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Autore: MaryFangirl    15/03/2016    1 recensioni
Ryo, Kaori e i loro amici vengono invitati a una festa di Halloween. Subito hanno inizio le solite buffonate, ma un progetto sinistro, l'arrivo di un fantasma e una storia d'amore vecchia di decenni metteranno alla prova la relazione tra Ryo e Kaori.
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Tremwell fece ritorno nel suo sacro sotterraneo e fu sconvolto per quello che vide. Al centro del cerchio incantato che aveva creato, Kaori era in piedi, e lo guardava con aria truce. Stava per chiederle come facesse a essere ancora cosciente e vigile quando vide Makimura accanto al cerchio, l'espressione accigliata.
"Capisco" fece un sorrisetto. "A quanto pare Saeba non è l'unico con qualcuno che veglia su di lui. Voi due siete una coppia affascinante. Cosa c'è che ispira tanta devozione per coloro che sono defunti?"
'Lascia andare mia sorella' ordinò Makimura.
"Sorella? Ah, questo spiega tutto" annuì Tremwell. "Eppure...non è proprio tua sorella, vero? Non percepisco alcun legame di sangue"
Makimura serrò i denti per la frustrazione, ma un movimento di Kaori gli fecero spostare gli occhi su di lei a la sua espressione si addolcì.
"Fratello, non importa" disse.
'Lo sapevi?' replicò Makimura. 'Da quanto?'
"Da quando ero adolescente" disse Kaori. "Ma non m'importa. Non m'importa del passato o di essere stata adottata. Tu sei la mia famiglia, fratello. Lo sei sempre stato e lo sarai sempre"
"Toccante" disse Tremwell avvicinandosi a loro. "Ma temo di dover porre fine a tutto questo. È tempo per me di riunirmi con la mia Maiko"
"Signor Tremwell, pensa a quello che stai facendo" disse Kaori. "Sei sicuro che è quello che vuole Maiko? Se è la bellissima persona che dici, non pensi che non vorrebbe tornare se questo comportasse il sacrificio di altre persone?"
"Se è bellissima? Non ne hai idea" disse Tremwell. "Maiko è una donna ineguagliabile. Se qualcuno merita di esistere in questo mondo, è lei...basta. È tempo per me di realizzare finalmente il mio sogno, l'unico desiderio che ho avuto per tutti questi anni"
Tremwell mosse la mano, e il cerchio sotto Kaori sparì. Non appena scomparve, lei cadde a terra.
'Kaori!' gridò Makimura. 'Kaori, svegliati'.
Tremwell si avvicinò e si abbassò per sollevare Kaori. Makimura tentò di balzargli addosso, ma la sua forma oltrepassò Tremwell senza ferirlo.
"Temo che tu non possa fermarmi" gli disse Tremwell. "Le tue abilità non hanno effetto su uno come me, con una tale conoscenza del sovrannaturale"
Tremwell portò Kaori a un altare e la stese lì. Poi tirò fuori un coltello dalla giacca, sulla lama era inciso un testo arcano. Makimura corse verso Kaori e sollevò le mani.
'Basta' disse. 'Non posso permetterti di farle del male'
Trewmell s'incupì e schioccò le dita. Gli occhi di Kaori si aprirono immediatamente e sollevò lo sguardo per vedere Makimura e Tremwell sopra di lei.
"Fratello...?"
"Signorina Makimura, tuo fratello è certamente determinato a interferire" disse Tremwell. "Sfortunatamente, la sua risolutezza è inutile, ma non dovrebbe preoccuparsi. Dopotutto, lo raggiungerai molto presto"
'Kaori...'
"Fratello, io..."
Tremwell stava per interromperli quando il rumore di alcuni passi colse la sua attenzione. Poi udì il suono di una pistola che veniva caricata e immediatamente si nascose nell'ombra, mancando per un pelo un proiettile che s'inficcò nella parete lì vicino.
"Ryo!" gridò Kaori mentre Ryo entrava nella stanza.
"Kaori, stai bene?" chiese lui. Kaori annuì e Ryo sorrise quando vide Makimura al suo fianco.
"Maki" disse. "Sapevo che saresti stato qui. Mi sei mancato"
'Ryo' disse Makimura sorridendo a sua volta. 'Grazie. Grazie per aver mantenuto la tua promessa'.
"Saeba!"
Ryo si voltò verso la fonte della voce e si stupì quando Tremwell comparì all'improvviso dietro Kaori, afferrandola e attirandola a sé. Le toccò il collo e Kaori si ritrovò incapace di muoversi.
"Ryo..." sussurrò lei.
"Hai perso, Tremwell" disse Ryo, puntandogli la pistola alla testa. "Lasciala andare e ti lascerò vivere"
"Pensi di potermi fermare con quella pistola?" Tremwell fece una smorfia. "Forza, prova a spararmi"
Ryo si accigliò e premette il grilletto. Fu esterrefatto, vide il proiettile imbattersi in un'esplosione di energia e cadere al suolo prima che potesse raggiungere Tremwell. Sparò di nuovo, ma il risultato fu identico.
"Vedi, Saeba" disse Tremwell, ridendo. "Le tue abilità sono inutili qui. Sei stato bravo ad arrivare fin qui, ma alla fine vincerò io. Maiko tornerà da me. Tutto ciò che devo fare è offrire una vita per poterle aprire una strada per ritornare in questo mondo. Devo solo far cadere una goccia di sangue su questo coltello. Una goccia di sangue sarà sufficiente per mettere fine alla vita di questa donna e il sacrificio sarà completo"
Ryo ribollì nel tentativo di trovare un modo per uscire da quella situazione, frustrato per la propria impotenza. Sospettò che Makimura doveva aver già provato a fermare Tremwell e aveva fallito, ed era certo che nemmeno Kaibara sarebbe stato in grado di aiutare. Poi guardò Kaori negli occhi e vide che erano pieno di lacrime. I propri occhi si annebbiarono.
-Kaori, mi dispiace- pensò, -Per non essere riuscito a proteggerti...e per tutto ciò che ho fatto-
"Dici che lo stai facendo perché ami qualcuno" disse Ryo. "Ma come può esistere amore in tanta malvagità? Se lo farai, il tuo amore non potrà assolutamente sopravvivere"
"Silenzio" ringhiò Tremwell. "Come può uno come te sapere qualcosa dell'amore? Un uomo che passa le sue giornate a inseguire infinite donne e che si preoccupa solo dei propri piaceri fisici. Una persone superficiale ed egoista come te non potrebbe mai comprendere l'amore che ho condiviso con Maiko"
Ryo non disse nulla mentre osservava il coltello che continuava a incombere sulla gola di Kaori. Sapeva che le alternative si stavano esaurendo e riusciva a vedere solo un unico percorso da intraprendere.
"Dici che ti serve una vita per riportare la tua amata in questo mondo" disse, inginocchiandosi e abbassando il capo. "Allora lascia che ti offra la mia. Lascia andare Kaori e prendi la mia vita, invece"
"Ryo" disse Kaori, le lacrime rigavano il suo viso. "No..."
"Quanto mi ritieni semplicione?" replicò Tremwell. "Pensi davvero che cadrò in un tranello del genere?"
"Non è un tranello" disse Ryo, la testa ancora bassa. "Ti sto offrendo uno scambio, la mia vita per la sua. Lascia andare la mia partner, e non farò niente per fermarti. Così potrai riunirti alla tua amata Maiko"
"Sei serio" disse Tremwell, allibito. "Davvero daresti la tua vita per la sua? Ma perché? Perché lo faresti?"
Ryo non disse nulla e chiuse gli occhi, aspettando il colpo mortale. Gli anni trascorsi vivendo in condizioni pericolose e svolgendo una professione rischiosa lo avevano preparato ad affrontare la morte in ogni momento. In più, rivedere sia suo padre che Makimura nella stessa serata lo avevano fatto ripensare all'idea che la morte fosse la fine di tutto. Dunque, Ryo avvertiva solo un senso di calma mentre aspettava la propria fine.
-Kaori, non ti preoccupare. Non ti succederà niente. Lo prometto-
Tremwell avvicinò il coltello dietro il capo di Ryo e restò a bocca aperta di fronte al suo atteggiamento passivo e all'espressione rassegnata e di accettazione sul volto di Ryo.
"La ami" disse Tremwell con la voce venata di meraviglia. "Ami davvero questa donna. Non pensavo fosse possibile, ma riesco seriamente a vedere l'amore che provi per lei irradiare dalla tua aura."
Tremwell si scostò e tornò col coltello alla gola di Kaori, e Ryo sollevò il capo.
"Mi dispiace, ma temo che non funzionerà" disse Tremwell. "Non mi serve solo una vita, mi serve un corpo in cui Maiko possa abitare. La tua vita non è sufficiente. In più, una volta che questo coltello si è macchiato di sangue, diventa inerte e inutile su chiunque altro. Nonostante la tua offerta sia nobile, non posso sprecare la mia occasione con te"
Ryo rimase zitto, gli occhi fissi sul coltello. Le parole di Tremwell echeggiavano nel suo cervello e presto il suo sguardo si indurì e si fece determinato.
-Tutto ciò che devo fare è afferrare la lama di quel coltello- pensò. -E' affilato...non sarà difficile tagliarmi. Allora il piano di Tremwell fallirà e Kaori sarà salva. Devo stare attento...ho solo un tentativo...-
 
 
 
Kaori continuava a piangere mentre osservava la scena di fronte a sé. Era attonita per il fatto che Ryo fosse disponibile a offrire la sua vita e si vergognava di essere così sorpresa.
-Tutti questi anni...in tutti questi anni in cui mi ha protetto- pensò, -Si è messo in pericolo, ha rischiato la sua vita per me così tante volte...e per tutto questo tempo, mi sono convinta che era solo per la promessa a mio fratello o solo perché sono la sua partner come City Hunter. Ero troppo cieca per vedere la verità dei suoi sentimenti-.
Poi notò il modo in cui Ryo stava fissando Tremwell e il coltello che aveva in mano, e i suoi occhi si allargarono mentre le intenzioni del partner le divennero chiari.
-Ryo...vuole prendere il coltello...ma se lo fa, morirà. No, Ryo. Non morire per me-.
Le lacrime di Kaori aumentarono mentre guardava Ryo negli occhi. Per lungo tempo aveva conservato la paura che, un giorno, Ryo avrebbe perso la vita nel tentativo di proteggerla. Era la guida dei suoi continui sforzi per migliorare le sue abilità come City Hunter. Era stata l'ispirazione per una sequenza infinita di incubi che l'avevano tormentata nel sonno per anni. Ora stava vedendo quella paura realizzarsi, e cominciava a sentire il proprio cuore spezzarsi.
-Per tutte le volte in cui mi ha protetto...ora tocca a me proteggere lui.-
Kaori concentrò tutta la sua forza e si spinse per spostare il collo verso la lama. Gli occhi di Ryo si spalancarono rendendosi conto di cosa stava facendo.
"Kaori! No!"
"Ryo...mi dispiace" sussurrò.
Kaori chiuse gli occhi e pressò il collo contro la lama, che slittò sulla sua pelle. Ryo si alzò in piedi e si avventò su Tremwell per agguantare la lama prima che Kaori si tagliasse.
'Basta!'
Una ventata di gelsomino riempì la stanza, e ci fu un lampo di luce prima che tutto diventasse buio.
 
 
 
Qualche istante dopo, Ryo aprì lentamente gli occhi e si mise a sedere. Si ritrovò sul pavimento e si sentì subito confuso visto che non ricordava di essere svenuto. Si portò una mano alla testa nel tentativo di schiarirsi le idee e sbatté le palpebre notando che la stanza ora era illuminata dal tenue bagliore di numerose candele. Respirando, poteva avvertire ancora la fragranza di gelsomino.
-Che è successo? Stavo per prendere il coltello e...-
Ryo abbassò lo sguardo verso la propria mano e vide che c'era un taglio, ma la pelle non era stata trafitta.
-Com'è possibile?- si chiese. -So di aver preso la lama. Per com'era affilata, avrebbe dovuto affettarmi il palmo-
'Ci mancava poco...ma ora sei salvo'.
-Kaibara?-
Ryo si guardò intorno e vide Kaibara in ginocchio accanto a sé. La sua figura stava rapidamente svanendo e diventando trasparente.
"Kaibara" disse, "Quel coltello...tu hai...?"
Kaibara annuì e gli sorrise.
'Ryo, il mio tempo qui è giunto al termine' disse, 'Ma so che sono sempre stato e sarò sempre orgoglioso di essere stato tuo padre. E so che non sarai mai solo. Veglierò su di te per sempre'
"Papà" mormorò Ryo, la voce traballante. "Io..."
Kaibara sollevò la mano. 'Va tutto bene' lo interruppe. 'Lo so...Ryo, ascoltami. Se c'è una cosa che voglio che ti ricordi è questa: non permettere alla tua paura di controllare la tua vita. Meriti molto di più di un esistenza così'.
Kaibara si alzò, e Ryo lo osservò svanire.
'Addio...figliolo...'
Kaibara scomparve e Ryo fissò lo spazio vuoto rimasto per diversi istante. Poi inghiottì il groppo che aveva in gola e si mise in piedi.
"Kaori?" chiamò. "Stai bene?"
Ryo si guardò intorno e sussultò quando vide Kaori stesa a terra, in silenzio e immobile. Corse verso di lei e s'inginocchiò, sollevandola fra le braccia. Il panico culminò dentro di lui mentre avvertiva quanto fosse rigida e fredda. Ryo udì un suono metallico contro il pavimento e abbassò lo sguardo per vedere il coltello atterrare sul suolo. Tornò a guardare Kaori e gli giunse la consapevolezza di ciò che doveva aver fatto.
"Kaori" mormorò stringendola maggiormente a sé. "Idiota, perché l'hai fatto? Non ricordi che ho fatto una promessa a tuo fratello? Ho promesso di proteggerti. Ho promesso..."
Ryo si fermò, incapace di proferire un'altra parola, e nascose il viso contro il collo di Kaori. Nonostante le rassicurazioni di Kaibara, Ryo si sentì più solo in quel momento di quanto non si fosse sentito in tutta la vita.
 
 
 
Kaori si ritrovò a essere trasportata in un mare di calore. Aprì gli occhi e riuscì a percepire soltanto una luce intorno a sé. Era incerta su cosa fare quando una voce la destò dalla sua trance.
'Kaori'.
Kaori sorrise e si voltò per vedere Makimura di nuovo dietro di sé. Corse da lui e fu entusiasta quando scoprì di potersi gettare fra le sue braccia.
"Fratello" disse. "Sono così felice che tu sia qui. Ma, aspetta, il coltello...sono...? Cos'è successo?"
'Per fortuna, sono riuscito a fermarti in tempo' disse Makimura con un sospiro. 'Però non hai idea di quanto tu mi abbia spaventato. Per ciò che riguarda ciò che successo, sembra che qualcosa o qualcuno abbia creato uno spiraglio tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti, invertendo gli incantesimi di Tremwell per far sì che si unissero. Non so come, ma per qualche ragione, mi hai seguito fin qui dopo che ho tentato di proteggerti'.
"Capisco" replicò Kaori. "Dove siamo adesso?"
'Pensa a questo come a un portale tra vita e morte' disse lui. 'Adesso, puoi scegliere dove andare'.
Kaori lasciò andare Makimura e si guardò intorno vedendo che c'erano due accessi: uno infuso di luce e un altro che sembrava una finestra per tornare al sotterraneo di Tremwell. Kaori aprì la bocca per parlare, ma fu stupita da una goccia che atterrò sulla sua guancia e poi da un'altra sul suo collo. Andò a toccarle e poi le osservò sulle dita.
-Lacrime?- pensò. -Ma quand'è che ho cominciato a piangere? No...queste non sono le mie lacrime...-
"Kaori..."
Kaori si voltò verso la porta che offriva il ritorno alla villa, la bocca leggermente aperta e gli occhi che tornavano a inumidirsi.
"Ryo..." mormorò. Lo aveva riconosciuto immediatamente, ma fu intristita dalla sua voce che risuonava così piena di dolore e rammarico. Tornò a guardare Makimura.
"Mi dispiace, fratello" disse dolcemente. "Vorrei poter stare con te. Ma Ryo...ha perso così tante persone nella sua vita...ha sofferto così tanto. Io...io non posso..."
'Capisco' disse Makimura. 'E sono d'accordo. Dovresti andare da lui. Va' da lui e sii felice. E Kaori, dovresti conoscere Ryo, lui...'
"Lo so" sorrise lei. "Grazie di tutto, fratello" lo abbracciò di nuovo, stringendolo con tutta la forza che aveva.
'Ah...ah Kaori, non così forte' rise Makimura. 'E ascolta, non pensare che questa sia la fine. Camminerò sempre al tuo fianco e a quello di Ryo. Quindi non sarò mai lontano'
Kaori annuì e lasciò andare il fratello. Lo fissò per un altro istante prima di voltarsi e dirigersi verso il portale che si apriva sulla villa.
 
 
 
Ryo continuò a stringere Kaori, rinchiuso nella propria solitudine e nel proprio lutto, il viso premuto sulla sua spalla. Il mondo esterno smise di avere significato per lui, e il suo intero essere era consumato dalla disperazione. Gli unici pensieri su cui riusciva a concentrarsi erano una serie di auto-recriminazioni per non essere riuscito a proteggere l'unica donna che avesse mai amato e presto il suo corpo iniziò ad essere scosso da un mix di rabbia e dolore.
Non notò quando Kaori cominciò a muoversi ed emise un sospiro.
"Ryo..." sussurrò. La testa di Ryo scattò in su.
"Kaori!"
Kaori aprì gli occhi e gli sorrise.
"Ryo, sono così felice che tu sia salvo" disse. "Per un momento ho pensato che tu avessi..."
Ryo respirava a fatica nel tentativo di ridere e sorriderle.
"Ho ricevuto un po' di aiuto" disse, la voce ancora instabile. Kaori sorrise nuovamente e annuì.
"Anch'io" disse. "Mio fratello, lui...ma Ryo, quella voce di prima, chi era? Quella che ha gridato prima che le luci si spegnessero?"
"Non lo so" disse Ryo. "Un altro fantasma?"
Kaori inclinò la testa interrogativamente mentre i suoi occhi vagavano per la stanza. Fu allora che notò che Ryo stava continuando a tenerla contro di sé, e arrossì per quel gesto intimo.
'Signor Saeba, signorina Makimura'.
Ryo e Kaori sollevarono lo sguardo e videro di fronte a loro una giovane donna con una lunga coda di cavallo che indossava un kimono.
"Tu...tu sei...?" disse Kaori.
'Il mio nome è Maiko Tomomura...e mi dispiace per tutto quello che è successo'.
  
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