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Autore: AmicaLuna4    22/03/2016    4 recensioni
Ultimo anno nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Ad Hogwarts i Malandrini avevano fatto amicizia, avevano combinato guai, scoperto passaggi segreti, avevano aiutato Remus Lupin nel suo 'piccolo problema peloso', erano cresciuti ed erano diventati fratelli.
C'è ancora poco tempo per scherzare, per raggiungere i propri obbiettivi:
James avrebbe combatuto per conquistare la sua rossa.
Sirius avrebbe cercato di dimenticare la famiglia Black
Remus avrebbe cercato di accettarsi per quello che era diventato
Peter avrebbe cercato di non vivere nell'oscurità
Insieme avrebbero cercato di prepararsi per un qualcosa di troppo grande per ogni essere umano.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Mary MacDonald, Regulus Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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'Pomeriggi giù in cortile
Con il sole fermo e le ringhiere.
Mi ricordo ancora il freddo, le tue guance rosse, il mio maglione.
Giocavamo ad esser grandi
Ma mai grandi quanto i nostri sogni.'
Lorenzo Fragola



 

'MADAMA CHIPS' un urlò squarciò il silenzio dell'infermeria.

L'infermiera della scuola era intenta a rimboccare le coperte ad un primino, quandò sentì la porta sbattere.

Si girò immediatamente quando Sirius entrò con Mary tra le braccia.

'Presto, posala qui'

Sirius non se lo fece ripetere due volte e si fiondò verso il letto più vicino.

La squadra stava prendendo d'assedio l'infermeria – 'Black manda tutti fuori'

'No, non mi posso muovere' Sirius aveva raggiunto il lato opposto a quello in cui si trovava l'infermiera.

'Black, va subito o non potrò visitare la tua amica con attenzione' Non aveva mai sentito Madama Chips alzare la voce, e i suoi occhi furono incatenati in quelli color cioccolato di lei.

Sirius guardò Mary e si allontanò.

Madama Chips chiuse le tende color ghiaccio intorno al letto e si mise all'opera.

 

'Signorina McDonald, signorina. Riesce a sentirmi?'

Mary aveva aperto gli occhi debolmente quando riconobbe l'infermiera.

'Madama Chips' la ragazza tentò di alzarsi ma una fitta alla spalla la travolse, facendola stendere di nuovo.

'Sta tranquilla, devi riposare ora' l'infermiera le aggiustò il cuscino.

'La partita com'è finita? Cosa è successo? ' Nonostante il dolore che sembrava non diminuire Mary si alzò.

'Deve riposare come devo dirglielo?' Madama Chips sapeva che fino a quando non avrebbe risposto alle sue domande, la ragazza non l'avrebbe ascoltata.

L'infermiera si ripeteva sempre di essere più dura con i ragazzi, ma quando incrociava i loro sguardi spaventati non ci riusciva.

'Da quanto mi ha detto Black, voi Grifondoro siete stati vittime dalle Serpi. E una di queste ti ha scaraventato giù dalla scopa, ma '

'Sono riuscita a mantenermi' Mary si era appoggiata allo schienale.

'Esatto. Ti sei slogata la spalla, ti somministrerò delle dosi di questo antidoto- indicò una boccetta verde sul comodino – Ma dovrai comunque stare a riposo per due settimane e riposare il più possibile' Madama Chips incrociò gli occhi di Mary, quella ragazza era una forza della natura, nonostante i suoi occhi bruciassero di odio, sapeva che non avrebbe perso la ragione per nessun motivo.

'Non posso, ho il torneo' Mary guardò il cielo limpido di quel pomeriggio fuori dalla finestra vicino al suo letto.

'Ti spiegherà tutto la squadra più tardi, se ora vai a riposarti' Madama Chips le rivolse uno dei suoi sorrisi più raggianti.

'Posso andare via entro questa sera?' Non poteva crederci, l'inferemiera aveva l'abitudine di tenere sotto controllo almeno per una notte tutti i suoi pazienti e ora la lasciava andare via cosi?

'Non voglio sopportarmi le tue lamentele e tantomeno non voglio rischiare la vita con Black'

Mary scoppiò a ridere, sapeva però che il ragazzo avrebbe fatto di tutto pur di entrare.

'Madama, i miei compagni come stanno? Quì non c'è nessuno, quindi suppongo che stiano tutti bene' Mary si guardò attorno per controllare meglio prima di tornare a guardare l'inferemiera.

'Sì, con qualche livido e qualche graffio, ma passerà tutto entro una o due settimane. Ora basta dormi' L'infermiera le si era avvicinata e aveva preso dal comodino una pozione.

'Nono dormo da sola, non mi serve quella cosa' Mary per quanto la spalla le permetteva corse velocemente a riparo sotto le coperte.

'Una Grifondoro forte come te che ha paura di un sonnifero?' Ora fu Madama Chips a ridere.

'Quello ti manda in coma, non ti fa dormire. Madama Chips, un'ultima domanda' Mary spuntò dalla coperta mostrando solo gli occhi.

'I fratelli Black, come stanno? E James e Remus? Gli ho visti prima di svenire, come stanno?' Mary ora si era seduta.

'Una sola domanda eh? Per fortuna che so contare' rise - ' Sirius è stato tutto il tempo seduto vicino a te prima che ti svegliassi, ho dovuto minacciarlo con la bacchetta per farlo allontanare. Il senso di colpa lo stava divorando'

'Che stupido' Mary sentì un magone in gola.

'Ti deve volere bene veramente. Così come tutti i tuoi amici. Mi sono distratta un attimo e ho trovato tutti vicino al tuo letto' Madama Chips tentava di tenere un sorriso nascosto per sembrare arrabbiata ma era troppo affezionata a quei ragazzi per avercela con loro per qualcosa di giusto tra l'altro.

'Sono molto fortunata in questo' Mary pensò ai suoi amici.

'Grazie di tutto Mada Chips' le sorrise e si addormentò.

                                                                                                                            *
 

Mary aprì gli occhi e vide il sole sparire all'orizzonte.

Non capiva quale fra l'alba e il tramonto fosse lo spettacolo più bello.

Si stropicciò gli occhi e guardò l'orologio, erano le sei.

La stanza era vuota e una luce fioca proveniva dalla stanza di Madama Chips, probabilmente stava controllando i farmaci.

Toccò il mobile e schiacciò qualcosa di morbido.

Fece forza sul braccio buono e si alzò.

Era un leone di peluche.

Sorrise a quel peluche e a tutti quei regali che riempivano il comodino.

C'era praticamente di tutto da dolci di tutti i tipi a peluche.

Il suo fanclub, ecco il perchè. Per una slogatura e qualche livido tutti quei regali, dovevano essere pazzi.

Sentì la porta aprirsi. Spuntò solamente la testa di Remus che si guardò intorno furtivamente.

Mary si trattenne dallo scoppiare a ridere e lo salutò con la mano.

Lui le sorrise ed entrò, chiudendosi alle spalle la porta.

'Ehi ladruncolo' Mary scoppiò a ridere.

'Speedy, che fai ridi di me?' Remus tentò di mettere il broncio.

'Come potrei ridere di lei Messier' Mary gli fece un inchino per come poteva.

'Ehi, devi ringraziarmi ti vengo a trovare con il pericolo che Madama Chips mi mangi e tu mi prendi anche in giro? Sei una brava amica eh' Remus per il suo piccolo problema peloso non aveva mai fatto amicizia con molti ragazzi fino a quando non incontrò i soliti idioti e con la cotta di James per Lily lo diventò anche delle ragazze.
Aveva fatto fatica a fidarsi di loro ma con il tempo i rapporti erano migliorati.
Non aveva però mai avuto problemi con Mary.
Quella ragazza era capace di far sentire a casa anche un perfetto sconosciuto.
Avevano legato anche perché erano loro i geni del gruppo insieme a Lily.
Studiavano per poi passare i compiti ai soliti scansafatiche.
'Mi scusi Messier, non era mia intenzione offenderla'
Mary provò a fare un inchino ma la seconda fitta della giornata le trafisse la spalla.
Sperò che quella smorfia non fosse stata notata da Remus, ma si sbagliava.
'Fa male?' Remus si alzò di scatto per aggiustarle il cuscino.
'Un po' ma niente di che, passerà in qualche giorno' Mary gli sorrise cercando di nascondere tutto.
'In due settimane McDonald' Madama Chips gridò dalla sua stanza e lasciò allibita la ragazza mentre Remus scoppiò a ridere tenendosi la pancia.
'Non dovrebbe ascoltare certi discorsi' rispose la ragazza sorridendo.
'Vedo che il fanclub si è dato da fare' Remus si alzò e raggiunse il comodino.
'Visto? Sono troppo orgogliosa di loro. Guarda qui, cioccolato fondente al caffe. Siamo in paradiso?' Mary seguì Remus con lo sguardo.
'Remus John Lupin, lascia subito la mia cioccolata fondente al caramello' Mary si alzò dal letto per uccidere il ragazzo.
Quando si trattava di cioccolata quei due avrebbero ucciso qualcuno pur di averla.
Remus d'altro canto le fece un sorriso malandrino e  accadde tutto velocemente.
Remus staccò un pezzo di cioccolata e la mise tutta in bocca, Mary saltò sul letto dimostrando le sue doti di atleta... Era sul punto di ucciderlo quando sentì dei passi e tornò a sedersi fulminando con lo sguardo Remus.
'Remus, sei tu. McDonald sei fortunata ad avere un amico tranquillo come lui, non farebbe del male a nessuno' Madama Chips si avvicinò al ragazzo e gli diede una pacca sulla spalla.
Mary spalancò la bocca 'mi creda Madama, è tutto fuorché una persona tranquilla' si toccò anche il cuore in segno di giuramento.
'Mai quanto te McDonald' Madama Chips rise all'espressione della ragazza mentre Remus si soffocava con la cioccolata.
'Madama Chips non può schierarsi con il nemico' La bocca di Mary disegnava un cerchio perfetto.

'Gshs..ius..fjsjf..to' Remus cercò di dire qualcosa ma nessuna delle due capì, aveva preso un enorme pezzo di cioccolata e l'aveva interamente messo in bocca.

'Non sputare quando mangi e TOGLITI SUBITO DALLA MIA CIOCCOLATA!' Mary gli tirò un cuscino contro sotto lo sguardo allibito di Madama Chips.

Il ragazzo di solito aveva riflessi pronti ma c'era qualcosa di strano nel suo aspetto.

Il cuscino lo colpì dritto sul petto e Remus indietreggiò.

'Voi siete completamente pazzi, è meglio se mi allontano' Madama Chips rivolse un'occhiata a Remus e poi alla ragazza e andò via.

'Ti stai rammollendo Lupin?' Mary gli sorrise.

'Ero intento ad assaporare la mia cioccolata e tu mi hai disturbato' Remus prese il cuscino.

'Non ti permettere. Guarda che fai una brutta fine!'

Remus le stava per lanciare il cuscino contro.

'Ah sì, con una spalla fuori portata voglio proprio vedere come farai. E ti ricordo della tua svariata altezza' Remus cominciò a ridere e si sedette.

'Parla quello che non sa salire su una scopa' lo fulminò Mary.

'Almeno quello lo so fare. Tu riesci a fare una pozione senza che qualcosa salti per aria?' Remus si trattenne la pancia per un vecchio ricordo.

'Ok,ok Mr so tutto io, ci aiuteremo a vicenda' Mary prese una barretta di cioccolata fondente e l'addentò.

 *
 

Sirius era intento a guardare il soffitto mentre ripensava a quello che era successo.

I suoi compagni avevano riportato slogature, lividi e graffi niente di grave fortunatamente ma era inconcepibile.

Regulus d'altronde aveva avvertito Mary, e lui non aveva creduto a neanche una parola.

Non lo dimostrava, ma non aveva mai smesso di volergli bene.

Quella famiglia che tanto odiava, gli aveva portato via anche il fratello.

Quando erano piccoli dovevano faticare per separarli ed ora era fin troppo semplice.

James e Peter dormivano sonoramente e probabilmente Remus era in biblioteca a leggere un libro.

Non l'aveva mai visto arrabbiarsi con qualcuno tanto da picchiarlo.

Quel ragazzo non smetteva mai di sorprenderlo e si ritrovò quasi a sorridere.

Decise di camminare un po' per sciogliere la tensione nonostante Madama Chips gli avesse detto di riposare, quando qualcosa gli venne contro.

I libri caddero con un tonfo a terra.

'Black guarda avanti invece di pensare ai grifoni!' Nathalie si era fiondata a terra per prendere i libri seguita da Sirius.

'Banks se magari con quella pila di libri evitassi di camminare ci faresti un grande piacere' Sirius raccolse tutti i libri.

'Puoi darmeli ora' Nathalie allargò le braccia per riceverli ma Sirius scosse la testa.

'Evitiamo di uccidere qualcuno, te li porto io dentro' pronunciò la parola d'ordine ed entrò seguito dalla ragazza.

Nathalie osservava Sirius alle spalle, non l'aveva screditata e non aveva cercato di irritarla.

'Sirius, tutto bene?' Non l'aveva mai chiamato con il proprio nome e non avevano mai parlato seriamente prima d'ora.

'Certo' Il ragazzo non si era neanche voltato. Aveva alzato il passo ed era arrivato al tavolo per poggiare i libri.

'Non è colpa tua' Nathalie gli si pose di fronte.

'Non è colpa mia? Mary mi aveva avvertito di stare in allerta e io non solo non le ho creduto, l'ho anche accusata. E poi, io dovevo essere il bersaglio, non tutti voi'

Non sapeva perchè le dicesse quelle cose. Non si era mai aperto con qualcuno al di fuori dei Malandrini e Mary.

'Capita a tutti di sbagliare. E poi quelli non ce l'hanno solo con te.'

'Nathalie la conosco, quando le ho detto di scendere dovevo prevedere che non l'avrebbe mai fatto. E se fosse caduta? Eh, cosa sarebbe successo?' Sirius si passò una mano sulla faccia. Lui era così, metteva sempre gli altri prima di sé e si posava sulle spalle tutte le colpe del mondo.

'Ma non è successo, quindi è inutile incolparsi per cose che non sono successe' Nathalie gli appoggiò una mano sulla spalla.

'Ma...'

'Nessun ma, ora usciamo, camminiamo fino a sera, Madama Chips ci ha vietato di entrare quindi non potremmo neanche andare da lei, tanto vale sciogliere la tensione.

Forza Black, so che sei un rammollito, vediamo però fino a che punto' Nathalie gli sorrise e indietreggiò.

Sirius sorrise e la seguì.

*

 

Lily non riusciva ad aspettare in Sala Comune, così decise di andare in cortile.

Aprì il portone e l'aria fresca la travolse.

Constatò che la temperatura si era abbassata di qualche grado così si strinse nel giubbotto.

Nonostante quel venticello il sole autunnale si nascondeva dietro a delle nuvole bianche come la neve.

Ripensò a Mary stesa sul letto dell'infermeria e Madama Chips che mandava via tutti.

Aveva visto la paura negli occhi di Sirus in campo e sperò di non vederli mai più.

Lei aveva quel rapporto con Severus, la stessa persona che avrebbe dovuto proteggerla dagli stesse Serpeverde, ma lui aveva preferito loro.

L'aveva chiamata 'Mezzosangue'. L'aveva sentito dire ogni anno da quei Purosangue Serpeverde, ormai ci aveva fatto l'abitudine.

Ma guardare il suo viso di disprezzo mentre pronunciava quella frase non aveva rivali.

Ricordò quel senso di rabbia che non aveva mai provato prima.

Capì che Severus avrebbe sempre messo loro al primo posto e si pentì di averlo difeso da quelli che ora considerava amici.

Certo, James non era più il 'bambino' di sempre, quello che le organizzava degli scherzi pur di potersi divertire con il suo amichetto.

E non poteva negare che quell'odio che aveva provato in tutti quegli anni, giorno dopo giorno si affievoliva sempre più.

Sentì una mano posarsi sulla spalla e spaventata si volse rapidamente.

'Ehi, scusa, non volevo spaventarti' James le sorrise portandosi una mano in testa.

Quando però si accorse che Lily aveva spostato il suo sguardo sui capelli, la tolse velocemente,lei odiava quel gesto.

'È più forte di te no?' Lily si ritrovò a sorridere e James si lasciò andare ad un sospiro felice di non essere affatturato dalla ragazza.

'Eh già. Tutto bene?' James si appoggiò alla ringhiera e la guardò.

Le guance rosse si intonavano a quei capelli scompigliati dal vento e James mentre la guardava pensò che mai nella sua vita avesse visto qualcosa di più bello.

Lei guardava l'orizzonte quando decise di voltarsi verso di lui.

'Possono fare quello che vogliono, non verranno mai espulsi. Con questo non voglio giudicare Silente, anche perchè è costretto'

'Lily, sono sicuro che se fosse per lui, avrebbe fatto una bella pulizia. Ma le cose non si mettono bene, facendo così pensa di proteggerli ancora un po' dalle loro stesse famiglie'

Ogni volta che ci pensava si rendeva conto che mancava davvero poco alla vita reale.

'Hai deciso cosa farai? Intendo dopo la scuola' Lily fissava il suo profilo.

'Auror, come i miei genitori' Vidi il viso di James aprirsi in un sorriso e gli occhi infuocarsi. La potenza dell'ambizione. 'Tu invece?'

'Vorrei diventare una pozionista, ma non ne sono ancora sicura' Lily ci pensava da tanto tempo ormai anche se le sembrava impossibile dover abbandonare la scuola.

'Ehi, c'è ancora tempo, non uccidere quel braccio, non ti ha fatto nulla' James le sorrise.

Lily se possibile diventò ancora più rossa di prima, perchè notava ogni particolare?

'Perchè sei qui?' Lily era decisa a sorvolarci su.

'Volevo trovare Sirius, ma è scomparso' James si guardò ancora intorno. Quando notò l'espressione di Lily.

'Si rimetterà presto, è forte'

'Nessuno meritava questo pessimo scherzo'

'Sta tranquilla la pagheranno' James sapeva che Lily odiava la vendetta, ma questo era un caso a parte.

Nessuno poteva permettersi di toccare la squadra, né tanto meno una delle sue migliore amiche.

Lily si stringeva nel cappotto e si mordeva il labbro, non era difficile capire cosa provasse.

Decise di lasciarsi andare e afferrandola delicamente la fece voltare verso di lui e l'abbracciò.

Non l'avrebbe ammesso neanche sotto tortura ma quell'abbraccio era stato il migliore di sempre.

Probabilmente qualcosa sarebbe potuto andare bene in futuro.

*

 

'Perchè si ostina a non voler chiamare nessuno?' Madama Chips seguiva con lo sguardo Mary che finiva di mettere in borsa tutti i regali.

'Sto bene Madama Chips, l'altra spalla funziona e ho la bacchetta con me in caso servisse. Poi è anche ora di cena quindi ci sarà una marea di gente nel corridoio' Mary le sorrise e si diresse verso la porta.

'Testarda come tuo padre' Madama Chips sorrise mentre sistemava il letto.

'Devo pur aver preso qualcosa da papà no?' Mary rise contagiando anche l'infermiera.

Uscì chiudendo la porta ma dopo pochi passi tornò subito indietro.

'Dimenticavo, grazie ancora' sorrise e uscì.

Nel tragitto verso la Sala Comune incontrò i ragazzi del suo Fan Club che non le permisero di andare da sola in giro per il castello e l'accompagnarono portandole la sacca.

Mary entrò nella sua stanza, pensava di incontrare le sue amiche ma di loro, nessuna traccia.

Anche nella Sala Comune non c'erano i ragazzi.

Nell'uscire scoprì che i quei ragazzi l'avevano aspettata e si mise a ridere.

Scoprì nel tragitto che non solo erano carini ma anche molto simpatici, dovette trattenersi la pancia più volte per le risate.

Mentre si dirigevano nella Sala Grande ad ogni metro veniva bloccata da ragazzi di tutte le case che le chiedevano delle sue condizioni.

Soltanto dopo un po' riuscì ad arrivare.

La cena non era ancora iniziata e Silente si era alzato in piedi per parlare.

Per fortuna non era l'unica ad essere arrivata in ritardo.

Mentre si dirigeva con un gruppo al suo tavolo, l'intera Sala cominciò a fissarla.

Silente battè il cucchiaio sul bicchiere e recuperò l'attenzione, lo ringraziò mentalmente, non avrebbe retto ancora tutti quei sguardi.

Lui le rivolse un occhiolino e le sorrise.

'Attenzione prego. Miei cari ragazzi so che siete impazienti di mangiare quindi farò presto. Ora che siamo al completo con la Signorina McDonald ancora più raggiante di prima anche se penso che l'abbraccio della Signorina Evans potrebbe farla tornare in infermeria posso cominciare il mio discorso' Silente sorrise sotto i baffi mentre assistiva alla scenetta.

Quante volte Mary avrebbe dovuto ringraziarlo?

Al suono del suo nome Lily diventò paonazza e si staccò da Mary che riprese fiato sorridendo a tutti.

'Quello che è successo oggi non si dovrà mai più ripetere. Oltre ad essere scorretto, è stato anche uno scherzo pericoloso. Il prossimo scherzo del genere verrà punito con l'allontanamento dalla scuola' Silente fissò il tavolo dei Serpeverde. 'La partita è rimasta in sospeso ma con il potere conferitomi, penso che sia giusto dare la vittoria alla squadra dei Grifondoro' Delle urla si levarono dall'intero tavolo ma sentendo il professore calò di nuovo il silenzio.

'La squadra tra l'altro era in netto vantaggio. E ricordo alla squadra dei Serpeverde che la punizione conferita durerà un mese. Ora potete continuare a mangiare' Silente rivolse ancora uno sguardo ai grifondoro e tornò a sedersi.

Il tavolo scoppiò ancora una volta in urla.

'Perchè non ci hai chiamati, saremmo venuti ad aiutarti' Remus le era seduto vicino ma per farsi sentire dovette urlare.

'Sto bene, non sono invalida' Mary rise guardando Sirius.

'Beh campionessa ora preparati a mangiare il mondo, devi riprenderti' James ingoiò una coscia di pollo prima di parlare.

'Ne vuoi una?' Peter sembrava che avesse mangiato quel pollo con tutta la faccia.

'No grazie, prenderò della spuma' Mary gli sorrise e nel prendere il tegame sforzò anche il braccio fasciato dimenticandosi della slogatura.

Tornò a sedersi velocemente tentando di cancellare l'espressione.

'Chiedere no eh?' Nathalie che aveva seguito la scena non si era lasiata sfuggire niente.

Mary le sorrise di rimando e cominciò a mangiare.

Sirius era sempre più silenzioso.

Da quando si era seduta non le aveva rivolto neanche una parola, evitava di guardarla e rispondeva a tutti a monosillabi.

Gli lanciò una mollica tra i capelli proprio come facevano da piccoli.

Lui la prese e le rivolse un mezzo sorriso.

'Allora cos'è questa novità? Black e Banks seduti vicino e non si uccidono. Mi sono persa qualcosa? Non si può essere assenti un paio di ore che cambia tutto' Mary mise il broncio mentre li fissava.

'O mio Dio' Lily lasciò cadere la posata e tutti fissarono i due ragazzi.

'Ehi ehi, è un caso. C'è la pausa di una sera, da domani si ricomincia' Nathalie guardò i ragazzi mentre mangiava in un boccone un pezzo enorme di pane.

Mentre rideva Mary inrociò lo sguardo di Regulus.

Gli sorrise e gli mimò un 'Grazie' e lui ricambiò.

Quei due fratelli non sapevano mentire.

Anche Regulus era preoccupato per qualcosa.

Mary pensò che fosse stato scoperto dai suoi amici.

Ma nel corso della serata vide che Lucius gli dava una pacca sulla spalla seguito dalla squadra, quindi probabilmente andava tutto bene.

*

 

Finita la cena Mary si fermò a parlare con la squadra quando le si affiancò Regulus.

'Ehi, come stai?' Regulus guardò tutta la squadra che lo fissava.

'Vieni con me' Mary guardò tutti gli altri.

'Non penso dovresti andare con lui, non avranno ancora finito di divertirsi' Ryan si avvicinò pericolosamente a Regulus.

'Va tutto bene davvero, ci vediamo dopo' Mary poggiò una mano sulla spalla di Ryan e gli sorrise, prima di andare via con Regulus.
Mary raggiunse con Regulus un angolo appartato. Controllò che non ci fosse nessuno e si sedette.

'Io non so come ringraziarti, davvero, se non fosse stato per te, a quest'ora avrei qualcosa di rotto' Mary sorrise ma Regulus appoggiato alla parete continuava a stropicciarsi le mani.

'Ehi, cosa c'è?' Mary lo raggiunse.

'Ma ti rendi conto? Non è stato uno scherzo da poco, avevano l'intenzione di farvi male veramente. Gli avevo chiesto solo una cosa, di lasciarti stare e loro? Colpiscono proprio te. Sai cosa mi ha risposto Lucius quando gli sono andato contro? Dovevamo controllare la tua lealtà' Regulus faceva avanti e dietro stropicciandosi le mani. All'improvviso si fermò ' E io cosa ho ricavato? Niente di niente. Tra l'altro non potremo più parlare liberi perchè ci sarà sempre qualcuno a controllare' Finalmente si bloccò e si appoggiò al muro.

Mary era rimasta in silenzio, aveva capito che l'unica soluzione era lasciarlo sfogare.

'Hai ricavato la loro fiducia e non è poco lo sai. Non c'è altra soluzione. Parleremo così solo per un po' di tempo, poi tornerà tutto come prima' Mary accennò un sorriso e gli prese la mano. - 'Smettila di torturarti le mani, loro non hanno colpa' e scoppiò a ridere.

'Mi spieghi come fai? Nonostante tutto tu sorridi sempre e fai stare bene la gente senza dire niente' Regulus sorrise e cominciò a giocare con le loro mani.

'Perchè ho degli amici e due fratelli che me l'hanno insegnato no?' Mary mentre sorrideva si bloccò immediatamente quando notò l'espressione di Regulus.

'Mi spieghi cosa salta in testa a quel cretino? Vi ho avvisati e lui tranquillamente vola come se niente fosse'

'Immagino che con cretino ti riferissi a me?' Sirius comparve da dietro l'angolo.

'E a chi secondo te? Ho rischiato per te e tu te ne infischi' Regulus si spostò dal muro.

'Non mi fare la paternale, lo so che ho sbagliato. Tu invece come mai ti sei ricordato di tuo fratello?' Ora era Sirius ad appoggiarsi al muro con braccia conserte.

'A differenza tua io non l'ho mai dimenticato. Sbaglio o sei tu quello che senza avvisare è andato via da casa? Secondo te chi è stato incolpato? IO' Regulus aveva cominciato a gridare, frantumandosi le mani.

Mary senza farsi scoprire aveva pronunciato un incantensimo per rinchiuderli in una bolla per evitare che qualcuno li scoprisse e sentisse cose personali.

'Chi è che ha subito quelle maledizioni solo perchè pensavano che stessi mentendo? IO. Questo è stato il ringraziamento per Frank ed Anna vero? Ci hanno protetti SEMPRE! Ci considerano loro figli Sirius e tu non sai cosa hanno patito quando sei scomparso nel NULLA! Sapevamo tutti che sei egoista ma fino a questo punto nessuno l'avrebbe mai pensato. Ora non ti chiedere perchè per me sei una persona qualunque e perchè Mary non si fida più di te'

Sirius non aveva mai conosciuto quella parte di Regulus. L'aveva sempre visto come il fratello più debole, ma pian piano la forza lo aveva rivestito.

Con tutto il dolore che aveva subito , come lui si era fatto le ossa.

Ed ora si sentiva in colpa, ma non l'avrebbe mai detto.

Ora capiva il perchè Mary faceva fatica a parlargli come prima.

Incrociò i suoi occhi e lei gli distolse. Quella era la verità.

All'improvviso si sentì debole, privato della sua corazza, era nudo davanti a loro.

'Io...'

'NON PARLARE! NON MI SERVONO LE TUE SCUSE è CHIARO? VEDI DI RIMEDIARE ALMENO CON LEI, E TOGLITI QUESTA MASCHERA DA IDIOTA, NON SERVE A NULLA' Regulus lo aveva afferrato per il colletto e spinto contro il muro.

'Reg' Mary aveva represso le lacrime con difficoltà.

'Ci vediamo dopo' aveva lasciato Sirius che lo fissava e le aveva posato un bacio sulla fronte.

'Scusa' si era abbassato di qualche centimetro per sussurrarle all'orecchio prima di andare via.

 

'Ma quanto ci mettono ad arrivare? Non avranno avuto problemi vero?' Alice girava intorno al tavolo quando Sirius e Mary entrarono.

'Ehi, che succede?' Lily aveva notato l'espressione di Mary.

'Sirius, amico, una partita a scacchi?' James toccandosi i capelli alzò la mano verso Sirius.

Lui lo guardò per poi distogliere lo sguardo e salire verso il suo dormitorio.

'Lasciatelo solo per un po' ' Mary li guardò prima di salire anche lei.

 

'Sirius se vuoi puoi anche non venire, starò bene' Remus era sdraiato sul letto con un panno bagnato sulla fronte.

'Non lascio mio fratello da solo'

Erano le undici e mezza, la luna sarebbe comparsa dopo mezz'ora.

Sirius prese in braccio Remus e con gli amici si diresse verso il Platano Picchiatore.

Nessuno gli aveva fatto delle domande, sapevano che quando se la sarebbe sentita ne avrebbe parlato con loro.

 

 

Ciao a tutti miei cari lettori! Se c'è ancora qualcuno fate un fischio.
Sì, lo so, mi merito un bel crucio con i fiocchi, ma non è colpa mia.
Il blocco dello scrittore si è impossessato di me e la scuola gli ha dato man forte. 
è possibile che tutti sanno cosa scrivere nello spazio d'autore e io non lo so mai? Improvviso sempre.
Ho avuto problemi nel scrivere questo capitolo è vero. Vorrei chiedervi se vi annoia leggere spesso di Sirius e Mary. Non lo faccio volontariamente, ma sono i miei personaggi preferiti.
Mi farebbe piacere leggere la vostra opinione. Anche se mi dite che non so scrivere, anche perchè lo penso anche io, magari potreste darmi delle dritte.
Passiamo ai ringraziamenti d'obbligo.

Ringrazio specialmente loro che hanno messo questa storia tra le seguite:

Anna in Black
Bianchina07
Lele31
M a i
Marty Evans
Mely91 Pervinca_Vi_Perwinkle
Steph3933
tetjej
_Izzy_

 

Grazie a voi

asiacognatti

Lele31

S2padfootS2 

che avete messo questa storia tra le ricordate.


Un enorme grazie a voi

ClaryWeasley
Gamora96
principessac
scarlett 94
slytherin4ever
_grifone31

non sapete quanto mi sento onorata.

Ringrazio ancora tutti i lettori e coloro che hanno recensito, un bacio e alla prossima potteriani.

Alla prossima

M.

   
 
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