Notte dicembrina
Anni gelidi e crudeli sono passati
e hanno bussato persino alla tua porta,
così silente per i vicini,
così spietata nell'accogliere
e nell'occultare ogni indizio
Doveva essere l'ultimo crimine perfetto
Doveva essere l'ultimo crimine perfetto
intriso di violenza e piacere
ma il coraggio della verità
non ha mai smesso di investigare
e ora della tua libertà devi temere
Il riflesso dello specchietto
ti suggerisce di scappare con cautela,
lontano da quegli animali affamati di vendetta
prima che qualcosa ti freni per sempre
e ti faccia vivere una quotidianità maledetta.
In Pennsylvania si è sempre parlato del karma
come punizione per chi non conosce alcuna pietà,
una sorta di angelo della morte
pronto ad imporsi
regalando scenari così inquietanti
Ed è proprio così quella sera gelida,
tutto è così ipnotico e simile
a quella dannata giornata dicembrina
odi quel rifiuto e ti senti crollare ancora una volta,
facendoti conoscere la fine tua repentina
Nessuno ti troverà e ti vorrà cercare,
quel manto di neve coprirà tutto
egoisticamente,
ora e
per sempre
Nella tua mente
Nella tua mente
quelle sue urla soffocate
e all'unisono quelle più forti delle
altre tue vittime
Tutto così fintamente serafico ed angelico,
così desiderato da chi
in fondo t'aveva scoperto,
capito.
(C) Watashiwa
[31 Marzo 2016]
[31 Marzo 2016]