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Autore: ClareDub09    14/03/2016    2 recensioni
Chiharu Hanabira, giovane ragazza di quattordici anni, dopo la morte dei genitori comincia ad isolarsi e a mostrare sempre meno le sue emozioni. Riuscirà a ritrovare l'allegria... Oppure il suo passato la renderà pericolosa?
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mano di Chiharu tremava sempre più ad ogni singola lettera che scriveva. 
Pensava che forse sarebbe stato il caso di non scrivere nulla e di lasciare il foglio in bianco. 
Ora o mai più. 
La corvina tracciò la sua firma sbavata d'inchiostro nero, prese fiato per poi infilare il foglio in una busta trasparente a lato della scrivania
"-oddio, l'ho fatto davvero...-" sussurrò tra sè e sè coprendosi la fronte col palmo della mano "-che idiota...non mi prenderanno mai-" 
Uscì di casa, a lato della porta c'era una cassetta delle lettere piuttosto antica in cui Chiharu imbucò la sua lettera


                   Gentilissima rappresentante dell'accademia di scienza Kagaku 
   Come mi aveva già consigliato in passato, ho deciso di frequentare il suo istituto 
   e di iscrivermi come studentessa. 
   Dovrei averle già mandato un'altra lettera di domanda con su scritti i miei dati 
        Distinti  saluti.  

                                                                                                           Chiharu Hanabira




La ragazza rientró in casa, prese dei libri a caso e li gettò in uno zainetto grigio, uscendo senza neppure salutare Chiha. 
Chiharu stava camminando per un vialetto da circa dieci minuti, tenendo lo sguardo fisso sul marciapiede su cui camminava. 
Dopo una mezz'ora abbondante cominció a scrutare il cancello che conduceva alla sua scuola. Immediatamente un gruppetto di altri ragazzi sbucarono fuori da un altro vicolo, dirigendosi verso Hanabira che, nonostante i continui richiami degli altri, continuava a camminare senza preoccuparsi di ció che le stava attorno. 
Era in un mondo suo. 
Solo suo. 
Un mondo oscuro, come dei semplici occhi chiusi 
Occhi rossi chiusi...
Oscurità. 
L'unica parola che per lei sembrava avere un senso
L'oscurità non lascia scappare nessuno. Ti prende e ti porta via ciò che ti è più caro.
Più caro... 
Ichi...ichi...nii...
Chiharu si bloccò di colpo. 
Restando ferma. 
Non riusciva nemmeno a vedere chi la stava sorpassando
Era ferma, immobile sul posto 
Quella frase "il più caro" 
Il più caro...
Alcuni ragazzi si voltarono con sguardo preoccupato. Una ragazza dai capelli corti e corvini era accasciata al suolo davanti a tutti 
In lacrime...
Qualcosa si era rotto e non riusciva più a sopportare. La confusione, gli sguardi degli altri, il gelido terreno su cui si stava abbandonando...
L'oscurità porterà via anche lei
Oh sì! La porterà via. 
"-stai bene?-" chiese spaventato un ragazzo poco più alto di lei, dai capelli castani con un evidente ciuffetto scompigliato. Lei non reagì, anzi pianse più forte
E in quel momento lui gli mise la mano destra sulla spalla...
Un terribile errore.
"-Ichiro...u...Nii San! Nii Saaan!!-" Chiharu strillò. Alcuni compagni di scuola cominciarono a venirle in contro, altri ridevano, altri ancora se ne erano andati da tempo.
"-nii...nii...nii nii...saan-" 
Non sarebbe meglio abbandonarsi? 
Chiudere gli occhi e fregarsene degli altri.
Non è così difficile
Ma nemmeno così facile...


CHIHARU'S POV

Apro gli occhi. 
Il ticchettio di un orologio mi rimbomba subito nei timpani. 
E se fossi a casa? 
Magari è stato tutto un bruttissimo sogno...
Ho sofferto per finta? 
...no
Ricordo tutto. È maledettamente tutto vero
Sono una scema.
Giro lo sguardo, davanti a me c'è un volto familiare...
"-Ichi...San?-" Sussurro, non ancora del tutto sicura di ciò che sto dicendo. Quella figura accenna un sorriso...fin troppo perfetto
"-Ehm...credo che tu mi abbia scambiato per un'altra persona...-" 
Non è lui...
Mi alzo di scatto, capendo di trovarmi nel letto in una infermeria, si sente una piacevole brezza proveniente dalle finestre aperte a lato della camera. Mi guardo intorno, ma c'è solamente questo tizio. 
"-Chi diamine sei? E perchè sono qui?-" lo guardo malamente 
"- Ehi, non c'è il caso di essere così brusche!-" ridacchia sfoggiandomi un radiante sorriso...questo ragazzo è troppo cristallino. Mi da sui nervi!         
"-Comunque il mio nome è Jun. Ozawa Jun, della classe 2^A-" 
"-Capisco. Io sono Chiharu Hanabira-" 
"-Hanabira Chiharu - San?-" dice con voce dubbiosa, alza gli occhi al cielo e comincia a riflettere "-Siamo nella stessa classe, Hanabira!-" 
"-Ah. Davvero...-" dico senza preoccuparmi troppo di quello che diceva 
"-E inoltre, ti ho portata qui dopo che sei svenuta-" esulta armoniosamente con i suoi occhi verdi scuro.

Un momento...eh? 
Io? Svenuta? Ma quando?!

"-posso sapere di cosa stai...-" balbetto io, poi realizzo ciò che era successo e mi sento una stretta al cuore
"-Sì, eri svenuta e ripetevi il nome Ichi...-" 
"-NON DIRLO!-"  gli grido addosso bruscamente...talmente forte che mi fanno male le corde vocali, mi metto a respirare affannosamente come se avessi un terribile fiatone. Jun arretra di colpo e io rimango a fissarlo spaventata da me stessa. 
"-hai...-" 
Cosa? Che cosa ho? Un terribile carattere? Ne sono consapevole...
"-hai...una personalità particolare-" 
Eh? Questo ragazzo è pazzo o cosa?! 
"-insomma...intendo che tu non ti apri ma con nessuno. Ma sono sicuro che dentro di te si nascondano una marea di persone!-" 
Questo lo dici tu...
"-Beh, Hanabira... Non vorrei disturbare più del dovuto, per cui me ne vado-" 
Dice camminando verso la porta e sparendo in una decina di secondi
Ozawa Jun, eh? 
Almeno ho trovato una persona più bizzarra di me...



_Mi alzai anche io, dirigendomi verso la mia aula. A quest'ora dovrei avere Grammatica, materia in cui non ho nessuna difficoltà. Iniziai a svolgere l'esercizio nella calma più totale...quando un qualcosa di cartaceo colpì la mia nuca. Era indubbiamente un foglietto di carta, un di quei foglietti che vengono passati tra i banchi, normalmente lì sopra ci sono scritte dichiarazioni amorose oppure il risultato di qualche operazione. 
Sta di fatto che io non ci feci caso, tornando al mio lavoro
Niente. 
Altre cartacce cominciarono ad assalirmi la testa fino a quando non mi girai verso la mia compagna di banco...me le stava tirando lei! 
Qual era il suo nome...? Non ci ho mai parlato...
"-che diamine vuoi?!-" sussurrai sperando di non essere beccata dal professore
"-Io sono Lua Setsuzoku!-" 
disse lei, quella ragazza dai lunghi capelli violacei e gli occhi di medesimo colore. "-e chi se ne frega!-" ma che diamine vuole questa
"-ma...siamo amiche!-" 
"-direi proprio di no...e non voglio avere nulla a che fare con te-" 
"-va bene...nel caso avessi bisogno di me io sono sempre qui-" 
E la lezione proseguì così. Ammetto che dopo Jun lei è stata una delle prime persone che ha avuto l'iniziativa di parlarmi. 
Deve essere pazza pure lei...

Alla fine della scuola mi incamminai verso casa. Posai lo zaino (no, lo gettai) all'entrata. 
Ma prima di entrare anche io...
"-oh...una lettera-"
Era quella che avevo spedito stamattina...

                      
                   Gentile Chiharu, siamo felici di dirle che è stata ammessa all'accademia

                                                            La avvertiremo in seguito su eventuali orari

                                                                   Saluti. Accademia Kagaku 




Eh? Cosa?! 



ANGOLO AUTRICE

Buongiorno! Allora nel prossimo capitolo inizierò con la vera trama della storia, ma per ora tenete a mente la frase di Jun 
"Sono sicuro che dentro di te si nascondano una marea di persone" 
Perchè è un graaaande aiuto! 
Bye bye
       
   
 
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