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Autore: icydarcystormy26    11/03/2016    3 recensioni
Erano passati ormai due mesi, ma Darcy e Stormy non avevano ancora superato per nulla la morte della sorella e, soprattutto, continuavano a portare rancore per la nipote, rancore che durerà a lungo.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Trix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le otto del mattino. Celeste camminava avanti e indietro per la sua camera. Fra due ore Liam sarebbe venuto a prenderla. Era molto nervosa, le sue zie avrebbero potuto finire prima e così l'avrebbero scoperta. Ma ne valeva la pena, Liam era l'unico che riusciva a capirla, in realtà era l'unico che provava a capirla.
Celeste uscì dalla sua camera e si diresse verso il bagno. Una volta entrata si guardò allo specchio. Si era pettinata per bene i capelli argentei che le arrivavano fino alla fine della schiena. Aveva preso di nascosto una matita nera dalla camera di sua zia Stormy e se l'era messa. La striscia nera intorno ai suoi occhi metteva in risalto gli occhi azzurri come il ghiaccio. Di solito non si preoccupava del suo aspetto, aveva ben altri problemi a cui pensare, ma con Liam era diverso. Non aveva mai sentito il bisogno di farsi bella, ma con Liam tutto cambiava e neanche Celeste sapeva il perché. 
***
Arrivarono le dieci. Celeste si incamminò per i corridoi cercando di non farsi vedere. Si affacciò nella stanza in cui le sue zie erano solite allenarsi per controllare che si stessero allenando. Affermativo. Così si avviò verso l'uscita del palazzo. Ovviamente lo trovò lì ad aspettarla.
"Eccoti qui" disse Liam sorridendo ed avvicinandosi alla ragazza.
"Allora? Dove andiamo?" chiese la Celeste.
"Potremmo andare alla foresta dei mille draghi" disse il ragazzo.
"Sai che non ci sono mai stata?" disse la ragazza. "Eppure ne ho viste di foreste".
"Potrai aggiungere un'altra escursione alla tua collezione" disse tirando fuori dalla tasca dei pantaloni un'ametista. La accarezzò e la gemma si illuminò.
"Foresta dei mille draghi" disse toccando un braccio di Celeste. A quel punto sia lui che Celeste furono trasportati nella foresta. Si trovarono circondati da un sacco di abeti. Avevano poche foglie, e quelle poche che avevano erano nere. Sparse qua e là c'erano delle rocce di piccole e medie dimensioni. Inoltre, c'erano dei fumi bluastri sparsi per tutta la foresta.
"Che posto delizioso" disse la ragazza.
"Lo so" disse il Liam. "Vieni, più avanti c'è un posto ancora più delizioso" disse incamminandosi per un sentiero seguito da Celeste.
***
"Eccoci" disse il ragazzo.
Erano arrivati davanti all'entrata di una grotta.
"Ti piacerà, ne sono sicuro" disse Liam prima di entrare nella caverna.
"Se lo dici tu" disse Celeste prima di entrare anche lei. 
Si ritrovò in un luogo molto grande, il soffitto era formato da stalattiti ed era alto circa una ventina di metri. C'erano anche alcune stalagmiti sparse per la grotta. Da una parete della grotta fuoriusciva un ruscello d'acqua che finiva in un laghetto d'acqua cristallina.
"Wow..." riuscì solo a dire la ragazza.
I ragazzi si sedettero su due rocce ai margini del laghetto.
"Bene, raccontami cosa hai fatto questa settimana" disse Liam.
"In realtà nulla di che, ho imparato a trasformare gli oggetti in altri oggetti, spiando una lezione di mia zia Darcy ho visto come fare un incantesimo d'attacco ma quell'esaurita mentale dell'altra mia zia mi ha scoperta e mi ha chiusa di nuovo in quella stanza infernale per cinque giorni" disse Celeste.
"Credevo fosse simile alla tua camera" disse Liam.
"Si, ma lì, non ne ho capito ancora il motivo, fa molto più caldo e, come sai, non potendo sentire il freddo sono più sensibile al caldo rispetto ad una persona normale. Non immagini che incubo sia per me" rispose Celeste.
"Non possono continuare a trattati così" disse il ragazzo.
"E cosa potrei fare?" chiese Celeste.
"Chiedi aiuto no?".
"Aiuto, si, e a chi? Liam, loro sono le regine di questo pianeta, famose per la loro crudeltà, chi vuoi che se le metta contro solo per aiutarmi?" chiese la ragazza.
"Io, per esempio..." disse sinceramente Liam.
"Vorrei tanto crederti, ma non ci riesco"
"Sai perché non ci riesci? Perché sei stata trattata sempre così male che non non sei abituata a pensare che qualcuno possa rischiare così tanto per te. È per questo che questa storia deve finire." disse Liam.
"E voi che fate qui?" chiese una voce alle loro spalle. I ragazzi si girarono di scatto verso il punto da cui proveniva la voce. Era Abigail.
"Che ci fai tu qui?" disse la strega del ghiaccio.
"Quella che non può uscire qui sei tu" rispose la ragazza dai capelli color ebano.
"Se è per questo tua madre non vuole che tu ti allontani troppo dal palazzo" rispose la cugina.
"Non vorrei interrompere la vostra conversazione ma forse dovremmo uscire di qui" disse Liam
"Perché?" chiesero all'unisono le due ragazze.
"Quel coso non ha l'aria molto amichevole" disse indicando un essere nascosto nell'ombra, ma che dava l'aria di essere gigantesco.
"C-cos'è quel coso?" chiese Celeste.
"Credo sia un Draghictum Gigantum, se ci muoveremo lentamente e ci allontaneremo lui non ci vedrà come una minaccia e ci lascerà in pace" disse Liam a bassa voce. I tre ragazzi cominciarono ad allontanarsi lentamente. Appena furono usciti, si trasportarono al palazzo.
"Bene ragazze, io vi devo lasciare. Alla prossima." disse Liam allontanandosi muovendo la mano per salutare, ricambiato dalle due.
"Sarà il caso che io vada, mia madre si arrabbierà se arriverò in ritardo".
"Grazie dell'informazione, vado anch'io" disse Celeste avviandosi verso la sua camera.
***
Celeste era sdraiata sul suo letto e guardava il soffitto, quando ad un tratto si ricordò di una cosa molto importante. Doveva assolutamente lasciare il palazzo. Aveva ancora circa mezz'ora, doveva sbrigarsi.
Riuscì ad uscire senza farsi vedere, ormai era un'esperta. Per fare prima si teletrasportò. Arrivò in un posto pieno di grandi lapidi, probabilmente un cimitero per reali. Si incamminò tra le lapidi fino ad arrivare davanti a quella più grande. Arrivata davanti ad essa fece apparire un mazzo di rose nere con qualche piccola rosellina blu. Lo mise nel vaso davanti alla lapide.
"Buon compleanno mamma" disse Celeste. "Si, lo so. Sono sei mesi che non mi faccio vedere, ma a causa della gravidanza la zia Stormy ha diminuito gli allenamenti e devo stare attenta. Ora devo andare o le zie mi ammazzeranno...beh ti raggiungerei, ma sono ancora giovane". Celeste si trasportò al castello.
***
"Ciao zia".
"Ciao Abigail. È andato bene l'allenamento?".
"Bene. Tu come stai? La mamma mi ha detto che hai avuto un mancamento questa mattina durante gli allenamenti" disse Abigail con un'espressione preoccupata.
"Bene tesoro, uno sforzo eccessivo ma ora va tutto bene" rispose Stormy sorridendo teneramente alla nipote.
"Posso farti una domanda?" disse Abigail.
"Me l'hai già fatta" rispose Stormy.
"Zia" disse Abigail.
"Era una battuta. Comunque si".
"Perché la trattate così?".
Stormy tacque un secondo. Poi disse:
"Chi?".
"Lo sai chi" disse Abigail non lasciandosi ingannare.
"Perché lo chiedi a me?".
"Mia madre non vuole parlarne" rispose l'apprendista strega.
"E perché io invece dovrei volerlo fare?" chiese la regina delle tempeste.
"Tentar non nuoce" rispose Abigail.
 "Vedi Abigail, tua zia, Icy, e noi, circa tredici anni fa, stavamo combattendo per ottenere il controllo del pianeta. Menlok, il nostro rivale, decise di attaccarci definitivamente per togliersi ogni rivale dai piedi. Stavamo combattendo contro Menlok e il suo esercito, ma ad un tratto Celeste uscì dal castello gattonando. Menlok stava da qualche minuto preparando un incantesimo facendosi coprire dai suoi uomini. Doveva essere davvero potentissimo. Lui stava per indirizzarlo a noi; facendo una convergenza di difesa saremo sicuramente riuscite a contrastarlo. Ma lui, vedendo la bambina e sapendo che era la figlia di Icy, lo indirizzò verso di lei. Icy si precipitò da lei per salvarla. Le si mise davanti e parò il colpo salvandola, ma purtroppo pagò con la vita. Se non...se non fosse stato per quella stupida mocciosa ora lei sarebbe ancora qui!" spiegò Stormy.
Abigail non era d'accordo con la zia, ma preferì non dirglielo. Sicuramente si sarebbe arrabbiata e, date le sue condizioni, non voleva farla agitare.
"Buonanotte zia" disse entrando nella sua camera.
"Buonanotte" rispose la strega continuando per la sua strada.

Ed eccomi qui!!! Ultimamente sto avendo molta ispirazione, per questo vado così spedita. Beh, eccovi questo...capitolo, se si può chiamare così.
Beh, vi lascio. A presto.
Icydarcystormy
   
 
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