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Autore: LiveforJelena    30/03/2016    0 recensioni
Selena Gomez, una semplice diciottenne, ha perso i genitori a soli 14 anni ed ora la sua unica famiglia è il suo migliore amico di infanzia Jake, che le nasconde un grande segreto. Bella, sorridente e ingenua, capelli lunghi e scuri, occhi color nutella e un corpo che farebbe cadere tutti ai suoi piedi.
Justin Bieber, scontroso, che nasconde un lato dolce e gentile. Bello e affascinante, farebbe invidia alle 7 meraviglie del mondo. Occhi scuri e capelli biondi, nonché migliore amico di Jake. Anche lui ha perso i genitori da piccolo e ora fa parte di una famosa e pericolosa gang con Jake e altri 2 ragazzi.
Che succederà tra loro due?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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SELENA'S POINT OF VIEW
 Lui si spostò subito da me, per poi lanciarmi uno sguardo malizioso. Rimasi qualche secondo a fissarlo. Era bellissimo, i suoi capelli biondi risplendevano al sole, per non parlare poi dei suoi occhi color caramello, ti ci potevi perdere dentro.
Mi staccai dai quei pensieri e mi affrettai a dire:
 "Oddio, scusami" 
"Stai più attenta la prossima volta nana" mi disse infastidito. Rimasi sbalordita, il sangue mi ribolliva nelle vene. Non doveva chiamarmi così, né tantomeno con quel tono.
 "Zitto coglione sei tu che mi sei venuto addosso" sputai. 
"Vai a cagare" mi disse andandosene via. Che tipo odioso, gli avrei sparato volentiri se avessi potuto. Tornai a casa e una volta dentro iniziai a preparare il pranzo.
Dopo mangiato lavai i piatti e faci i compiti, che noia. Verso le 18:03 sentii suonare il campanello.
Corsi nel salotto e aprii la porta, era Zoey. "Ehi bellissima" mi salutò abbracciandomi. 
"Ciao Zoey" ricambiai l'abbraccio. 
"Allora vediamo che hai nell'armadio, ti troverò un vestito per stasera, tanto ne hai tanti, tutti stupendi e non li metti mai, non ti capisco" mi disse ridendo.
Sorrisi anche io, era vero, mia madre amava comprarmi vestitini nuovi, ma io odiavo le gonne e quindi non li mettevo mai.
A quei ricordi un'aria di tristezza mi travolse. Cercai di distrarmi dai miei pensieri e chiesi a Zoey:
"Allora tu cosa ti metti?"
"Ho portato il mio vestito sta in questa busta" mi disse contenta alzando la busta e indicandola. Sorrisi, alcune volte era goffa, e le volevo bene anche per questo. Entrammo nella mia stanza. 
"Allora vediamo un po'" disse aprendo l'armadio e guardando attentamente. Passò circa un minuto, quando iniziò a dire eccitata: 
"Oddio perfetto, perfetto!!! Metti questo!" mi pose un vestito a fascia con il corpetto grigio brillantinato con un taglio sui fianchi e una gonna nera che mi arrivava alle ginocchia.
Anche se io odiavo i vestitini, lo dovevo ammettere, quello era davvero bello, ed ormai mi ero dimenticata anche della sua esistenza. 
"Fantastico....emh è come scarpe che metto?" chiesi. Zoey si portò una mano sulla fronte e si diede uno schiaffo, per poi dirmi: 
"Oh certo, so che hai solo scarpe sportive, così ti ho portato un paio delle mie scarpe con i tacchi" mi disse porgendomi delle splendide scarpe nere von i tacchi.
"Grazie Zoey, ma io non ci so camminare tanto bene e tu lo sai" le ricordai 
"Si si, ma tranquilla ti abituerai" mi disse rassicurandomi
"Ok, se lo dici tu" dopo quella mia frase mi diressi in bagno a farmi una doccia. Stetti sotto l'acqua per 10 minuti, poi uscii, indossai l'intimo e asciugai e piastrai i miei capelli.
Mi infilai il vestito, mi stava un po' stretto, mi faceva apparire più formata e risaltava le mie curve.
Infilai anche le scarpe e uscii. Vidi Zoey seduta sul mio letto, intenta ad allacciare il gancetto delle sue scarpe, aveva un vestito rosa anche esso a fascia ed abbastanza stretto e corto. Mi guardò e disse: 
"Mio Dio, Gomez sei uno schianto" mi venne da ridere alla sua affermazione poi le dissi 
"Se certo, ma mai quanto a te, ora vado a truccarmi" mi diressi in bagno, presi i miei trucchi e applicai un po' di mascara e l'eye-liner, senza esagerare.
Tornai in stanza presi il telefono e vidi l'orario prima di metterlo in borsa.
Erano le 20:25 e la festa sarebbe iniziata tra 5 minuti. Mi rivolsi a Zoey e le dissi: 
"Ehi andiamo amica?"
"Certo, guidi tu?" mi chiese 
"Si prendo la mia macchina, aspettami fuori" andai in garage e presi la mia macchina portandola sul vialetto di casa, chiamai Zoey che si fiondò subito dentro 
"Allora dove si trova questa festa?" chiesi a Zoey, che iniziò a darmi indicazioni per arrivare in quella casa. Dopo 10 minuti arrivammo sul posto, parcheggiai ed entrammo.
Appena aprii la porta sentii quella puzza odiosa di alcool e fumo invadermi. 
"Prendiamo qualcosa da bere?" mi chiese Zoey e io accettai. Andammo nella cucina di quella casa dove trovammo un ragazzo che serviva i drink 
"Allora cosa volete bellezze?" ci chiese quel ragazzo 
"Per me vodka e anche per la mia amica" disse Zoey 
"No io prendo una Coca-Cola" ribadii 
"No no, oggi ti diverti e bevi come si deve, quindi due vodka grazie" disse Zoey convincendomi. Il barrista annuii versando il drink in due bicchieri pieni di ghiaccio.
Mi fermai ad osservarlo, era alto, gli occhi e i capelli erano scuri e il fisico non era niente male.
Si girò verso di noi e ci servì i drink. Lo ringraziai e iniziai a bere. Sentì subito l'alcool bruciarmi la gola. 
"Vieni a ballare?" mi chiese Zoey urlando per la musica alta 
"No grazie vai tu" dissi convinta, odiavo ballare e non ero brava. Lei annuì e si buttò in pista. Io andai al bar e presi un altro bicchiere di vodka. Erano già le due di notte, il tempo era volato.
Zoey si avvicinò a me accompagnata da un ragazzo e mi sussurrò facendomi l'occhiolino che quella notte non sarebbe tornata a casa. Io annuii ridendo.
Ero stanca e decisi di tornare a casa. Uscii da quel locale e mi avvicinai alla macchina.
Stavo per prendere le chiavi nella borsa quando sentii qualcuno tirarmi per il polso. Mi girai di scatto e vidi un ragazzo con un pircing al labbro e gli occhi chiari.
Osservai il suo volto, era bello, con una cicatrice sotto l'occhio.
Subito dopo notai che aveva un pugnale in mano, così impaurita cercai di liberarmi da quella presa, ma invano.
"Cosa vuoi da me, lasciami!" gli dissi con un filo di preoccupazione ed agitazione nella mia voce.
"Non voglio te, tranquilla" mi rispose con un tono malizioso. Cosa significava? Mi affrettai a dire balbettando:
"C-cosa vuoi...io nemmeno ti conosco!" 
"Tu non conosci me, ma io conosco te. E' da qualche mese che ti seguo e tengo d'occhio tutto ciò che fai...Selena Gomez, ma tranquilla, tu servi come esca.
Mi spiego, ti terrò in ostaggio per qualche settimana, il tempo che Jake se ne accorga, lascierà tutti i suoi piani e venga a salvarti, cadendo nella mia trappola.
Poi se non riuscirò nel mio intento non mi servirai più, e per evitare che tu possa chiamare la polizia, credo che potrai anche dire addio alla tua vita" mi spiegò con tono maligno.
Non capivo, mi avrebbe uccisa? E cosa c'entrava ora Jake? Poi Come lo conosceva, o meglio ci conosceva? Entrai nel panico e senza pensarci due volte gli diedi un forte calcio nelle parti basse.
Mollò la presa al mio braccio per poi cadere a terra dal dolore. Iniziai a correre più veloce che potevo, presi il telefono dalla borsa e composi in fretta il numero di Jake,
avevo bisogno di aiuto oppure mi avrebbe seguita di nuovo quel tale.
JAKE'S POINT OF VIEW
Stavo a letto con una ragazza quando sentii il mio celllulare vibrare sul tavolino. Lo presi con l'intenzione di rifiutare la chiamata, ma appena vidi il nome di Selena accettai subito.
Di solito non mi chiamava a quell'ora, e forse era un'urgenza, così le risposi un po' preoccupato
"Ehi Selena dim-" non mi fece finire la frase
"Jake uno stalker mi sta seguendo, ti prego vieni, mi trovo di fronte a quel bar, Gossip, sbrigati!" mi disse con agitazione.
Mi allarmai subito, ero preoccupatissimo, ma non potevo andare in quel momento, dato ero nudo in un letto,
così chiamai l'unica persona affidabile che conoscevo, nonché il mio migliore amico Justin, che dopo due squilli mi rispose.
"Justin mi devi un favore, mia 'sorella' si trova di fronte al gossip e un tizio la sta seguendo, muoviti!" gli urlai agitato per poi iniziarmi a vestire.
SELENA'S POINT OF VIEW

Stavo correndo da circa 5 minuti, non ce la facevo più, quel tizio era dietro di me ancora con quel pugnale in mano, e avevo una paura tremenda.
Il cuore mi batteva forte e il sentii il sangue gelare nelle mie vene. I tacchi mi davano molto fastidio
e non riuscivo a correre bene, infatti presi una sorta e caddi atterra.
Quel ragazzo, notando le mie condizioni, rallentò per poi avvicinarsi sempre di più a me, con un malizioso sorrriso stampato in faccia.
Chiusi gli occhi e nascosi la faccia nelle mie ginocchia. Sentii le calde lacrime che rigavano le mie guance.
Era giunta la fine me lo sentivo. I miei pensieri vennero subito interrotti da un forte grido.
Alzai gli occhi e vidi un ragazzo biondo che mi dava le spalle rempire di mazzate quello stalker, che poi scappò via.
Il biondo si girò verso di me e si abbassò sedendosi atterra accanto a me, aveva un'aria familiare...


CIAO RAGAZZI, ECCO IL SECONDO CAPITOLO, SPERO TANTO CHE VI PIACCIA, LASCIATE UNA RECENSIONE SE VIVA. BACI AL TERZO CAPITOLO <3
   
 
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