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Autore: Glory_95    23/03/2016    1 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia seconda storia e spero con tutto il cuore che vi piacerà :) Scusate se ci ho messo un po a pubblicare il primo capitolo ma stavo cercando idee buone...adesso le ho trovate e spero con tutto il mio cuore che vi piacerà questa storia quanto a me è piaciuta scriverla :) L' avventura di Emily, Daryl, Rick e gli altri continua ;) Stavolta dovranno affrontare un nuovo nemico. Un nemico noto nella serie tv, ma che non voglio ancora rivelarvi ;) Chi sarà mai il nemico da sconfiggere stavolta? Che succederà ai nostri eroi? Emily dovrà rinunciare a Daryl? Daryl smetterà di amare Emily? Rick si taglierà quella barba da barbone psicopatico in un mondo dove può avere tutti i rasoi che vuole? Lo scoprirete solo seguendo questa storia...spero davvero che vi piaccia e buona lettura :)
Ps: Spero di ricevere molte recensioni, di consigli e di opinioni..Grazie infinite e a presto :)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Rick Grimes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tutti fissavano quell'uomo incuriositi, mantenendo comunque alta la guardia. Non potevano rischiare, poteva essere una trappola o una distrazione, non potevano permettersi di abbassare la guardia.
Il clima tra il Governatore e il gruppo era diventato teso come le corde di un violino e a tratti esplosivo quanto una bomba atomica. Bastava una scintilla per far esplodere una battaglia sanguinaria.
Da quando il Governatore si era presentato regnava un silenzio carico di tensione.
<< Quindi tu saresti il Governatore...É una presa per il culo? >> ci pensò Carol a rompere il silenzio. Pronunciò quelle parole con un tono a metà tra lo stupito ed il sarcastico. Come poteva un uomo così trascurato ed apparentemente superficiale essere un capo, o meglio un leader per un'intera comunità?
<< Si signora...vi ho delusa? >> rispose il Governatore, in tono quasi giocoso, facendo un inchino esagerato. << Sembri più un pagliaccio strafatto ed ubriaco con la testa nel cesso che un capo >> aggiunse secco Daryl, guardandolo con aria schifata. La sua schiettezza ed onestà prevalevano sempre su qualsiasi cosa.
Il Governatore, dopo aver osservato attentamente ogni membro del gruppo focalizzò la sua attenzione su Emily, e sul bambino che stringeva tra le braccia.
Proprio come il giorno prima. Anche se nel suo sguardo non prevaleva più la paura, ma determinazione.
Poi, guardandola, le fece un grande sorriso, mostrando i suoi denti un po ingialliti ma perfettamente dritti, e disse << Mi ricordo di te, sei la ragazza di ieri, difficile scordarsi di un viso così' carino e di un corpo così ben fatto...>> s'interruppe facendole l'occhiolino. Emily rispose alla sua lusinga con uno sguardo più arrabbiato di una tigre e più ardente del fuoco. Poi Philip continuò <<...e sono davvero felice di rivedere sia te e quel adorabile cucciolo che tieni in braccio...>> disse indicando con la mano Christian, Emily istintivamente strinse ancora di più Christian a se, persino il bambino si ricordava, fin troppo bene, di quell'uomo ed era evidente che non voleva averci niente a che fare.
Mentre parlava, passo dopo passo, si avvicinava ad Emily, con passo sicuro e gesticolando molto con le mani, dopo una breve pausa continuò <<...se vuoi posso prendermi cura io del picc...>> si fermò quando Daryl, mettendosi davanti ad Emily per proteggerla, gli puntò la balestra dritto in mezzo agli occhi e disse << Prova ad avvicinarti di un altro passo o a puntare di nuovo una pistola contro mia moglie o mio figlio e ti giuro su quel cazzo che ti pare che ti lego al primo palo che trovo e ti prendo a calci finché non crepi come un verme >> disse con tono serio e minaccioso. Gli occhi bruciavano di rabbia come carboni ardenti.
Il Governatore, capendo che non era uno scherzo, fece un passo indietro e disse semplicemente << Ok amico...>> e lo fissò negli occhi. Anche Daryl notò gli occhi del Governatore. Cupi. Spenti.
Paragonabili a quelli degli zombie.
<< Va bene adesso calmiamoci tutti...io sono Rick Grimes, il leader di questo gruppo...perché ci hai voluti qui? >> chiese Rick, nel tentativo di riportare la calma e creare un clima meno teso. Philip, girandosi verso Rick, gli strinse la mano e rispose << Piacere Rick...voglio solo fare quattro chiacchiere con voi...sapete, non capita tutti i giorni di vedere altri sopravvissuti...posso mostrarvi la mia comunità se volete...non è sicuro rimare qui fuori non credi? >> concluse la frase.
Rick non sapeva cosa dire su due piedi, doveva consultarsi con gli altri e prendere una decisione. I suoi pensieri vennero interrotti dalle guardie che stavano chiamando insistentemente il Governatore, che si allontanò per vedere perché lo stessero chiamando con così tanta urgenza.
Il gruppo formò un cerchio ed iniziarono a discutere: << Sembra un vero idiota...poco serio, trascurato e con la faccia da scemo...possiamo fare a meno di gente così >> iniziò T-Dog con tono quasi disinteressato; << Non mi sembra stupido...ma non riesco ad inquadrarlo...è davvero strano >> commentò Carl guardando il Governatore al cancello discutere animatamente con altri uomini; << A me sembra pericoloso...cambia spesso umore e la sua psiche sembra altamente instabile...non credo sia un bene sfidarlo...non sappiamo come potrebbe reagire >> analizzò Carol, con tono fermo e neutrale; << Riflettiamo un momento...ha visto come siamo armati, ha il vantaggio di giocare in casa ed aveva la possibilità di spararci...ma non lo ha fatto...ed è sembrato cortese tutto sommato...potremmo provare >> s'intromise Hershel, sempre fiducioso di poter trovare del buono in ogni essere umano; << Se credete davvero che farò entrare Emily e Christian in quella merda di cui non conosciamo nulla con lo stesso uomo che le ha puntato un'arma contro vi sbagliate di grosso >> disse Daryl, con gli occhi infuocati ed un tono fermo e autorevole.
Emily era silenziosa.
Stava riflettendo sul da farsi, non si fidava di quell'uomo, ma avevano bisogno di risorse, ed avrebbe fatto comodo un alleato.
Così prese una decisione, si mise di fronte a Daryl e, con tono calmo gli disse << Daryl...so che sei arrabbiato con quell'uomo ma ti prego di ascoltarmi...capisco che non ti fidi di lui, e credimi nemmeno io mi fido di quell'uomo...e so anche che hai paura che accada qualcosa a me o a Christian...ma dichiarargli apertamente guerra non è una mossa molto furba...sà dove siamo e noi non abbiamo molte armi per contrastare un'eventuale intrusione...inoltre non sappiamo quanti uomini possiede e come sono addestrati, ne tanto meno quante armi ha a sua disposizione...so che hai paura e credimi ho paura anche io...ma rifiutare vorrebbe dire mettere te, Christian e gli altri in serio pericolo e questo non posso accettarlo...>> poi gli mise una mano sulla guancia e, guardandolo negli occhi disse <<...non permetterò a nessuno di farvi del male...ti amo Daryl >> e gli fece un sorriso.
Un sorriso dolce e rassicurante come quello di una mamma. Uno di quei sorrisi che solo Emily sapeva fare.
Daryl la guardò senza dire una parola.
Era immerso nei suoi pensieri. Sapeva bene che Emily aveva perfettamente ragione, rifiutare o addirittura sfidarlo senza avere la minima idea di cosa avesse a sua disposizione non era esattamente la mossa più intelligente del mondo, ma il solo pensiero di mettere Emily e Christian in pericolo era un motivo più che sufficiente per fargli rifiutare l'invito e mandarlo a fan culo.
Non sapeva cosa fare, era molto combattuto.
I suoi pensieri furono interrotti da Rick che, mettendogli una mano sulla spalla gli disse con tono sicuro ma allo stesso tempo amichevole << Daryl so cosa stai pensando...neanche a me piace l'idea di mettere Lori e Carl in pericolo e credimi voglio mandarlo a fan culo quanto te...ma non possiamo rifiutare, non senza conoscere chi abbiamo davanti...e non preoccuparti...conosci Emily, è una in gamba e sa più di chiunque altro come proteggere il suo cucciolo...ed inoltre non siete soli li dentro, ti aiuteremo noi a proteggerli...sono anche la nostra famiglia dopotutto >> concluse facendogli l'occhiolino.
Daryl fece un sorriso a quello che era diventato il suo migliore amico.
L'unico che avesse mai avuto in tutta la sua vita, prima e dopo l' apocalisse.
Erano proprio le parole di cui Daryl aveva bisogno in quel momento, ed il tono con cui Rick le pronunciò era fermo, risoluto come quello di un leader, ma anche profondo come quello di un amico.
Daryl guardò Emily negli occhi, e vide trasparire coraggio e forza, proprio come ci si aspetta da lei. Ed una delle cose che lo aveva fatto innamorare di lei. Dopo aver fatto un respiro profondo rispose << Va bene...entriamo...ma se quell'idiota prova anche solo a sfiorarti giuro che lo ammazzo quel coglione >>. Emily era felicissima di sentire che anche Daryl era d'accordo con loro, nonostante la paura.
Era davvero orgogliosa di lui.
Gli diede un bacio sulla guancia e gli rispose << Grazie Daryl...so che è difficile e sono orgogliosa di te >>, poi gli diede uno schiaffo dietro la testa e disse << Smetti di dire parolacce di fronte a Christian! Non voglio che le impari...te l'ho detto milioni di volte >>, Daryl la guardò stupito per l'improvviso cambiamento di umore e le rispose << Amore ormai è tardi...sapevi che ero un tipo un po' rozzo...e ti vorrei ricordare che Christian è metà bifolco come me!>> , << Si! Tono bifocco come papà!...>> rispose sorridente Christian, intromettendosi nella discussione.
A quella frase tutti, Emily compresa, risero come matti. Era incredibile come quel bambino avesse cambiato il clima della situazione con una semplice frase. Aveva portato una ventata di gioia e di speranza nella vita di ognuno di loro.
Il Governatore tornò, con la sua solita aria spavalda, dal gruppo.
Il clima all'interno del gruppo, da leggero e cordiale, era ritornato teso ed altamente esplosivo in meno di un secondo. Philip, giunto davanti a Rick chiese << Allora...che avete deciso? >>, << Accettiamo il tuo invito...ma non deporremo le armi...voglio che il mio gruppo sia al sicuro...non vogliamo farvi del male e se tu non ci attaccherai noi faremo lo stesso >> rispose Rick fissandolo negli occhi ed impugnando la sua fedele pistola. Dal suo sguardo più incandescente della lava, il Governatore capì che voleva tenere il suo gruppo al sicuro a tutti i costi. E che, su quel punto, non esisteva alcun tipo di trattativa o compromesso.
Philip, con un sorriso, disse << Non c'è alcun problema Rick...basta che siate contenti voi...prego accomodatevi, vi presento la mia Woodbury >>.
Il Governatore fece strada al gruppo all'interno della struttura: le mura erano alte e molto solide, costruite con un materiale molto simile al cemento, guardandole Rick pensò istintivamente che erano mura difficili da sfondare senza un camion. Woodbury era una comunità ben organizzata, ognuno aveva il suo compito e tutti lo svolgevano in modo preciso, come le formiche all'interno di un formicaio.
Era abbastanza grande come estensione, forse una decina di chilometri più della loro prigione, anche se era principalmente costituito da edifici grandi e molto mal messi, che avevano riutilizzato come case per gli abitanti, il terreno libero per coltivare frutta, verdura o cereali o per l'allevamento di bestiame era davvero molto scarso. La via principale, sulla quale stavano camminando, era larga e divideva perfettamente a metà la comunità: ad entrambi i lati c'erano edifici, un po' mal ridotti ma ancora in piedi, c'erano alcune vie senza uscita tra un edificio e l altro, senza illuminazione o altro, un posto perfetto per nascondersi al buoi pensò subito Daryl nel vederle.
A metà esatta della via, sul lato destro c'era l'edificio più grande di tutta Woodbury: una casa molto grande, con davanti un piccolo pezzo di giardino, anche se chiamarlo giardino era un'eufemismo: l'erba era secca e di un brutto color marcio. Era tutta dipinta di un rosso molto acceso, grandi ed ampie finestre ad entrambi i piani. Era molto più curata quella casa che tutta Woodbury messa insieme pensò distrattamente Emily nell'osservare quell'immensa struttura.
Il suo pensiero venne interrotto dalla voce del Governatore << Ed il nostro giro panoramico si conclude qui...alla vostra destra c'è il simbolo di Woodbury...il municipio! Nonché rifugio d'emergenza in caso di attacco e..casa mia >> concluse con un tono fiero. Si vedeva che era molto orgoglioso della sua residenza << Un leader molto a contatto con il suo popolo vedo...mentre loro vivono dentro case fatiscenti e che potrebbero crollare da un momento all'altro, tu te ne stai bello comodo in una casa di lusso...>> disse Carol con tono schifato.
Come poteva vivere in una casa così lussuosa mentre i suoi concittadini dormivano in case che potrebbero crollare da un momento all'altro?
Era sempre schietta e diceva sempre ciò che pensava e questa è una qualità che piaceva molto a Rick.
Philip fece qualche colpo di tosse, poi, completamente disinteressandosi al commento di Carol, chiese al gruppo << Allora...come vi sembra la mia comunità? >>, << A livello strategico e difensivo buono, la zona sembra sicura e le mura resistenti...ma per il resto non mi sembra granché >> commentò schietto Rick guardandosi attorno. Non vedeva alcun potenziale in questa città. << Ci sono troppi edifici instabili...spero che nessuno ci viva o potrebbero crollare per il peso >> commentò Hershel, come sempre preoccupato per la salute degli altri. Anche gli altri avevano espresso più o meno gradimento per la comunità appena visitata.
Solo Emily era rimasta in silenzio, guardandosi intorno e stringendo Christian a se. Era evidente che un pensiero fisso le stava occupando la mente da quando avevano messo piede a Woodbury, Daryl aveva notato quel silenzio e le era sempre stato accanto.
Quando si fermarono le mise un braccio sulla spalla e le chiese << Ehi piccola...tutto bene? >> con tono affettuoso e protettivo. Quel tono, tanto dolce ed affettuoso, avrebbe fatto capire a chiunque il legame che c'era tra lui ed Emily. Lui ci teneva troppo alla sua piccola Emily e capiva sempre quando c'era qualcosa che la preoccupava.
Lei lo guardò negli occhi un attimo prima di rispondergli. I suoi occhi, azzurri come il cielo d'estate, trasparivano sia paura che coraggio. Un sguardo che faceva capire tutto di lei: anche se aveva paura aveva comunque il coraggio per fare quello che andava fatto.
E questo lo aveva già dimostrato una notte.
Quella notte.
Daryl sapeva bene che quando Emily aveva quello sguardo, significava era molto preoccupata per qualcosa. Dopo un breve silenzio tra i due Emily, rispose sottovoce << Non so..non mi sento tranquilla qui dentro...sento che c'è qualcosa che non va in questo posto...ho davvero un brutto...bruttissimo presentimento >>, << Anche io non sto tranquillo...sento che nascondono qualcosa...qualcosa di strano >> rispose Daryl sottovoce, anche lui era un po' preoccupato.
Come se percepisse che queste mura nascondevano un segreto davvero spaventoso.
Il silenzio, che ormai aveva inghiottito il gruppo, venne interrotto dal Governatore che gli chiese << Ah dimenticavo! Vorrei invitarvi a rimanrene in nostra compagnia per la nostra cena di gruppo mensile! Stasera ci sarà anche il nostro spettacolo! >>.


Ciao a tutti! Volevo scusarmi tanto con tutti voi per non essere più andata avanti con la storia per così tanto tempo! Ho avuto seri problemi in famiglia (che non posso divulgare mi dispisce molto) ed il computer, dopo 10 anni di onorato servizio, mi ha lasciato ed ho dovuto aspettare un po' prima di poterlo cambiare. Mi scuso ancora molto con tutti voi e cercherò di finire la storia il prima possibile promesso! Spero che mi scusiate. Buona lettura :)

   
 
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