Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: __checcapocchia__    07/03/2016    1 recensioni
[...] Osservava con odio il cielo azzurro e limpido dalla finestra di camera sua.
Era come se il cielo volesse dare il benvenuto ad un nuovo mondo. Un mondo senza guerra.
Era come se dicesse: -Ehi ragazzi, smettete di piangere per i vostri cari, loro non lo vorrebbero, ridete per aver vinto, siate felici- e lui non sopportava questo messaggio.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Draco Lucius Malfoy

Un ragazzo alto 1:80, circa, dalla fronte spaziosa, il naso dritto, né troppo grosso, né troppo piccolo, dal volto allungato e dai tratti aristocratici, incorniciato da due occhi grigi, magnetici e pungenti osservava con odio il cielo azzurro e limpido dalla finestra di camera sua.
Era come se il cielo volesse dare il benvenuto ad un nuovo mondo. Un mondo senza guerra
Era come se dicesse: -Ehi ragazzi, smettete di piangere per i vostri cari, loro non lo vorrebbero, ridete per aver vinto, siate felici- e lui non sopportava questo messaggio, la guerra gli aveva provocato troppo dolore.
Storse le labbra piccole e perfette in un ghigno amaro. Quelle stesse labbra che hai tempi di Hogwarts erano spesso mosse da uno spasmo di riso sprezzante e il restante del tempo, dal disprezzo incontrollato per ciò che vedeva.
Sospirò portandosi una mano tra i capelli biondo sporco e lisci come quelli di tutta la sua famiglia.
Draco Malfoy si faceva schifo da solo.
Era sempre stato un ragazzo orgoglioso e sprezzante, era seriamente convinto di essere migliore in quanto purosangue, tanto che non perdeva mai occasione per umiliare qualcuno.
Disprezzava i babbani, i nati babbani e i mezzosangue in quanto, a detta sua, inferiori.
Era, e forse lo è tutt'ora, un tipo superficiale e anche viscido, viscido come una serpe.
Non era una persona che brillava per il suo coraggio e ne andava fiero, altrimenti sarebbe stato uno stupido Grifondoro, anche se il suo non essere coraggioso implicava il darsela a gambe ad ogni sconfitta o problema.
Era sempre stato un bambino che amava comandare su gli altri.
Si stava facendo schifo da solo.
Quando non sapeva come prevalere su gli altri sfoggiava la sua grande furbizia e il suo grande acume per andare alla ricerca di frasi o anche solo nomignoli che potessero offendere.
Si stava odiando.
Era sempre stato attratto dal potere, come un stupido bambino, perché in realtà non aveva la più pallida idea di cosa realmente implicasse avere tutto quel potere. Lui voleva solo un potere immenso nelle sue mani, non capendo che una forza simile non era altro che pericolosa.
Stava ghignando.
Lui non era mai stato un bravo ragazzo e di questo ne andava fiero, eppure, nonostante tutto, era sicuro che per lui ci fosse ancora una speranza per diventare un "bravo ragazzo", certo, a modo suo.
Draco Lucius Malfoy stava piangendo.
Nei suoi anni a Hogwarts non ha fatto altro che crearsi una grande e potente corazza di prepotenza, egocentrismo, orgoglio, sprezzo, cattiveria... Nascondendo a tutti un ragazzo sensibile, fragile e tormentato. Un ragazzo che durante la sua vita ha sperimentato la paura, la solitudine, l'angoscia...
Un ragazzo che sentiva sul suo cuore l'ansia di essere inadeguato verso il padre e verso il destino che lo stava aspettando. Un destino che lui stesso aveva scelto. Perché sì, all'inizio era stato lui a scegliere il marchio.
Osservava la cicatrice che aveva sul braccio. Era il restante del marchio nero, sparito dopo la morte del Signore Oscuro, per lasciare spazio ad una cicatrice piena di malinconia, odio e ribrezzo.
Portò lo sguardo nuovamente sul cielo limpido. Odiava il cielo di giorno, lui aveva sempre preferito il cielo notturno, pieno di stelle e con la luna, possibilmente piena, a regnare nella notte.
Un passerotto si appoggiò al davanzale della finestra e Draco lo osservò per un po', costatando, poi, che il passerotto lo stava bellamente ignorando.
Lui odiava essere ignorato. Vide una lacrima cadere sopra il davanzale, andando a mischiarsi con la polvere. Odiava anche lo sporco. Sentì bussare alla porta e vide il passerotto volare via.
-Chi è?!- Domandò tentando di tenere la voce il più ferma possibile, per evitare che una qualsiasi persona si rendesse conto che in realtà, stava piangendo.
-Sono Philips padroncino, la signora avere ordinato me che io portassi lenzuola per rifare voi il letto.
Odiava anche la voce di quegli esseri che lo disturbavano in ogni momento.
-Torna più tardi! Quando io non sarò in camera.
-Come desidera padroncino.
Odiava anche mostrarsi fragile, debole, davanti a qualsiasi essere vivente che avesse il dono della parola o della memoria.
Si buttò sul suo letto a peso morto, chiudendo gli occhi e facendo un tuffo nel passato, trovando così la maniera per ricordarsi di se stesso.
Odiava Potter, che con la sua popolarità metteva in secondo piano la sua, essere sconfitto, odiava Weasley e la sua immensa stupidità, invidiava la Granger perché riusciva in tutto ciò che faceva e la odiava perché a causa sua, il padre lo rimproverava per non essere in grado di arrivare primo agli esami di fine anno.
Sorrise tra le lacrime.
Odiava essere umiliato. E ha odiato con tutto il cuore essere trasformato in un furetto ed essere stato sbattuto contro il muro e il pavimento ripetutamente dal falso professor Moody.
Questo lo fece sentire umiliato, particolarmente. Perché appena tornato normale, aveva gli occhi lucidi a causa del dolore ed era privo di indumenti.
Adorava essere al centro dell'attenzione, e tutt'ora era così, adorava nascondere le sue emozioni perché credeva di essere più forte in quella maniera e sotto, sotto lo credeva ancora. Era pur sempre Draco Malfoy.
Si diede uno schiaffo leggero in faccia. Si sentiva uno stupido.
Fin da piccolo aveva avuto un educazione eccellente da entrambi i genitori che lo educarono con l'idea che i mezzosangue e babbani erano inferiori ai purosanue, convincendolo che i non purosangue andassero umiliati, disprezzati ed eliminati.
-Facevo e faccio davvero così schifo?
Cresciuto con questi ideali non divenne altro che un prepotente e superbo bambino viziato, abituato a trattare tutti con indifferenza e derisione, convinto che le uniche persone degne della sua stima fossero Thedore Nott e Blaise Zabini.
Si asciugò le lacrime e si alzò di scatto dal letto, dirigendosi nel bagno di camera sua.
Aprì l'acqua del rubinetto e si lavò la faccia, conscio che il segno delle lacrime sarebbe scomparso, senza però, cancellare il dolore che stava provando.
Si tolse il pigiama di seta verde che stava indossando e si mise un abito nero da 24h, con sotto una camicia bianca.
Salutò la madre e il padre che con sguardo preoccupato e amareggiato, lo lasciarono uscire di casa, curiosi, sotto, sotto, del cambio repentino del figlio.
Era una settimana che non usciva dalla stanza, che non leggeva le lettere che gli venivano inviate, e adesso, vederlo lì, con un sorriso, mentre baciava la mano della madre e inchinava il volto leggermente davanti al padre era una cosa che li rendeva curiosi e felici al tempo stesso, nonostante il dispiacere, la malinconia e la preoccupazione avessero lo stesso il sopravvento su di loro.
Draco ispirò l'aria pura appena messo piede fuori dalla porta di casa dirigendosi verso il cancello, dopo aver accarezzato il collo di uno dei tanti pavoni presenti nel meraviglioso giardino di casa sua.
Uscito si smaterializzò a Hogsmeed davanti ai Tre manici di scopa. Quella mattina gli era arrivata una lettera da parte di Blaise e stranamente l'aveva letta.
In essa diceva che quel giorno lui e Theodore si sarebbero ritrovati ai "Tre manici di scopa".
Quando entrò e notò gli occhi di tutti puntati su di lui, sospirò, sentendo la paura, il ribrezzo, e l'orgoglio impadronirsi di lui. Abbassò il capo e sospirando silenziosamente, ma con più forza rispetto a prima alzò il capo e guardò tutti con un ghigno alla Malfoy, un ghigno in cui pochi non intravidero niente di più di un semplice "Che avete da guardare?", perché era quello che Draco tentava di dire a modo suo.
Blaise sorrise all'amico e gli fece cenno di avvicinarsi.
-Ehi, è bello sapere che alla fine sei venuto- disse Theodore.
-Già, non hai risposto a nessuna nostra lettera!- Si lamentò Blaise.
-Prendi il fatto che io sia qui come una risposta, allora- rispose e ordinò una burrobirra.
Blaise rise e annuì convinto -Tranquillo, lo avevo già fatto.
La guerra cambiò tutti, cambiò anche Draco Malfoy, tanto da fargli capire che gli ideali in cui credeva non erano altro che scemenze, che nessuno era inferiore a nessuno per il sangue.
Draco Malfoy non era un bravo ragazzo, una persona che sotto, sotto nel profondo del cuore era buona. Può darsi che avesse una scintilla di bontà1 in sé, ma il tutto finisce lì.


Angolo Autrice:
1: Ho usato la frase "scintilla di bontà" perché è la stessa con cui la Rowling definisce Draco.

Ciao a tutte! Spero che vi sia piaciuta. Draco è il mio personaggio preferito, e non ho mai sopportato di vederlo come un ragazzo odiato dalla famgilia, senza reali amici, privo di sentimenti e di scelte.
Draco è cresciuto nell'amore di una famiglia, è cresciuto con dei genitori che l'hanno amato, amato, e non odiato e cruciato fino allao sfinimento, il loro unico difetto era avere ideali penosi.
Non è mai stato "Il ragazzo che non ha avuto scelta" poteva scegliere tra avere il marchio, o meno, lui scelse il marchio perché desiderava che il cognome dei Malfoy tornasse ad avere la stessa importanza di prima, perché sapeva che il padre sarebbe uscito da Azkaban e che sarebbe stato fiero di lui, perché amava il potere.
Insomma, Draco non è un bravo ragazzo, Draco non è un grifondoro, Draco non è Harry e per fortuna oserei dire. 
Detto questo vi lascio a lasciare una piccola recensione che mi lasci intendere se questa...cosa (?) solo così la si può chiamare, vi abbia o meno interessate.
Lo so che non è un granché, ma prendetelo più che altro come uno sfogo persoanale sull'odio che provo per chi mi storpia il personaggio che amo di più.



  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: __checcapocchia__