April, come she will not
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Il metallo è freddo contro il palmo di Alice ma l’aria di maggio è calda sulla sua pelle, Joe ha ordinato i fiori bianchi, come le aveva scritto nella lettera e il loro profumo aleggia nell’aria come nubi tossiche attaccandosi agli abiti di Alice, ai suoi occhi facendoli lacrimare, alla sua gola scorticandola.
Retrocede, un passo indietro e si trova alle spalle di Joe, Joe che pare immune al veleno delle rose.
La sta chiamando, Alice lo sente, la sente nell’aria fiorita e calda, nella terra sotto l’unico paio di scarpe eleganti che lei e Joe possiedono, nel sangue e nel sudore che le scorrono gelide sotto e sopra la pelle.
Joe la sta chiamando e lei sta tornando, un fedele cagnolino, una sirena invocata da un superbo Odisseo; lei torna sempre come l’affezionato tumore di un fumatore incallito.
La pistola di Turner vacilla nella sua mano: una belva dalla corazza lucida e dalla lunga bocca cavernosa, la mano trema ma la voce è ferma quando Alice pronuncia le parole che fanno voltare Joe, Joe con gli occhi vacui, il guscio dell’uomo che Rosemary si è portata via.
«Lei non deve tornare».
La belva ruggisce e Joe cade a terra. Alice abbandona l’arma nella sua mano sinistra, l’ultimo atto disperato di un uomo che viveva di ricordi.
Le campane di Grantchester battono l’ora e gli ingranaggi della ruota si fermano.
***
Ho finito di leggere il libro questa notte alle due e alle due e mezza avevo già riempito un foglietto straccio di parole.
Sapevo che Rosemary sarebbe tornata alla fine, era inevitabile, mi dispiace per Daniel Holmes, Alec Turner ed Alice, per i sacrifici che hanno fatto per cementare la tomba di Rosemary solo per vederla riaprirsi; al che ho pensato che l’unico modo per mettere a tacere per sempre fosse eliminare chi l’avrebbe chiamata, proprio come fece – anche se troppo tardi – Daniel.
Ora ho in programma di comprarmi Chocolat e chissà che un giorno la mia collezione “Harris” non si completi…
Sapevo che Rosemary sarebbe tornata alla fine, era inevitabile, mi dispiace per Daniel Holmes, Alec Turner ed Alice, per i sacrifici che hanno fatto per cementare la tomba di Rosemary solo per vederla riaprirsi; al che ho pensato che l’unico modo per mettere a tacere per sempre fosse eliminare chi l’avrebbe chiamata, proprio come fece – anche se troppo tardi – Daniel.
Ora ho in programma di comprarmi Chocolat e chissà che un giorno la mia collezione “Harris” non si completi…