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Autore: MaryFangirl    09/03/2016    0 recensioni
Ryo, Kaori e i loro amici vengono invitati a una festa di Halloween. Subito hanno inizio le solite buffonate, ma un progetto sinistro, l'arrivo di un fantasma e una storia d'amore vecchia di decenni metteranno alla prova la relazione tra Ryo e Kaori.
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Ryo rimase immobile per un lungo istante, sforzandosi per gestire quello che stava vedendo. I suoi occhi gli dicevano che Shin Kaibara era di fronte a sé, ma il suo cervello gli ricordava che Kaibara era morto. Ancora più preoccupante era il fatto che, invece di apparire come un uomo sulla cinquantina com'era stato l'ultima volta che Ryo l'aveva visto, suo padre aveva lo stesso aspetto di quando Ryo era ancora un bambino.
Ryo si alzò e si spostò mettendosi in ginocchio. Era ancora sbalordito di vedere suo padre, ma poi i ricordi di ciò che Kaibara gli aveva fatto ricomparirono e il suo istinto iniziò a prendere posto. Cercò nella fondina e tirò fuori la pistola, puntandola direttamente al cuore di Kaibara.
'Ryo, che senso ha?' disse Kaibara con una risata. 'Sono già morto, ricordi? Sei stato tu a spararmi. Quindi non ha senso tentare di uccidermi di nuovo'.
Ryo lo guardò male per un minuto buono prima di iniziare finalmente ad abbassare la pistola.
"Cosa ci fai qui?" chiese Ryo, strizzando gli occhi.
'L'ultima volta ti ho detto che non è questo il modo di salutare tuo padre' Kaibara si accigliò. 'Sempre grezzo come al solito, vedo...ma è una buona domanda. In qualche modo sono sorpreso anch'io. Sembra, tuttavia, che il tuo avversario abbia aperto un portale, facendo in modo che io potesso avvicinarmi al mondo dei vivi. Non è una strategia molto elegante, ma quest'uomo in generale non mi sembra poi un grande stratega'.
Ryo mise via la pistola e si mise in piedi.
"Sei tu che mi stavi seguendo per tutto il tempo, vero?" chiese.
'Corretto' disse Kaibara, infilando anche lui la pistola nella fondina. 'Però sono deluso che tu ci abbia messo tanto a capirlo. Come ho già detto, non sembri neanche tu'.
Ryo sospirò e si inclinò all'indietro, appoggiandosi al muro. La verità, era che non sapeva cosa pensare o provare a quel punto. Era ancora preoccupato per Kaori, ed era arrabbiato con Tremwell, ma ora era anche confuso e in conflitto all'idea di rivedere Kaibara. I ricordi di suo padre erano ugualmente pieni d'affetto e di terrore, e in quell'istante, Ryo non era esattamente sicuro di quale emozione avrebbe vinto.
"Kaibara" disse Ryo, tenendo la testa bassa. "Per quando strano e impossibile sembri essere, capisco in che modo tu sia qui. Quello che voglio sapere è il perché. Perché mi stai seguendo?"
'Devo davvero rispondere a questa domanda?' replicò Kaibara. 'Penso che tu già lo sappia'. Kaibara si avvicinò a lui, e Ryo sussultò. 'Sono qui per proteggerti, figliolo' continuò. 'L'uomo che stai cercando è determinato a ucciderti. Sono qui per accertarmi che non accada'.
"Tu? Anche tu hai cercato di uccidermi, ricordo?" disse Ryo, il tono incredulo e gli occhi sprezzanti. Kaibara scosse il capo e fece un passo indietro.
'Non posso cambiare quello che è successo' disse. 'Ma avevo sperato che tu avessi capito dopo la nostra ultima conversazione'.
Ryo sospirò di nuovo e annuì. Ripensò alle ultime parole che Kaibara gli aveva detto...giunte nel momento in cui Ryo lo uccideva. Era stato doloroso ascoltarle, ma Ryo alla fine aveva capito che Kaibara si era disperato per scappare dalla sua stessa follia per anni, e le sue azioni come capo dell'Union Teope erano state davvero una supplica nei confronti di Ryo affinché potesse consentirgli la libertà e solo con la morte avrebbe potuto fornirgliela. Ryo aveva compreso tutto, ma era ancora incerto sul fatto che quella spiegazione potesse bastare per cancellare la rabbia e il dolore che ancora si portava dentro come risultato delle decisioni di suo padre.
'Capisco' disse Kaibara, 'Non puoi dimenticare cos'è successo, né puoi perdonarmi. Me l'aspettavo, e lo accetto. Ma adesso, ti chiedo di mettere da parte il tuo disprezzo per me e di lasciare che ti aiuti. Il fatto è che, sei impotente contro le forze che Tremwell ti sta inviando. Io, invece, non lo sono'.
Ryo corrugò la fronte e guardò il pavimento. A prescindere da quello che provava, sapeva che Kaibara aveva ragione. L'incidente di qualche istante prima era una prova sufficiente.
"D'accordo" disse Ryo. "Visto che sono abbastanza sicuro che sia stato tu a guidarmi all'interno di questa villa, dove dovremmo andare adesso?"
Kaibara sorrise e fece cenno verso il lato sinistro del corridoio.
'E' il tragitto più dritto' disse, 'E' anche quello più pieno di trappole. Ma suppongo che non sia un problema per te'.
 
 
 
Tremwell fece un'altra smorfia e lanciò il pugno contro una scrivania lì vicino mentre osservava Ryo che proseguiva all'interno della sua villa. Si era completamente aspettato che l'ultimo spettro lo avrebbe fatto fuori e attualmente era a corto di idee su cosa fare in seguito.
-Quello spirito, quello che accompagna Saeba, è davvero potente. Ed è strano. È circondato dalla stessa oscurità che hanno molti altri spettri, eppure sta vegliando su Saeba. Perché? Qual è il loro legame, esattamente?-
Tremwell fece una pausa e chiuse gli occhi. Riusciva a rilevare il tenue odore di gelsomino e sapeva che Maiko era vicina. Sapeva che avrebbe dovuto eseguire gli ultimi passi del suo piano al più presto e non poteva permettere a Ryo di distrarlo ancora per molto.
Tremwell cercò in tasca e tirò fuori un vecchio talismano. Non voleva ricorrere a tali tattiche, ma allo stesso modo non vedeva altra scelta. Chiuse gli occhi, disse qualche parola in una lingua antica e poi lanciò il talismano al suolo, frantumandolo. Dai cocci partirono diverse ombre che scattarono in tutte le direzioni. Dopo che ebbero lasciato la stanza, Tremwell si allontanò dagli schermi e tornò al sotterraneo.
-Saeba, tu e quello spirito forse siete potenti, ma vediamo come ve la cavate contro un demone-.
Tremwell era così perso nei propri pensieri, da non riuscire a udire il lieve suono echeggiante di qualcuno che piangeva.
 
 
 
"Questo tizio è davvero un dilettante" disse Ryo, guardando le trappole esplose nel corridoio che aveva già superato. "Oppure, più presumibilmente, ha assunto dei dilettanti per sistemare quelle trappole".
'Sembra che conosca solo le tattiche pesanti' Kaibara fece una smorfia. 'Trappole semplici come queste possono comunque avere la meglio se scopri il fianco. Sembri ancora distratto. Perché? Cos'hai in mente?'
Ryo s'incupì e continuò lungo il corridoio, mettendosi le mani in tasca. Sperò che se fosse rimasto in silenzio, alla fine Kaibara avrebbe afferrato il concetto e l'avrebbe lasciato in pace.
'E' per quella ragazza Kaori Makimura?' proseguì Kaibara. 'Aveva detto di essere la tua partner, e capisco che tu sia preoccupato...ma sospetto che lei sia qualcosa di più che la tua partner. Sbaglio?'
Il cipiglio di Ryo si fece più profondo e le sue spalle si abbassarono. Conosceva abbastanza bene suo padre per sapere che una volta cominciata l'azione, si sarebbe concentrato su quella, per cui c'era una piccola possibilità che Kaibara la smettesse con quella discussione. Ryo capiva che prima o poi gli avrebbe dovuto rispondere, ma era determinato a non permettere che Kaori diventasse l'argomento della conversazione tra loro due.
'Lei è adatta a te' disse Kaibara. 'In effetti, mi ricorda molto te'.
Ryo sollevò il capo, sorpreso. Una parte della ragione per cui Ryo era così riluttande ad approfondire la relazione con Kaori era perché pensava che lei fosse molto diversa da lui, perché aveva una luce e un'innocenza che lui non poteva immaginare come proprie. Quindi, si chiese che cosa mai Kaibara potesse pensare come punto che loro due avevano in comune.
'E' testarda, è impulsiva, e ho la sensazione che da bambina fosse viziata' replicò Kaibara. 'Ma...è anche forte, intelligente, e sembra che abbia un cuore generoso. Riesco a capire perché tieni tanto a lei'.
Ryo ridacchiò.
"Stai facendo un sacco di supposizioni" disse. "Kaori è la mia partner, nulla di più. Inoltre, non sei stato tu a insegnarmi di evitare i legami forti con le persone? Legami che potrebbero fare uccidere me o altri?"
'E' vero' Kaibara annuì con una traccia di sorriso. 'E tuttavia, a quanto pare ho scelto di ignorare il mio stesso consiglio quando ho deciso di crescere un bambino che avevo trovato a vagare per la giungla dopo che lo schianto di un aereo aveva ucciso i suoi genitori. Quindi suppongo che ciò provi che non ci siano regole assolute'.
I due camminarono per diversi minuti prima che Kaibara si fermasse e si accovacciò per fissare il suolo. Ryo lo raggiunse immediatamente.
"Ci sono dei segni" disse Ryo. "Kaori è stata trascinata qui, e sembra che sia stato difficile strattonarla per Tremwell"
'Esatto' replicò Kaibara. 'Ci stiamo avvicinando'.
Si misero in piedi e camminarono per un altro po' in silenzio prima che Ryo si fermasse e abbassasse il capo.
"Non ti odio" mormorò. Kaibara si voltò verso di lui, gli occhi stupiti. "Penso che sarebbe più facile se lo facessi" continuò Ryo riprendendo a camminare. "Poi penserei a te come a un altro nemico che ho dovuto uccidere per auto-difesa. Verrei travolto dal solito peso che arriva sempre dopo aver tolto la vita a qualcuno, ma dopo averlo riconosciuto, lo metterei da parte e andrei avanti. Ma non è così semplice con te. Non importa quanto lo desideri. Quello che ho detto sulla tua nave, sull'amore e il rispetto che ancora provo per te in quanto mio padre, era tutto vero".
'Ryo...'
"Hai ragione, non posso dimenticare quello che hai fatto" aggiunse Ryo. "I tuoi esperimenti su di me con la Polvere degli Angeli, il modo in cui hai ucciso Makimura e in cui poi hai tentato di uccidere Mick, il modo in cui hai tentato di uccidere me...e non sono totalmente sicuro di poterti perdonare, ma...so anche che non posso cancellare il fatto che tu sei mio padre e che ti devo la vita. Mi hai cresciuto come se fossi tuo figlio, mi hai dato un nome, e mi hai addestrato per sopravvivere a qualsiasi situazione. Hai rischiato la vita un'infinità di volte per proteggermi, e non mi hai mai fatto sentire in debito. Anche quel giorno in cui hai perso la gamba per salvarmi da un nemico, eri più preoccupato per la mia vita e il mio bene che per i tuoi, nonostante tu fossi ferito per colpa mia".
Finalmente Ryo sollevò la testa e si assicurò di guardare Kaibara negli occhi, facendo un passo verso di lui.
"Potrei non riuscire a perdonare o dimenticare le cose terribili che hai fatto" disse, "Ma allo stesso modo ricorderò sempre l'uomo che eri prima di impazzire, l'uomo che penso tu sia sempre stato. E mi porterò dentro quell'amore e quel rispetto per il resto della mia vita...papà".
'Ryo' mormorò Kaibara con gli occhi lucidi. Poi sorrise e scosse il capo prima di voltarsi e camminare davanti a Ryo. 'Grazie...figliolo'.
Ryo annuì e rimase dietro di lui. Camminarono così per altri minuti finché Kaibara non si fermò e allungò una mano verso una porta di fronte a sé.
'I segni si fermano qui' disse. Ryo aprì la porta ed entrò, premendo l'interruttore. Quando le luci si accesero, Ryo e Kaibara si guardarono intorno e videro di essere in una biblioteca.
'Mmh, vicolo cieco?'
"No, è più probabile che ci sia un passaggio segreto da qualche parte" disse Ryo. "Certamente sembra essere lo stile di questo tizio. Dobbiamo solo trovare l'interruttore"
Verificarono la zona circostante per qualche minuto finché Kaibara non indicò uno degli scaffali.
'Quei due libri al centro' disse, 'Sembra strano che tenga due libri identici sulla stessa mensola...e sembra che siano stati spostati di recente'.
"Sì" Ryo fece un sorrisetto. "Questo tizio è piuttosto prevedibile per la maggior parte del tempo" Fece per avvicinarsi verso lo scaffale, ma poi Kaibara sollevò un braccio, fermandolo.
'Qualcosa non va' disse, 'Qualcosa ci sta seguendo. Lo avverti?'
Ryo stava per scuotere il capo quando improvvisamente percepì una carica omicida attorno a sé. Kaibara estrasse la pistola e studiò l'ambiente mentre Ryo gli si faceva più vicino, imitandolo.
'Rimani dietro di me' disse Kaibara. 'Come ho detto prima, non sei in grado di gestire le forze che Tremwell ti ha lanciato contro mentre io posso farlo'.
Ryo aprì la bocca per protestare ma una larga ombra strisciò silenziosamente nella stanza passando sotto la porta. Serpeggiò lungo il pavimento verso di loro e poi si sollevò di diversi piedi prima finalmente di prendere forma. Da essa spuntarono delle ali e delle braccia, gambe e una testa, e un paio di occhi scarlatti che luccicavano di malvagità.
'Muori...Ryo Saeba' fece prima di balzare su di loro. Kaibara scattò di fronte a Ryo e prese la mira prima di sparare un paio di colpi. Il debone gridò per la rabbia e il dolore, e colpì Kaibara, sbattendolo per terra e facendolo scivolare lungo il pavimento.
"Papà!" gridò Ryo puntando la pistola sull'ombra e sparando. L'ombra voltò gli occhi verso di lui e ghignò.
'Ryo, ti ho detto di rimanere indietro' abbaiò Kaibara.
Ryo riuscì a concentrarsi su quello che il padre gli aveva detto solo per un secondo prima di avvertire il demone che lo sbatteva contro la parete. Gemette all'impatto e cadde sul tappeto. Stordito e disorientato, Ryo scrollò il capo e iniziò a risollevarsi, ma l'ombra immediatamente lo rilanciò sul suolo. Rise fragorosamente e mosse gli artigli verso il naso e la bocca di Ryo, per soffocarlo. Ryo si divincolò, ma senza efficacia.
'Muori!' gli gridò di nuovo l'ombra. Essa intensificò la presa, ma poi balzò via quando partì un altro colpo. Fu colpita al fianco e gridò mentre Ryo si rimetteva in piedi e tossiva violentemente. L'ombra si voltò e ringhiò verso Kaibara, che ora era in piedi e con la pistola sollevata.
'Stai alla larga da lui' disse Kaibara, la voce fredda e astiosa. L'ombra sussultò per un istante al tono di Kaibara, poi rispose con un ghigno minaccioso.
'Shin Kaibara...pagherai per aver interferito' grugnì il demone. Esso si scagliò contro Kaibara, ma questi si spostò e sferrò un calcio sul suo fianco, facendolo ululare di nuovo per il dolore. Poi colpì di nuovo, questa volta ottenendo un successo, e Kaibara di nuovo cadde a terra. Il demone spinse gli artigli dentro la spalla di Kaibara, che grugnì di dolore e lasciò la pistola.
'Pietoso' ridacchiò il mostro. Perforò con gli artigli anche l'altra spalla di Kaibara, e questi non fu in grado di trattenere un grido agonizzante.
Ryo si rimise in piedi, le mani strette in pugni. La logica gli diceva che non aveva modo di attaccare quella cosa, ma non poteva semplicemente starsene lì a guardare quel demone mentre torturava suo padre. La sua mente stava disperatamente cercando un modo per aiutarlo quando notò un lieve bagliore nel petto del demone, e gli venne un'idea.
"Kaibara, il cuore" gridò afferrando un fermacarte dalla scrivania e lanciandolo al mostro. L'oggetto l'oltrepassò senza ferirlo, ma il demone istantaneamente rivolse la sua attenzione a Ryo, che si voltò e corse. Il mostro lo inseguì e velocemente lo riebbe in pugno. Sollevò la mano per colpirlo mentre Ryo si rannicchiava meglio che poteva.
Un istante dopo, un altro sparo partì e il demone rantolò mentre il proiettile penetrava il bagliore nel suo petto. L'ombra lasciò Ryo ed emise un lungo grido prima di dissolversi in una nera foschia e scomparire. Ryo guardò Kaibara in ginocchio per terra, una scia di fumo usciva dalla sua pistola. Kaibara ansimò e cadde per terra, e Ryo corse verso di lui, sedendoglisi accanto.
'Strano' disse Kaibara. 'Pensavo che morire significasse non poter più provare dolore. L'aldilà è misterioso tanto quanto lo è la vita'.
"Kaibara..." iniziò Ryo mentre i suoi occhi tremavano per la tristezza. Kaibara lo guardò e sorrise.
'Non preoccuparti. Sono già morto, ricordi?' disse, 'Non è niente di serio. Ho solo bisogno di un momento per riprendermi. Dovresti andare avanti. Tremwell tenterà di colpire ancora non appena scoprirà che la sua tattica non ha funzionato. Fermalo e salva la tua partner...ti raggiungerò presto'.
"Mi dispiace, papà" disse Ryo, il tono funereo. "Continuo a causarti dolore"
Il sorriso di Kaibara diventò malinconico e scosse il capo.
'No' disse, 'No, tu sei stata l'unica cosa che ha portato gioia nella mia vita, figliolo...ora vai. Ferma Tremwell prima che sia troppo tardi'.
Ryo annuì e si mise in piedi. Pigiò i libri sullo scaffale, e una porta si aprì sulla parete di fronte a sé. Interruttore attivato. Poi guardò Kaibara un'ultima volta prima di dirigersi all'interno del passaggio che era comparso.
"Tremwell, pagherai per quello che hai fatto" disse Ryo, l'espressione feroce. "Lo prometto".
  
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