What's happening?
"Stop. STOP! Per ora va bene così, un'attimo di pausa per tutti!"
Quella voce, che
prima rispettavo, ora
mi stava dando incredibilmente fastidio. Lentamente mi staccai dalle
labbra di Matt e riaprì gl'occhi cercando il suo sguardo ma
quando
lo feci Matt si girò dall'altra parte allontanando le mani
dalla
giacca del mio colletto per passarsene una tra i capelli.
Aggrottai
un'attimo la fronte e poi scossi appena la testa.
-Dafne vado un'attimo in camerino, quando riprendiamo sai dove trovarmi. - dissi alla mia assistente, superai Matt che si era messo incredibilmente a parlare con un tizio che non aveva mai visto prima d'ora, passai una porta e percorsi un lungo corridoio che portava ad alcune stanze. Io condividevo il camerico con Alberto, non che la cosa mi desse fastidio ma avevo sperato in un'altro coinquilino. Scossi nuovamente la testa e appoggiai entrambe le mani sul tavolino posto davanti ad uno specchio e mi chinai su esso guardando lo spazio vuoto tra una mia mano e l'altra, quasi come se potessi vedere qualcosa. Chiusi lentamente gl'occhi e feci un lungo respiro, buttando fuori l'aria con le labbra socchiuse. Lo feci diverse volte fin quando questo senso di stanchezza e stordimento non mi fu' passato.
-Forza Shum che ti è preso? Non sarai mica a corto di zuccheri?- dissi tra me e me mentre aprì gl'occhi e alzai lo sguardo per guardare il mio riflesso nello specchio. Subito notai che la mia pelle, sopratutto sulle guancie, era di un rosastro più accenutato del solito. Alzai un sopracciglio e mi tirai su aprendo i primi due bottoni della camicia. Iniziava a darmi sui nervi anch'essa.
-Ragazzo mio tu
stai perdendo colpi.-
dissi alla mia immagine riflessa accenando in un sorriso ma in quel
frangente un ricordo mi balenò tra i pensieri.
Le sue labbra.
Il
modo in cui le sue mani avevano stretto il collo della mia giacca.
Il
suo respiro sulla mia pelle.
Il suo profumo, così vicino da
poterne captare perfino i vari aromi.
Sgranai un'attimo gl'occhi e
mi portai due dita sulle labbra, il cuore prese a battere con
così
tanta forza che lo sentii martellarmi le orecchie. Allontanai subito
le dita dalle labbra e mi girai per sedermi sul piccolo tavolo e
strinsi con forza il bordo di esso con entrambe le mani. Guardavo
fisso davanti a me ma riuscivo solo a sentire, ancora più
forte, il
battito del mio cuore. E in quel frangente entrò Dafne.
-Harry devi torn..- ma appena mi vide in quello stato si bloccò -..disturbo?- mi chiede titubante.
Alzai lo sguardo e appena mi accorsi della sua presenza mi tirai su, passai la mano tra i capelli e sfoggia il mio sorriso migliore.
-Assolutamente no, mi stavo godendo questo piccolo attimo di tranquillità.- annuì e mentre mi riabbottonai gli ultimi due bottoni della camicia uscì dal camerino e tornai nell'enorme stanza in cui era stata costruita la location del matrimonio. Lì trovai Dom e Alberto che se la ridevano, seduti sulle stedie della platea. Em completamente concentrata sul vestito da cermonia che aveva fatto a Stephanie. Risi mentre li guardai e subito non mi accorsi che davanti a me c'era qualcuno. Mi fermai appena in tempo. Ero a pochi centimentri da Matt.
-Ehi amico non si guarda mentre si cammina?- mi chiede con tutta la tranquillità a questo mondo. A volte mi chiedevo se facesse qualche corso di meditazione o cose simili perchè non l'avevo mai visto perdere le staffe o arrabbiarsi per una qualsiasi cavolata, come facevano tutti.
-Eh no.
Cioè sì. Nel senso che ero
distratto. Scusa.- gli sorrisi tenendo un sopracciglio alzato e poi
gli diedi una pacca sulla spalla prima di passargli oltre facendo una
piccola smorfia. Non mi voltai ma avevo comunque la sensazione che mi
stesse seguendo.
- Allora, da dove ricominciamo?- chiesi
fregandomi le mani e mi voltai appena verso il la crew.
-Riprendiamo da dopo il bacio. Quindi in pratica dovete rifarne un pezzo okay?- disse una voce fuori campo.
-Oh bene.- annuì in una piccola risata e ripresi il mio posto. Al centro della navata e poi mi voltai. In quel momento incrociai lo sguardo di Matt che si stava avvicinando lentamente, con le mani in tasca e quel sorriso smagliante che solo lui sapeva da dove riusciva a tirarlo fuori. Si posizionò davanti a me e inclinò il capo da una parte.
-Vedi? Io guardo dove vado..- disse quasi sottovoce mentre avvicinò il viso al mio. Non riuscivo a muovermi e non ne capivo il motivo -..senza rischiare di sbattere contro qualcuno.- terminò e con un veloce gesto mi diede una piccola spallata che mi fece spostare leggermente.
-Ehi Daddario vacci piano.- dissi ridendo e abbassai lo sguardo passandomi la lingua sulle labbra e poi tornai a guardarlo. Mi stava di nuovo fissando con lo stesso sorriso smagliante.
-Bene ragazzi
ora basta giocare. Siete
tutti in posizione? Alberto fatti sistemare veolcemente i capelli per
piacere!- disse una voce al megafono ma credo che sentii solo la
prima parte della frase poichè Matt, che aveva tolto le mani
dalle
tasche, le aveva riportate sul colletto della mia giacca e mi
avvicinò a se.
Ecco di nuovo quel profumo.
Le sue mani.
Ora
avevo gl'occhi fissi nei suoi e non mi accorsi che posai le mie mani
sui suoi fianchi. Lui sorrise. Ancora quel sorriso.
- Perfetto. Matt
e Harry mi raccomando
si riparte dal bacio, quindi quando volete iniziate pure ma
ricordatevi che..- ecco così riuscì a sentire,
dopo di che tutto
sembra come sparito. Non sentivo più quella voce. In
realtà non
sentivo più niente se non quel suono così
familiare in quel giorno:
il battito accellerato del mio cuore. Poi capì il motivo per
cui
intorno a lui era come se ci fosse il nulla.
Lo stava di nuovo
baciando, esattamente come mezz'ora prima.
Con gl'occhi chiusi
potevo sentire ancor meglio il suo profumo.
Sentivo le sue labbra
che si muovevano all'unisono con le mie.
Le sua presa salda sulla
giacca.
Pensai alle indicazioni che ci avevano dato ma sembrava
come se le avesse dimenticate.
Il bacio era incontrollato,
era..troppo naturale.
Strinsi con forza la sua giacca e lo sentì
sorride sulle mie labbra.
Cosa stava succedendo?