Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: BlueWisteria    11/03/2016    4 recensioni
Storia lenta di come una situazione banale può diventare speciale per qualcuno. Se poi di mezzo ci sono i Bts, niente è scontato. In un giorno qualunque Jungkook scopre uno strano bar e...
Dalla storia:
-Ti va di sederti?- gli uscì talmente spontanea che si meravigliò lui stesso.
La ragazza fece una buffa smorfia e, mentre si sedeva di fronte a lui, lo guardò ironica.
-Grazie per avermi invitato ad accomodarmi nel mio bar- (Capitolo 1)
-Giuro che non siamo sempre così- cercò di spiegare Jungkook, arrossendo e mordendosi il labbro.
All'occhiata scettica che gli lanciarono Yoongi e Jimin, Vivian non ce la fece più e fu costretta a girarsi, cercando talmente tanto di non ridere che le tremarono le spalle. (Capitolo 2)
Ci fu un attimo di silenzio e poi Taehyung balzò in piedi all'improvviso, brandendo il cucchiaino e facendo quasi rischiare un infarto a Hoseok e Jin che gli stavano accanto.
-Expelliarmus!- gridò, sembrando serio. (Capitolo 3)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono riuscita ad aggiornare con un giorno in anticipo! Felice di augurarvi un buon weekend con questo capitolo.
Ringrazio come sempre chi ha commentato e vorrei aggiungere un GRAZIE grande quanto la Cina (perché la Corea è piccolina), alla mia parabatai <3 che è anche la mia beta e che sopporta tutti i miei scleri sul kpop. Da non fan la sto pian piano portando al lato oscuro, un'altra anima si aggiunge ai nostri ranghi v.v

 







- Lisianthus -






-Ma perché sono uscita...- borbottò Vivian schivando un paio di passanti.
Quella mattina si era ritrovata nella prima biblioteca universitaria disponibile, alla disperata ricerca di un libro che le serviva assolutamente per un esame. Solo per sentirsi dire che no, dato che non era iscritta a nessuna università coreana, non poteva prendere in prestito alcun libro.
Però se voleva poteva fare delle fotocopie.
Premettendo che lei odiava quegli aggeggi infernali (e l'odio era ricambiato, ne era certa), le ci erano volute quasi due ore per scansionare e fotocopiare tutte le quattrocentoventitré pagine di quel dannato mattone.
Poi, perché la fortuna era cieca ma la sfiga ci vedeva benissimo, le poste avevano perso il pacco contenente gli altri due libri di importanza vitale per quel maledetto esame e lei si era così dovuta fermare nella prima libreria disponibile alla ricerca di quei dannati libri.
Perciò attualmente si ritrovava sulla via di casa cercando di non far cadere fotocopie e mattoni di carta.
Con cinque gradi sotto zero.
E lei soffriva il freddo tanto quanto al momento stava odiando quella giornata.
Ferma a un incrocio, aspettando che il semaforo le desse il via, si strinse nelle spalle, sfregando il volto nella sciarpa.
Sapeva che ad un occhio esterno poteva sembrare esagerata. Cappotto beige, capelli legati in una corta treccia alla francese, nascosti però dall'enorme sciarpa bianco panna che la copriva fino al naso, facendo vedere solo gli occhiali che si appannavano un respiro sì e uno no.
Al momento però non le fregava niente di risultare ridicola, voleva solo arrivare a casa, appoggiare delicatamente i libri sul tavolo (riappropriandosi così della circolazione nelle braccia) e farsi una bella cioccolata calda. Stop.
Attraversò la strada e si ritrovò immersa in una folla di persone che bloccava l'intero marciapiede. Vivian fissò stranita quell'orda, composta quasi esclusivamente da ragazze, beccandosi qualche spintone che la fece traballare.
Avere le mani occupate e doversi fare largo nella folla non erano due cose che andavano d'accordo.
L'improvviso incremento di urla le fece voltare la testa nel momento sbagliato. Non vide arrivare lo spintone e finì dritta nella folla, e poi ancora più avanti, finché non venne fermata da una transenna in pieno stomaco.
Soppresse un'imprecazione in francese. Lei non imprecava mai ad alta voce, ma quella volta davvero...
-Vivian?- si sentì chiamare.
Alzando lo sguardo si ritrovò a fissare un Hoseok sorpreso, dall'altra parte delle transenne.
Sgranò gli occhi, cominciando a capire il perché di tutta quella gente. Pardon, ragazze.
-Hobi?- rispose lei meravigliata, ricordandosi di come il ragazzo le avesse tassativamente ordinato di usare un soprannome.
Le ragazze attorno a lei cominciarono a bisbigliare quando Hoseok le si avvicinò.
-Cosa ci fai qui?- domandò sorridente, del tutto a suo agio. Un pò meno lo era Vivian, che si sentiva squadrata dalla testa ai piedi da quelle ragazze. Non che ci fosse molto da squadrare, coperta com'era.
-Libri- pigolò lei, il peso ormai insopportabile.
Hoseok, vedendola in difficoltà, si avvicinò ulteriormente, prendendole poi i libri di mano.
-Passa di qua- le disse facendole un segno.
Vivian poté sentire l'esatto momento in cui i bisbigli divennero esclamazioni sorprese. Mentre chiudeva per un istante gli occhi, si chiese cosa stessero esattamente pensando.
-Hobi- scandì il suo nome, cercando di fargli capire la situazione in cui la stava cacciando.
-Cosa?- domandò lui, sorridendo furbo. -Se gli altri vengono a sapere che ti ho vista e ti ho lasciato andare, mi scannano-
Poi si avvicinò, bisbigliando -E Yoongi arrabbiato fa davvero paura-
Non avendo altra scelta, un pò perché Hoseok teneva in ostaggio i suoi libri e un pò perché altrimenti sarebbe dovuta passare tra quelle ragazze, scavalcò la transenna. Cosa non affatto facile se si raggiunge a stento il metro e sessanta.
-È solo un'amica. Vi amo tutte!-
Il ragazzo salutò così le fan, girandosi e, sempre tenendo i libri di Vivian in mano, si avviò velocemente dalla parte opposta.
-Puoi darmeli ora- disse la ragazza, indicandoli con un cenno.
Hoseok negò deciso, sorridendole. -Sono pesanti. Non ti preoccupare-
A quel punto Vivian rinunciò, ringraziandolo.
Superarono quelli che dovevano essere dei tecnici delle luci e una piccola troupe, per poi svoltare a destra dove, su un muretto, se ne stavano appollaiati i Bts.
-Guardate chi ho trovato?!- esclamò Hoseok con voce squillante. Vivian sospettava che se avesse potuto agitare le braccia lo avrebbe fatto.
-Vivian!-
La reazione calorosa dei ragazzi la sorprese. Non si aspettava realmente che i ragazzi fossero così felici di vederla. Sorrise dolcemente, improvvisamente contenta che Hoseok le avesse fatto scavalcare quella transenna.
L'abbraccio di Jimin la colse impreparata. Rise quando vide Jungkook spostarlo quasi di peso e circondarle le spalle con un braccio.
-Vivì! Che ci fai qua?-
-Come mi hai chiamato?- Sbatté divertita la ragazza, guardandolo dal basso. A risponderle fu Jimin, che le sorrideva furbo.
-É un diminutivo! Ti piace?-
Vivian non poteva dire di aver mai avuto un diminutivo. Un sacco di soprannomi e nomignoli, soprattutto in francese, ma da che aveva memoria nessuno aveva mai "storpiato" il suo nome. Tranne che per l'accento ovviamente.
-È perfetto, grazie- rispose, grattandosi una guancia imbarazzata. Salutò anche gli altri, notando come fossero vestiti molto diversi dal solito. Era ormai quasi abituata a vederli in jeans o in tuta, invece quel giorno sembravano usciti da una rivista di moda. Namjoon aveva un completo in stile gangster, simile a quello che indossava Hoseok. Jin era più classico, insieme a Jungkook. Jimin indossava camicia bianca e bretelle e Yoongi e Taehyung sembravano nati per portare la giacca di pelle.
Soprattutto Taehyung.
Ma quello poteva essere un giudizio soggettivo, dato che per Vivian andava bene qualsiasi cosa indossasse. Non le erano mai piaciuti i cattivi ragazzi, tutte le sue cotte erano state per classici ragazzi buoni, ma Taehyung aveva qualcosa che la attraeva inspiegabilmente. Forse era perché era un finto cattivo, bastava guardarlo in faccia per capire che era tutta una facciata.
Poi guardò Jimin e rabbrividì.
-Ma non hai freddo?- domandò fissandolo scandalizzata, mentre sprofondava ancor di più nella sciarpa. Le faceva venire i brividi solo a guardarlo.
Jimin rise, tornando a sedersi sul muretto.
-Ci siamo abituati- rispose alzando le spalle con nonchalance.
-Pazzi- soffiò fuori Vivian, facendo appannare gli occhiali e causando una risata generale.
-Che ci fai da queste parti?- le chiese Namjoon. Nello stesso momento, Hoseok appoggiò con un tonfo secco i libri sul muretto, azione che provocò un mugugno indistinto nella ragazza, che si precipitò per controllarne lo stato.
Era già in partenza una persona attenta allo stato dei libri, ma quelli non erano semplici libri, erano d'arte e questo li rendeva nettamente più preziosi ai suoi occhi. Non solo dal punto di vista economico.
Sospirò sollevata, accarezzando piano la copertina di un libro. Si girò verso i ragazzi, scoprendo che la stavano più o meno tutti fissando divertiti da quella scena. Arrossì, ringraziando mentalmente la sciarpa che la copriva.
-Scusate, è che...sono i libri che mi salveranno dalla depressione. O la causeranno, dipende dai punti di vista- spiegò, facendoli ridere.
-Ti servono per gli esami?- le chiese Jin, avvicinandosi e buttando un occhio alle copertine.
Vivian annuì, concentrandosi su di lui. Solo in quel momento si era accorta che avvicinandosi ai libri, aveva fatto sì che capitasse di fianco a Taehyung. In quei giorni aveva preso la piena consapevolezza che si era presa davvero una bella cotta, ma non aveva tutt'ora idea di come comportarsi. Ovviamente, cercare di fare in modo di sembrare una persona normale poteva essere un buon modo per cominciare. Non aveva intenzione di far capire a nessuno di loro quanto gli piacesse Taehyung. Per quanto stesse diventando loro amica, soprattutto con Jungkook e Jimin, erano pur sempre un gruppo. E poi diciamocelo, quante speranze poteva avere lei, quando Taehyung era circondato da ragazze nettamente più belle di lei? Lei era carina, sì, ma era consapevole anche di avere un mucchio di difetti.
-Voi che fate invece? State girando un altro video?-
-Più o meno- rispose Namjoon. -È per una pubblicità-
La ragazza si appoggiò al muretto, inclinando il viso, interessata.
-Non pensavo faceste anche delle pubblicità-
-Non ne abbiamo fatte molte- disse Jimin, avvicinandosi con uno dei suoi soliti sorrisi. -Ed è la prima per un profumo-
-Un profumo?- Vivian sgranò gli occhi. -Vestiti così? Sembra lo stesso stile del video di "War of Hormone"-
-Infatti- spiegò Yoongi annuendo. -Il concept è simile, solo che ognuno di noi ha in mano un fiore. Qualcosa tipo che dobbiamo offrirlo alla ragazza- Scrollò le spalle, come se la cosa non fosse ben chiara nemmeno a lui.
-Tra un pò riprendiamo- Jungkook la affiancò, sedendosi con un balzo sul muretto. -Però siamo divisi in gruppi-
-In base allo stile?- chiese Vivian sorridendo, indicandogli i vestiti.
-No, prima gli hyung e poi la Maknae line- Jimin le fece il segno della vittoria, per poi sghignazzare divertito. La ragazza li fissò scettica, non capendo appieno. Probabilmente era qualcosa riferito al gruppo, solo che lei non li conosceva abbastanza in veste di idol per capire di cosa stessero parlando. Dei loro video aveva visto principalmente quelli musicali e le dance practice, niente interviste o roba simile. I ragazzi dovettero captare la sua perplessità.
-Non hai idea di cosa stiamo parlando, vero?- Jungkook le diede un colpetto con il gomito a cui lei rispose con una pacca leggera sulla spalla.
-C'è la parola maknae, quindi di sicuro centri tu- rispose tirando su con il naso, dandosi una certa aria. Gli altri risero, ma Vivian percepì solo la risata di Taehyung al suo fianco. Nella sua testa c'erano talmente tanti pensieri contrastanti che avrebbero potuto girarci "Inside out 2". I due che spiccavano di più erano sicuramente "parlami, parlami, parlami" e "non parlarmi, non guardarmi e soprattutto non ridere".
-Sono i tre più piccoli del gruppo- spiegò Hoseok portandosi in mezzo a Jimin e Taehyung e battendogli un colpo sulla schiena. -Cioè questi due e quella serpe che ti sta a fianco-
-Uh, qualcuno non si è ancora ripreso dallo smistamento- sogghignò Yoongi divertito, causando un'esclamazione sdegnata dal primo.
-Tu! Sei tu lo hyung serpeverde che l'ha plagiato!- gridò poi, puntandogli drammaticamente il dito contro.
-Kookie non lo plagia nessuno, lo sappiamo tutti che dentro è un Evil maknae- borbottò Jimin alzando gli occhi al cielo.
-E comunque sono anche un tuo hyung- ribatté superiore Yoongi.
-Sì, ma non ci crede nessuno!- sghignazzò Hoseok, scansandosi per non ricevere uno scappellotto da Yoongi, che lo fissava con sufficienza.
-Vero Vivì?- continuò, evidentemente inconsapevole della morte dolorosa che l'attendeva.
Improvvisamente tutta l'attenzione fu nuovamente sulla ragazza, che per tutto il tempo non aveva fatto altro che sghignazzare con Jungkook.
-Ehm...- mormorò, indecisa se rispondere sinceramente o mentire per salvaguardare la dignità di Yoongi.
-Non rispondere- le suggerì Namjoon, facendole l'occhiolino. Poi, voltandosi verso i due che stavano ancora battibeccando, berciò -Voi due! Muovetevi che tocca a noi!- E se li trascinò via, mentre Yoongi cercava di tirare un calcio a Hoseok che lo prendeva in giro per la sua altezza.
-Vado anch'io- sospirò Jin, cercando di sembrare quello maturo. Anche se ormai Vivian sapeva che era tutta una facciata e si stava divertendo quanto gli altri.
-Perché non ti siedi?- le chiese Jimin dopo un pò, balzando anche lui sul muretto, di fianco a Jungkook.
Vivian sospirò sconsolata. -Hai presente quanto sono alta, no? È la stessa cosa quando vado in piscina e devo usare la scaletta-
Prima era riuscita a scavalcare la transenna solo perché c'erano degli appigli, ma quel muretto le arrivava al petto. Si conosceva abbastanza bene da sapere che se ci avesse provato si sarebbe sfracellata al suolo. Ridacchiò divertita con Jimin e Jungkook, non facendo minimamente caso al silenzio dietro di lei.
Almeno finché non sentì qualcuno prenderla per i fianchi.
Vivian non ebbe il tempo neanche di capire cosa fosse successo. Un attimo prima era in piedi, voltata verso Jimin e Jungkook e quello dopo si ritrovava sul muretto a fissare un sorridente Taehyung di fronte a lei.
Sarebbe stato un problema se avesse smesso di respirare, giusto?
-...grazie- riuscì a borbottare fissandogli un punto imprecisato del mento. Troppo vicino alle labbra che si aprirono in uno di quei suoi sorrisi quadrati. Maledizione.
-Tu non ti siedi?- chiese poco dopo, notando come non si fosse spostato di un centimetro. Il che la rendeva piuttosto nervosa dato che le sue ginocchia quasi sfioravano le sue gambe.
Taehyung fece spallucce, strizzando gli occhi.
-Poi è difficile chiacchierare-
-Già- intervenne Jimin allungandosi in avanti. -E V non sa stare fermo più di due minuti-
-Sta fermo solo quando dorme- annuì in accordo Jungkook, unendosi alla presa in giro.
-Ya! Hobi aveva ragione, sei proprio una piccola serpe- gli rispose Taehyung, scompigliandoli i capelli e causando un borbottio indistinto nel maknae che cercò di allontanarlo sventolando le mani.
-Vivì, mercoledì prossimo lavori?- chiese Jimin alla ragazza, interrompendo istantaneamente il nascente battibecco.
-Uh? No, è il giorno di chiusura del bar. Perché?-
-Ah!- esclamò all'improvviso Jungkook, come se si fosse ricordato qualcosa. -È il compleanno di Yoongi!-
-Esatto. Possiamo fargli una sorpresa e invitare anche te- continuò il più grande.
-Ma dove? Non siete impegnati?- chiese confusa Vivian, alternando lo sguardo sui due. A risponderle fu però Taehyung, che tirava dei colpetti leggeri con il piede al muretto. Sembrava che Jimin avesse avuto ragione sul fatto di non riuscire a stare fermo.
-Alla Big Hit. Siamo liberi nel tardo pomeriggio e pensavamo di fare una cosa tra di noi-
-E che centro io?- se ne uscì la ragazza ad occhi sgranati.
-Perché sei nostra amica- rispose con fare ovvio Jungkook.
Jimin si sporse verso di lei, stirando le labbra in un sorriso e allargando gli occhi. -Dai, non vuoi venire?- chiese con una vocetta talmente stridula che Vivian non riuscì nemmeno a ridere da quanto era perplessa.
-Stai cercando di convincermi con l'aegyo? No aspetta, riformulo. Stai cercando di fare l'aegyo?- Non riuscì a trattenere uno sbuffo divertito quando Jimin le rispose con un versetto, sbattendo le palpebre. Lo fissò scioccata quando prese a braccetto Jungkook, incitandolo a fare lo stesso e questo gli diede ascolto, mettendo su un broncio e fissandola dal basso verso l'alto. Lo shock massimo fu raggiunto quando anche Taehyun si unì al semi abbraccio di Jimin, fissandola con il suo broncio ad arco perfetto.
-Ragazzi...- cominciò Vivian scuotendo la testa, -Fate schifo a fare l'aegyo- E si piegò in due dalle risate, lasciandoli gelati. Rise ancora più forte quando vide Jungkook fissare malissimo Jimin, scostandogli seccamente il braccio. Taehyung era ancora fermo sul posto, bocca aperta e sguardo stranito.
-Non credo siate un gruppo da aegyo- riuscì a dire Vivian dopo un pò. -Cioé, voi in partenza siete carini e coccolosi-
-Che?- esclamò Jimin. -Noi siamo sexy!- E con un balzo fu in piedi, ammiccando nella loro direzione e muovendosi sensualmente.
-Yee! Sexy Jimin- gli diede corda Taehyung, seguendo poi l'esempio del più grande.
La ragazza per poco non rischiò l'infarto. Un conto era guardare un video, un altro era ritrovarsi a un metro di distanza da Taehyung che si muoveva in quel modo. Non che Jimin fosse da meno.
-Tu sta fermo, ok?- mormorò a Jungkook al suo fianco, che si limitò a sghignazzare.
-Ok, va bene, ho capito. Vengo!- esclamò Vivian dopo un pò, quando capì che i due ragazzi non avevano intenzione di fermarsi. Si guardò intorno, notando come nessuno stesse facendo troppo caso a loro. Probabilmente erano abituati a episodi di questo genere, si disse mentre scuoteva divertita la testa. Jimin la travolse in un abbraccio, rischiando di farla cadere all'indietro, causando le proteste di Jungkook che lo spintonò di nuovo e le urla concitate di Taehyung, che agitò le braccia per aria.
-Voi mi farete morire- borbottò Vivian, causando una risata generale.
-Non ti da fastidio quella sciarpa?- domandò a un certo punto Jungkook.
-Insomma,- cercò di spiegarsi -se la tieni così alta ti si appannano gli occhiali, no?-
La ragazza annuì sconsolata. -Lo so, lo so. É che soffro tantissimo il freddo e mi si ghiaccia la punta del naso-
-Sembra rovinata- le disse Jimin, indicandole uno dei lembi che pendeva.
In effetti quella sciarpa ne aveva passate parecchie, erano anni ormai che la usava. La verità è che lei amava le sciarpe lunghe, adorava avvolgersi in esse e quella le era stata fatta su misura. Per lei una sciarpa doveva fare almeno tre giri e avere ancora le estremità penzolanti. Era più forte di lei.
-Lo è, ma a sua discolpa posso dire che la uso da almeno quattro anni-
-Che?!- esclamarono i ragazzi in coro, guardando la suddetta sciarpa con aria sorpresa.
-Così tanto? E perché non la cambi?- chiese Jimin, tastando la sciarpa come a cercare qualcosa che la rendesse così preziosa.
-Non ne trovo una abbastanza lunga- Vivian fece spallucce, perché quella era la verità. Era davvero l'unico motivo per cui non l'aveva mai cambiata.
-Beh, ma dove l'hai comprata?-
-Oh, è fatta a mano. Per questo è perfetta, mi hanno chiesto quanto la volevo lunga- spiegò lei con un sorriso. Quando maman l'aveva vista aveva scosso rassegnata la testa mentre suo padre aveva ridacchiato, avvolgendola poi come una mummia. Sorrise dolcemente nel ricordarlo. Era da qualche giorno che non li chiamava e le mancavano.
-Te la fatta tua nonna?-
-Mh?- Vivian tornò alla realtà. Taehyung la fissava serio, quasi timoroso di aver toccato un argomento delicato. Poteva sentire Jungkook teso accanto a sé e Jimin muoversi a disagio poco più in là. Mantenne il sorriso, quasi commossa dalla loro sensibilità.
-Scherzi, vero? Nonna con i ferri avrebbe al massimo accecato qualcuno- Decise di sdrammatizzare, perché non voleva pensassero che quell'argomento fosse un tabù. Ci mancavano solo altre persone che camminassero con i piedi di piombo accanto a lei.
Vide gli occhi di Taehyung brillare di divertimento mentre con un gesto secco si scostava la frangia. Lo vide aprire la bocca per dire qualcosa, quando la voce di Namjoon lo interruppe.
-Maknae line! Tocca a voi!-
I ragazzi le rivolsero un sorriso di scuse a cui lei rispose con un cenno della mano e si incamminarono velocemente verso la troupe.
-Hanno fatto molto casino?- le chiese Namjoon, avvicinandosi.
Vivian alzò le spalle. -Il solito- rispose scherzando, causando un'espressione sconsolata sul volto del ragazzo.
-Ti prego, non dire così. Il solito significa che subiremo una lavata di testa dai manager-
-Oh, allora non è andata così male- lo rassicurò lei, azzardando una pacca consolatoria sulla spalla. Non si poteva dire proprio a disagio, ma non aveva avuto molte conversazioni dirette con lui e non sapeva quanta confidenza poteva azzardare. A volte le mancava davvero l'Italia.
Namjoon però non sembrò per nulla turbato dal gesto.
-Speriamo bene- borbottò poco convinto, in direzione dei ragazzi.
-Gli altri dove sono?- domandò Vivian dopo qualche minuto di silenzio.
Namjoon sembrò risvegliarsi, girandosi verso di lei sorridente, le fossette in bella vista.
-Jin sta finendo gli ultimi scatti e gli altri due sono andati a prendere qualcosa di caldo- spiegò con la sua voce profonda.
-Scatti?- Vivian sbatté gli occhi perplessa. -Mi sembrava...non dovevate girare un video?-
Il ragazzo ridacchiò della sua confusione. -Sì, ma dobbiamo fare anche alcuni scatti promozionali-
Lei si sporse leggermente in avanti, interessata. Non aveva mai realmente pensato a quanto lavoro ci potesse essere dietro. Anche perché fino ad ora non aveva avuto un reale interesse.
-Quindi come funziona? Girate prima il video e poi fate gli scatti? Siete tutti assieme o separati?-
Namjoon sembrò colpito dall'interessamento, cominciando a gesticolare per spiegarsi.
-Prima che tu arrivassi abbiamo girato il video e fatto gli scatti tutti assieme. Poi ci siamo divisi in due gruppi per dei brevi video. Le foto le stiamo facendo separati, ecco perché Jin è ancora di là-
-Cavolo- commentò Vivian guardandolo impressionata. -Sembra una cosa lunghissima-
Il ragazzo annuì in accordo. -Tra quello e tutta la preparazione iniziale possiamo metterci anche tutta la giornata. Pensa che i video musicali sono ancora più lunghi-
-Ah, sì!- esclamò lei ad occhi sgranati. -Ho visto un...making, si chiama così, giusto? Eravate tipo in un edificio abbandonato...-
-Danger!- le venne in aiuto lui, riconoscendo il video di cui parlava.
-Quello, giusto. Non ricordo chi l'ha detto, ma siete stati lì quasi fino alla mattina dopo-
Namjoon rise, scuotendo la testa. -Pensa che non ci avevano neanche avvertiti. Siamo arrivati e ci hanno detto "bene, giriamo qui". Ed era pieno di pozzanghere e fango. E c'era Jin che ha dovuto ripetere la scena dell'accendino tipo venti volte...-
-Ohi, perché si parla di me?-
L'apparizione improvvisa di Jin le fece prendere un infarto. Provò a guardarlo male, ma l'unico risultato che ottenne fu quello di farlo ridacchiare divertito.
-Le stavo raccontando di come abbiamo girato "Danger"- sghignazzò Namjoon in direzione dl più grande.
-Una tortura- confermò questo, portandosi una mano alla testa. -Giuro, quell'accendino poi continuava ad accendersi nel modo sbagliato!-
-Come fa ad accendersi in modo sbagliato un accendino? Sei tu che sei impedito!- Hoseok arrivò a passo veloce, battendo una pacca sulle spalle dei ragazzi e tirando scherzosamente giù la sciarpa a Vivian, cosa che gli causò uno schiaffo sul braccio. Non che il gesto lo scalfì minimamente dato che le rise in faccia.
-Yoongi?- chiese Namjoon.
-Arriva- rispose l'ultimo arrivato. Poi sventolò sotto al naso dei ragazzi dei fiori. -Piuttosto, vi siete scordati questi-
-Non ci servono più, abbiamo finito, no?- gli rispose Jin, prendendo comunque il suo.
Vivian fissò affascinata i fiori. Erano di un rosa non troppo acceso e sembravano simili a delle rose. Era da tantissimo tempo che non li vedeva, perché la signora Kim aveva difficoltà a procurarseli.
-Lisianthus- mormorò, attirando l'attenzione dei ragazzi.
-Come?- chiese Hoseok, avvicinandosi.
-È il nome del fiore- spiegò la ragazza scrollando le spalle.
-Come fai a saperlo?- continuò il ragazzo, sembrando impressionato dalla sua conoscenza. Vivian non poté fare a meno di arrossire, ma fu salvata dal rispondere da Namjoon, che gli sbatté il fiore sulla fronte.
-Ma hai visto il suo bar? È pieno di fiori!- esclamò come se quello mettesse fine alla questione.
-E che c'entra?- ribatté Hoseok. -Casa nostra è piena di scarpe, ma noi mica siamo degli esperti-
La faccia di Namjoon fu impagabile.
Ci fu un silenzio attonito finché Vivian non scoppiò a ridere, seguita da Jin.
-Hobi, hai vinto- concluse la ragazza tra una risata e l'altra.
-Che si ride qua?!- esclamò Jimin, correndo verso di loro, seguito con più calma da tutti gli altri, compreso Yoongi.
-Al solito- spiegò il leader.
-Hobi ha detto qualcosa di scioccante?- rise Jimin, scuotendo il fiore che aveva in mano. Nessuno fece caso alla risposta sdegnata di Hoseok mentre si risiedevano sul muretto.
-Vivian ha riconosciuto il fiore- si decise poi a spiegare Jin.
-Oh, e cosa significa?- domandò Jungkook, aspettandosi che conoscesse la risposta. Cosa che in effetti sapeva, ma davvero, Jungkook doveva smetterla di attirare inconsciamente l'attenzione su di lei. Ora si ritrovava sette paia d'occhi in attesa di spiegazioni, tra cui quelli di Taehyung, che si era infilato il fiore mei capelli.
-Beh,- cominciò lei, mordendosi pensosamente un labbro. -Di solito significa eleganza e grazia, ma può voler dire anche qualcosa come "vola via con me"-
Non appena finì di spiegare vide Jimin avvicinarsi, farle una parodia di inchino e, sorridendo furbo, offrirle il fiore.
-Che fai, prendi in giro?- rispose Vivian ridendo, tirandogli una pacca leggera sulla testa. Ci fu una risata generale, finché Hoseok non seguì l'esempio di Jimin, scostando quest'ultimo.
-Vola via con me, Vivì!- esclamò con fare teatrale.
-Ragazzi, non credo possiate dare via i fiori- cercò di farli ragionare Vivian, trattenendosi dallo scoppiare nuovamente a ridere. Con tutte quelle risate avrebbe forse avuto degli addominali per la prima volta in vita sua, pensò mentre si allentava la sciarpa.
-Nah, abbiamo finito. E poi ne hanno un cesto pieno- a risponderle fu Yoongi, che le porse anche lui il fiore, evitando però l'imbarazzante teatrino che avevano fatto gli altri due.
Vivian accarezzò i petali del fiore, notando come fossero morbidi come quelli delle rose. La differenza è che erano più tondeggianti e le ricordavano delle caramelle gommose. Il pensiero la fece sbuffare divertita.
-Grazie, ma con i libri non saprei dove metterlo- si ritrovò a rispondere con una smorfia. Solo in quel momento le venne in mente che non aveva la più pallida idea di che ore fossero. E lei quel giorno aveva il turno pomeridiano!
-Oddio- borbottò, incurante degli sguardi preoccupati dei ragazzi, mentre tirava fuori dalla tasca del cappotto il cellulare.
-Ragazzi, devo proprio andare-
-Di già?- chiese Jungkook dispiaciuto. Vivian rispose con una smorfia, scendendo con un balzo dal muretto. Almeno scendere era facile.
-Sono a piedi e con tutti quei libri...-
Ci fu un improvviso scambio di sguardi tra i ragazzi che Vivian non capì affatto. Stava giusto per salutare tutti quando alla fine Namjoon sbottò.
-Va bene, va bene. Basta che non vi perdiate che più tardi abbiamo le prove. Aish!- e alzò gli occhi al cielo.
-Ok, che succede?- domandò stranita Vivian.
-Ti accompagniamo!- batté le mani entusiasta Hoseok, affermazione che gli guadagnò un'occhiata contrariata da parte del leader.
-Aspetta- lo interruppe infatti questo. -Non potete andare tutti. Sai che casino se vi riconoscono?-
Ci fu un mormorio indistinto mentre i ragazzi cominciavano a litigare su chi dovesse accompagnare Vivian.
-Ragazzi, non c'è problema, vado da sola- mormorò atterrita la ragazza ad occhi sgranati. Non fu minimamente calcolata se non da uno sguardo del leader che la incitò tacitamente a lasciar perdere.
-Va bene, si decide come al solito!- urlò a un certo punto Hoseok.
-Ok, se vinco io va la maknae line- propose Jimin. Taehyung si sporse in avanti, agitando le braccia.
-Fai andare Kookie, tu perdi sempre!-
Jimin sembrò per un attimo offeso, ma durò solo un istante, poi acconsentì a far giocare il maknae.
Alla fine, con enorme scorno di Vivian, il "solito modo" si rivelò essere una gara a sasso carta e forbici, dove vinse Jungkook, tra le urla esultanti di Jimin e Taehyung.
Vivian non fece neanche in tempo ad assimilare la cosa che si ritrovò a camminare per strada, con i ragazzi che le tenevano i libri e i fiori di lisianthus in mano. A nulla valsero le sue proteste sul poter portare i libri da sola.
-E poi i fiori dove li metti?- la rimbeccò Jimin, sorridendole furbo.
Così non le rimase che seguire i ragazzi che, vestiti in quel modo attiravano una grande attenzione (anche se Jimin alla fine una giacca se l'era infilata).
Ne approfittarono anche per programmare la sorpresa per il compleanno di Yoongi. Vivian decise che avrebbe portato qualcosa di dolce e a quel punto fioccarono le proposte. La ragazza però fu tassativa. Voleva cucinare qualcosa che sarebbe piaciuto a Yoongi, dato che il compleanno era il suo. Con uno sbuffo rassegnato però acconsentì a cucinare qualcosa anche per loro. Un giorno.
Erano ormai arrivati all'entrata del bar quando Vivian decise che erano stati anche troppo gentili.
-Potremmo entrare un attimo- propose speranzoso Jungkook, beccandosi un'occhiata scettica dalla ragazza.
-Per quanto vi offrirei volentieri qualcosa, avete le prove. E dovreste davvero andare-
-Ha ragione Kookie. Se entriamo poi finisce che arriviamo tardi- le diede ragione Jimin, sebbene non ne fosse felice nemmeno lui.
-Dai, ci vediamo tra qualche giorno- li rassicurò lei, appoggiando delicatamente i fiori sulla pila di libri, prendendoli poi tra le mani. Non se li ricordava così pesanti.
Jimin la abbracciò brevemente, impedito dai libri e Jungkook le tirò scherzosamente la sciarpa, che ormai era scesa a scoprirle il volto. Non che avesse più così tanto freddo, aveva riso talmente tanto che era pure accaldata.
Salutò Taehyung (che era rimasto stranamente zitto per la maggior parte del tempo) con un sorriso e stette ferma a guardarli finché non svoltarono l'angolo.
Solo a quel punto si concesse un sospiro tremante, pieno delle emozioni che non aveva potuto esternare. Emozioni che riguardavano per lo più una certa persona. Avrebbe dovuto chiedere consiglio a Hyerin. In un'altra situazione avrebbe chiesto a Shin, ma si trattava di questioni di cuore e in questo caso le serviva un parere femminile. Anche se forse era comunque meglio Shin di Hyerin. La ragazza tendeva ad essere leggermente troppo euforica ed esaltata.
Era ancora ferma davanti al bar quando sentì qualcuno avvicinarsi di corsa e chiamarla.
Totalmente impreparata, si ritrovò davanti Taehyung, che la guardava mordendosi indeciso un labbro.
-È...successo qualcosa?- riuscì a chiedere Vivian, di colpo preoccupata che potesse essere successo qualcosa agli altri due. Perché non era normale che Taehyung fosse tornato indietro da solo, no? Insomma, se dovevano dirle qualcosa Jungkook e Jimin sarebbero sicuramente venuti con lui e...
-Mi sono scordato questo-
E con un gesto veloce si tolse il lisianthus dai capelli, infilandolo nella treccia di Vivian. Deglutì, umettandosi le labbra e fece dietrofront, correndo via così come era arrivato.

 

 

 

 



- Spazio autrice –
So cosa vi aspettavate, o almeno, so cosa si aspettava la mia parabatai. v.v
Ma ragazzi, per il bacio qui è troppo presto. Tranquilli, non finirà come nei drama coreani che si baciano all’ultima puntata, ma dategli almeno il tempo di conoscersi un po’ XD
Vi avverto già da ora che il prossimo capitolo sarà tosto…per me ovviamente. Sono l’autrice e mi complico la vita. Ho chiaramente tendenze masochiste.
Cercherò di pubblicare come al solito il venerdì o il sabato, non vi preoccupate.
Un abbraccio ^^

 

 

 

   
 
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