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Autore: always632ita    20/03/2016    0 recensioni
Rose continua la sua vita nell'Universo parallelo, lavorando per Torchwood e continuando la missione del Dottore: salvare la Terra da ogni pericolo.
La storia può contenere Spoiler.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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sciamo dal pub e posso notare che il tempo è peggiorato, una leggera pioggerellina bagna l'asfalto e le casette bianche posizionate una in fila all'altra. Ci incamminiamo per una traversa della St. Helen's Road, dopo circa 2 miglia svolgiamo a destra, e alla fine ci ritroviamo davanti al portone di un ufficio, in cui affossa c'è una targa color oro che recita: "Dr. Vaughn. Investigatore paranormale." "Ma davvero?" Chiede Gwen con disprezzo. "Fidati dolcezza, non c'è persona più gallese di lui." Risponde Jack sfoggiando il massimo del suo carisma. Si avvicina al campanello, che preme prima velocemente, poi per qualche secondo, e infine di nuovo velocemente. Il portoncino emette un click e scatta leggermente indietro. Lo spingo e veniamo accolti da un piccolo corridoio buio e maleodorante. "Venite, venite!" una voce urla dall'altra stanza. Arriviamo in un piccolo salone completamente ricoperto da scartoffie buttate per terra, un vecchio divano sformato di colore verde è appoggiato all'angolo con il muro. Di fronte una scrivania piena di cianfrusaglie occupa il centro della stanza. Le pareti sono rivestite da una carta da parati dal colore rosso e verdone, che si alternano in strisce verticali. Una semplice lampadina scende dal soffitto e illumina la stanza con una luce debole e calda. Solo dopo noto le incisioni sulla carta da parati, le frecce, i collegamenti, le fotografie appiccicate ad esse rappresentanti alieni, edifici abbandonati e scene del crimine. Una cassettiera d'acciaio è posta vicino alla scrivania, un piede doveva essere rotto perché ora è retta da un vecchio libro chiamato "Ciò che non sapevi sul paranormale." "Venite, accomodatevi pure." Farfuglia un uomo canuto sui settant'anni. Indossa un pigiama grigio scuro e una vestaglia azzurro acceso, probabilmente vecchia. "Io... Ho fatto il tè, accomodatevi." Ripete, e nonostante sia riluttante all'idea, mi siedo sul divano insieme agli altri. L'uomo sparisce in cucina, così lancio uno sguardo interrogativo a Jack. "È in gamba. Fidati, ti piacerà." Alzo gli occhi al cielo e vedo il vecchio offrirci una tazza di tè a testa. "Jack! Sei cresciuto e... Oh Dei, ci sono così tante cose! Sai il caso dei cyberman? Guarda qui, guarda!" Barbuglia mostrando un braccio appartenente ai robot. Si siede goffamente sulla sedia dietro la scrivania e con mano gli occhiali sul naso. Poi, afferra un vecchio blocco note e alzando lo sguardo ci fissa con piccoli occhi scuri e penetranti. Mi sento a disagio, come se quell'uomo sapesse già tutto su di me e gli altri. Rimaniamo imbarazzati e in silenzio per circa un minuto, quando alla fine si alza dalla sedia. "Vi piace il tè?" Chiede come se si fosse dimenticato ciò a cui stava pensando. "Molto buono, grazie." Sorride Toshiko. Vaughn ricambia e si risiede sulla sedia, dando l'impressione di essersi tolto un peso. "Volevamo sapere di più su L'Uomo... Sai... L'Uomo che appare in sogno." Inizia Jack gentilmente. "L'Uomo... Oh sì, sì, ricordo! Branwen, vieni!" Urla l' uomo verso il corridoio. "Ah, scusate." Si ricompone imbarazzato. "Branwen!" Ripete. Dopo pochi secondi una pecora entra nella stanza e ci lancia una veloce occhiata, poi, svogliata, si avvicina all'anziano. Probabilmente non aveva voglia di stare rinchiusa in un appartamento con un vecchio pazzo, o forse era il vecchio pazzo ad essere rinchiuso con una pecora. "Branwen... Ti ricordi L'Uomo?" La pecora mantiene l'espressione stanca e si butta a terra emettendo un sospiro. "Vedete? Se lo ricorda! Ahaha, e poi dicono che le pecore sono stupide! Oh Dei..." Continua l'uomo perdendosi nei suoi discorsi sull'importanza delle pecore nell'economia gallese, passando al campionato di rugby del 1986, e per finire, su quanto una luce senza lampadario sia più felice rispetto a quella ingabbiata. Ogni tanto rispondiamo con qualche cenno di affermazione, ma è chiaro che nessuno lo sta più ascoltando. "Bene amico... È tutto molto interessante, davvero." lo interrompe Jack. "Ma cosa sai dell' Uomo? Vedi, ci sono state richieste di aiuto qui a Swansea, ma prima, mi serve il tuo aiuto. Cos'hai scoperto su di lui? Cosa-" "Silenzio." Lo interrompe Vaughn. "Lui è qui." ---------- Aggiungiamo un po' di no sense? -Always
   
 
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