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Autore: _Niente_Paura_    01/04/2016    3 recensioni
Dal primo capitolo:
"- Capitano abbiamo fatto “pulizia”
- L’ho notato ma Anna?
- Anna si è occupata dei cecchini signore
- Quindi è sul tetto?
Domandò il capitano per ricevere conferma di ciò che aveva capito mentre guardava un’insenatura appena sotto il tetto, da lì scorse una figura che stava uscendo
- Capitano ecco Anna
Disse Jaques indicando l’insenatura, la bassa e muscolosa figura di Anna era appena uscita dall’insenatura e aveva un sorriso trionfante, aveva vinto ancora."
In un campo di battaglia dell'Iraq una squadra viene informata dai superiori di allontanarsi entro sette giorni da quel luogo poichè verrà sganciata una bomba atomica, Anna non è molto d'accordo e diserta in segno di protesta, i suoi compagni invece di cercarla la danno per morta lasciandola da sola in Iraq .
Genere: Azione, Commedia, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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Soldato non disertare
(Atto I)
In un campo di battaglia dell'Iraq una squadra viene informata dai superiori di allontanarsi entro sette giorni da quel luogo poichè verrà sganciata una bomba atomica, Anna non è molto d'accordo e diserta in segno di protesta, i suoi compagni invece di cercarla la danno per morta lasciandola da sola in Iraq .
 
  1. Assalto
Il cielo nuvoloso non prometteva nulla di buono, il vento tiepido di scirocco soffiava contro i soldati che imbracciando un fucile, marciavano con sguardo serio misto a preoccupazione, all'orizzonte si scorgeva una fortezza in pietra con dei cecchini sul tetto vigili e attenti pronti a sparare a qualunque cosa si sarebbe avvicinata, il capitano fece cenno ai suoi uomini di nascondersi dietro dei muri in rovina

Prendendo la mappa il capitano cercò di ereggere una strategia
- Non possiamo entrare tutti insieme, dobbiamo essere invisibili, quindi ci occorre un piano, due soldati particolarmente silenziosi dovranno "ripulire" fuori, uno si occupa del piano inferiore, l'altro dei cecchini, direi che Jonh e Anna vanno più che bene
-Si sono silenziosi e molto agili
Disse intervenendo tempestivamente Jaques per evitare che Jonh cuor di leone si ritirasse
- Allora è deciso, Anna tieni questa bandierina nera, piazzala su quell'antenna quando avrete finito.

Disse il capitano porgendo una bandierina nera ad Anna che la nascose con molta cura dentro il giubbino verde militare, i due soldati svelti ed agili si separarono in direzioni diverse, Jonh dietro un furgone nero mentre Anna dietro un cumulo di pietre, dietro di lei dei fanatici parlavano in una lingua che non saprei dire, molto probabilmente arabo, lei osservava i loro movimenti e al momento più opportuno tirò fuori il coltello , pugnalò il tipo che le dava le spalle e nel mentre tirò un calcio ad un altro facendolo sbattere un bidone di benzina rovesciandolo a terra, l’altro gli sparò mormorando forse bestemmie arabe, lei si parò con il corpo del defunto accoltellato impugnandolo per il coltello, velocemente lo tirò fuori conficcandoglielo in mezzo alla fronte, si appiattì al muro e strisciando senza farsi vedere raggirò tutti i tipi che erano fuori ma stranamente non si erano accorti dell’assalto programmato da circa un mese, forse erano veramente stupidi come credeva, Jonh era ancora dietro il furgone un po’ impacciato, aveva in realtà paura ad affidare la sua vita in mano a quell’imbranato ma non aveva scelta

-Jonh
Disse a bassissima voce
- Eh?
- Sto salendo sopra, vedi di non farmi ammazzare per favore
Così con il cuore in gola salì la scala antincendio, sul tetto la situazione era peggio delle aspettative, oltre ai cecchini che non si erano per fortuna ancora accorti della presenza nemica, c’erano altre persone, probabilmente tirapiedi scelti appositamente dal Califfo
- Minchia e ora?
Mormora a denti stretti la ragazza presa dalla rabbia ,ma non poteva arrendersi poiché si era fatta in quattro per non farsi vedere dall’ interno, poi il lampo di genio
- Capitano, lanci una bomba a mano qui alla base e anche un fantoccio con i vestiti da soldato
Il capitano aveva piena fiducia in Anna, era ormai da circa due anni che era nella sua squadra e non aveva mai fallito una missione, nonostante era nella merda non si sapeva come la spuntava, la bomba scoppiò e i cecchini, stupidi come erano, cominciarono a sparare da Dietro il muro dove sbucava il fantoccio vestito da soldato, gli “ufficiali” si allontanarono per un attimo, Anna accoltellò in silenzio quello più vicino a lei che tra l’altro era molto alto e riusciva a coprirla, con calma cominciò a spostarsi facendo credere che era il defunto a camminare,si avvicino e puntò il suo fucile contro il cecchino vicino infilando la canna tra la coscia e l’avambraccio, sparò e con grande velocità usando come scudo il cadavere impugnandolo con il coltello sparò ai due restanti, nel mentre i tipi di prima sentendo gli spari stavano ritornando sul soffitto, Anna tirò fuori lo straccio nero e lo attaccò ad una antenna, poi scese e si nascose in una fessura  aspettando l’arrivo del resto della squadra.
Il capitano con estrema cautela e prudenza guidava i propri uomini, si guardavano intorno un po’ spaesati e anche impauriti, cercavano i due soldati che avevano mandato in missione, dietro un mucchio si sacchi stava accovacciato Jonh e ogni tanto sbirciava per avere sempre presente il quadro della situazione,il capitano che scorse mezza testa del soldato gli andò incontro e il soldato vedendo una presenza amica e capendo che momentaneamente non c’era pericolo si alzò
- Capitano abbiamo fatto “pulizia”
- L’ho notato ma Anna?
- Anna si è occupata dei cecchini signore
- Quindi è sul tetto?
Domandò il capitano per ricevere conferma di ciò che aveva capito mentre guardava un’insenatura appena sotto il tetto, da lì scorse una figura che stava uscendo
- Capitano ecco Anna
Disse Jaques indicando l’insenatura, la bassa e muscolosa figura di Anna era appena uscita dall’insenatura e aveva un sorriso trionfante, aveva vinto ancora.
°°°°°°°
 Dopo il successo di quella giornata Anna era veramente soddisfatta, si era dimostrata una carta fondamentale per la squadra, il capitano stava a parlare tramite radio e sembrava preoccupato, mormorava qualcosa con tono molto grave
- Va bene
E riattaccò, chiamò i suoi uomini e li fece sedere in modo che dargli la notizia fosse più semplice, prese una sedia al contrario e si sedette poggiando la pancia sullo schienale
- Ragazzi ho delle notizie
Le parole erano pesanti e il tono molto teso
- Dobbiamo andarcene da qui entro sette giorni
- Perché?
- Dovranno sganciare una bomba atomica a circa 10 Km da qui
In quella stanza cala il silenzio totale, il capitano gira i pollici in attesa di qualche reazione dei soldati che sono in uno stato di shock, in fondo chi non lo sarebbe, centinaia di vite innocenti verranno spezzate, eppure avevano deciso dopo i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki la bomba non avrebbe più fatto rientro ma invece eccola qui, a incombere sulla vita di povere anime innocenti, Anna con sdegno va nel suo letto, prende il borsone nero, qualche arma e se ne va, il capitano la segue e fermandola per una spalla dice
- Non hai capito, dobbiamo partire tutti insieme
- No lei non ha capito
- Come non avrei capito?
- La mia è una diserzione, la consideri il mio modo di protesta
- Lo sa che prenderemo provvedimenti disciplinari?
- Certo.
Detto ciò Anna si allontana ma stranamente il capitano non la ferma, così a passo svelto continua ad allontanarsi con un obbiettivo ben preciso : Far capire il grosso sbaglio della Mack’s industries
 
Vocaboli
Mack’s industries = industria produttrice di armi a cui capo c’è il famoso miliardario Danny Mack, uomo con grande peso sulla politica estera.
 
Bhe salve!
Che ne dite di farmi sapere come è la storia?  Accetto anche le critiche u.u
   
 
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