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Autore: shinepaw    20/03/2016    3 recensioni
L'amore circonda John in ogni modo possibile ed immaginabile: quello segreto del suo migliore amico Beau verso di lui, quello appena sbocciato tra suo fratello e un certo sfrontato ex militare... e come non citare l'amore di suo nipote (il quale ha finalmente messo da parte la propria cotta per lo zio!) verso il proprio ragazzo, Christopher? Insomma, l'amore è ovunque, ma non nel suo cuore. Si reputa troppo impegnato con la propria squadra di basket, nella quale gioca nel ruolo di playmaker, per l'amore. Ma si sa, esso non guarda in faccia a nessuno, nemmeno ai giocatori di basket super impegnati. Soprattutto a loro. E chissà che, con un po' di fortuna e una stella cadente...
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Sequel di 'Stray Heart'.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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John's point of view

Oggi è il giorno della finale del torneo. Un po' di nervosismo di fondo c'è sempre, ma ho fiducia nelle nostre abilità e la fortuna che sembra apprezzare la mia squadra.

Mi sgranchisco le spalle e sbadiglio, prima di riallacciarmi le scarpe e raggiungere i miei compagni. Beau mi rivolge un sorriso tirato, evitando il mio sguardo.

- Beau...

- Ciao - dice gentilmente. I nostri compagni, intuendo qualcosa, vanno a fare riscaldamento.

- Io...

- Non ne voglio parlare, John - sospira, passandosi stancamente una mano sul volto.

- Sapevi, sai che è così! - protesto, dispiaciuto. Stringe le labbra in una linea sottile, socchiudendo gli occhi. Sospira di nuovo.

- Sì, lo sapevo. Ma continuavo a sperare, ad aggrapparmi alle piccole cose.

Scuoto il capo, soffocando un verso incredulo.

- Sperare...? Mi stai dicendo che io ti ho illuso?

Adesso è lui a scuotere la testa.

- No. No, mi sono auto-illuso. È quello che succede alle persone innamorate. Ci si fa i filmini. Che restano tali.

- Mi hai detto che non provavi più nulla - gli ricordo, ignorando la spiacevole sensazione di disagio che questa conversazione mi sta provocando.

Mi lancia un'occhiata mesta, sconfitta.

- Cosa avrei dovuto fare? Ammettere che a questo punto non credo smetterò di amarti? Dimmi cosa, John! - sbotta, e tutti si voltano a guardarci stupiti.

- Sst! Abbassa la voce!

Si strofina gli occhi con il dorso della mano, facendomi sentire ancor più uno schifo.

- Basta così - dice in tono duro, saldo.

- Mi abbandoni, per questa partita? - chiedo piano. Il suo sguardo vacuo e ferito si posa per una frazione di secondo su di me.

- No. No, ovvio che no. Sei il mio migliore amico e il mio compagno di squadra, non potrei mai. Starei solo peggio.

Gli accarezzo il capo, non riuscendo ad impedirmi di cercare di confortarlo. Non si sottrae alla mia mano, però lo noto contrarre la mascella.

- Grazie. Grazie, Beau. Non potrò mai ringraziarti abbastanza per... tutto.

- Sì, sì - ride amaramente, restando a testa bassa. - Ora va' a fare riscaldamento, scemo. Tra poco vi raggiungo anch'io. Abbiamo o no un torneo da vincere?

Nonostante tutto accenno un sorriso e vado dal resto della squadra.

- Avete litigato? - domandano in coro. Lancio loro un'occhiata eloquente.

- Nooooo, se litigate tu e Beau si può annunciare la fine del mondo! Perderemo di sicuro! - ulula Chen, la nostra ala piccola. Gli rifilo una sberla sulla nuca, ricevendo in risposta un sorriso smagliante.

Inizio a far riscaldamento con loro, anche se di tanto in tanto non riesco a impedirmi di controllare se arrivi Beau e, dopo che si è aggiunto anche lui, se tra i primi spettatori ci sia Virginia.

Non c'è, ma mi ha promesso che verrà e io mi fido.

I nostri avversari sono lievemente in ritardo, perciò ce la prendiamo comoda. Quando arrivano si scusano più di una volta, noi li osserviamo: sembrano forti come si vocifera, per quanto non esattamente puntuali.

Finalmente cominciamo a giocare. Il primo tempo fila via come niente, hanno un leggero vantaggio su di noi di una decina di punti, ma nulla che non recupereremo - e supereremo -.

Durante la pausa tra il secondo e il terzo tempo non resisto e controllo gli spalti. Lo percepisco immediatamente, il suo sguardo è su di me. Alza timidamente una mano, inosservata, e mi saluta.

Torno a giocare decisamente rinfrancato, giurando a me stesso che vincerò, vinceremo, non posso perdere mentre Virginia mi guarda.

A parte qualche passaggio non proprio perfetto e un paio di falli da parte di Chen, la partita si rivela meno ardua del previsto, per quanto combattuta. Non è semplice fortuna quella che ci porta alla vittoria, bensì la nostra buona intesa, mescolata alle abilità individuali di ognuno di noi. Soprattutto con Beau ho una telepatia pazzesca, sebbene la situazione tra noi non sia delle più rosee, al momento.

Non appena abbiamo salutato i giocatori avversari e stretto loro la mano, qualcuno mi salta in braccio e stringe il mio viso tra le mani, prima di posare sulle mie labbra il bacio più intenso e appassionato di sempre. Quando ci stacchiamo, sorreggo Virginia e affondo il viso nella sua spalla, ridendo.

- Ciao, piccola.

Ride a sua volta.

- Ciao, campione.

La stringo forte a me, inspirando a fondo il suo profumo dolce, dopodiché la poso a terra. Si appropria timidamente della mia mano e raggiungiamo gli altri.

- Amica, eh? - sogghignano. Avvampiamo entrambi, lei solo d'imbarazzo e io di imbarazzo e caldo. Con la coda dell'occhio noto Beau rabbuiarsi. Sospiro mentalmente, poi lancio una rapida occhiata alla mia fidanzata. Annuisce.

- Virginia è la mia ragazza, razza di scimmioni - annuncio, strappando loro grasse risate.

- Era ora, era ora! Adesso però è ora di andare a ritirare ciò che ci spetta!

- Mi pare giusto - concordo, tirando a me Virginia per baciarla sulla guancia. Sono così felice che sia qui, e sono al settimo cielo che abbiamo vinto non solo una partita, bensì il torneo.

Ci danno la coppa che abbiamo vinto e, a seguito di ciò, ci chiedono di metterci in posa per scattare una foto che finirà sul giornale. La foto è solo per la squadra, ma sapere che lei è qua mi fa sorridere come Ryuu quando guarda Blake e come Akira quando arriva Christopher.

- Stasera festeggiamo, non si discute - annuncia Chen. Io cingo le spalle di Virginia ed assento. Beau continua a tenere la testa bassa. - Puoi portare anche la tua tipa, se vuoi.

- Nah - replico, stringendola dolcemente. - Magari un'altra volta.

- Okay! Ma stasera guai a chi non si fa vedere!

Ridiamo, e poi vanno a cambiarsi. Io ne approfitto per stare il più possibile con la mia incantevole ragazza.

- N-non vuoi che io stia con i tuoi amici?

Le accarezzo una guancia e le rubo un delicato bacio a fior di labbra.

- Non è questo, è che vorrei festeggiare con te... in privato, solo tu ed io. Certo non stasera, stasera sto con i ragazzi, ma... quando vuoi...

Mi abbraccia, nascondendo il volto nel mio petto. Le sfioro i morbidi, lisci capelli biondi.

- Okay.

- Okay?

- Sì. Mi sta bene.

- Fantastico.

Colgo distrattamente una voce chiamarmi, e questo mi rammenta che presto o tardi dovrò anch'io cambiarmi e raggiungere gli altri.

- Sarà meglio che vada... - bisbiglio, per quanto restio a staccarmi da lei. Mi bacia sul mento e poi sul naso.

- Allora ciao, campione - dice, abbozzando un timido sorriso. La bacio un'ultima volta.

- Ciao, piccola. Ti amo - sussurro. Arrossisce in modo adorabile, prima di abbracciarmi di nuovo.

- Ciao, John - farfuglia, prima di allontanarsi frettolosamente. La guardo andar via, dopodiché raggiungo i miei compagni.

- La tua ragazza, eh? - mormora Beau, tetro. In mano ha la mia borraccia e sulla spalla la mia borsa. - Vi auguro ogni bene.

Gli lancio un'occhiata di sottecchi: sembra più ferito di prima della partita.

- Grazie - rispondo, regalandogli un sorriso gentile. Guarda altrove, sospirando piano. So che ci vorrà non poco a ricostruire il nostro rapporto, ma al momento voglio solo festeggiare, con la squadra e soprattutto con Virginia.

Perché lei è la cosa più bella che mi sia capitata finora...

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Note dell'autrice:
volevo solo augurarvi buonanotte e poi scappo, domani ho scuola! Giuro che qualcosa posto, tra lunedì e mercoledì, prima di partire! Baci
   
 
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