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Autore: stardust94    24/03/2016    2 recensioni
( STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO)
K RETURN OF KINGS - La Principessa Bianca e il Re Rosso
Questa storia prende il via subito dopo la prima serie.
Dal risveglio di Mikoto Suoh
Il Re rosso, che tutti credevano morto è vivo.
Davanti a lui però si prospettano nuove minacce.
Ce chi mira ad ucciderlo e stavolta per sempre
....
Chi è la ragazza che si para di fronte al Re rosso?
E perché ogni volta che incrocia il suo sguardo...Souh Mikoto resta paralizzato?
Alice un nome per una miriade di segreti.
I Re sono veramente solo sette?
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Mikoto Suoh, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'K anime project: serie'
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Cap. 11 Blu come il ghiaccio rosso come la passione
 

Sakura


Qualche giorno dopo Weiseman aveva lasciato liberi sia me che Konradin e io mi stavo facendo un giro per Shizume.

Quando il mio sguardo venne catturato da uno strano luccichio. Mi avvicinai e vidi lo stesso ragazzo che mi aveva salvata qualche giorno prima.

Divenni tutta rossa. Oh cielo non sapevo cosa fare.
Era seduto su una panchina con un gelato in mano probabilmente quasi finito e il luccichio proveniva da uno strano medaglione che Portava al collo.
-Ehi ciao- mi salutò in quel momento con un sorriso simpatico.

Accidenti c'è l'aveva proprio con me.
-C-ciao- lo salutai a mia volta con timidezza.
Lui si alzò e mi si avvicinò.
-Sono Dario piacere - mi tese una mano sempre sorridente.

Dario....Non era un nome giapponese. E lui doveva essere italiano dal nome.

Si era sicuramente così. Il sorriso, il fatto che si fosse avvicinato subito senza pensare e il suo abbigliamento suggerivano chiaramente le sue origini.

Io continuavo a fissarlo imbambolata finché lui noni chiese quale fosse il mio nome.

Balbettai un "Sakura" e poi mi congedai.

Soltanto quando arrivai al dirigibile mi accorsi che mi aveva infilato il suo numero in tasca Sorrisi appena.

Non immaginavo tanta sfacciataggine però dovevo ammettere che mi fece molto piacere Sorrisi mentre memorizzavo il suo numero nel telefono e poi uscivo dalla mia stanza a cercare Kor.
Avevo assoluto bisogno di parlare con lui.
Come sempre Konradin stava parlando con Weisman e dalla faccia del ragazzo doveva essere molto scioccato.

Bussai alla porta e loro si alzarono salutandomi.
-Scusate non volevo interroppervi, torno dopo - dissi facendo per uscire.
-Aspetta Sakura, noi qui abbiamo finito - sorrise Weiseman congedando Konradin che uscì seguito da me.
Gli presi una mano tutta contenta e lui sorrise.
-Che succede? Vedo che sei di ottimo umore - rise lui mentre io sentivo le farfalle nello stomaco al pensiero di quel ragazzo.
-Ho conosciuto un ragazzo - sorrisi tutta rossa
-Ah lo sapevo! Chi è il fortunato? - domandò Konradin ridendo appena.
-Si chiama Dario - arrossii
-Dario eh? Lo conosco bene - questo mi fece sobbalzare ma lui mi sorrise come per rassicurarmi.

Io lo guardai e lo abbracciai ridendo mentre lui sembrava pensieroso

-Stai bene Konradin Chan?- domandai vedendo il suo sguardo farsi vacuo.

Lui si sforzò di sorridere ma si vedeva che pensava ad altro.

Konradin mi guardò e io arrossii appena. Mi aveva raccontato che Dario era un suo vecchio amico e che si conoscevano da molto tempo e, come lui era un guardiano.

Quello dell'Italia.
-Sono felice per te. Dario è un bravo ragazzo che però ha avuto parecchie delusioni d'amore - disse per poi affermare

- Quindi se riesci a conquistarlo hai tutto da guadagnarci- mi sorrise per poi uscire per una missione.

Anch'io uscii, volevo farmi un giro. Weisman non mi aveva dato ordini quindi ero libera di fare quello che volevo.

In città era tutto tranquillo come sempre e io stavo camminando per la strada senza una meta precisa.

In un attimo vidi Dario che affrontava delle guardie del clan verde. Probabilmente si volevano vendicare perché mi aveva aiutata.

Non potevo permettere loro di fargli del male. Scattai verso di lui.
Mi misi in mezzo prima che venisse colpito.
-Grazie- sorrise lui mentre lo aiutavo ad alzarsi Era ferito

-Grazie mi hai salvato- mi sorrise il ragazzo e io arrossii mentre gli fasciavo la ferita.
Lo medicai e poi passeggiammo un po' insieme e io gli chiesi un po' di lui anche se ero molto timida.

Così ho scoperto che lui non era legato ad alcun clan e che era davvero bello quando sorrideva.

Io lo guardavo senza riuscire a dire una parola mentre lui sembrava così disinvolto senza un minimo di timidezza o imbarazzo.
Come faceva a essere così allegro? Non lo so, ma mi piaceva tanto.

-Sai nonostante sia stato deluso in passato dalla mia ragazza sento che posso fidarmi comunque - per un attimo il suo sguardo si era velato di tristezza.
-Perché cosa ti ha fatto? - domandai.

Lui sospirò per poi rispondermi sinceramente -Dopo che abbiamo fatto il grande passo lei mi ha lasciato dicendomi che lei non mi Voleva più -
Ebbi una scossa al cuore.

La sua ragazza lo aveva lasciato per un motivo che nemmeno si poteva considerare tale.
Dario scosse la testa come se non volesse ricordare. Sospirò ma poi tornò a sorridermi e mi sentii sollevata.

Mi ero resa conto che mi ero innamorata di lui anche se ci avevo parlato poco.

-Sarà meglio che vada - Si congedò lui ma io volevo fermarlo ma inspiegabilmente non lo feci.
-Spero di rivederti domani - disse lui lasciandomi un bacino sulla guancia che mi fece arrossire.
Lo vidi allontanarsi nel tramonto e lo salutai con un semplice "Ciao" imbarazzato. Mi sentivo bene.

Però non sapevo dove stesse andando mi interessava molto quel ragazzo ma io non posso seguirlo.

Sorrisi pensando a lui, poi decisi di tornare da Weisman in fretta.

Reishi

Sapevo che il re verde aveva in mente qualcosa ma ovviamente non riuscivo a capire cosa.

E la cosa mi mandava in bestia. Guardai fuori avevo sentito che Fushimi si era preso un pugno da Ludovico.

Ignoravo il motivo ma Ludovico non era il tipo da tirare pugni a caso. Niente da fare. Risi. Dovevo parlare con Ludovico in fretta.
Ovviamente lui non era alla QG lo avevo mandato in missione.

Lui sapeva ne ero certo e poi quel sogno che avevo fatto giusto due giorni prima mi aveva fatto rendere conto che probabilmente non mi restava molto tempo da vivere. La mia spada di Damocle si,sarebbe consumata come la mia vita.

Ludovico mi aveva avvisato ma io non gli avevo dato molto retta pensavo che volesse spaventarmi invece ne ho avuto la conferma ieri notte.
Non era tornato e io non sapevo cosa fare.

Così chiamai Akane.
La ragazza arrivò visibilmente contrariata. Non sopportava che li separassi di continuo mandandoli sempre in missioni opposte.
-Mi avete fatto chiamare? - Mi chiese fermandosi davanti a me.

Era quasi arrabbiata forse perché l'avevo chiamata approfittando dell'assenza di Ludovico.
-Si devo parlarti - dissi io
-Vi ascolto - era rigida si sentiva a disagio.
-Ho fatto un sogno - iniziai e lei mi guardò interessata.

Avevo attirato la sua attenzione ma sapevo che non avrei ottenuto più di quello.
-Cosa avete visto? - domandò Akane
-La mia spada di Damocle si consumava e... Beh sai cosa succede se la spada di Damocle di un re si consuma - raccontai
Lei annuì.
-Avete predetto la vostra morte - affermò lei lapidaria
Questo mi fece rabbrividire.

Avevo intuito che il sogno significava questo solo che non volevo ammetterlo. Guardai Akane che era ferma davanti a me.

Accidenti come poteva amare Ludovico? Non lo sapevo ma non avevo diritti su di lei
-Quindi è questo che volevate dirmi - affermò lei un po' sgomenta non voleva dimostrare che le dispiaceva ma sapevo che la rivelazione l'aveva sconvolta. Scossi la testa.
Mi abbracciò forte di colpo e questo mi fece vacillare appena.

La strinsi lei piangeva disperata.
-Non accadrà ti proteggerò!- Sapevo che l'avrebbe detto ma se io dovevo morire lei no.

E nemmeno Ludovico. Perché so che si sacrificherebbero loro al posto mio.

-Non voglio che nessuno di voi muoia - la guardai serio.

Sapevo cosa aveva passato Mikoto quando era morto Totsuka non volevo che mi accadesse la stessa cosa.

Il mio destino era morire non importava come ma prima o poi sarebbe successo. Era solo questione di tempo, a parte Weiseman tutti avevamo quel destino.
La baciai lasciandola di stucco Lei ricambiò e io scesi sul collo ma all'ultimo mi fermai.

-Tu sei più di una pedina per me sei  la cosa più bella che abbia mai avuto - mi guardò e poi senza darmi alcun che per replicare appoggiò la fronte alla mia.

Akane, la sola cosa che contasse per me era lei.

La strinsi baciandole il collo, non mi sarei più fermato avrei lottato pur di tenerla sempre accanto a me.
Ma sapevo che non sarebbe stato semplice perché lei amava un'altro ma si sa...
In amore vince chi non si arrende.

E se per averla avrei dovuto mentire...lo avrei fatto.
Anche se non era da me.

Dovevo allontanarla da Ludovico assolutamente.
Ripresi a baciarla non sapevo cosa stesse pensando in quel momento. Io so solo che volevo lei e lei soltanto.

Ci baciammo ancora ma poi mi fermai lei dormiva. Non avevo fatto nulla anche se avrei voluto.

Ma non l'ho fatto non mi chiamano il "nobile di ghiaccio" per niente.

Akane

Mi svegliai e notai che ero completamente vestita.

Non avevo una virgola fuori posto. Si era fermato in tempo.

Guardai Reishi-sama che dormiva. Si era trattenuto e questo mi fece piacere. Sospirai appena mentre il re si svegliava.

Avevamo solo dormito ma sicuramente le voci si erano già sparse.
Mi alzai che il sole stava sorgendo. Non potevo abbandonare Reishi adesso che aveva bisogno di me.

Però il mio cuore batteva per un altro.
Anche a costo di farmi del male dovevo rompere con Ludovico.

Mi sentivo lacerata dentro. Da una parte c'era il mio senso del dovere verso Reishi e la Scepter 4 dall'altra il mio cuore che mi suggerire di non lasciare Ludovico perché l'avrei perso per sempre.

Reishi si svegliò in quel momento. E quando mi vide ancora lì sorrise appena ma non sapeva quale battaglia interiore stavo combattendo.

-Akane - mi chiamò e io mi girai verso di lui con un sorriso.

Si avvicinò e io non lo allontanai non potevo farlo e forse non volevo. Reishi era stato gentile e dolcissimo con me.

Mentre io, che dovevo proteggerlo non avevo fatto altro se non pensare a me stessa.

Mi baciò e il mio cuore si sciolse completamente.

lo guardai, senza occhiali non dava quel aria fredda e autoritaria, che aveva di solito.
Con me cambiava era diverso mi accarezzò la guancia con la mano e chiusi gli occhi. Poi mi feci indietro

- Aspetta io...Non ora - dissi - prima lascia che chiarisca con Ludovico - aggiunsi poi Reishi annuì.

Dovevo rompere con Ludovico anche se soffrivo al solo pensiero.

***

Ludovico stava parlando con due soldati e dal suo tono sembrava arrabbiato.

Era arrabbiato davvero forse era successo qualcosa di grave Congedò con un gesto gli altri e mi guardò come se avesse intuito tutto.
-Ludo voglio rompere con te -

Ecco l'avevo detto e potevo leggere il dolore nei suoi occhi.

-È per Reishi vero?- domandò lui come ad avere la conferma ad un sospetto.

Io annuii sentendomi malissimo. Lo amavo e stavo scegliendo un'altro uomo.

Ludovico strinse i pugni e mi voltò le spalle impedendomi di vedere le sue lacrime.
Anch'io gli nascosi le mie e mi limitai a dirgli che Reishi aveva bisogno di me e che non potevo abbandonarlo adesso
Lui annuì ma sapevo che non stava bene per niente.

Come me.
Fece per andarsene e io non lo fermai. Lo vidi uscire dalla QG e dalla mia vita.
Non aveva reagito quando gli avevo comunicato che lo lasciavo, ma io sapevo che quel volto di pietra era un suo modo per nascondere quello che stava provando.

La sua sofferenza grande quanto la mia.

-Che è successo?- Reishi mi raggiunse e non gli ci volle molto per capire il motivo della mia faccia. 
-Ludovico se n'è andato- mi limitai a dire.
-Tornerà vedrai- guardò la porta quasi preoccupato.

Forse perché non era da Ludo uscire senza dire nulla.

-Non tornerà almeno stanotte- affermai stringendo i pugni senza nemmeno accorgermene. Rieshi mi guardò e annuì.
Saruhiko comparve in quel momento e fece per uscire

-Fushimi dove vai?- lo regarduì ancora Reishi
-A cercare Ludovico gli avevo detto di non uscire!
-Lascialo stare se ci tieni alla pelle- affermò Reishi.

Ok devo ammettere che non sopportavo quando il re usava il passato, abbastanza discutibile di Ludo per far paura a Saruhiko.
Saruhiko se ne andò un po' sconcertato e Reishi mi guardò e affermò

-Lo so che il passato di Ludovico è un tabù e che non avrei dovuto- il re sembrava quasi dispiaciuto, sospirò e io sorrisi appena.

Lo guardai appena e lui fece per andarsene.

Uno dei soldati lo chiamò perché era successo qualcosa, e qualcosa di grave dalla faccia dell'interlocutore.
-Akane devo chiederti di andare in missione, temo che questa volta sia peggio delle altre- affermò lui quasi dispiaciuto Io annuii.

Non aspettavo altro, se si doveva combattere lo avrei fatto.

-Chi è l'avversario?- chiesi.
-è Misaki Yata- la risposta dovette dar fastidio a Saruhiko poiché contro l'avanguardia degli Homra voleva combattere sempre lui
-È nella foresta -
La foresta conoscevo bene quel posto. Presi la spada e uscii.

Arrivai nel punto ma di Yata non c'era traccia. Ma Yata non era il tipo da nascondersi e infatti sbucò dalla vegetazione e io evitai un colpo
Yata cercò di colpirmi mentre io con gli occhi chiusi evitai ogni colpo facendolo arrabbiare. Questa volta fui io ad attaccare. Yata cadde all'indietro.

Lui scattò di nuovo verso di me e io lo evitai Corsi di nuovo contro di lui ferendolo. Yata ringhiò mentre tentava ancora di colpirmi senza riuscirci

-Ti sei arrugginito Yata - risi e lui sbuffò

-Taci! - Ruggì il ragazzo mentre tentava di colpirmi.

Lui era furioso e io risi.
La mazza di Yata e la mia spada cozzarono ancora e noi tornammo a colpirci.
Lo calcai lontano e lui ruggì qualcosa e tornò all'attacco. Stavamo combattendo quando lui mi scaricò adosso le fiamme ma io le evitai.

Alla fine fu lui a dare forfait. Yata sfrecciò via furioso per la sconfitta subita e io risi. Forse mi ci voleva proprio quel combattimento.

In quel momento un qualcosa mi colpì. Sentii una risata folle che riconobbi.

Il re incolore se la stava ridendo e io ero a terra ferita. Fece per colpirmi di nuovo ma una spada lo evitò, alzai lo sguardo.
Ludovico!
Ludovico mi aveva salvata Lui corse contro il re e lo colpì.

Il re era rimasto un po folgorato dalla comparsa di Ludovico e adesso si ritrovava sulla difensiva Il re era furioso e Ludovico sembrava un Falco che scattava sulla preda.
Lo costrinse a terra e lui scomparve.

Io sorrisi e guardai la schiena di Ludovico.
Sorrisi ma ero ferita, gemetti di dolore mentre lui metteva sulle sue spalle io mi strinsi alla sua schiena sentendo il suo profumo e compresi quanto mi fosse mancato.
Non sapevo perché mi avesse salvato so solo che mi addormentai come rassicurata dalla sua sola presenza.

Ludovico

L'avevo salvata. Non m'importava se lei aveva scelto Reishi ma non potevo lasciarla nelle mani del re incolore.

Lei si era addormentata sulla mia schiena e io l'avrei riportata in spalla fino alla QG e poi se avrebbe voluto sarei scomparso dalla sua vita per sempre.

Ma ancora non sapevo, cosa pensava lei di me quindi avrei aspettato che si svegliasse.

Quando arrivai alla QG le sentinelle scattarono subito, ma riconoscendomi mi lasciarono in fretta passare La riportai nella sua stanza e feci per andarmene ma lei mi prese la mano fermandomi.
-Non andartene Ludo resta, resta con me - mi disse lei mentre io mi chinavo su di lei e mi baciava

Ricambiai il bacio stringendola forte mentre lei mi faceva sdraiare su di lei. Iniziammo a baciarci come non facevamo da tempo, staccandoci solo per respirare.

-Resta con me stanotte Ludovico, resta- mi sussurrò suadente mentre io la baciavo sul collo.

Lei gemette di piacere mentre mi toglieva la giubba e la camicia. Avrei voluto fermarla nessuno aveva mai visto il mio corpo che era coperto di cicatrici di qualsiasi tipo.

Parve accorgersene e mi baciò come a volermi rassicurare. Ci ritrovammo senza abiti senza che nemmeno c'è ne rendessimo conto.

Lei mi sfiorò le cicatrici e poi riprendemmo a baciarci.
-Sicura Akane? - le chiesi sapendo bene cosa significasse per lei un passo del genere.

Entrai in lei stando attento a non farle troppo male. Sentii la resistenza della sua verginità e la baciai cercando di farle dimenticare il dolore che stava provando. Lei gemette di dolore.
-Sarà il solo sangue che ti farò versare - le sussurrai baciandola.

Lei ricambiò il bacio mentre iniziavo a spingere. I gemiti di dolore divennero di piacere mentre ci donavamo uno all'altra senza temere di essere scoperti.
Lei aveva affondato le mani nei miei capelli rossi senza riuscire a staccare le labbra dalle mie. Alla fine io fui suo e lei mia.

Akane

Era mio. La mia prima volta con l'uomo che amavo e che avevo tentato di allontanare da me.

Ma non ci ero riuscita.
Mi era bastato sentire il suo profumo per desiderarlo ancora per me. Non avevo mai voluto altri se non lui e adesso mi ero data a lui con tutta me stessa senza pensare.

Era crollato tra le mie braccia e sorrisi stringendolo, Ludobico era Il mio angelo.
Sorrisi e lo strinsi forte.
Reishi non era riuscito a rimpiazzare Ludo nel mio cuore.

Non posso lasciare il re. Ma non posso continuare a mentire a me stessa La persona che amo è qui tra le mie braccia, e non voglio più vederlo soffrire per me o vederlo con un'altra che non sia io.

Lo strinsi ancora più forte mentre appoggiavo la testa al cuscino addormentandomi.

Il suo profumo mi inondava le narici ed era la cosa più dolce che poteva succedere
Non sapevo cosa sarebbe successo sapevo solo che per noi era solo l'inizio.

  
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