti piace *.*… * prende i fazzolettini* Spero
ti piaccia anche
questo capitolo.
Bilu_emo Bilu
la mia mente malata partorisce cose che nessun essere umano ha mai
visto!
Povera Chiara le farò paxare di tutto * risata sadica * Il
nome di quel tizio
sarà… Gigiberto… bello eh? XD mhuahaha
ti ho rubato il ke amarezza.
Kiss
kiss
la vostra Rose