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Autore: Bishoujo Tensai Madoushi    15/03/2016    1 recensioni
Lina e Gourry, insieme dopo mille battaglie... fino a quando Lina non deciderà di darci un taglio. Perchè? E Gourry le permetterà di andare via?
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Adesso che l'ho chiuso fuori dalla porta mi sento meglio. (Mi sento peggio). E so che me ne devo andare, lo so.

La sola idea… la sola idea di vederlo di nuovo trasformato in guerriero al soldo dei demoni o peggio, in una bara di cristallo... mi fa impazzire.

Il pericolo è reale.

Quante volte mi sono angosciata, nel cuore della notte, all'idea che potesse accadere di nuovo e poi, alla luce del sole, il peso di questi pensieri opprimenti se ne andava. Il mondo era lì, luminoso e immenso, pronto per le nostre nuove avventure. La paura ricacciata nell'angolo più remoto della testa, mantello sulle spalle, castare un bel Raywing e via verso un nuovo tesoro, una spada magica, un covo di briganti!

A furia di sopprimere i pensieri, non ho fatto caso ai segni come la più pivella delle pivelline. Non ho voluto vedere, nè sentire che il vento stava cambiando e il vento è cambiato, non più frizzante e leggero ma pesante come una cappa, foriero di sventure. Quando mia madre pronunciava le stesse parole, quello era l'unico momento in cui io e mia sorella ci lanciavamo sguardi identici, alzando gli occhi al cielo. "Non esiste questa cosa del vento e soprattutto non porta nessuna sventura! Siamo noi a determinare quello che ci accadrà." Le rispondevamo con vocine saccenti e lei scuoteva la testa. Sospirando si avvicinava e ci baciava in fronte con aria compassionevole. Ho sempre rifiutato la sua teoria, il suo leggere le cose, vedere messaggi nel mondo che ci circondava eppure... crescendo ho capito che, anche se non valeva per tutto, per alcune cose era possibile sentire quello che stava arrivando. Il mondo è permeato di magia che agisce su vari piani e su vari livelli, sta a noi voler o meno vedere.

Io avevo voluto essere cieca.

E adesso, Gourry era ancora in pericolo e… non solo lui.

"Lo sai da quando sei diventata così debole, Lina-san?" Mi aveva chiesto Xelloss non più di mezza giornata prima. "Da quando ti circondi di persone che ami."

Mi aveva strizzato l'occhio in una maniera che mi aveva fatto contorcere le budella. Era da un pezzo che non lo vedevo anche se forse avrei dovuto percepirlo. E improvvisamente eccolo lì, che mi coglieva alla sprovvista, mentre Gourry era in cerca di legna ed io spellavo una lepre. Avevo le mani piene di sangue e solo in quel momento ne avevo avvertito l'odore rugginoso che mi aveva provocato un moto di nausea.

"Che vuoi dire?" La mia voce era rabbiosa ma Xelloss non poteva non aver colto la paura.

Il demone si era limitato e levitarmi vicino e a sorridere. Gli avevo dato una manata, per spingerlo via e lui mi aveva afferrato il polso."Stai attenta, Lina-san, scherzi col fuoco da troppo tempo per non sapere che brucia."

Così come era comparso, si era smaterializzato lasciandomi addosso una sensazione di disagio e disgrazia. Non ero riuscita a parlare né tantomeno a scherzare con Gourry e lui si era definitivamente accorto che qualcosa era cambiato quando poi, la sera, mi si era avvicinato in cerca di intimità.

"Piantala!" gli avevo urlato, suonando isterica anche alle mie orecchie. "Non siamo animali, sempre vogliosi di... di..." Mi erano morte in gola le parole, tanto erano ingiuste.

L'apparizione di Xelloss mi aveva in un certo senso aperto gli occhi, ero stata cieca ma ora vedevo e quel che vedevo mi terrorizzava in maniera profonda e atavica.

Gourry aveva aggrottato le sopracciglia ma non si era offeso, grazie al suo proverbiale buon carattere. Pensava di conoscermi, di sapere come prendermi e accettava gli scatti d'ira come parte del pacchetto completo. Ma non poteva capire, non poteva sapere perchè stavo così male, quale fosse la lotta interiore che mi dilaniava.

"Dai," azzardò un buffetto in testa, "non fare così." Mi sorrise anche mentre io mi sentivo la persona peggiore di tutta la terra, dei quattro piani e dell'universo intero.

Avevamo passato la serata in silenzio, io sul mio tronco a lanciare rametti nel fuoco prima e a rimestarne le ceneri poi fino a che ero letteralmente crollata addormentata. Mi aveva svegliato Gourry che non era ancora notte, indicandomi la direzione verso il villaggio dove avremmo pernottato. In due camere differenti. Anche se ancora non lo sapeva.

Ed eccoci qui, io in procinto di fare l’impensabile per salvarlo e lui, come sempre, determinato a non lasciarmi andare.

Mi guardo le mani, tremanti.

Cosa ho fatto? Cosa farò?

Sono davvero in grado farlo?
  
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