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Autore: Bomb    08/03/2016    1 recensioni
[Anime/manga vari]
[Anime/manga vari]Anno X300. Il mondo è costantemente in guerra; numerose le razze che si scontrano per il predominio della terra. La tanto accesa rivalità tra Elfi e Demoni, creature del bene e del male, ha portato scompiglio sul pianeta terra coinvolgendo anche la razza umana. Gli uomini entrano a loro volta in guerra alleandosi con gli Elfi ma tra loro esiste un ristretto gruppo di persone, che decide di fondare una organizzazione oscura: una organizzazione che trama contro gli stessi uomini e gli Elfi e sono proprio loro gli artefici della disfatta di questi due gruppi. Gli Elfi vengono quasi interamente sterminati, pochi di loro riescono a scampare alla morte rifugiandosi e vivendo con la paura costante di essere uccisi; la razza umana viene messa in schiavitù al servizio dei demoni. La schiavitù degli esseri umani prosegue senza sosta per anni, decenni, fino a quando ai piedi delle montagne innevate, luogo dove erge il quartier generale dei demoni, un uomo non fa la sua comparsa. un ragazzo di circa vent'anni: si tratta di un giovane cavaliere con grandi poteri magici. Affronta da solo l'organizzazione oscura ed il capo dell'armata demoniaca sconfiggendoli e liberando gli esseri umani dalla schiavitù.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati mille anni dal fatidico giorno in cui la terra tornò di proprietà degli esseri umani.

Mille anni di pace e tranquillità dopo la terrificante guerra che ha distrutto e sterminato molte razze, tra cui quella degli Elfi.

La terra torna alla solita routine giornaliera, la pace regna sovrana e varie razze collaborano e vivono pacificamente tra loro. Tra esse v'è anche la razza dei demoni, ora non più nemici della razza umana, ed anzi, loro collaboratori.

La città dei profumi, detta anche città delle rose, quest'oggi si è svegliata con il sole caldo ed una leggera brezza che consente agli abitanti di sentire meno l'elevata temperatura odierna.

Questa è una città che vive principalmente di coltura e pesca. Una piccola città di contadini e pescatori che si guadagnano da vivere onestamente con il sudore della propria fronte.

 

< Hirooo dove te ne vai? >

 

Una voce squillante rompe il silenzio mattutino. Un tono tipicamente femminile, verso un qualcuno ancora non visibile ad occhio nudo.

 

< Vado a pesca mamma! >

 

Risponde una voce di fanciullo. Si vede finalmente l'apparizione di quel ragazzo, di circa una decina d'anni. I suoi capelli marroncini vengono abbagliati dall'intensa luce solare mentre quest'ultimo si avvia a passo rapido verso un laghetto situato poco fuori dalla città, armato soltanto di una canna da pesca.

La voce della mamma risuona ancora squillante però ormai il ragazzino è troppo lontano per poter udire le parole proferite dalla donna, ferma sul ciglio della porta di casa.

Hiro sembra di buon umore e sventola la propria canna da pesca quasi come fosse una bandiera.

 

< Andare a pescareeeee.. mi sembra quasi di volareeee.. quando poi il pesce avrò pescatooooo e questa sera me lo sarò mangiatoooo >

 

Il bambinetto sembra essere molto allegro e si mette ad intonare, in modo alquanto stonato e senza un vero e proprio tempo, una canzoncina probabilmente inventata da lui al momento.

Hiro però continuando ad intonare questa sua canzone non s'avvede della presenza di una montagna davanti a se e ci va a sbattare in pieno contro, rischiando quasi di spezzare la fragile canna da pesca che si porta dietro.

Questa gigantesca struttura si muove improvvisamente e ci si rende conto di come in realtà sia soltando un essere umano, o così sembrerebbe ad una prima vista: questo tizio è alto circa un paio di metri e largo tre, capelli neri ed occhi rossi quasi come se fossero colmi di sangue. L'espressione dell'uomo non sembra essere molto rassicurante per il piccolo ragazzino che nell'impatto perde l'equilibrio finendo col sedere a terra.

 

< Hei moccioso.. cosa volevi fare? >

 

Tuona l'uomo con un tono di voce piuttosto minaccioso fissando dall'alto in basso il bambino ora a terra.

 

< Volevo andare a pesca! >

 

Risponde rapido Hiro rialzandosi ora e rimmettendosi in posizione verticale. Afferra la sua canna da pesca e si prepara per proseguire il proprio cammino verso il laghetto.

Non riesce però ad andare molto oltre perchè, improvvisamente, arriva un violentissimo calcio alla base dello stomaco da parte di quest'uomo che non sembra aver rimorsi ne pietà verso nessuno, nemmeno per un bambino come lui.

< Brutto moccioso, tu sai con chi hai a che fare? Hai incontrato la persona sbagliata. >

 

Dalle parole l'uomo ora passa ai fatti: si avvicina verso il giovane Hiro, a terra, fissandolo con una espressione che non tralascia alcuna emozione nei propri occhi.

Solleva la man destra e, quasi come per magia, questa inizia a brillare di una luce molto intensa e quasi accecante. Avvicina la mano verso il collo del bambino ma prima che possa accadere qualsiasi cosa di spiacevole verso di lui qualcosa di tagliente e molto affilato trancia di netto la mano dell'uomo obeso. Quest'ultimo è costretto ad indietreggiare di qualche metro mentre il sangue scende copioso dalla ferita vistosa.

 

< Maledetto.. sei ancora tu? >

 

Sbotta il ciccione verso qualcuno, forse proprio colui che ha tranciato la mano all'uomo.

Hiro si guarda intorno per capire con chi stava parlando l'altro e noterebbe alle sue spalle una figura di un vecchio barbuto con vistosi capelli bianchi.

 

< Hotei.. questo non è posto per te. >

 

Queste le parole del vecchio che ora percorre qualche metro superando il piccolo Hiro ed avvicinandosi verso il ciccione che, però, non mostra alcuna paura verso il vecchio che ha di fronte.

 

< Povero stupido, ancora non hai visto niente..>

 

Il vecchio si ferma improvvisamente, sembra aver percepito qualcosa di strano nell'aria. Il ciccione ora sembra essersi concentrato in qualcosa, forse un nuovo tipo di attacco che sta per portare a compimento. Con sorpresa, di tutti però, il ciccione non utilizza un nuovo attacco offensivo contro il vecchio barbuto ma bensì spunta una nuova mano, al posto di quella che era stata tranciata proprio dall'altro qualche secondo prima.

 

< Non mi dire che..>

 

< Hai indovinato.. so utilizzare la trasmutazione del corpo. >

 

< Sei un folle! Lo sai che è proibito! >

 

< Non mi interessa vecchio. Preparati a conoscere il creatore! >

 

Hotei, ora, avvolto da una maggiore sicurezza nei propri mezzi ed una ritrovata fiducia nelle sue capacità e nella propria forza inizia l'avanzata verso il vecchio.

Quest'ultimo sembra pronto alla battaglia e solleva una mano, come prima già fece il ciccione, però questa volta non succede nulla.

Il vecchio sembra essere molto sorpreso dal fatto che non stia accadendo niente, forse non riesce nemmeno a sentire il potere scorrere dentro di se e questo lo rende piuttosto vulnerabile.

 

< Cosa diavolo... perchè la mia magia non funziona? >

 

Si domanda. Non ha tempo per trovare una risposta adeguata alla sua domanda perchè viene colpito in pieno volto da un semplice pugno dell'altro, senza l'utilizzo di alcuna magia o armi varie.

Il colpo si dimostra comunque efficace perchè fa volare il vecchio all'indietro di qualche metro.

Termina a terra ora il vecchio mentre il ciccione riprende la sua lenta avanzata verso il bambino che però non sembra mostrare alcun timore reverenziale nei confronti dell'altro. Impugna la propria canna da pesca come fosse un arma preparandosi ad attendere l'arrivo del ciccione.

 

< Ora mi occupo di te.. >

 

Afferma l'uomo avvicinandosi sensibilmente al bambino. Si ferma una volta che raggiunge il metro di distanza, ormai abbastanza vicino per poter disporre di lui come vuole. Questa volta alza entrambe le braccia portando le mani ad unirsi come in segno di preghiera. Una preghiera di morte però perchè tali mani vengono circondate improvvisamente da delle gigantesche fiamme.

Sposta ora entrambe le mani e le fiamme circondano ambe due. Le chiude entrambe a pugno preparandosi a colpire.

 

< Aspetta non lo fare... >

 

Cerca disperatamente il vecchio di fermare Hotei che però fa partire il suo primo pugno.

Il bambino si mostra, ora, quasi in uno stato di trans: digrigna i denti come fosse un animale rabbioso, non proferisce parola alcuna. Prima che arrivasse il colpo a segno, qualcosa di incredibile ed inaspettato accade: la canna da pesca tra le sue mani comincia a brillare come fosse fatta di una luce propria. Bagliore accecante quello emanato dalla canna che si tramuta modificando leggermente il proprio aspetto e forma, divenendo una vera e propria spada di luce.

Senza rendersi conto di nulla egli ha già fatto la sua mossa: sposta la lama di luce rapidamente, sfruttando la forza delle proprie braccia, facendola scontrare con il corpo dell'uomo.

 

< AAAAARGH.. COSA DIAVOLO SUCCEDE?!? >

Hotei non riesce a capacitarsi della cosa e preso dalla foga e dall'agitazione del momento decide che per lui è ora di ritirarsi. Una nube di fumo circonda il proprio corpo e quando quest'ultima si dirada egli è sparito senza lasciare traccia.

Il bambino ora sembra quasi essersi appena svegliato da un sogno e si guarda intorno con aria interrogativo.

 

< Cosa è successo? Dov'è quell'uomo? >

 

Riferendosi naturalmente a Hotei. Il vecchio ora si rialza e si avvicina verso il bambino; l'espressione è molto sorpresa, quasi gli tremano le labbra e non sembra che molte parole possano uscirgli dalla bocca, al momento solo due:

 

< Sei tu... >

 

 

   
 
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