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Autore: PathosPie    06/03/2016    0 recensioni
Un ragazzo, all'inizio senza alcun pensiero per la testa, per un evento del tutto sconosciuto, inizia a perseguire la verità, in modo tale da capire a fondo chi è. Ma non avrà vita facile: dovrà comunque affrontare le sue difficoltà, che il destino, in qualche modo, presenterà.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Stiamo viaggiando da un sacco di ore per la strada litorale: ne abbiamo approfittato per parlare un po' con Jack, per approfondire il suo carattere, e anche per passare un po' di tempo insieme.

"Come mai ami così tanto il mare, Jack?"

"Perchè io vi sono nato, dal mare. Mia madre mi ha partorito nella spiaggia. Sono legato profondamente con questa creatura di Dio: la amavo sin da giovane, passavo molto tempo con lei, le parlavo, la ritraevo, alienandomi completamente dalla società di oggi"

"Immagino che non te ne sia importato molto, quindi" chiede Maya

"Esatto"

"Ascolta, spero che tu ci voglia aiutare nel realizzare il nostro sogno"

"Si. Cuccagna si trova a contatto con il mare: si può fare qualcosa. Posso insegnare ad amare il mare"

Mentre continuavamo a parlare, sentimmo una sirena della polizia: un branco di piedipiatti ci doveva per forza rompere le scatole per chissà quale motivo.

"Che vogliono, questi?" Esclama Maya, accostando.

Appena fermi, una figura, senza l'uniforme della polizia, insieme ad altri figuri, probabilmente i suoi scagnozzi, entra nel nostro furgoncino.

"Mani in alto" ci esclama, puntandoci la pistola.

"Ma....mamma?" si sorprende John: tale tizio losco, insieme ai neonazisti dell'altra volta, era la madre di John, colei di cui ci aveva John.

"La tua avventura finisce qui, John, insieme a quegli svitati dei tuoi amici"

"Mamma, tu...non mi avevi abbandonato quando ero più piccolo?"

"Si, e me ne sono pentita. Volevo ritrovarti, ma ti ho cercata per così tanto" mentre diceva ciò, venimmo messi con le spalle al muro, di nuovo "E quando ti ho trovata, non ti ho potuto fermare. Ti ha trascinato questo qua, nella sua avventura alla ricerca di questa cosa che si chiama felicità. Mi sono alleata con questi neonazisti apposta per riuscire ad ottenere più facilmente questo scopo. John..." lo trascina con sé, la pazza, si porta la pistola alla tempia. "Andiamo in Paradiso, ritroviamo tuo padre" Siamo fritti, la nostra avventura è finita. È stato bello, passare tutto questo breve tempo con voi ragazzi. Pensavo a ciò, ma...

"Mamma, papà vorrebbe questo?"

La donna si ferma all'improvviso...ricordando l'uomo e il figlio, che suonavano l'ocarina insieme. No, non lo vorrebbe affatto.

"No" la donna posa la pistola, abbraccia suo figlio e si lascia andare in un pianto di disperazione. Padre Salsiccia condivide le lacrime della donna.

Quando arrivammo a Cuccagna, qualche mese dopo, il nostro sogno si realizzò: la madre di John si pentì delle proprie azioni, insieme ai neonazisti, e si unirono alla nostra associazione, che aveva sede in una chiesa nel litorale.
Anch'io ero soddisfatto: avevo ritrovato la mia verità. 

"Sei felice, non è vero?"

"Si" rispondo. E le do un bacio nelle sue belle labbra
   
 
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