Taehyung
provò a chiamare Jimin per l'ennesima volta, quella
mattina. Il ragazzo, quello che ormai considerava un suo grande amico,
lo aveva
ignorato, sempre, dal pomeriggio del giorno prima. Non aveva mai smesso
di
sentirsi una persona orribile ma davvero, non sapeva come comportarsi.
Non era
colpa sua. Non voleva fare niente di male, Jimin non poteva prendersela
solo
perché era stato se stesso e aveva cercato di aiutarlo!
Quando partì la
segreteria decise di lasciargli un messaggio nella speranza che, prima
o poi,
anche solo per sbaglio, l'altro l'ascoltasse "Jiminie ti prego! Sai che
non volevo che finisse così! Io ho cercato solo di rendermi
utile, non avrei
mai fatto nulla se avessi saputo che alla fine Jungkook avrebbe chiesto
il
numero a me! Io... Richiamami,
dai!"
Aspettò
una buona manciata di minuti col cellulare in mano
prima di arrendersi. Gemette frustrato e, buttandosi all'indietro, si
ritrovò
disteso supino sul suo letto. Gemette ancora ed iniziò a
dimenarsi, non
riuscendo a darsi pace. Dopo di che si rialzò e, dopo aver
borbottato tra sé e
sé uno "Stupido Jungkook" uscì dalla sua stanza,
in pigiama e
pantofole. Era ormai tardi e con molta probabilità Hoseok
hyung e Jin hyung
erano già usciti per andare al lavoro. Sperò che
quest'ultimo gli avesse
lasciato qualcosa per colazione. Purtroppo per lui, però, il
loft era vuoto e
la cucina era linda e pulita. Si sedette al suo posto e
fissò la tavola,
desiderando che uno dei deliziosi pasti di Jin hyung comparisse
magicamente lì.
Ovviamente non
successe niente "Non me li merito. Sono
un mostro"
"Dubito che
possa essere come dici tu, ma posso
chiederti per quale motivo saresti un mostro?" non si era reso conto
che
Namjoon hyung aveva fatto il suo ingresso in cucina e che gli aveva
sentito
dire quella frase. Gli porse una busta di Starbucks e un bicchiere per
il caffè
da asporto e, prima di lasciargli il tempo di rispondere disse ancora
"Jin
hyung stamattina è uscito prima di preparare la colazione.
E' arrabbiato con me
e con Hoseok, non mi sembrava giusto ci rimettessi anche tu
così sono andato a
prenderti questi"
Taehyung
aspettò che il suo hyung si sedesse accanto a lui,
come sempre dato che i loro posti erano vicini, e poi
l'abbracciò
"Hyuuuung"
"Sì
sì va bene. Prego. Mollami adesso"
Taehyung fece
finta di mettere il broncio e si allontanò
"Sono triste, dammi un po' d'affetto!"
"Ti ho comprato
un muffin con doppio cioccolato, che
altro vuoi?"
Sorrise
internamente, spesso essere il più piccolo di casa
aveva i suoi vantaggi. Come l'essere coccolato e viziato. O l'avere
sempre uno
degli hyung pronto ad aiutarlo. Ed infatti, Namjoon hyung gli chiese,
di nuovo
"Vuoi dirmi perché sei triste o no?"
Taehyung
sospirò e, dopo aver dato un morso al suo muffin
gigante, disse "Un mio amico ce l'ha con me"
Guardò
Namjoon poggiare la guancia sulla mano, gomito puntato
al tavolo, sguardo puntato su di lui "Come mai?"
Masticò
e mandò giù tutto quello che aveva in bocca "E'
buono, hyung" glie lo porse e glie ne offrì un morso e
quando l'altro
scosse la testa sorridendo, continuò "E' Jimin. Te lo
ricordi, sì?"
quando vide l'altro annuire andò avanti "Sai che fa
volontariato in un
canile? Beh, la prima volta ci è andato soltanto
perché aveva trovato un
cucciolo abbandonato vicino casa sua. Ce l'ha portato perché
non ha trovato
nessun altro che potesse tenerlo e lì ha conosciuto
Jungkook. L'ha conosciuto
per modo di dire, dato che non è riuscito mai a parlarci in
quattro mesi!"
prese un altro morso e, bofonchiando a bocca piena riprese "Ha
continuato
a presentarsi tutti i giorni al canile per fare volontariato, dicendo
che
voleva solo sapere come stava Donut ma -"
"Chi?"
Tae sorrise
"Donut. Il cane che ha trovato. Ce l'ho
chiamato io così. Aspetta ti faccio vedere una sua fo-"
"Dopo, Tae.
Arriva al dunque. E smettila di parlare con
la bocca piena, stai sputando"
Diede
un altro morso,
bevve un goccio di caffè, e poi, guardando il suo hyung e
inarcando le
sopracciglia come a dire 'contento?', ingoiò
e riprese "Il punto è che Jimin ha continuato ad andare al
canile solo per
poter rivedere Jungkook, che ci lavora di pomeriggio. Quando l'ho
capito gli ho
detto che era una cosa brutta ma alla fine Donut si è
affezionato anche a lui
quindi credo gli dispiacerebbe se non ci andasse più. E' che
non ci ha mai
parlato con Jungkook, capisci? Si limitava soltanto a guardarlo da
lontano e io
ieri gli ho detto che non poteva andare avanti così. Giusto?"
Si interruppe e
Namjoon capì che non sarebbe andato avanti
fino a che non gli avrebbe dato il suo assenso, quindi annuì
distrattamente.
Taehyung,
soddisfatto, ricominciò "Ecco. Allora, dato
che lui è troppo timido, mi sono fatto avanti io, l'ho
chiamato e gli ho detto
di unirsi a noi. Ci siamo divertiti e abbiamo passato un bel
pomeriggio, solo
che, prima di andare via, Jungkook ha chiesto il numero solo a me e ha
detto
pure che sperava di risentirmi presto!"
"Ah, quindi
è per questo che ieri sera Jimin aveva quel
muso lungo al pub"
A quel punto
Taehyung si piegò sul tavolo, mettendo le
braccia su di esso e la testa sopra loro, e gemette frustrato, di
nuovo. Dopo
che Namjoon gli carezzò delicatamente la punta dei capelli,
solleticandogli il collo,
gli chiese "Hyung che cosa devo fare?"
Sentì
il più grande sospirare e poi dirgli "Al momento
non credo di essere la persona più adatta per dare consigli
ma...
Probabilmente, avendo proposto tu a questo ragazzo di passare il
pomeriggio con
voi, hai fatto in modo che fraintendesse"
Taehyung a
quella frase alzò la testa e lo guardò shockato.
Namjoon aggiunse velocemente "Involontariamente, chiaro"
Spalancò
la bocca e solo dopo qualche secondo riuscì a dire
"Quindi sono davvero una persona orribile"
"Non sei una
persona orribile, Tae. Le tue intenzioni
erano buone, volevi solo aiutare Jimin e probabilmente lui questo lo sa
già. E'
successo solo ieri, dagli un po' di tempo"
"Ma non posso
solo stare qui ad aspettare! Hyung, il mio
amico è triste per colpa mia!"
Namjoon gli
sorrise e gli diede una piccola pacca sulla
spalla "E tu pensi sul serio di essere un mostro?" Taehyung mise il
broncio e lui scosse bonariamente la testa "Se Jimin non vuole parlarti
perché non provi ad essere chiaro con l'altro ragazzo?"
Taehyung,
mantenendo il broncio, aggrottò le sopracciglia
"Con Jungkook?"
"Sì.
Digli che non sei interessato e che ha capito male.
Fatti da parte, Jimin lo apprezzerà"
A questo non
aveva pensato. Sinceramente, lui era sicuro che
con Jungkook lui non avrebbe proprio più dovuto parlarci. La
notte passata
aveva anche iniziato a disperarsi al pensiero di non poter
più andare da Donut,
aveva incominciato a pianificare modi per portarselo a casa di nascosto
"Potrebbe essere un'idea"
Namjoon hyung
gli diede un'altra piccola pacca affettuosa
sulla spalla e poi aggiunse in tono rassicurante "Vedrai che si
sistemerà
tutto"
Annuì
appena, stringendo le labbra in una linea sottile,
ancora poco convinto che il più grande avesse ragione. Poi,
dopo un sospiro
profondo, ritornò dal suo muffin, dandogli un morso, ancora
sovrappensiero. Era
buono, ovviamente lo era -doppio cioccolato, come non poteva esserlo-
ma ormai
si era abituato alle colazioni preparate in casa da Jin hyung e quella
non era
proprio la stessa cosa "Hyung? Perché Jin hyung è
arrabbiato con te e con
Hoseok hyung?"
L'altro
mugolò e, frustrato anche lui, si passò una mano
sul
viso e sui capelli. Dopo essersi preso un attimo, probabilmente per
cercare le
parole giuste, disse "Gli abbiamo nascosto una cosa"
Taehyung,
continuando a mangiare, chiese "Una cosa
brutta?"
"Eh" La faccia
di Namjoon si fece un po' disgustata
"Dipende dai punti di vista, credo"
Confuso, Tae
provò ancora "Dal punto di vista di Jin
hyung?"
"Brutta? Non lo
so, credo sia più arrabbiato per il
fatto che glie l'abbiamo tenuta nascosta che per la cosa in
sé"
Taehyung non
poté fare a meno di ritrovarsi a pensare che i
suoi hyung fossero degli idioti. Era lui ad avere la reputazione di
quello
strano dell'appartamento ma in realtà era fermamente convinto di essere il
più sano, lì in mezzo. Certo,
stava indossando delle enormi pantofole a forma di coniglio in quel
momento, ma
almeno non andava fuori di testa se la macchinetta del caffè
era inclinata
leggermente più a destra di come Hoseok hyung aveva deciso
che doveva stare. E
non faceva nemmeno finta di essere un orso bruno che non sopportava
nessuno la
maggior parte del tempo quando invece aveva uno spasmodico bisogno di
affetto e
comprensione. E non aveva mai passato una settimana a piangere davanti
al film
più noioso che avesse mai visto.
"Le vostre
intenzioni quali erano?"
A
Namjoon venne da
ridere "Stai davvero utilizzando con me le parole che io ho detto a te,
ragazzino?"
Taehyung
scrollò appena le spalle "Non ci vedo tanta
differenza"
"La differenza
è che se il tuo amico non vuole parlarti
puoi provare a farlo con quell'altro. Io ho solo Jin hyung e lui non
vuole
parlare"
Lo
guardò attentamente, occhi negli occhi, cercando di non
sbattere le palpebre "Io però non ho mai smesso di cercare
di parlare con
Jimin. Ho intenzione di provarci ancora, anche se andrò a
parlare con Jungkook.
Tu hai provato a parlare con lui?"
"Tralasciando il
fatto che hai uno sguardo da pazzo,
riesci ad essere davvero saggio quando vuoi, sai?"
Gli sorrise
felice "Cercate di risolvere hyung. Mi
servi, sei l'unico che può aiutarmi a convincerli a portare
qui Donut"
E detto questo
si alzò e si allontanò, facendo finta di non
sentire le proteste di Namjoon hyung alle sue parole -in fondo dovevano
aspettarselo, non era davvero colpa sua.
---
Quello stesso
pomeriggio, Taehyung aveva deciso di recarsi al
canile da solo. Solitamente ci andava sempre con Jimin, si incontravano
sempre
nello stesso punto e da lì facevano la strada insieme, ma
l'altro non si era
ancora fatto vivo. Gli aveva mandato un messaggio per dirgli che lui ci
sarebbe
stato e aveva provato ad aspettarlo per almeno un quarto d'ora. In quel
lasso
di tempo aveva preso anche in considerazione l'idea di non andarci
affatto, da
solo, ma, alla fine, aveva deciso di seguire il consiglio che il suo
hyung gli
aveva dato. Doveva parlare con Jungkook e doveva farlo al
più presto possibile.
La soluzione migliore, aveva deciso, era quella di farlo direttamente
lì al
canile perché non gli sembrava proprio il caso di dare al
ragazzo un altro
motivo per fraintendere le sue intenzioni mandandogli un messaggio per
dirgli
che si sarebbero dovuti incontrare durante il loro tempo libero.
Una volta
arrivato non perse tempo a fare altro, si recò
subito nell'enorme gabbia dove Donut dormiva tranquillo "Ehi bello"
Non appena lo
sentì, il piccolo cagnolino dal pelo fulvo e
riccio si alzò, scodinzolando ed abbaiando felice. Si
abbassò, piegando le
ginocchia, per ritrovarsi alla stessa altezza del cane, che invece si
era
alzato mettendo le zampe anteriori sulle sbarre della gabbia,
arrampicandosi
"Ti hanno fatto già uscire un pochino?"
La voce di
Jungkook lo sorprese "L'ho fatto uscire io,
gli ho riservato un trattamento speciale prima"
Taehyung si
girò di scatto e se lo ritrovò a pochi centimetri
di distanza. Fece un passo indietro e si ritrovò
praticamente con le spalle al
muro -o alla gabbia. L'altro gli sorrise "Sei in ritardo. Ma sono
contento
che tu sia venuto, volevo chiederti di fare qualcosa insieme, dopo.
Tanto più
che sei anche da solo oggi"
Sicuramente, il
ragazzo era intraprendente. Taehyung non
sapeva se doveva essere più sconvolto o più
scocciato dal fatto che Jungkook
aveva bellamente ignorato il fatto che lui fosse più giovane
non chiamandolo
mai hyung. Non che lui tenesse a queste cose, in realtà, ma
non poteva non
dargli peso, questa volta. Non quando questo era la causa della
probabile
rovina della sua amicizia con Jimin.
Si
schiarì la gola e, senza fare troppe cerimonie, gli
rispose con un secco "No"
Guardò
Jungkook aprire leggermente la bocca e spalancare gli
occhi -occhi che erano già enormi, non poté fare
a meno di notare. Era un bel
ragazzo. Davvero, e poteva capire perfettamente Jimin per essersi preso
una
cotta per lui, ma Taehyung non ci vedeva proprio niente. Era bello,
sì, e anche
molto simpatico, ok, ma la realtà era che a lui, se non
fosse stata quella la
situazione, Jungkook non sarebbe piaciuto comunque. Non era il suo
tipo. Anzi,
era probabilmente il completo opposto dei ragazzi che solitamente
piacevano a
lui, fisicamente e caratterialmente. Quando però lo
sentì chiedergli con tono
deluso "Perché no?" non poté fare a meno di
sentirsi in colpa,
ancora. Strinse appena le labbra e scelse attentamente le parole da
usare,
evitando di creare altri casini o incomprensioni "Mi dispiace se in
qualche modo ti ho fatto credere di essere interessato a te o cose del
genere,
davvero. Non era mia intenzione e non voglio assolutamente che tu ci
rimanga
male. Solo che... Ieri hai frainteso, ecco"
"Che significa?"
Il punto, ora,
era un altro. Non spettava a lui dire le cose
come stavano ma, se non l'avesse fatto lui, non l'avrebbe fatto nessun
altro. E
lui voleva davvero che questa storia si risolvesse alla svelta, non ce
la
faceva più a sentirsi così tanto cattivo -non lo
era mai stato e non voleva
iniziare ora, non con Jimin che era sempre stato tanto carino con lui e
che era
anche amico del suo coinquilino. Quindi, si disse, non spettava a lui,
forse,
ma comunque sentì di doverlo fare "Tu piaci a Jimin, io sono
venuto da te
solo per aiutare lui"
Jungkook
aggrottò le sopracciglia "Il tipo basso che non
parla mai?"
Taehyung,
indispettito, non perse tempo a prendere le difese
del suo amico "Non è basso! E' un po' piccolino ma
è comunque tanto
carino! Ed è solo un po' timido, in realtà
è davvero fantastico! Dovresti
conoscerle le persone prima di giudicare, sai?"
"Io non sto
giudicando nessuno! E perché mi stai dicendo
queste cose se è a te che piace?"
Taehyung, a quel
punto, si ritrovò a corto di parole. Che
cosa cavolo stava dicendo? Che cosa significava quello che aveva appena
detto? Jimin
era un suo amico e lui stava solo facendo il suo dovere in quanto tale,
nient'altro! Aveva sbagliato lui, si era comportato male lui, anche se
non l'aveva
fatto apposta, e ora stava solo cercando di rimediare!
Almeno, lui era
convinto di star facendo questo.
Ne era sicuro.
Al novantanove per cento.
Già.
Beh, poteva
essere un po' strano il fatto che fosse così
sconvolto dall'aver rischiato di mandare a monte un'amicizia nata da
neanche un
mese ma... No, lui era sempre stato così. Non era strano.
Erano solo un tipo
molto amichevole, glie lo dicevano sempre i suoi hyung.
"Non hai la
faccia di uno che ha le idee molto
chiare"
A quel punto,
Taehyung, si ritrovò a gesticolare, nervoso e
frustrato "Senti, non è questo il punto! Tu non mi piaci,
non sono
interessato ad uscire con te e dovresti davvero prendere in
considerazione
l'idea di conoscere meglio Jimin perché lui è
cotto di te e se te lo lasci
scappare allora significa che sei davvero uno stupido! Ora, se non ti
dispiace,
vorrei passare un po' di tempo col mio cane prima di doverlo lasciare
ancora
una volta da solo in questo posto!"
E detto questo
si rigirò, dando le spalle a Jungkook e senza
più dirgli una parola. Aprì la gabbia di Donut e
lo prese in braccio,
allontanandosi il più possibile. Aveva il cuore che batteva
all'impazzata e il
fiato corto, senza averne nessuna valida ragione.
Perché
non c'era una valida ragione. A lui non piaceva Jimin,
se ne sarebbe accorto prima, altrimenti. Che ne poteva sapere Jungkook,
alla
fine?! Non ci aveva parlato per più di due ore in vita sua!
Si rese conto,
una volta tornato al loft, che probabilmente
Jungkook ci aveva visto giusto. Almeno più di quanto aveva
fatto lui. Era
rinchiuso in camera sua e stava facendo finta di studiare quando Jimin
gli
mandò il messaggio "Mi dispiace
averti ignorato Tae. Jungkookie mi ha appena chiesto l'amicizia su
Facebook e
mi ha anche mandato un messaggio! So che è merito tuo, sei
davvero un amico!
Posso chiamarti? Così mi scuso e ti racconto tutto!"
Era sicuro che
non era così che si sarebbe dovuto sentire.
Non come se fosse stato appena investito da una macchina.
Aspettò
almeno una mezzora prima di trovare il coraggio di
chiamare Jimin e comunque, non appena sentì la sua voce
così allegra
raccontargli di come Jungkook gli aveva chiesto di uscire,
pensò che non aveva
aspettato abbastanza.
Jungkook poteva
anche essere simpatico, ma ora era anche
sicuro che dietro a quegli enormi occhi da cerbiatto si nascondeva una
mente fin
troppo astuta che lo aveva appena fregato alla grande.
Avrebbe tanto voluto poter avere lì con sé Donut per poterlo abbracciare, in quel momento.
Eccomi
ancora qui, a condividere con voi la mia
ennesima crisi isterica :D
La
mia idea era quella di sorprendervi inserendo la
maknae line dopo un colpo di scena ma mi sa tanto che ve l'aspettavate
un po'
tutti un capitolo di Tae questa settimana xD in ogni caso, l'avevo
detto che
prima o poi sarebbero arrivati anche loro UU
Comunque,
la mia crisi è abbastanza giustificata
questa volta. Nelle precedenti storie non ho mai, e dico mai, dato
spessore a
nessuno dei miei bambini e adesso che sto scrivendo di loro per la
prima volta
sento di non esserne in grado xD sono i miei cuccioli adorati, mi fa
male
fargli questo torto. Cioè, Tae l'ho a malapena nominato
nelle altre e adesso
eccomi qui a scrivere interi capitoli su di lui e sto fallendo
miseramente, me
lo sento.
Che sto facendo...?
Disperazione
a parte, prima di salutarvi voglio che
sappiate che probabilmente -e con probabilmente intendo quasi
sicuramente-
l'aggiornamento della prossima settimana salterà. Nel caso
in cui fosse
davvero così chiedo scusa in anticipo! Rimedierò
appena mi sarà possibile!
Ringrazio
ancora tutti i lettori, chi ha inserito la
storia tra le preferite e/o le seguite e soprattutto chi recensisce.
Siete
meravigliosi ♥
Alla
prossima, spero *-*
Buonanotte a tutti ^^
YoongiYah ♥
P.S:
Per chiunque se la fosse persa, Jichan ha
scritto un'adorabile OneShot Yoonseok, "Blind
Date" -che
vorrei linkarvi, davvero, ma io e l'html abbiamo
appena combattuto e...beh, ho perso- e consiglio a tutti di leggerla,
assolutamente :D